Oggi la banca nazionale rumena ci mostra gli indicatori monetari di Aprile.
Prima di postare il comunicato stampa, propongo una piccola legenda che spiega gli aggregati monetari M1, M2, M3.
Per chi li conoscesse basta andare oltre.
AGGREGATO M1
L’aggregato monetario ristretto (M1) comprende le banconote e le monete in circolazione (il circolante, ➔) e le attività finanziarie che possono svolgere il ruolo di mezzo di pagamento, ossia i depositi in conto corrente (bancari e postali). Inoltre, tutte le banconote e le monete, dette moneta legale, perché per legge devono essere accettate in pagamento, e le riserve obbligatorie delle banche presso la banca centrale costituiscono la cosiddetta base monetaria (➔), anche denominata come M0.
AGGREGATO M2
L’aggregato intermedio (M2) comprende M1 e altre attività a liquidità elevata e valore certo in ogni momento futuro, ma la cui conversione in M1 può essere soggetta a qualche restrizione, come la necessità di un preavviso, penalizzazioni o commissioni. Secondo la definizione della Banca Centrale Europea, esse comprendono i depositi con scadenza prestabilita fino a due anni e i depositi rimborsabili con preavviso fino a tre mesi.
AGGREGATO M3
L’aggregato ampio (M3) comprende, oltre a M2, alcuni strumenti emessi da varie istituzioni finanziarie monetarie con un alto grado di liquidità e di certezza del prezzo: secondo la Banca Centrale Europea, ne fanno parte le quote o partecipazioni nei fondi comuni monetari, le operazioni pronti contro termine e le obbligazioni bancarie con scadenza fino a due anni. L’analisi monetaria della Banca Centrale Europea segue con particolare attenzione l’aggregato monetario M3, perché include tutti gli strumenti liquidi, stretti sostituti tra loro, e quindi è più stabile di M1 e M2. Al contrario, negli Stati Uniti la Federal Reserve (➔) ha smesso di pubblicare l’aggregato M3 nel 2006, non ritenendolo più informativo di M2.
Ovviamente da monitorare attentamente l'M3 rumeno che risulta fortunatamente in aumento.
Nel comunicato della banca nazionale, non solo aggregati monetari. Anche prestiti e depositi.
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