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Settimana di risk-off per i principali indici per via dei timori legati all’inflazione persistente e alle prospettive di tassi ancora elevati a lungo. Anche se il report di oggi sull’indice core Pce, la misura molto gradita alla Fed per valutare l’inflazione, ha mostrato un parziale raffreddamento, o quantomeno una stabilità. L’indice ha riportato una crescita su base annua del 2,8%, in linea con le previsioni degli analisti e con la rilevazione del mese precedente. Questo dovrebbe lasciare più margine di manovra alla Fed per abbassare i tassi di interesse nel corso del 2024. Passando al Vecchio Continente, il report sull’inflazione dell’Eurozona ha mostrato un indice al 2,6%, oltre il 2,5% atteso e in accelerazione rispetto al 2,4% precedente.
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Il mondo sta crescendo !! La Cina continua a crescere ed anche il Sudamerica e l'Africa di cui sappiamo poco o nulla. L'Italia viene "trascinata" da questa crescita. Quanto può durare ? Decenni e decenni. La Cina e l'India da sole hanno oltre un miliardo di persone a cui garantire una vita dignitosa. Un altro miliardo sta in Africa. Hai voglia crescita economica. La crescita non si è mai interrotta, neanche durante crisi subprime. C'è stato uno shock causato dall'impreparazione di tutti.
Governi, banche, economisti, imprenditori. Superato lo shock la crescita potrà continuare per decenni, a patto che le banche centrali controllino che le banche private non facciano altre capzate.
Il mondo sta crescendo !! La Cina continua a crescere ed anche il Sudamerica e l'Africa di cui sappiamo poco o nulla. L'Italia viene "trascinata" da questa crescita. Quanto può durare ? Decenni e decenni. La Cina e l'India da sole hanno oltre un miliardo di persone a cui garantire una vita dignitosa. Un altro miliardo sta in Africa. Hai voglia crescita economica. La crescita non si è mai interrotta, neanche durante crisi subprime. C'è stato uno shock causato dall'impreparazione di tutti.
Governi, banche, economisti, imprenditori. Superato lo shock la crescita potrà continuare per decenni, a patto che le banche centrali controllino che le banche private non facciano altre capzate.
L'Italia se vuole restare nell'euro deve tagliare i costi nel pubblico, cioè gli stipendi..è stato fatto nel privato,,dove gli stipendi sono stati pesantemente tagliati, ma non nel pubblico...forse il 10% nemmeno basterebbe....ma almeno sarebbe un inizio....oppure ci conviene davvero uscire....tagliare le spese e non aumentare le tasse è prioritario, ma i servizi ai cittadini non si possono ridurre, per cui bisogna tagliare gli stipendi...ma qualcuno lo farà???
Certo che le banche che hanno spinto di più per entrare, ora pagano mld di aumenti di capitale, una vera nemesi....
Gli stipendi reali nel pubblico sono già stati tagliati del 10% negli ultimi 10 anni circa e non mi sembra che ci siano stati tutti questi grandi risultati ... certo un piccolo aiuto a tenere in sesto il bilancio dello stato lo danno ... ma gli stipendi costituiscono il 25 % per cento delle spese dello stato, se tagli quelli e lasci correre le altre voci non risolvi nulla ... ma ovviamente piace molto a chi vuole continuare la politica di deflazione salariale nel pubblico ma specialmente nel privato.
L'Italia se vuole restare nell'euro deve tagliare i costi nel pubblico, cioè gli stipendi..è stato fatto nel privato,,dove gli stipendi sono stati pesantemente tagliati, ma non nel pubblico...forse il 10% nemmeno basterebbe....ma almeno sarebbe un inizio....oppure ci conviene davvero uscire....tagliare le spese e non aumentare le tasse è prioritario, ma i servizi ai cittadini non si possono ridurre, per cui bisogna tagliare gli stipendi...ma qualcuno lo farà???
Certo che le banche che hanno spinto di più per entrare, ora pagano mld di aumenti di capitale, una vera nemesi....
L'Italia se vuole restare nell'euro deve tagliare i costi nel pubblico, cioè gli stipendi..è stato fatto nel privato,,dove gli stipendi sono stati pesantemente tagliati, ma non nel pubblico...forse il 10% nemmeno basterebbe....ma almeno sarebbe un inizio....oppure ci conviene davvero uscire....tagliare le spese e non aumentare le tasse è prioritario, ma i servizi ai cittadini non si possono ridurre, per cui bisogna tagliare gli stipendi...ma qualcuno lo farà???
Certo che le banche che hanno spinto di più per entrare, ora pagano mld di aumenti di capitale, una vera nemesi....
Bisogna tagliare la spesa pubblica improduttiva.. i salari nel pubblico sono troppo alti, direi quasi vergognosamente alti...uno stenografo del senato guadagna più del presidente Usa, la produttività dei dipendenti pubblici è fra le più basse al mondo, bisogna accorpare i piccoli comuni, creare macro regioni, digitalizzare il più possibile ecc. queste riforme non sono più derogabili..o quando finirà il qe sarà la fine del benessere italiano. Queste cose le dico adesso, novembre 2017. Ci sono segnali molto chiari in tal senso. Da una parte c’è il privato che a costo di grandi sacrifici rimane competitivo, si quota persino in borsa, produce ricchezza, dall’altra c’è il pubblico che oramai è una zavorra insostenibile Se non si faranno queste cose , ripeto, tanto vale uscire, che ci stiamo a fare?? A farci ridere dietro???
Bisogna tagliare la spesa pubblica improduttiva.. i salari nel pubblico sono troppo alti, direi quasi vergognosamente alti...uno stenografo del senato guadagna più del presidente Usa, la produttività dei dipendenti pubblici è fra le più basse al mondo, bisogna accorpare i piccoli comuni, creare macro regioni, digitalizzare il più possibile ecc. queste riforme non sono più derogabili..o quando finirà il qe sarà la fine del benessere italiano. Queste cose le dico adesso, novembre 2017. Ci sono segnali molto chiari in tal senso. Da una parte c’è il privato che a costo di grandi sacrifici rimane competitivo, si quota persino in borsa, produce ricchezza, dall’altra c’è il pubblico che oramai è una zavorra insostenibile Se non si faranno queste cose , ripeto, tanto vale uscire, che ci stiamo a fare?? A farci ridere dietro???
Secondo me se a oggi non avete capito, e non parlo dei poracci che giorno e notte scrivono idiozie assolute, non avete speranza o avete vantaggi.Bisogna tagliare la spesa pubblica improduttiva.. i salari nel pubblico sono troppo alti, direi quasi vergognosamente alti...uno stenografo del senato guadagna più del presidente Usa, la produttività dei dipendenti pubblici è fra le più basse al mondo, bisogna accorpare i piccoli comuni, creare macro regioni, digitalizzare il più possibile ecc. queste riforme non sono più derogabili..o quando finirà il qe sarà la fine del benessere italiano. Queste cose le dico adesso, novembre 2017. Ci sono segnali molto chiari in tal senso. Da una parte c’è il privato che a costo di grandi sacrifici rimane competitivo, si quota persino in borsa, produce ricchezza, dall’altra c’è il pubblico che oramai è una zavorra insostenibile Se non si faranno queste cose , ripeto, tanto vale uscire, che ci stiamo a fare?? A farci ridere dietro???
alla fine anche Deltamarco invoca la tanto vituperata austerità
deltamarco
tu dici
Bisogna tagliare la spesa pubblica improduttiva
bene direi anzi benissimo,purchè si reinvesta subito la stessa somma in spesa pubblica produttiva se no in periodo recessivo ciò
si trasforma in un pericoloso ribasso del pil di tipo progressivo seguendo la logica del moltiplicatore dei redditi,che
come sai funziona anche a ritroso,eccome !!! seppur Bruxelles spesso sembra misconoscere questa elementare regola di macroeconomia.
poi dici come conseguenza di questo sopra e lasciando intendere che bisogna tagliare proprio i salari pubblici per ridare più produttività alla spesa pubblica
i salari nel pubblico sono troppo alti
Questa è la solita emerita battuta qualunquista.I salari pubblici ahimè non si possono ridurre unilaterlamente da parte solo del governo in quanto dipendono
dalla negoziazione con i sindacati al pari di quelli privati,vatti a rileggere meglio la ns costituzione(e non solo la nostra)e poi ne riparliamo.
Al massimo il governo può non chiudere i contratti nazionali,e nemmeno tanto,perchè poi la corte costituzionale ti obbliga a farlo.
Per il resto caro Deltamarco vale anche per te una massima.
La produttività in qualsiasi contesto sia pubblico che privato non va mai ricercata con i bassi salari che in genere tendono a demotivare i percettori stessi di tali bassi redditi
e rendono ancora di più di bassa lega il contesto strumentale e cioè l'organizzazione dei fattori produttivi e il livello tecnologico degli strumenti adoperati che sono la vera chiave per il
miglioramento della produttività.
Non è un caso che poi quando ti riaffiora la coscienza e provi a fare un'analisi seria su come migiorare la produttività in P.A. dici quanto segue:
"bisogna accorpare i piccoli comuni, creare macro regioni, digitalizzare il più possibile ecc "
Ti ricordo che tutti paesi che godono di livelli alti di produttività,competitività e ricchezza non hanno bassi salari casomai il problema è come distribuire la quota salari globale seguendo migliori e più efficenti criteri di merito.
Se vogliamo rimanere nell'euro la strada è quella...ridurre la spesa pubblica, è un problema macroeconomico....voi siete favorevoli alla riduzione tout court, io dico che non si possono tagliare i servizi sociali ai cittadini, per cui bisogna toccare la burocrazia....
Se non si farà, ripeto, meglio uscire subito, perché dal 2018 in poi, quando finirà il QE di draghi, ci sono segnali molto sinistri verso il ns paese...ma essere realisti non significa essere austeriani....
Ancora.....Luciano, in altri paesi europei è stato fatto ..la Germania dimostra come sia possibile aumentare il pil e ridurre il debito/pil...sono d'accordo con te che si tratta di ricette folli e direi da maniaci, ma ripeto, abbiamo un problema..stare nell'euro senza fare default, e senza avere la,sovranità...ora nel privato si è pesantemente deflazionato, rimane da toccare il totem assoluto, e cioè il,pubblico..tu dici che la corte costituzionale ti boccerebbe i tagli, e tu ricorri alla corte europea...se il governo fosse assolutamente d'accordo e determinato, lo si potrebbe fare...non si possono aumentare le tasse, rimane da tagliare gli stipendi e gli sprechi...l'alternativa è l'uscita dall'euro..il problema è che abbiamo una classe dirigente così mediocre che non farà ne l'una ne l'altra cosa...
Se vogliamo rimanere nell'euro la strada è quella...ridurre la spesa pubblica, è un problema macroeconomico....voi siete favorevoli alla riduzione tout court, io dico che non si possono tagliare i servizi sociali ai cittadini, per cui bisogna toccare la burocrazia....
Se non si farà, ripeto, meglio uscire subito, perché dal 2018 in poi, quando finirà il QE di draghi, ci sono segnali molto sinistri verso il ns paese...ma essere realisti non significa essere austeriani....