Oggi non mi aspettavo tutte queste adesioni...
Comunque ormai è chiaro, le strade sono 2:
- Arrivano ad almeno il 90% delle azioni. Si potranno cedere le azioni sempre a 28 € nella prossima settimana o per prolungamento dei termini o per squeez out.
- Non arrivano al 90%. Mi sembra logico che scioglieranno la clausola del 90% e indiranno a breve Assemblea per delistare la società con fusione diretta. Chi non approva la fusione e richiede il diritto di recesso vedrà riconosciuto il prezzo medio di chiusura degli ultimi 6 mesi (il dividendo non va considerato) che ad oggi è di circa 32,6 €.
Perché a breve? Perché l'OPA è finanziata con un prestito a 6 mesi (se solo qualcuno leggesse i documenti...). Per ripagare il debito useranno la stessa cassa di Saes Getters, che deve essere quindi già fusa entro i 6 mesi. Considerando i tempi di convocazione assemblea, tempi di approvazione dagli organi (vedi Consob), tempi per ripagare tutti quanti chiedano il recesso (che deve essere fatto proprio prima della fusione effettiva) dovranno convocare l'assemblea quanto prima. Se ciò non bastasse è palesemente scritto nel documento di offerta nella parte degli accordi tra soci per la fusione inversa (se solo qualcuno leggesse i documenti 2...).
La media dei prezzi si abbasserà da qui a quando convocheranno l'assemblea? Poco, molto poco secondo me. Proprio perché finito il periodo di OPA ormai le carte saranno scoperte e i fondi che saranno dentro compreranno, magari con l'obiettivo di sfruttare il diritto di recesso e vendere le stesse a circa 32,50. Sarà come avere una seconda OPA con prezzo a 32,50 €.
Comunque vada chi non ha aderito vedrà corrisposto un prezzo uguale o maggiore all'offerta di OPA.
Rimane l'amarezza di come si sia svolta la vicenda e di quanti "scommettitori della domenica" sia pieno la borsa italiana. Ci si accontenta di una mancetta senza guardare i fondamentali.
Domani sera sapremo se, oltre ai Della Porta (che hanno già vinto), qualcun altro ha fatto la scelta giusta.