Salvo

Senza entrare nello specifico del valore, a me sembra che guardare all'andamento del prezzo in asta sulla distanza di giorni o settimane possa essere un bel gioco, che gratifica la speranza, ma abbastanza inutile. Chi ha comprato Salvo tempo fa a 1/3 o 1/4 di quanto passa nelle ultime settimane può certamente trarre buone conclusioni sulla lungimiranza avuta allora. Chi lo compra ora ragionevolmente scoprirà se ha fatto bene o male tra qualche anno, a meno che l'obiettivo non sia semplicemente avere un Salvo in casa e goderselo per sempre, nel qual caso è solo questione di poterselo ancora permettere. Volendo speculare nell'arco di qualche mese le azioni Tesla prese due mesi fa erano probabilmente la scelta migliore, con commissioni di compravendita irrisorie :D
 
Senza entrare nello specifico del valore, a me sembra che guardare all'andamento del prezzo in asta sulla distanza di giorni o settimane possa essere un bel gioco, che gratifica la speranza, ma abbastanza inutile. Chi ha comprato Salvo tempo fa a 1/3 o 1/4 di quanto passa nelle ultime settimane può certamente trarre buone conclusioni sulla lungimiranza avuta allora. Chi lo compra ora ragionevolmente scoprirà se ha fatto bene o male tra qualche anno, a meno che l'obiettivo non sia semplicemente avere un Salvo in casa e goderselo per sempre, nel qual caso è solo questione di poterselo ancora permettere. Volendo speculare nell'arco di qualche mese le azioni Tesla prese due mesi fa erano probabilmente la scelta migliore, con commissioni di compravendita irrisorie :D
Hai ragione infatti non ho assolutamente in mente di venderlo
Per me può andare a 1 milione o 50.000 sempre al muro resterà :)
 
Hai ragione infatti non ho assolutamente in mente di venderlo
Per me può andare a 1 milione o 50.000 sempre al muro resterà :)
Senza entrare nello specifico del valore, a me sembra che guardare all'andamento del prezzo in asta sulla distanza di giorni o settimane possa essere un bel gioco, che gratifica la speranza, ma abbastanza inutile. Chi ha comprato Salvo tempo fa a 1/3 o 1/4 di quanto passa nelle ultime settimane può certamente trarre buone conclusioni sulla lungimiranza avuta allora. Chi lo compra ora ragionevolmente scoprirà se ha fatto bene o male tra qualche anno, a meno che l'obiettivo non sia semplicemente avere un Salvo in casa e goderselo per sempre, nel qual caso è solo questione di poterselo ancora permettere. Volendo speculare nell'arco di qualche mese le azioni Tesla prese due mesi fa erano probabilmente la scelta migliore, con commissioni di compravendita irrisorie :D
...un po come la bolla Rolex, è salito salito salito ma poi basta...
ed è in discesa,io da incompetente credo che Salvo abbia raggiunto ormai il massimo come quotazioni,ovviamente chi ha acquistato in passato è stato lungimirante e/o fortunato......chi ha acquistato ora deve solo sperare che continui a salire.
 
...un po come la bolla Rolex, è salito salito salito ma poi basta...
ed è in discesa,io da incompetente credo che Salvo abbia raggiunto ormai il massimo come quotazioni,ovviamente chi ha acquistato in passato è stato lungimirante e/o fortunato......chi ha acquistato ora deve solo sperare che continui a salire.
Con la differenza che le opere sono limitate i Rolex li producono continuamente e erano all’apice durante il COVID quando la gente non sapeva come spendere …. Direi due situazioni molto diverse
 
lo abbiamo già vissuto con Boetti, mi dicevano "è arrivato", quando i ricami più piccoli costavano 20k.
Direi che non è successo, direi che lo stesso Boetti è ancora a metà del guado.
Salvo? Appena partito.
Però è giusto che chi non ci ha creduto prima non ci creda neanche adesso, ed aggiungo, per fortuna.
 
Dico la mia: l’affare più grosso finora l’ha fatto chi ha comprato il monumentale Salvo di Farsetti. Cioè una galleria.
 
Con la differenza che le opere sono limitate i Rolex li producono continuamente e erano all’apice durante il COVID quando la gente non sapeva come spendere …. Direi due situazioni molto diverse
Quanto da te descritto, che condivido appieno, lo avevo scritto anche io nella sezione orologi in una discussione, ovvero che i Rolex sono tanti ad ogni latitudine....però è anche più semplice vendere,con una platea di possibili acquirenti....le opere d'arte sono uniche, rare,care ed è più difficile trovare l'acquirente disposto a sborsare decine e decine di migliaia di euro...... però fino a che è appeso ad un muro del proprietario va bene così.
 
L’aggiudicazione di ieri, da Christie’s Milano, per intenderci i libri, è un segnale inequivocabile. Mai i libri di Salvo, avevano raggiunto tali cifre.
se in un primo momento, le opere ruffiane tipo le valli erano le più gettonate, adesso il mercato cerca le opere più datate e colte.
la serie dei libri, come le architetture anni 80 , a mio avviso saranno le opere più ricercate.
poi….ognuno….
 
Salvo e Accardi sono passati al mercato internazionale (gallerie americane) con naturale adeguamento dei prezzi al mercato internazionale.
 
Salvo e Accardi sono passati al mercato internazionale (gallerie americane) con naturale adeguamento dei prezzi al mercato internazionale.
mi piace che li hai associati visto che a parte le questioni di mercato sono uniti da una cosa cioè la non eccelsa qualità artistica del loro operato.
Le aste, il mercato e tutto quanto messo in piedi per far soldi è ben altra cosa. Se solo penso a quell’insignificante nonché brutta piccola tela di Salvo venduta a 52k da Martini ancora mi sembra di sognare.
Il tempo poi ci dirà.
 
mi piace che li hai associati visto che a parte le questioni di mercato sono uniti da una cosa cioè la non eccelsa qualità artistica del loro operato.
Le aste, il mercato e tutto quanto messo in piedi per far soldi è ben altra cosa. Se solo penso a quell’insignificante nonché brutta piccola tela di Salvo venduta a 52k da Martini ancora mi sembra di sognare.
Il tempo poi ci dirà.

La Accardi ha nella storia dell’arte del dopoguerra una sua importante collocazione, ed è presente in tanti musei, ha fatto mostre molto importanti, piaccia o no, di Salvo non si può dire la stessa cosa, in ogni caso i prezzi hanno sempre e in ogni caso una base speculativa, poi ovvio che chi ha sostanza, chi è presente nei musei e chi ha un prezzo che e’ più o meno allineato all’effettivo valore mantiene e anzi aumenta le quotazioni, chi è solo speculazione crolla.
In ogni caso la Accardi sale circa dal 2006/2007, un po’ tanto per essere un fuoco di paglia.
 
mi piace che li hai associati visto che a parte le questioni di mercato sono uniti da una cosa cioè la non eccelsa qualità artistica del loro operato.
Le aste, il mercato e tutto quanto messo in piedi per far soldi è ben altra cosa. Se solo penso a quell’insignificante nonché brutta piccola tela di Salvo venduta a 52k da Martini ancora mi sembra di sognare.
Il tempo poi ci dirà.

a mio avviso c'è una distorsione evidente quando si giudica il mercato internazionale e i suoi "listini" partendo da analisi basate su una scala di valori locale di una nazione, come l'Italia, distante anni luce da dinamiche di Paesi ricchi e produttivi come ad esempio gli Stati Uniti. Da noi anche un iPhone è ritenuto carissimo, siamo abituati a guadagnare poco, ad accumulare ricchezze modeste a considerare i valori delle nostre imprese come microbi rispetto a identiche imprese che operano magari a San Francisco.
Quindi non è il mercato che è impazzito, usa semplicemente una scala di valori differente, qualcosa che da noi vale 10 in un mercato internazionale può valere 100 mantenendo lo stesso valore. Trovo quindi molto sensato il discorso applicato a Salvo ad esempio, le stime italiane fanno ridere a chi compra dagli Stati Uniti, ed ecco che i 10 mila euro diventano in un attimo 50 mila.
Senza neppure entrare nel discorso del "merito", già il semplice cambio di scenario porta ad un cambio dei listini.
 
a mio avviso c'è una distorsione evidente quando si giudica il mercato internazionale e i suoi "listini" partendo da analisi basate su una scala di valori locale di una nazione, come l'Italia, distante anni luce da dinamiche di Paesi ricchi e produttivi come ad esempio gli Stati Uniti. Da noi anche un iPhone è ritenuto carissimo, siamo abituati a guadagnare poco, ad accumulare ricchezze modeste a considerare i valori delle nostre imprese come microbi rispetto a identiche imprese che operano magari a San Francisco.
Quindi non è il mercato che è impazzito, usa semplicemente una scala di valori differente, qualcosa che da noi vale 10 in un mercato internazionale può valere 100 mantenendo lo stesso valore. Trovo quindi molto sensato il discorso applicato a Salvo ad esempio, le stime italiane fanno ridere a chi compra dagli Stati Uniti, ed ecco che i 10 mila euro diventano in un attimo 50 mila.
Senza neppure entrare nel discorso del "merito", già il semplice cambio di scenario porta ad un cambio dei listini.

E’ così.
Qualunque artista italiano che sia entrato negli interessi di gallerie straniere ha avuto adeguati i propri prezzi.
 
"Volete capire che Salvo lo fanno arrivare a un milione di euro"

(Alessio Calestani, adesso)
 
La Accardi ha nella storia dell’arte del dopoguerra una sua importante collocazione, ed è presente in tanti musei, ha fatto mostre molto importanti, piaccia o no, di Salvo non si può dire la stessa cosa, in ogni caso i prezzi hanno sempre e in ogni caso una base speculativa, poi ovvio che chi ha sostanza, chi è presente nei musei e chi ha un prezzo che e’ più o meno allineato all’effettivo valore mantiene e anzi aumenta le quotazioni, chi è solo speculazione crolla.
In ogni caso la Accardi sale circa dal 2006/2007, un po’ tanto per essere un fuoco di paglia.
Certamente tra i due l’Accardi ha più storia e come tanti altri Artisti italiani è certamente presente in molti musei prevalentemente italiani e non solo, ma è altrettanto vero che è da quasi un trentennio pompata perché altrimenti non si spiegano le differenze di quotazioni rispetto a Sanfilippo, Turcato e Perilli. Nonostante ciò non riesce a fare il salto di qualità dei prezzi in quanto se non c’è qualità prima o poi ti fermi e puoi eventualmente anche decrescere. Per Salvo invece siamo alle comiche. Prevedo una discesa dei prezzi non appena terminerà questa euforia.
 
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Certamente tra i due l’Accardi a più storia e come tanti altri Artisti italiani è certamente presente in molti musei prevalentemente italiani e non solo, ma è altrettanto vero che è da quasi un trentennio pompata perché altrimenti non si spiegano le differenze di quotazioni rispetto a Sanfilippo, Turcato e Perilli. Nonostante ciò non riesce a fare il salto di qualità dei prezzi in quanto se non c’è qualità prima o poi ti fermi e puoi eventualmente anche decrescere. Per Salvo invece siamo alle comiche. Prevedo una discesa dei prezzi non appena terminerà questa euforia.

Beh non so cosa intendi salto di qualità, ma la Accardi lo ha certamente fatto, arrivando (però oltre i 300 mila euro per opere anni 80) e raddoppiando o triplicando sistematicamente le stime massime.
Salvo ormai è’ entrato nell’ottica di qualche galleria americana, credo onestamente che sia un artista che abbia una suo valore, certamente non è arrivato ai suoi massimi, lo ritengo molto più speculativo della Accardi che invece e’ ben presente, come dicevamo, in mostre, musei (anche internazionali) e certamente ha una collocazione molto importante della storia dell’arte Italia del dopoguerra.
Su Sanfilippo io stravedo, per me il numero 1 del gruppo forma, purtroppo è’ morto presto, le opere di qualità contate, ma sono certo che continuerà la salita che peraltro sta facendo (anche se molto più lenta della accardi).
 
Beh non so cosa intendi salto di qualità, ma la Accardi lo ha certamente fatto, arrivando (però oltre i 300 mila euro per opere anni 80) e raddoppiando o triplicando sistematicamente le stime massime.
Salvo ormai è’ entrato nell’ottica di qualche galleria americana, credo onestamente che sia un artista che abbia una suo valore, certamente non è arrivato ai suoi massimi, lo ritengo molto più speculativo della Accardi che invece e’ ben presente, come dicevamo, in mostre, musei (anche internazionali) e certamente ha una collocazione molto importante della storia dell’arte Italia del dopoguerra.
Su Sanfilippo io stravedo, per me il numero 1 del gruppo forma, purtroppo è’ morto presto, le opere di qualità contate, ma sono certo che continuerà la salita che peraltro sta facendo (anche se molto più lenta della accardi).
Per salto di qualità intendo vendite consolidate e non isolate sopra i 100 k per le opere di dimensioni medio grandi. I prezzi invece sono altalenanti e questo vuol dire che non c’è un effetto di massa ma forse c’è dell’altro che va avanti da tempo….. Poi c’è il problema delle opere anni 70 al palo perché oggettivamente brutte e quelle più tarde dal 2000 in poi a mio parere davvero insignificanti . Le vendite quindi altalenanti con una forse due vendite sporadiche sui 300k non danno certezza oltre alla negatività di un’offerta costante su tutte le aste possibili ed immaginabili nostrane per far cassa( anche quella di dietro casa) ma anche all’estero, Dorotheum in primis che raccoglie opere in Italia a piene mani.
In definitiva non mi risulta abbia fatto il salto e forse non lo farà mai. L’unico e’ Dorazio del Gruppo Forma che spiccherà il volo perché ha delle basi solide come storia artistica internazionale e come qualità del realizzato tant’è che le sue vendite per le opere importanti sono già ineludibilmente a quotazioni elevate, infatti parliamo di prezzi recenti sopra i 700 k. Ma ripeto parliamo di due pianeti diversi.
Salvo poi lasciamo perdere.
 
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