SaraS, la Resurrezione VOL.3

Helen Thompson, docente di economia politica all’Università di Cambridge, scrive [in inglese] sul FT:

In Europa, i governi vogliono alleviare la pressione sulle famiglie… [lasciando che] la paura per l’inverno imminente faccia diminuire la domanda. Dal punto di vista fiscale, ciò significa finanziamenti statali per ridurre l’aumento delle bollette energetiche… Ciò che non è disponibile è un mezzo rapido per aumentare l’offerta fisica di energia [enfasi aggiunta].

Questa crisi non è una conseguenza involontaria della pandemia o della brutale guerra della Russia contro l’Ucraina. Ha radici molto più profonde in due problemi strutturali. In primo luogo, per quanto questa realtà sia sgradevole per ragioni climatiche ed ecologiche, la crescita economica mondiale richiede ancora la produzione di combustibili fossili. Senza maggiori investimenti ed esplorazioni, è improbabile che nel medio termine l’offerta sia sufficiente a soddisfare la probabile domanda. L’attuale crisi del gas ha le sue origini nell’impennata del consumo di gas determinata dalla Cina nel 2021. La domanda è cresciuta così rapidamente che il gas era disponibile in Europa e in Asia a prezzi molto elevati.

Nel frattempo, la tregua dall’aumento dei prezzi del petrolio quest’anno si è concretizzata solo quando i dati economici della Cina sono stati poco incoraggianti. Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia, è molto probabile che la produzione globale di petrolio sia inadeguata a soddisfare la domanda già dal prossimo anno. Per gran parte degli anni 2010, l’economia mondiale ha potuto contare sul boom del petrolio di scisto… Ma lo scisto americano non può espandersi di nuovo allo stesso ritmo: la produzione complessiva degli Stati Uniti è ancora inferiore di oltre un milione di barili al giorno rispetto al 2019. Anche nel Permian [la regione nel Texas Occidentale al centro della “rivoluzione del fracking”], la produzione giornaliera per pozzo è in calo. Ulteriori trivellazioni in mare, come quelle aperte nel Golfo del Messico e in Alaska dall’Inflation Reduction Act, richiederanno prezzi più alti o investitori disposti a versare capitali indipendentemente dalle prospettive di profitto. Le migliori prospettive geologiche per una svolta simile a quella che si è verificata nel 2010 sono rappresentate dall’enorme formazione petrolifera di scisto di Bazhenov in Siberia. Ma le sanzioni occidentali fanno sì che la prospettiva che le maggiori aziende petrolifere occidentali aiutino la Russia dal punto di vista tecnologico sia un vicolo cieco geopolitico. In secondo luogo, si può fare ben poco per accelerare immediatamente la transizione dai combustibili fossili… La gestione delle reti elettriche con carichi di base solari ed eolici richiederà progressi tecnologici in materia di stoccaggio. È impossibile pianificare con certezza quali progressi si concretizzeranno tra 10 anni, per non parlare dell’anno prossimo.

( Tratto da un articolo di Alastair Crooke su Strategic Culture Foundation del 30/8/2022 e pubblicato da Sakeritalia)
##########
Come si diceva gg fa anche qui, ci sarà ancora per parecchi anni bisogno di combustibili fossili.....:yes:
 
no volumi

vediamo che fanno con sta miseria di volumi
 

Allegati

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Vedo solo ora che sono usciti i margini venerdì scorso: 13,9 $/BL .... un'altra settimana stratosferica!
 
Continuiamo a ripetere la medesima filastrocca di domande...

Non bisogna cercare una logica nel mercato... bensì dei pretesti utili alla speculazione la quale a sua volta condiziona il sentiment.

Attualmente i pretesti della speculazione per mantenere bassa la quotazione di Saras sono: timori di recessione + timori sugli effetti della tassa sugli extra-profitti...
E se qualcuno si domanda il perché questi pretesti funzionano solo su Saras... la risposta è che il titolo si presta ad essere manovrato con notevole facilità.

Rassegnamoci... e soprattutto incrociamo le dita in attesa di conoscere la nuova versione della tassa sugli extra-profitti che il "Governo dei migliori" comunicherà a breve al mercato.


Aggiungerei anche la causa spostata in ottobre, non mi ricordo il giorno
tutto fa brodo pur di tenerla bloccata,anzi farla scendere.

Io aspetto sempre la chiusura di Priolo, sia per la rivoluzione del paese che perchè una raffineria in meno di queste dimensioni nel mediterraneo crea sempre effetto rarità e saras ne dovrebbe beneficiare a bomba
 
BRUXELLES (Reuters) - L'Unione europea presenterà un pacchetto di misure di emergenza sull'energia, tra cui un tassa sugli extra profitti delle società energetiche, questa settimana anche se i Paesi sono divisi sui dettagli e sull'opportunità di imporre un tetto ai prezzi del gas.

Sono curioso di vedere se piazzeranno la tassa prima del gas-cap e come troveranno l'intesa quando non c'è mai stato un accordo quadro sulla fiscalità generale, quando Paesi come l'Olanda praticano il dumping fiscale. E poi, i frugali cercheranno di "incastrarci" per l'ennesima volta?
 
I volumi non ci sono, quindi cercano di manovrare il titolo al 100%.

Peccato che i due shorter hanno 10 mln di titoli short in mano, se devono chiuderli in fretta voglio vedere che volatilità che creano.


Nella bozza deldecreto aiuti bis che circolano non ho visto nulla riguardo la tassa extraprofitti....
Secondo me arriveranno indicazioni dall'europa anche per non aver ricorsi.



BRUXELLES (Reuters) - L'Unione europea presenterà un pacchetto di misure di emergenza sull'energia, tra cui un tassa sugli extra profitti delle società energetiche, questa settimana anche se i Paesi sono divisi sui dettagli e sull'opportunità di imporre un tetto ai prezzi del gas.

Vai a capire cosa verrà fuori....cmq l'incertezza è tanta e gli shorter ci sguazzano....:rolleyes:


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Due obiettivi sulla riduzione della domanda di energia: un obiettivo per ridurre i consumi complessivi e un obiettivo obbligatorio per ridurre la domanda durante le ore di punta selezionate. L'obiettivo obbligatorio per le ore di punta comporterebbe la selezione di 3-4 ore per giorno feriale. Potrebbe anche includere ore in cui si prevede che la produzione di elettricità da fonti rinnovabili sarà bassa.

Un prelievo "eccezionale e temporaneo" sulle società dei settori petrolifero, del gas, del carbone e delle raffinerie in base ai loro profitti extra. Stabilirà un livello minimo con gli Stati membri autorizzati ad applicare un tasso più elevato. Basato sull'utile ante imposte dell'anno fiscale che inizia nel 2022 che è superiore - di una percentuale ancora da determinare - rispetto all'utile ante imposte medio per i tre anni a partire dal 2019.:cool:

Limitare le entrate eccessive delle società che producono energia da fonti diverse dal gas attraverso un limite al prezzo dell'elettricità generata da tecnologie come le energie rinnovabili, la lignite o il nucleare. Il cap sarà fissato a un livello tale da evitare di “mettere a repentaglio la disponibilità e la redditività degli impianti esistenti” e gli investimenti. Si applicherà solo ai ricavi di mercato realizzati ed eviterà di prendere di mira i produttori che hanno dovuto coprire i propri ricavi a un prezzo inferiore al limite massimo.



https://www.bloomberg.com/news/arti...tion-plan-to-focus-on-profit-grab-demand-cuts
 
Vai a capire cosa verrà fuori....cmq l'incertezza è tanta e gli shorter ci sguazzano....:rolleyes:


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Due obiettivi sulla riduzione della domanda di energia: un obiettivo per ridurre i consumi complessivi e un obiettivo obbligatorio per ridurre la domanda durante le ore di punta selezionate. L'obiettivo obbligatorio per le ore di punta comporterebbe la selezione di 3-4 ore per giorno feriale. Potrebbe anche includere ore in cui si prevede che la produzione di elettricità da fonti rinnovabili sarà bassa.

Un prelievo "eccezionale e temporaneo" sulle società dei settori petrolifero, del gas, del carbone e delle raffinerie in base ai loro profitti extra. Stabilirà un livello minimo con gli Stati membri autorizzati ad applicare un tasso più elevato. Basato sull'utile ante imposte dell'anno fiscale che inizia nel 2022 che è superiore - di una percentuale ancora da determinare - rispetto all'utile ante imposte medio per i tre anni a partire dal 2019.:cool:

Limitare le entrate eccessive delle società che producono energia da fonti diverse dal gas attraverso un limite al prezzo dell'elettricità generata da tecnologie come le energie rinnovabili, la lignite o il nucleare. Il cap sarà fissato a un livello tale da evitare di “mettere a repentaglio la disponibilità e la redditività degli impianti esistenti” e gli investimenti. Si applicherà solo ai ricavi di mercato realizzati ed eviterà di prendere di mira i produttori che hanno dovuto coprire i propri ricavi a un prezzo inferiore al limite massimo.



https://www.bloomberg.com/news/arti...tion-plan-to-focus-on-profit-grab-demand-cuts


Quindi, l'europa impone una tassa min da applicare sull'utile extra a partire da 1 gennaio 2022 superiore alla media degli ultimi 3 anni (2019-2021) e che ogni stato più aumentare come %.

Utili ante imposte.
Utili netti per saras son stati
26 (2019) - 275(2020) 10 (2021)

Quindi una perdita media 80 mln annui....

Che roba assurda, per saras vorra' dire tassare tutto l'utile 2022
 
Ultima modifica:
Questa è tosta:cool:



Lukoil Siracusa, americani interessati all’acquisto.:eek:

Trattative per decidere il futuro delle due raffinerie Lukoil ubicate nell’insediamento Petrolchimico di Siracusa.

Società Usa interessata a raffinerie.
Secondo fonti non ufficiali, una delegazione, riconducibile a uno fondo degli Stati Uniti, sarebbe in procinto di dialogare con la società che controlla gli stabilimenti Lukoil.

Non ancora chiari i termini della trattativa.
Gli impianti, acquisiti dai russi nel 2008 dalla Erg sono in vendita, già dal 2017, ben prima che la guerra entrasse in Europa. La proprietà avrebbe incaricato un advisor per trovare un acquirente.

Costi elevati per la raffinazione.
I prezzi per la raffinazione erano già alti anche per la concorrenza in Oriente, sia per la manodopera, che per le norme, meno restringenti sulla tutela dell’ambiente.

Il conflitto tra Russia ed Ucraina ha, però, acuito i problemi della Lukoil. Società a cui sono tagliate le linee di credito per acquistare greggio provenienti da altri paesi.

Lukoil alle strette per la sopravvivenza commerciale.
Il 5 dicembre scatteranno, su decisione dell’Unione europea, altre sanzioni che impediranno l’importazione di petrolio russo, l’unico, al momento, di cui si approvvigiona la Lukoil.

Senza i soldi delle banche russe e prive di greggio per la raffinazione, i due impianti pilastri del Petrolchimico, senza materia prima sono destinati alla chiusura.

La chiusura degli impianti causerebbe un disastro per l’economia siracusana.
La zona industriale aretusea incorpora il 51% del prodotto interno lordo della provincia e una percentuale più bassa ma significativa per il Pil siciliano.

La zona industriale di Priolo.
Il Petrolchimico di Siracusa rappresenta il 20% della raffinazione in Italia, senza contare la manodopera.

Circa 8 mila i lavoratori, tra diretti e indotto.
La possibile acquisizione americana delle raffinerie del petrolchimico potrebbe anche essere interpretata come una mossa dettata da strategie geopolitiche.

Per anni, gli Usa presenti nella zona industriale con una delle sette sorelle: la Esso.

Quest’ultima proprietaria di una raffineria nel territorio di Augusta, poi ceduta, nel 2018, agli algerini della Sonatrach.

Vertici Lukoil segnali contro guerra
Da qualche tempo Lukoil, subisce gli effetti collaterali della guerra, la società si era schierata pubblicamente contro il conflitto.

I vertici dell’azienda si erano pronunciati nel merito i primi giorni di marzo, successivi all’invasione dell’esercito di Putin con una nota.

Nella comunicazione la denuncia e la preoccupazione per i tragici eventi nella quale esprimeva il sostegno per la risoluzione del conflitto con un processo di negoziazione e in maniera diplomatica.

Le morti strane a Mosca.
Tra i mesi di maggio e settembre, si sono verificate due strane morti, quella dell’ex funzionario, Alexander Subbotin, trovato senza vita l’otto maggio in una casa del villaggio Ulyankovo, a nord di Mosca.

L’altro decesso di Ravil Maganov, presidente del consiglio di amministrazione della Lukoil, nei giorni scorsi dopo essere caduto dalla finestra del sesto piano di un ospedale di Mosca.


https://www.informasicilia.it/blog/2022/09/12/lukoil-siracusa-americani-interessati-allacquisto/
 
Questa è tosta:cool:



Lukoil Siracusa, americani interessati all’acquisto.:eek:

Trattative per decidere il futuro delle due raffinerie Lukoil ubicate nell’insediamento Petrolchimico di Siracusa.

Società Usa interessata a raffinerie.
Secondo fonti non ufficiali, una delegazione, riconducibile a uno fondo degli Stati Uniti, sarebbe in procinto di dialogare con la società che controlla gli stabilimenti Lukoil.

Non ancora chiari i termini della trattativa.
Gli impianti, acquisiti dai russi nel 2008 dalla Erg sono in vendita, già dal 2017, ben prima che la guerra entrasse in Europa. La proprietà avrebbe incaricato un advisor per trovare un acquirente.

Costi elevati per la raffinazione.
I prezzi per la raffinazione erano già alti anche per la concorrenza in Oriente, sia per la manodopera, che per le norme, meno restringenti sulla tutela dell’ambiente.

Il conflitto tra Russia ed Ucraina ha, però, acuito i problemi della Lukoil. Società a cui sono tagliate le linee di credito per acquistare greggio provenienti da altri paesi.

Lukoil alle strette per la sopravvivenza commerciale.
Il 5 dicembre scatteranno, su decisione dell’Unione europea, altre sanzioni che impediranno l’importazione di petrolio russo, l’unico, al momento, di cui si approvvigiona la Lukoil.

Senza i soldi delle banche russe e prive di greggio per la raffinazione, i due impianti pilastri del Petrolchimico, senza materia prima sono destinati alla chiusura.

La chiusura degli impianti causerebbe un disastro per l’economia siracusana.
La zona industriale aretusea incorpora il 51% del prodotto interno lordo della provincia e una percentuale più bassa ma significativa per il Pil siciliano.

La zona industriale di Priolo.
Il Petrolchimico di Siracusa rappresenta il 20% della raffinazione in Italia, senza contare la manodopera.

Circa 8 mila i lavoratori, tra diretti e indotto.
La possibile acquisizione americana delle raffinerie del petrolchimico potrebbe anche essere interpretata come una mossa dettata da strategie geopolitiche.

Per anni, gli Usa presenti nella zona industriale con una delle sette sorelle: la Esso.

Quest’ultima proprietaria di una raffineria nel territorio di Augusta, poi ceduta, nel 2018, agli algerini della Sonatrach.

Vertici Lukoil segnali contro guerra
Da qualche tempo Lukoil, subisce gli effetti collaterali della guerra, la società si era schierata pubblicamente contro il conflitto.

I vertici dell’azienda si erano pronunciati nel merito i primi giorni di marzo, successivi all’invasione dell’esercito di Putin con una nota.

Nella comunicazione la denuncia e la preoccupazione per i tragici eventi nella quale esprimeva il sostegno per la risoluzione del conflitto con un processo di negoziazione e in maniera diplomatica.

Le morti strane a Mosca.
Tra i mesi di maggio e settembre, si sono verificate due strane morti, quella dell’ex funzionario, Alexander Subbotin, trovato senza vita l’otto maggio in una casa del villaggio Ulyankovo, a nord di Mosca.

L’altro decesso di Ravil Maganov, presidente del consiglio di amministrazione della Lukoil, nei giorni scorsi dopo essere caduto dalla finestra del sesto piano di un ospedale di Mosca.


https://www.informasicilia.it/blog/2022/09/12/lukoil-siracusa-americani-interessati-allacquisto/

Vorrei capire come fanno acquisire una quota societaria dalla russia.....
Non penso che putin la ceda a buon prezzo visto che metterebbe in crisi il settore ( non vuole vendere nemmeno greggio con price cap)
La cosa mi lascia molto perplesso perché dovrebbe essere nazionalizzata....

A questo punto viste le trattative già prima di marzo potrebbe scattare un piano B su una raffineria nel centro del meditteraneo?!
Motivo perché saras quota a valori ancora bassi e balsamo si è dimesso perché non ha posto alla fine del bilancio annuale?
Ci vogliono 6 mesi per un'opa e il tempo non sarebbe tanto per concluderla prima del bilancio e trattenersi gli utili.
 
Ultima modifica:
Vorrei capire come fanno acquisire una quota societaria dalla russia.....
Non penso che putin la ceda a buon prezzo visto che metterebbe in crisi il settore ( non vuole vendere nemmeno greggio con price cap)
La cosa mi lascia molto perplesso perché dovrebbe essere nazionalizzata....

A questo punto viste le trattative già prima di marzo potrebbe scattare un piano B su una raffineria nel centro del meditteraneo?!
Motivo perché saras quota a valori ancora bassi e balsamo si è dimesso perché non ha posto alla fine del bilancio annuale?
Ci vogliono 6 mesi per un'opa e il tempo non sarebbe tanto per concluderla prima del bilancio e trattenersi gli utili.

Stai a vedere che Balsamo si trasferisce in Sicilia....:cool:
 
Stai a vedere che Balsamo si trasferisce in Sicilia....:cool:

Possibile, magari la nazionalizzano e ci mettono lui.
Come può il fondo americano comprare una società che prima dovrebbe essere nazionalizzata?
Potrebbe farlo se trova accordo con putin! ? La vedo dura......
A quel punto potrebbero buttarsi su saras?
 
Insomma, a leggere tutto quanto sopra c’è da essere contenti non sia già a 0,5€.
Della serie: si stava meglio quando si stava peggio
 
Insomma, a leggere tutto quanto sopra c’è da essere contenti non sia già a 0,5€.
Della serie: si stava meglio quando si stava peggio


in teoria l'america dovrebbe cessare di immettere 1 mln barili greggio al giorno sul mercato, la russia potrebbe smettere di vendere greggio direttamente in ue con conseguente aumento del prezzo del petrolio.
per scarsità di greggio e raffinati i margini e prezzi dovrebbero aumentare.

inoltre c'è il fatto di priolo, un interessamento americano alle raffinerie europee c'è, e dopo priolo per dimensione e posizione c'è saras.
quindi se per motivi tecnici non fosse acquistabile la prima c'è l'alternativa......

mettiamo anche che ci sia una bella tassa extraprofitti da pagare, come fà rendere potenzilmente 0,22 euro di dvd ( milano finanza stima 0,44 utili annuali che sembrano sottostimati) con un ritorno quasi del 20%? stanno cercando di accumulare sul book?

pochi giorni fà avevo fatto un elenco di motivazioni perchè le società possano essere opate da concorrenti o dalle proprietà, oppure come investire la liquidità.
 
Vorrei capire come fanno acquisire una quota societaria dalla russia.....
Non penso che putin la ceda a buon prezzo visto che metterebbe in crisi il settore ( non vuole vendere nemmeno greggio con price cap)
La cosa mi lascia molto perplesso perché dovrebbe essere nazionalizzata....

A questo punto viste le trattative già prima di marzo potrebbe scattare un piano B su una raffineria nel centro del meditteraneo?!
Motivo perché saras quota a valori ancora bassi e balsamo si è dimesso perché non ha posto alla fine del bilancio annuale?
Ci vogliono 6 mesi per un'opa e il tempo non sarebbe tanto per concluderla prima del bilancio e trattenersi gli utili.

in italia è possibile tutto, specialmente se l'acquirente è americano.
gli americani sono quelli che hanno voluto il conflitto e quelli che vogliono che continui:censored::no: (non è vero, ha stato putin che è cattivo e soprattutto impazzito).
Il + grande deposito di gas naturale è in basilicata ed era di proprietà russa...che poi è andata in crisi per le sanzioni ed uno pensa: l'avrà comprato lo stato o l'eni o l'avranno espropriato. Invece no, lo ha comprato un fondo americano, pagandolo una miseria.
a breve, gli amici americani compreranno tutti gli yacht, le ville, le aziende dei cittadini russi, alla faccia del diritto (sempre alla faccia del diritto la tassazione extra profitti)
Come dice qualcuno, stiamo cambiando spacciatore e a spanne, non mi sembra che la dose costi di meno, anzi.

Ecco, ora dopo questa new, mi tocca fermarmi ad acquistare sars, anzi, inizio a liquidarne un po.
slava ukrajni e slava amerjcani:bow:
 
Lukoil pagata in rubli dollari o bitcoin? :rolleyes::mbe::wtf:
 
in italia è possibile tutto, specialmente se l'acquirente è americano.
gli americani sono quelli che hanno voluto il conflitto e quelli che vogliono che continui:censored::no: (non è vero, ha stato putin che è cattivo e soprattutto impazzito).
Il + grande deposito di gas naturale è in basilicata ed era di proprietà russa...che poi è andata in crisi per le sanzioni ed uno pensa: l'avrà comprato lo stato o l'eni o l'avranno espropriato. Invece no, lo ha comprato un fondo americano, pagandolo una miseria.
a breve, gli amici americani compreranno tutti gli yacht, le ville, le aziende dei cittadini russi, alla faccia del diritto (sempre alla faccia del diritto la tassazione extra profitti)
Come dice qualcuno, stiamo cambiando spacciatore e a spanne, non mi sembra che la dose costi di meno, anzi.

Ecco, ora dopo questa new, mi tocca fermarmi ad acquistare sars, anzi, inizio a liquidarne un po.
slava ukrajni e slava amerjcani:bow:

E' così. E sottotraccia tutti fanno affari con tutti.
 
L'affare Priolo dovrebbe mettere un po' di pepe speculativo al settore.

Chissà che le morti sospette dei dirigenti lukoil c'entrino qualcosa.....beccati a fare affari con gli americani....
 
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