Scultura - Sculture - Scultori

Bis che segue dal messaggio precedente.
:):p

 
Biografia di un illustre sconosciuta. Forse.
:):p Ciao!!

Nel 1966 si reca a Querceta per eseguire una scultura per la Fondazione Henraux, qui conosce Henry Moore, che la indica come sua unica erede artistica, Jacques Lipchitz e Marino Marini.
Un viaggio di studio e di lavoro a Parigi, dove espone al Salon de Mai, la porta a frequentare César Baldaccini...

Rosalda Gilardi - museo ILGilardi - Ufficial Site Home

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Nel 1972 espone alla XXXVI Esposizione internazionale d'arte di Venezia, invitata dalla Commissione Internazionale.

Si reca a Venezia dove è ospite di Peggy Guggenheim che ha acquistato l'opera "Presenze" alla Biennale stessa.
Tale opera è stata destinata al Museo Guggenheim...

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Naum Gabo, pseudonimo dello scultore russo Naum Pevsner, attorno alla metà degli anni Venti, si all'analisi dinamica della forma geometrica, considerata il “principio morfologico di tutte le forme possibili” (Argan).
Attraverso ideali movimenti di rotazione, ribaltamento, rivoluzione, ecc., questa forma dà luogo a figure tridimensionali, definibili come equazioni matematiche visualizzate e dotate di effetti anticipatamente optical.
Nelle aeree strutture di lamine e fili per cui l'artista utilizza materiali industriali quali plexiglas, alluminio, nylon, non le masse ma i vuoti sono oggetto di costruzione e di razionalizzazione.

Linear Construction in Space No. 2, 1957–1958.

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Fu difensore dell’idea costruttivista non semplicemente come movimento artistico ma come ideologia di vita con una missione sociale: portare l’arte nella vita di tutti i giorni allo scopo di costruire una società migliore.

Construction in Space with Crystalline Centre 1938–40 Perspex and celluloid.

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In Michelangelo c'è un conflitto interiore senza fine che si esprime in distorsioni brutali, proporzioni incongrue e composizioni discordanti.
La loro infelicità è essenziale e inevitabile così come la completa azione e la completa quiete.

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Mentre il movimento trionfante del giovane conquistatore nel Genio della Vittoria (1532-34) sembra frenato da una riflessiva tristezza, dove gli atteggiamenti di riposo non connotano tranquillità pacifica ma l'assoluto esaurimento, il torpore mortale o un sonno spasmodico.

Offrono l'espressione visuale dell'isolamento di un uomo che aborriva i contatti con i suoi simili...

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Bravissimo scultore.
Pablo Atchugarry non è altro che un mediocre epigono di Guadagnucci

Sono d'accordo. Tra l'altro costa molto meno di chi ha tratto da lui ispirazione. E' un grandissimo artista che, avendo lavorato per gran parte della propria vita in Francia non ha mai avuto la visibilità che meritava.
 
17 giugno 2015
paj scriveva:

Chi lo dice a Carlo Vanoni, quando parla di Atchugarry, che forse sarebbe meglio parlare prima del "nostro" Gigi Guadagnucci?
 
Ahh allora non sono solo io ad aver visto una vicinanza notevole fra i due… magari da approfondire (comunque) prima di osannare uno e denigrare l‘altro…
 
Buongiorno e buon anno a tutti
chiedo un parere ai molti forumisti più esperti di me: in una scultura in bronzo in mio possesso, in un lato ci sono incisi l'anno , la firma dell'autore ( iniziale del nome e cognome ) e due numeri 17-40 che , suppongo essere la tiratura; ora, poichè l'incisione della tiratura è stata eseguita, suppongo, dallo stesso artista e coeva alla fusione, chiedo , se l'artista ha inciso 40 numerazioni differenti , una per ognuno degli esemplari, è possibile che ogni esemplare , dei 40, sia diverso uno dall'altro e diversificato dall'autore ? Quindi sarebbe possibile, in via teorica , considerare ogni esempalre, un'opera unica ? non che cambi di molto il valore, ma .... che ne pensate ?
 
no caro amico, lo stampo è lo stesso per tutte e 40 le opere.
La numerazione è stata apposta successivamente.
 
grazie per le delucidazioni; un indizio supplementare: l'incisione della tiratura perenta delle evidenti "sbavtutre" come se fossero incisioni su qualcosa di "morbido", grazie comunque
 
Posto in questa vecchia discussione alcune immagini delle opere di Pablo Atchugarry che dialogano fino al 13 ottobre con le architetture di Santiago Calatrava a Valencia.

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