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Saipem: fa causa a Gazprom (MF)
MILANO (MF-DJ)--Nella settimana decisiva per l'aumento di capitale di
Saipem, quella che chiudera' l'esercizio dei diritti di opzione, bisogna
mettere agli atti un'altra novita'. La societa' guidata dall'ad Stefano
Cao, scrive MF, ha deciso di fare causa a Gazprom, dopo la rottura
unilaterale del contratto per il gasdotto South Stream, che ha fatto
evaporare commesse per oltre 2 miliardi di euro.
Falliti i tentativi di ricomporre la questione in via stragiudiziale col
versamento delle penali previste, Saipem si e' rivolta alla Camera di
Commercio Internazionale di Parigi, depositando una domanda di arbitrato
nei confronti di South Stream Transport Bv, la societa' titolare del
progetto. La decisione di Saipem emerge dalla lettura del prospetto
informativo che la societa' ha depositato per l'operazione di aumento di
capitale.
La cifra richiesta e' di tutto rispetto, seppure inferiore al mancato
introito dei contratti cancellati: 759,9 milioni richiesti a titolo di
corrispettivo dovuto per effetto sia della sospensione dei lavori
(richiesta dal cliente nel periodo dicembre 2014/maggio 2015) sia della
successiva termination for convenience del contratto notificata in data 8
luglio 2015 da parte della committente. Ma la cifra potrebbe salire. La
domanda, infatti, potra' essere integrata da parte di Saipem "a fronte di
costi direttamente derivanti dalla termination for convenience e relativi
ad attivita' ancora in corso, ovvero non ancora compiutamente calcolati".
South Stream Transport Bv ha chiesto una proroga fino al 15 febbraio per
rispondere alla domanda arbitrale. La termination for convenience e' una
clausola contrattuale standard che prevede la possibilita' di recedere
dall'accordo in assenza di violazioni dello stesso, a fronte di un
compenso determinato in coerenza con i termini e le condizioni del
contratto.
red/fch
(fine)
MF-DJ NEWS
0210:34 feb 2016