Ma i btp inflazione risultano ancora interessanti? mi aspettavo di vederli più alti come prezzo, guardando i rendimenti sembrano allettanti dove sta la fregatura?
Se intendi i BTP Italia e non i BTP Euro Inflation, premesso che c'è un thread dedicato (arrivato al volume 36 e pieno di interventi di livello tecnico altissimo) che ti invito a consultare se non l'avessi già fatto, ti sintetizzo il mio punto di vista, felice di essere integrato o smentito dagli altri utenti.
I BTP Italia sono adatti a due tipologie di investitori: chi li prende per portarli a scadenza (io ...), comprando una sorta di assicurazione sul mantenimento del potere di acquisto, e chi invece è capace di calcolare esattamente i vari differenziali tra emissione e emissione e tra i vari indicatori di inflazione attesa/previsioni...
I primi, avranno, salvo default/haircut bla bla bla del paese, la garanzia (quasi totale) del mantenimento del potere di acquisto: in questo, è uno strumento che mantiene le promesse.
I secondi, guadagneranno arbitraggiando e saltellando da uno all'altro o da questi ai tasso fisso (io non saprei da che parte iniziare...).
Il meccanismo di funzionamento è spiegato nel dettaglio alla prima pagina del thread, ma puntualmente, per ogni nuova emissione, nuovi utenti attirati forse da pubblicità/marketing si pongono le stesse domande, indice del fatto che così semplice il meccanismo non è, e chiunque ci si avvicini pensando di portarsi a casa ricche cedole aggratis solo perchè a novembre/dicembre 2022 è successo così, rimane puntulamente scottato e parla di fregatura (non mi sto riferendo a te, sia chiaro!).
Per quel poco che posso capire io, si comportano quasi esattamente come normali BTP, dal punto di vista delle quotazioni. Mentre i corti sono influenzati (parere mio) dall'inflazione, i lunghi, tipo i 28 o il gn30, più dalle aspettative sui tassi; ovviamente, tassi e inflazione vanno di pari passo, visto che si alza e si abbassa a Francoforte per bilanciare le cose. Motivo per cui il gn30 è al momento sotto i 95. Ma resta il fatto che abbia fatto il suo lavoro dall'emissione a oggi, staccando cedole nell'ordine del 10% annuo da giugno 22 a giugno 23, mentre ora, con inflazione semestrale praticamente ferma, paghera' la cedola base o poco più.
Forse non è stata una grande mossa entrare sul marzo 28, l'unico che al momento non ha portato a casa cedole "grosse" visto il momento in cui è stato collocato, ovvero quando le aspettative di riduzione dell'aumento dell'inflazione erano nell'aria, ma col senno di poi tutti capaci.
Rimane da considerare lo strumento per quello che offre: una protezione dall'inflazione. Se si vogliono guadagni da salita discesa, ci sono altri strumenti, che so i fissi lunghi. O almeno, così la vedo io.