non ci capiamo
anzi, non capisci proprio
o non vuoi capire
i soldi delle carte di credito, in realtà, NON ESISTONO
l'emittente dice che 100 euri in carta corrispondo a 100 euri in bytes
e pure quelli che hanno 100 euri di carta dicono che corrispondono a 100 euri in oro
ma non vi è assoluta corrispondenza
non è una questione di filosofia economica
la carte di credito permettono agli istituti emittenti (ovvero chi emette la carta e possessore della stessa - che non è l'utilizzatore!) di creare moneta magnetica che si annulla a fine mese
E' MONETA CHE NON ESISTE
mettono la garanzia (in moneta, questa si -- perchè se il creditore non paga l'esercente viene pagato) ma a fronte di un 2-3% di incasso per ogni transazione
grazie al cozzo
i problemi con i creditori sono forse forse lo 0,1% mensile di fronte ad un incasso del 2-3% ...
certo, per il possessore della carta di credito cambia poco, se non nulla, ed in più ha la praticità
all'esercente cambia poco, e i costi in eccesso può scaricarli sullo stesso cliente
ma si diventa dipendenti di un sistema
che assorbe un 2% ad ogni transazione rischiando nulla e con costi molto bassi
e quando si entra in questo sistema, ovvero dipendenti da questo sistema di intermediazione, si fa la fine dei tossico-dipendenti
e tu non capisci che pure i 100 euri di carta non esistono
1) una volta avevi in tasca una moneta d'oro. e quella esisteva indipendentemente da chi l'aveva emessa
2) poi sono arrivate le banconote con un tallone aureo, quelle nominalmente ti garantiscono di essere convertibili in oro, almeno fino a quando l'emittente se lo può permettere, non è una garanzia assoluta, ma se ti fidi il suo valore ce l'ha. sempre che l'emittente non dichiari ad un certo punto che gli dispiace ma non se lo può più permettere, tanti saluti alla tua convertibilità, da oggi non c'è più
3) sono arrivate le banconote garantite dalla banca centrale, foglietti di carta a cui il mercato attribuisce un valore valutando la solvibilità di chi li ha emessi, fino a quando il mercato reputa affidabile l'emittente hanno un certo valore, fluttuante con la fiducia.
se la fiducia viene meno valgono meno della carta igienica, infatti ai bei tempi del reichsmark o del dollaro dello zimbabwe un foglietto di carta igienica valeva milioni di foglietti di carta grossi uguale su cui c'era scritto "ein reichsmark" o "one dollar"
4) la valuta elettronica, sono d'accordo che non esista, ma è garantita dall'emittente della carta, dal patrimonio di chi la usa ed è coperta da un'assicurazione che dovrebbe garantire il pagamento della somma dovuta nel caso fallissero le prime due. il suo valore è quasi uguale a quello del foglietto di carta equivalente. se il foglietto perde valore perde valore pure la valuta elettronica, se fallissero tutte e tre le coperture varrebbe meno dei foglietti di carta, ma la probabilità che cadano tutte e tre le garanzie senza che cada pure il valore del foglietto di carta, sono molto scarse. ovviamente se cade il valore del foglietto di carta cade pure il valore della sua controparte elettronica
che poi siano un sistema fatto apposta per indurti a spendere più di quello che ti puoi permettere di spendere, sono assolutamente d'accordo, soprattutto se prendi una revolving, però una prepagata ha praticamente lo stesso valore dei foglietti di carta corrispondenti, visto che non c'è più bisogno della garanzia del patrimonio dell'utilizzatore, e non ti induce a spendere e spandere come farebbe una revolving