Parola di regime iraniano.....
l'Iran è un caso con storia particolare anche per quel che riguarda il velo.
Il regime islamico degli ayatollah era riuscito ad andare al potere anche perchè il precedente regime autoritario dello scià aveva suscitato l'avversione della gran parte della popolazione.
E' interessante un articolo de il Post:
Breve storia del velo islamico in Iran - Il Post
... Il velo islamico divenne un tema di grosse discussioni e divisioni politiche in Iran nel 1936, quando il paese si trovava in una situazione molto diversa da oggi: non era governato da una teocrazia, come ora, ma dal regime secolare dello scià Reza Pahlavi, che prese il potere dopo la Prima guerra mondiale.
... Seguendo il modello di altri leader autoritari del tempo, come il turco Kemal Atatürk, lo scià impose una modernizzazione e un’occidentalizzazione forzata dell’Iran. Nel 1936, dopo un lungo periodo in cui indossare il velo era stato scoraggiato, lo scià emise un decreto chiamato Kashf-e hijab, che si traduce come “svelamento” e che vietava definitivamente alle donne di indossare l’hijab e altri veli islamici in pubblico.
Lo scià impose inoltre agli uomini di abbandonare gli abiti tradizionali e di vestirsi all’occidentale, con giacca pantaloni e bombetta.
In quegli anni la stragrande maggioranza delle donne iraniane indossava il velo, e l’imposizione dello scià fu vista come un abuso, anche perché il governo diede ordine alla polizia di far rispettare lo “svelamento” con mezzi duri: le donne che indossavano l’hijab in pubblico venivano spesso malmenate e veniva strappato loro il velo dalla testa. Ci furono grosse proteste, e nelle comunità più conservatrici poteva capitare che le donne evitassero di uscire di casa, pur di non doverlo fare a capo scoperto.
Nel 1941, lo scià fu costretto ad abdicare in favore del figlio Mohammad Reza Pahlavi, che abrogò il Kashf-e hijab e concesse alle donne di vestirsi come desideravano, con o senza velo. Ma il velo rimase uno dei simboli della lotta politica, anche perché lo scià continuava a condurre e a promuovere uno stile di vita secolare e occidentale, e il suo governo, di fatto, metteva in atto discriminazioni attive contro le donne che lo portavano, per esempio negli incarichi pubblici, da cui le donne che portavano il velo erano escluse. Nel frattempo la popolarità dello scià continuava a scendere, soprattutto per le accuse di corruzione contro il suo regime.
La rimozione del velo divenne il simbolo non soltanto della campagna di occidentalizzazione forzata portata avanti dallo scià, ma anche del suo regime autoritario. Indossarlo, invece, divenne un simbolo dell’opposizione: cominciarono a farlo non soltanto le donne appartenenti ai ceti più conservatori, ma anche quelle della classe media, istruite e benestanti, come segno di protesta.
Nel 1979 la rivoluzione islamica
costrinse lo scià a fuggire dal paese. Al suo posto si installò come Guida suprema (la principale autorità politica e religiosa iraniana) l’ayatollah Ruhollah Khomeini,
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... in pochissimo tempo Khomeini e i rivoluzionari imposero in Iran una rigida teocrazia, estromettendo dai posti di potere i non religiosi che avevano anch’essi contribuito alla rivoluzione (come i comunisti).
Poco dopo aver preso il potere, Khomeini ribaltò completamente le leggi del primo scià e impose a tutte le donne di indossare il velo. Molte delle donne non religiose e della classe media che avevano sostenuto la rivoluzione si ribellarono e protestarono a decine di migliaia l’8 marzo del 1979, in una grande marcia che rimase celebre.
Il regime, che si era appena installato, ritirò momentaneamente l’imposizione del velo. Ma nel giro di pochi anni i rivoluzionari islamici più conservatori consolidarono il proprio potere, eliminando tutti i moderati dal governo e dalle cariche pubbliche, e furono abbastanza forti per tornare a imporre alle iraniane le proprie leggi morali. Nel 1980 alle donne senza velo fu vietato di entrare negli uffici pubblici, e nel 1981 indossare il velo tornò a essere obbligatorio. Una legge approvata due anni dopo instaurò anche delle pene corporali per le donne che uscivano di casa senza velo: 74 frustate.
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Nel giro di pochi anni, in Iran, il velo passò da essere simbolo di liberazione dal regime dello scià a simbolo di oppressione del regime degli ayatollah.