SONO ARRIVATE LE TASSE....

Mah, a me non sembra che stai dipingendo tanto l'Occidente quanto l'Italia. USA e Giappone, per dire, non hanno seguito lo schema che citi. Ad occhio, neanche la Germania direi.
No no è stato comune a tutto l'occidente e anche al Giappone. Ciascuno a modo suo, ma ovunque è aumentato tantissimo il dirigismo, il peso dello stato, la partecipazione pubblica alle aziende, il prelievo fiscale è diventato progressivo (molto più di adesso), i diritti dei lavoratori ecc
Guarda quanto erano le aliquote in USA a metà XX secolo (ovviamente colpivano redditi molto molto alti, però c'erano)
1280px-Historical_Marginal_Tax_Rate_for_Highest_and_Lowest_Income_Earners.jpg

Appunto, un bacino potenziale enorme. Che però non è più in Europa. Guardati le statistiche demografiche, passati, presenti e future (per quello che valgono).
Ti rendi conto che nel 1960 in Europa c'era il 20 % della popolazione mondiale, e nel 2015 eravamo ridotti al 10 %? E il futuro sarà sempre peggio.
Come ho già detto, lottare per il lavoratore dipendente occidentale è una lotta persa in partenza.
Il "lavoratore dipendente occidentale" è quello che assorbe il grosso della domanda mondiale.
Non conta nulla 20% o 10%, conta che fetta di mercato sei.
Se non si redistribuisce un po' a vantaggio dell'occidente medio/povero per sostenere l'economia si potrà solo aumentare i debiti (pubblici e privati), come sta appunto avvenendo da decenni

Sì. Sveglia. E' questa la direzione del futuro. Il lavoro SCOMPARIRA'. Altro che difendere i koala lavoratori dipendenti occidentali.
Il lavoro scomparirà, ok segno.
Intanto quello che c'è non vedo motivi di non pagarlo adeguatamente.
 
In Italia metà popolazione vive direttamente o indirettamente di soldi pubblici

E dici che c'è il capitalismo puro in Italia


LOL

Non solo in Italia è sempre stato così da decenni, ma anche negli altri paesi europei. Sveglia bis.
 
No no è stato comune a tutto l'occidente e anche al Giappone. Ciascuno a modo suo, ma ovunque è aumentato tantissimo il dirigismo, il peso dello stato, la partecipazione pubblica alle aziende, il prelievo fiscale è diventato progressivo (molto più di adesso), i diritti dei lavoratori ecc
Guarda quanto erano le aliquote in USA a metà XX secolo (ovviamente colpivano redditi molto molto alti, però c'erano)
Vedi l'allegato 2758720

Non ho capito, stai spostando il discorso sulla tassazione? L'idea che negli anni '70 lo Stato avesse più peso in questo è una leggenda. Tax revenue trends 1965-2018 | Revenue Statistics 2019 | OECD iLibrary
L'iRPEF era più progressiva ma non spostava nulla, a livello macro. A livello micro (cioè differenze tra lavoratori) sì, ma non ci interessa nel discorso.

Il "lavoratore dipendente occidentale" è quello che assorbe il grosso della domanda mondiale.

Ancora per poco, non vedi il nuovo paradigma ; ) il consumismo è un fenomeno globale.

Se non si redistribuisce un po' a vantaggio dell'occidente medio/povero per sostenere l'economia si potrà solo aumentare i debiti (pubblici e privati), come sta appunto avvenendo da decenni

L'occidente ha già dato sul lavoro, non c'è nessuna possibilità di arricchirsi attualmente con il lavoro dipendente in genere. Giusto così.
Viviamo su un patrimonio mostruoso, soprattutto comparato con il resto del mondo. Mostruoso. Sentire parlare di occidente medio/povero fa sorridere.
 
Davvero? Anche gli altri paesi europei avevano o hanno la loro Cassa del Mezzogiorno?

Se scoprissi quanto ha speso la Germania in 10 anni per sviluppare l'Est post comunista, rimarresti allibito ; ) ovviamente, non proseguirò il discorso, con te è inutile.
 
L'iRPEF era più progressiva ma non spostava nulla, a livello macro. A livello micro (cioè differenze tra lavoratori) sì, ma non ci interessa nel discorso.
Ma come non sposta nulla? :confused: Più le imposte sono progressive meno tasse pagano i lavoratori che guadagnano meno, a parità di gettito.

Comunque non si tratta solo di imposizione fiscale, ma proprio di tutto il resto: dirigismo pubblico, partecipazione statale, controllo dei capitali.

Sono cose note, ma forse non abbastanza. Ad esempio lo UK in pochi anni dopo il 1945 realizzç la nazionalizzazione di tutta l'industria pesante: siderurgica, mineraria, dell'energia ecc e creò il sistema sanitario pubblico (NHS).

All'epoca era ovvio che la grande industria dovesse essere pubblica, così come il sistema sanitario, invece ora il mainstream è che debba essere tutto privato, privato = bello, pubblico = brutto ecc

L'occidente ha già dato sul lavoro, non c'è nessuna possibilità di arricchirsi attualmente con il lavoro dipendente in genere. Giusto così.
Viviamo su un patrimonio mostruoso, soprattutto comparato con il resto del mondo. Mostruoso. Sentire parlare di occidente medio/povero fa sorridere.
Sarà, solo in Italia l'Istat dice che ci sono 2 milioni di famiglie in povertà assoluta (pre covid) ed è ben noto che con uno stipendio medio non ci fai granché, però ok continuiamo pure ad arricchire Jeff Bezos perché c'è qualcun altro nel luogo X che sta peggio
 
Se scoprissi quanto ha speso la Germania in 10 anni per sviluppare l'Est post comunista, rimarresti allibito ; ) ovviamente, non proseguirò il discorso, con te è inutile.

Ottimo, paragoniamo i risultati dei tedeschi con quelli italiani. Fuori i dati, forza.
 
Ma come non sposta nulla? :confused: Più le imposte sono progressive meno tasse pagano i lavoratori che guadagnano meno, a parità di gettito.

Appunto, a parità di gettito. Visto che la discussione era sulla presenza statale, relazionata alle imposte dal tuo discorso, dall'IRPEF nel 1974 (anno di introduzione) si ricavava globalmente in Italia una frazione rispetto a quanto si ricava ora. Insomma, se ora sul Pil l'impatto è del 20% circa, 50 anni fa se era la metà, è grasso che cola.

Comunque non si tratta solo di imposizione fiscale, ma proprio di tutto il resto: dirigismo pubblico, partecipazione statale, controllo dei capitali.

Insomma tutto fumo e niente arrosto, negli anni '90 è stato privatizzato quasi tutto ma non è cambiato granché, è stata solo una operazione di restlying per incassare un po' di soldi e cedere un po' di attività che alla lunga avrebbero ancor di più aumentato l'enorme debito.


Sono cose note, ma forse non abbastanza. Ad esempio lo UK in pochi anni dopo il 1945 realizzç la nazionalizzazione di tutta l'industria pesante: siderurgica, mineraria, dell'energia ecc e creò il sistema sanitario pubblico (NHS).

All'epoca era ovvio che la grande industria dovesse essere pubblica, così come il sistema sanitario, invece ora il mainstream è che debba essere tutto privato, privato = bello, pubblico = brutto ecc

Ma in verità se ben gestito, tra pubblico e privato non cambia nulla. Se poi a te piace il pubblico perché pubblico= non possono licenziare, ed una volta che sei dentro sei dentro, bè...

Sarà, solo in Italia l'Istat dice che ci sono 2 milioni di famiglie in povertà assoluta (pre covid) ed è ben noto che con uno stipendio medio non ci fai granché, però ok continuiamo pure ad arricchire Jeff Bezos perché c'è qualcun altro nel luogo X che sta peggio

Vatti a vedere cosa dice l'ISTAT sulle famiglie in povertà assoluta nei 'ruggenti anni '80', poi torni qui e ne parliamo ; )
 
Appunto, a parità di gettito. Visto che la discussione era sulla presenza statale, relazionata alle imposte dal tuo discorso, dall'IRPEF nel 1974 (anno di introduzione) si ricavava globalmente in Italia una frazione rispetto a quanto si ricava ora. Insomma, se ora sul Pil l'impatto è del 20% circa, 50 anni fa se era la metà, è grasso che cola.
Ah ho capito qual è il tuo punto. Per me uno stato che ti arriva a chiedere il 90% di aliquota marginale per redditi altissimi è uno stato che è molto presente :yes: anche se poi l'impatto dell'IRPEF sul gettito complessivo è minore

Insomma tutto fumo e niente arrosto, negli anni '90 è stato privatizzato quasi tutto ma non è cambiato granché, è stata solo una operazione di restlying per incassare un po' di soldi e cedere un po' di attività che alla lunga avrebbero ancor di più aumentato l'enorme debito.
Non è cambiato granché :rolleyes:
Controllare Italsider per uno stato è uguale in termini di politica industriale? Controllare Enel/Eni? Il comparto bancario/assicurativo? Autostrade? E' ovvio che non è uguale.
L'operazione di restyling, come la chiami tu, ha arricchito i soliti grandi capitalisti italiani e peggiorato i servizi.

Ma in verità se ben gestito, tra pubblico e privato non cambia nulla. Se poi a te piace il pubblico perché pubblico= non possono licenziare, ed una volta che sei dentro sei dentro, bè...
Tra pubblico e privato cambia tutto dato che un'azienda privata ha come obiettivo il profitto (giustamente) mentre un'azienda pubblica ha come obiettivo il servizio, non il profitto.
Ad esempio, le autostrade servono per farci andare la gente (=fornire un servizio), non arricchire qualcuno con i pedaggi.

Vatti a vedere cosa dice l'ISTAT sulle famiglie in povertà assoluta nei 'ruggenti anni '80', poi torni qui e ne parliamo ; )
C'era anche prima, però non allo stesso livello di adesso.
Soprattutto è peggiorata la condizione di chi lavora, esclusi i top
 
Ah ho capito qual è il tuo punto. Per me uno stato che ti arriva a chiedere il 90% di aliquota marginale per redditi altissimi è uno stato che è molto presente :yes: anche se poi l'impatto dell'IRPEF sul gettito complessivo è minore

Sì 90% direi che è ovviamente troppo, ora abbiamo l'ultima aliquota a 43%, personalmente non vedo nulla di strano o di sbagliato a proporne altre ancora più progressive (le hanno in media negli altri paesi, tipo in Spagna arriva tranquillamente al 60% a volte). Ma deve essere chiaro che sarebbe solo un'operazione propaganda, perché riguarderebbe un pugno di persone, quindi non sposterebbe gli equilibri.

Non è cambiato granché :rolleyes:
Controllare Italsider per uno stato è uguale in termini di politica industriale? Controllare Enel/Eni? Il comparto bancario/assicurativo? Autostrade? E' ovvio che non è uguale.
L'operazione di restyling, come la chiami tu, ha arricchito i soliti grandi capitalisti italiani e peggiorato i servizi.

Levando autostrade per i fatti noti, non vedo questo peggioramento in diverse realtà che sono diventate SPA da enti pubblici. La mia visione personale è che lo Stato (soprattutto nostrano, soprattutto quello gestito politicamente da decenni nel modo che vediamo) deve stare ben lontano dal dirigismo economico, deve essere il grande Leviatano, non intervenendo in nessun modo direttamente nei meccanismo economici, ma poi risolvendo le sperequazioni in termini assistenziali-tributari successivi.

Tra pubblico e privato cambia tutto dato che un'azienda privata ha come obiettivo il profitto (giustamente) mentre un'azienda pubblica ha come obiettivo il servizio, non il profitto.
Ad esempio, le autostrade servono per farci andare la gente (=fornire un servizio), non arricchire qualcuno con i pedaggi.

Sì ma come detto autostrade lo vedo come un caso particolare. Insomma, trenitalia e telecom quando erano pubbliche non è che ti regalavano telefonata e biglietti di viaggio, anzi. Idem gas e luce. Per me, i servizi che devono essere fortemente pubblici e pompati al massimo sono pochi, sono i più importanti e sono i soliti noti: sanità, sicurezza, educazione.

C'era anche prima, però non allo stesso livello di adesso.
Soprattutto è peggiorata la condizione di chi lavora, esclusi i top

Non direi.
http://sitiarcheologici.lavoro.gov.it/Documents/Resources/Lavoro/CIES/poverta_1980_1994.pdf
 
Sì 90% direi che è ovviamente troppo, ora abbiamo l'ultima aliquota a 43%, personalmente non vedo nulla di strano o di sbagliato a proporne altre ancora più progressive (le hanno in media negli altri paesi, tipo in Spagna arriva tranquillamente al 60% a volte). Ma deve essere chiaro che sarebbe solo un'operazione propaganda, perché riguarderebbe un pugno di persone, quindi non sposterebbe gli equilibri.
Si e no, i soldi li devi prendere da qualche parte: se per togliere un 90% poi devi passare l'aliquota più bassa da 8% a 12% (per esempio) ha un certo impatto sui redditi bassi. Vedi infatti nel grafico che ho postato sugli USA che la forchetta fra le aliquote tende a restringersi nei decenni = si è spostato il carico sui redditi più bassi.

Levando autostrade per i fatti noti, non vedo questo peggioramento in diverse realtà che sono diventate SPA da enti pubblici. La mia visione personale è che lo Stato (soprattutto nostrano, soprattutto quello gestito politicamente da decenni nel modo che vediamo) deve stare ben lontano dal dirigismo economico, deve essere il grande Leviatano, non intervenendo in nessun modo direttamente nei meccanismo economici, ma poi risolvendo le sperequazioni in termini assistenziali-tributari successivi.
Ok chiaro. Io penso che in Italia il grande capitale sia scarso, tolte alcune eccellenze, quindi quel ruolo lì, il ruolo di grande investitore, lo deve fare lo stato. Infatti ad esempio è proprio così che è nata l'ENI

Sì ma come detto autostrade lo vedo come un caso particolare. Insomma, trenitalia e telecom quando erano pubbliche non è che ti regalavano telefonata e biglietti di viaggio, anzi. Idem gas e luce. Per me, i servizi che devono essere fortemente pubblici e pompati al massimo sono pochi, sono i più importanti e sono i soliti noti: sanità, sicurezza, educazione.
Trenitalia è ancora pubblica.
Gas e luce te li raccomando, ora stanno liberalizzando anche quelle.
Telecom vero, caso raro di liberalizzazione buona.

Ok la povertà era allo stesso livello di adesso nel 94.
Io ho dei dati che mostrano la crescita dell'incidenza della povertà dopo la crisi del 2008, li trovi anche sul sito dell'istat, forse l'incidenza è diminuita verso il 2000 per poi risalire. Non sembrano dei dati incoraggianti comunque.
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Si e no, i soldi li devi prendere da qualche parte: se per togliere un 90% poi devi passare l'aliquota più bassa da 8% a 12% (per esempio) ha un certo impatto sui redditi bassi. Vedi infatti nel grafico che ho postato sugli USA che la forchetta fra le aliquote tende a restringersi nei decenni = si è spostato il carico sui redditi più bassi.

Sì ma è stato detto che nei decenni l'IRPEF ha pesato sempre di più (In Italia e anche negli USA probabilmente). Noi abbiamo tutti i dati che vogliamo, l'unico modo di aumentare il gettito è tassare di più le fasce più numerose medio alte centrali degli scaglioni. Esattamente ciò che si è fatto in Italia, dove almeno le fasce più 'deboli' sono risparmiate (no tax area a 8000 euro). Tassando molto di più si super redditi (oltre 150 mila) ottieni briciole per redistribuirle alla platea inferiore, purtroppo ai numeri non si sfugge

Ok chiaro. Io penso che in Italia il grande capitale sia scarso, tolte alcune eccellenze, quindi quel ruolo lì, il ruolo di grande investitore, lo deve fare lo stato. Infatti ad esempio è proprio così che è nata l'ENI

Trenitalia è ancora pubblica.
Gas e luce te li raccomando, ora stanno liberalizzando anche quelle.
Telecom vero, caso raro di liberalizzazione buona.

Sì appunto, Trenitalia dà un buon servizio (pubblico) e da vari anni si è affiancata Italo, che dà parimenti un buon servizio (privato) a costo comparabile.
Per quello io non ne faccio mai una questione di pubblico-privato generalmente, una cosa è purtroppo ovvia, a parte le storture evidenti (tipo autostrada): ci sono vari enti pubblici gestori di servizi che sono mangiatoie mostruose, io purtroppo sto in una città esemplare da questo punto di vista con i due enti tra i più inefficienti d'Italia, Ama e Atac. Insomma, torniamo al discorso di prima: uno stato Controllore e Sovrintendente che lascia al privato la gestione di molti servizi non strettamente essenziali.


Io ho dei dati che mostrano la crescita dell'incidenza della povertà dopo la crisi del 2008, li trovi anche sul sito dell'istat, forse l'incidenza è diminuita verso il 2000 per poi risalire. Non sembrano dei dati incoraggianti comunque.
Vedi l'allegato 2758929

Sì, dal minimo record del 3.5 circa dei primi anni 2000, si è letteralmente esplosi nell'ultimo decennio. Purtroppo a causa delle due crisi, e anche questa sarà una gran mazzata. Però sono cicli economici, come quello degli anni '80 che è spiegato nel paper; cioè, non è una questione strutturale determinata dalla globalizzazione, questo voglio dire.
 
Diciamo che dal 94 e' migliorata decisamente la qualita' della vita..
Nel 94 l'Italia era la settima/ottava economia del mondo, ma si sta decisamente meglio oggi di allora..
 
Diciamo che dal 94 e' migliorata decisamente la qualita' della vita..
Nel 94 l'Italia era la settima/ottava economia del mondo, ma si sta decisamente meglio oggi di allora..

Credo che su 200 nazioni circa nella terra, in massimo 7-8 si può dire che nel 1994 si viveva meglio del 2021.
 
Citazione Originariamente Scritto da scrocky Visualizza Messaggio
Ok chiaro. Io penso che in Italia il grande capitale sia scarso, tolte alcune eccellenze, quindi quel ruolo lì, il ruolo di grande investitore, lo deve fare lo stato. Infatti ad esempio è proprio così che è nata l'ENI

Trenitalia è ancora pubblica.
Gas e luce te li raccomando, ora stanno liberalizzando anche quelle.
Telecom vero, caso raro di liberalizzazione buona.


Sì appunto, Trenitalia dà un buon servizio (pubblico) e da vari anni si è affiancata Italo, che dà parimenti un buon servizio (privato) a costo comparabile.
Per quello io non ne faccio mai una questione di pubblico-privato generalmente, una cosa è purtroppo ovvia, a parte le storture evidenti (tipo autostrada): ci sono vari enti pubblici gestori di servizi che sono mangiatoie mostruose, io purtroppo sto in una città esemplare da questo punto di vista con i due enti tra i più inefficienti d'Italia, Ama e Atac. Insomma, torniamo al discorso di prima: uno stato Controllore e Sovrintendente che lascia al privato la gestione di molti servizi non strettamente essenziali.

italo esercita solo su qualke tratta considerata "GRASSA" ...

Lo stato deve fornire un "SERVIZIO UNIVERSALE" ....

Mantenere un linea ferroviaria per i 5 Pendolari di Cefalicchio o il Servizio Postale ... per i 3 90enni che abitano a ColFiorito....

Riguardo a Telecom poi.... hanno preso 1 CARROZZONE PUBBLICO SENZA DEBITI ... trasformandolo in 1 CARROZZONE PRIVATO CON 30 MILIARDI DI DEBITI... tramite il LEVERAGE BUY OUT... (in pratica si compra la societa' CON I SUOI STESSI SOLDI... presenti o con i suoi futuri guadagni)

Quando si e' concesso 1 Servizio SIMIL-UNIVERSALE ad 1 Privato.... e' finita sempre male.... tipo: 5O MORTI GIU' DA 1 PONTE.... nn dimenticatelo cari i miei MEMORIA DA PESCE ROSSO... !!!

Cmq sono 20 anni che si sta procedendo a tappe forzate con lo SMANTELLAMENTO DELLO STATO SOCIALE... tra 1 poco ... nn ne sara' restata nemmeno la Puzza.... STATE SERENI...!!!
 
Si e no, i soldi li devi prendere da qualche parte: se per togliere un 90% poi devi passare l'aliquota più bassa da 8% a 12% (per esempio) ha un certo impatto sui redditi bassi. Vedi infatti nel grafico che ho postato sugli USA che la forchetta fra le aliquote tende a restringersi nei decenni = si è spostato il carico sui redditi più bassi.


Ok chiaro. Io penso che in Italia il grande capitale sia scarso, tolte alcune eccellenze, quindi quel ruolo lì, il ruolo di grande investitore, lo deve fare lo stato. Infatti ad esempio è proprio così che è nata l'ENI


Trenitalia è ancora pubblica.
Gas e luce te li raccomando, ora stanno liberalizzando anche quelle.
Telecom vero, caso raro di liberalizzazione buona.


Ok la povertà era allo stesso livello di adesso nel 94.
Io ho dei dati che mostrano la crescita dell'incidenza della povertà dopo la crisi del 2008, li trovi anche sul sito dell'istat, forse l'incidenza è diminuita verso il 2000 per poi risalire. Non sembrano dei dati incoraggianti comunque.
Vedi l'allegato 2758929

Il tuo post è la più classica dimostrazione di come le forme di socialismo spinto portino alla distruzione di ricchezza.
Il dramma è che dopo averlo sperimentato in mezzo mondo con i risultati noti a tutti, ancora pensate che "la prossima volta sarà diverso" e inevitabilmente siete destinati al fallimento. "Eh, ma la colpa è degli Stati Uniti", "no, gli ebrei", "aspetta aspetta, non ha funzionato perché abbiamo dato retta a quelli che dicevano che bisognava lasciare liberi i cittadini di intraprendere invece di mettere l'ennesima regola che tarpava loro le ali".

Ma andiamo per ordine:
Altissima tassazione sui redditi alti: va bene. Conseguenza? Chi guadagna certe cifre vi saluta e va a pagarne meno altrove. Mica stiamo parlando di operai, stiamo parlando di ricercati professionisti che in sei mesi trovano un posto altrove. Contenti voi. Tenetevi quelli che sanno solo avvitare bulloni.
Corollario: come ti faceva notare Flavio, è pura propaganda visto che si tratta di quattro gatti. Quindi approccio perdente: non si aumenta il gettito ma si perdono i competenti. Ricetta tipica socialista per il disastro. Provato una, dieci, mille volte ma ancora non lo capite.

Aziende statali:
Vorrei leggere l'esempio di un'azienda di stato che eroga un servizio al pubblico che lo fa meglio di una privato in termini di costi, qualità e servizio.
O di una privata che ha sostituito quella pubblica e che eroga un servizio peggiore al consumatore sempre secondo costo, qualità e servizio.
A me non ne vengono in mente

Povertà oggi vs 1994
Posso anche immaginare sia aumentata ma ti ricordo ancora una volta che c'è stato un trasferimento di ricchezza dalle classi più disagiate in occidente verso quelle altrettanto disagiate nelle aree più povere del pianeta.
Prendo atto che per mantenere i tuoi privilegi non avresti avuto nessun problema a mantenere nella miseria più nera 2/3 dell'umanità. E io sarei quello di destra conservatore. Apperò!
 
Citazione Originariamente Scritto da scrocky Visualizza Messaggio
Ok chiaro. Io penso che in Italia il grande capitale sia scarso, tolte alcune eccellenze, quindi quel ruolo lì, il ruolo di grande investitore, lo deve fare lo stato. Infatti ad esempio è proprio così che è nata l'ENI

Trenitalia è ancora pubblica.
Gas e luce te li raccomando, ora stanno liberalizzando anche quelle.
Telecom vero, caso raro di liberalizzazione buona.




italo esercita solo su qualke tratta considerata "GRASSA" ...

Lo stato deve fornire un "SERVIZIO UNIVERSALE" ....

Mantenere un linea ferroviaria per i 5 Pendolari di Cefalicchio o il Servizio Postale ... per i 3 90enni che abitano a ColFiorito....

Riguardo a Telecom poi.... hanno preso 1 CARROZZONE PUBBLICO SENZA DEBITI ... trasformandolo in 1 CARROZZONE PRIVATO CON 30 MILIARDI DI DEBITI... tramite il LEVERAGE BUY OUT... (in pratica si compra la societa' CON I SUOI STESSI SOLDI... presenti o con i suoi futuri guadagni)

Quando si e' concesso 1 Servizio SIMIL-UNIVERSALE ad 1 Privato.... e' finita sempre male.... tipo: 5O MORTI GIU' DA 1 PONTE.... nn dimenticatelo cari i miei MEMORIA DA PESCE ROSSO... !!!

Cmq sono 20 anni che si sta procedendo a tappe forzate con lo SMANTELLAMENTO DELLO STATO SOCIALE... tra 1 poco ... nn ne sara' restata nemmeno la Puzza.... STATE SERENI...!!!

Dove sarebbe lo SMANTELLAMENTO DELLO STATO SOCIALE?
Avete il reddito di fannullanza, una caterva di enti pubblici inutili il cui unico scopo e' assicurarsi il voto di chi ci lavora, sanita' regalata a tutti clandestini compresi, tasse alle stelle, soldi regalati addirittura al nordafrica, ecc ecc.
Chi starebbe smantellando cosa?
 
Aziende statali:
Vorrei leggere l'esempio di un'azienda di stato che eroga un servizio al pubblico che lo fa meglio di una privato in termini di costi, qualità e servizio.
O di una privata che ha sostituito quella pubblica e che eroga un servizio peggiore al consumatore sempre secondo costo, qualità e servizio.
A me non ne vengono in mente

Vabbè dai le abbiamo già citate. Autostrade SPA come esempio di disastro privato, mentre come esempio di virtuosismo pubblico ovviamente manca la prova perché negli ultimi decenni non mi sovvengono realtà private importanti divenute di proprietà pubblica, ovviamente levando il finanziario.
Scrocky fa l'esempio di Eni, ma siamo negli anni '50-'60, altro mondo, altri politici.
 
Diciamo che dal 94 e' migliorata decisamente la qualita' della vita..
Nel 94 l'Italia era la settima/ottava economia del mondo, ma si sta decisamente meglio oggi di allora..

Ohibò !

E allora perchè i millennials ce l'hanno tanto a morte coi boomers ? Sulla base di cosa li definiscono privilegiati ? :mmmm:

Lapsus freudiani ? :rolleyes:
 
Vabbè dai le abbiamo già citate. Autostrade SPA come esempio di disastro privato, mentre come esempio di virtuosismo pubblico ovviamente manca la prova perché negli ultimi decenni non mi sovvengono realtà private importanti divenute di proprietà pubblica, ovviamente levando il finanziario.
Scrocky fa l'esempio di Eni, ma siamo negli anni '50-'60, altro mondo, altri politici.

A me pare che ASPI abbia le concessioni, non la proprietà della rete autostradale. E che operi in regime di monopolio.
Di fatto il problema non è propriamente la questione pubblico/privato bensì il poter operare in regime di monopolio o meno e il conseguente “aiutino” dello stato per tenere in piedi aziende che non camminano con le loro gambe.
L’esempio di scuola è Alitalia che quando deteneva il monopolio sulla tratta Milano Roma imponeva prezzi folli e che in regime di concorrenza può sopravvivere solo prelevando denari dalle nostre tasche.
Telecom è un altro ottimo esempio: fino a quando era monopolista faceva profitti imponendo le proprie tariffe ai clienti costretti a abbonarsi da loro. Nel momento in cui sono apparsi altri operatori sono stati costretti ad adeguarsi al mercato e da lì i debiti. Fortunatamente è stata privatizzata, di Alitalia ne abbiamo già parecchie sul gobbo.
Io non ho proprio presente un solo servizio dove come consumatore o utente sono stato penalizzato dall’avvenuta privatizzazione.
 
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