Sono arrivati i talebani della democrazia. Se non sei per la Società' multietnica e multiculturale sei nazista.

(...)
Il limite è la marocchina che dopo vent’anni non spiccica parola di italiano perchè vive in Marocco, ma sta in italia.
Solo che QUI non ci sono. O -meglio- io non le vedo.
Ma sul serio, qui non vedo una cosa del genere.
Se dove vivi tu invece ci sono (e ci credo, non ho ragione per non crederci)...qual''e la ragione?
Non e' che facendo certe politiche crei ghetti, che creano questi problemi che sono DIFFICILISSIMI poi da risolvere?
Pensaci, soprattutto quando voti.
 
Solo che QUI non ci sono. O -meglio- io non le vedo.
Ma sul serio, qui non vedo una cosa del genere.
Se dove vivi tu invece ci sono (e ci credo, non ho ragione per non crederci)...qual''e la ragione?
Non e' che facendo certe politiche crei ghetti, che creano questi problemi che sono DIFFICILISSIMI poi da risolvere?
Pensaci, soprattutto quando voti.
Non ti offendere, ma è una minghiata, abbiamo visto tutti comportarsi nello stesso modo. È uno stato eterodiretti in voto incide zero.

Io per la verità avevo riposto una visione più ampia di tipo sociologico. È naturale che si formino enclave naturalizzate, la cultura condivisa del paese ospitante dev’essere solida e coinvolgente. Oggi da noi si sta disgregando la cultura tradizionale per un Great reset e nel contempo c’è sostituzione… booom.
 
Non ti offendere, ma è una minghiata, abbiamo visto tutti comportarsi nello stesso modo. È uno stato eterodiretti in voto incide zero.

Io per la verità avevo riposto una visione più ampia di tipo sociologico. È naturale che si formino enclave naturalizzate, la cultura condivisa del paese ospitante dev’essere solida e coinvolgente. Oggi da noi si sta disgregando la cultura tradizionale per un Great reset e nel contempo c’è sostituzione… booom.
Si vabbe', il "grande reset", etc.
Ma Io la "marocchina che dopo 20 anni non parla Italiano" non l'ho vista.
E non vedo bambini a scuola che non parlano Italiano, pur avendo due figli a scuola in eta' diverse.
Quindi qui non accade: perche'???
O se vuoi fatti la domanda opposta: perche' da altre parti accade?
 
Si vabbe', il "grande reset", etc.
Ma Io la "marocchina che dopo 20 anni non parla Italiano" non l'ho vista.
E non vedo bambini a scuola che non parlano Italiano, pur avendo due figli a scuola in eta' diverse.
Quindi qui non accade: perche'???
O se vuoi fatti la domanda opposta: perche' da altre parti accade?
Io si, davanti scuola, quando avrebbe dovuto parlare con uomini per questioni di classe mandava il marito.

Se una cosa non accade nel tuo piccolo mondo, non è del mondo intero caro warlok.

Ps.
Il grande reset, o agenda 2030, o non sarà mai più come prima, ha smentito quel che urlavi dalla finestra… non è andato tutto bene, siamo in guerra da allora se non ti sei accorto con ciclicità di guerra, pandemia, clima.

Mi aspetto un terremoto in Iran… ma io sono complottista :D

Pps.
Un compagnuccio alle medie non parlava italiano, non lo hanno bocciato al primo anno di inserimento perchè non sono riusciti a parlare con la madre, una volta non si trovava una volta non c’era l’interprete, l’anno dopo lo hanno bocciato
 
Io si, davanti scuola, quando avrebbe dovuto parlare con uomini per questioni di classe mandava il marito.

Se una cosa non accade nel tuo piccolo mondo, non è del mondo intero caro warlok. (...)
Ma e' esattamente il mio punto, se rileggi bene.
Perché nel mio "piccolo mondo" non accade e nel tuo invece si?
Perché il mio muratore (che ogni tanto chiamo per lavoretti) Tunisino e la moglie lavorano come matti (molto più di me)?
Perché nel negozio sotto casa la coppia marocchina si alterna e entrambi parlano un italiano perfetto?
Perché a scuola su due figli e un totale di 5 (CINQUE) scuole, non ho visto nessuno con problemi di lingua?
E potrei andare avanti...

Ora, io non assumo di avere fortuna o che quello che scrivi tu non sia vero. Anzi, assumo sia vero, non ho ragione per pensare diversamente.
Quindi perché dove stai tu accade? Tu dove abiti?
 
Appunto, l'italiano non ha ancora fatto l'abitudine al marocchino tunisino etc perchè lo identifica con il moro sfaccendato o peggio dedito a commettere reati. In Francia come in Svizzera francese è assolutamente normale interfacciarsi con un medico, farmacista, avvocato, attore, imprenditore, dirigente di origine nordafricana, che non è il nordafricano delle periferie.
Non è questione di pregiudizio, non ho alcun pregiudizio, anzi ho ottimi rapporti con persone di quella provenienza che ritrovo abitualmente nei mercatini o che mi hanno fatto lavori a casa. Resta il fatto che nella mia zona si tratta soprattutto di giovani che lavorano nelle campagne, come ho già scritto siamo poco attrattivi nei confronti di profili medio-alti anzi i ns giovani sono essi stessi costretti a migrare.

Aggiungo che purtroppo registro anche diverse brutte esperienze, dall'abbandono di rifiuti nei fossi nonostante un'elevata raccolta differenziata, a pessimi risultati nel caso di affitto a persone in apparenza affidabili, con case devastate e furti in appartamenti i cui autori sono stati poi identificati. Vivendo in un centro medio-piccolo le voci si spargono ed è del tutto naturale che soggetti anche inizialmente disponibili si irrigidiscano e diventino prevenuti.
 
Ultima modifica:
Multietnica significa che il colore della pelle non deve contare nulla. Non conta da dove arrivi, ma conta solo dove vuoi arrivare e come.
Se facessimo il test del DNA agli "Italiani" scopriremmo tante cose secondo me :D
Io non me lo faccio fare, altrimenti mi sgamano che sono mezzo annunaki. :o
 
Non conta il colore della pelle o che lingua parli.
Conta ciò che hai nel portafoglio.
E chi non ha niente, va tenuto lontano senza nessuna eccezione.
In ogni caso, problema dei millennials e della loro prole...
 
Non conta il colore della pelle o che lingua parli.
Conta ciò che hai nel portafoglio.
E chi non ha niente, va tenuto lontano senza nessuna eccezione.
In ogni caso, problema dei millennials e della loro prole...
Bravissimo beniamino
Gli italiani non sono razzisti,solo odiano ferocemente i poveri e la povertà.
 
Mi hai dato del razzista a prescindere quindi hai già una risposta.

La realtà è che non sarebbe una questione di Pelé se ci fossero valori condivisi come illude di essere gli usa, la realtà è un altra.

Personalmente ho contatti con persone di origini molto differenti tra loro e l’abitudine è valutar la persona.

A livello sociologico, non c’è una integrazione in Europa o negli usa per la velocità dei flussi e per politiche inadempienti
Quando sentì il moretto parlare in bolognese o il cinese in piemontese, fa strano, ma non è quello il limite.
Il limite è la marocchina che dopo vent’anni non spiccica parola di italiano perchè vive in Marocco, ma sta in italia.

Non ti ho dato del razzista, ho detto che se una persona si pone il problema dell'etnia è razzista, mi pare logico.
Tu hai specificato che non si tratta di un problema di colore della pelle, ottimo.
Sull'integrazione o forse meglio assimilazione credo semplicemente che siano processi lenti, e se le cose le fai male lentissimi.
In Italia, a me pare, che siamo un po' più bravi dei francesi ad integrare, siamo meno razzisti, creiamo meno barriere.
 
Non ti ho dato del razzista, ho detto che se una persona si pone il problema dell'etnia è razzista, mi pare logico.
Tu hai specificato che non si tratta di un problema di colore della pelle, ottimo.
Sull'integrazione o forse meglio assimilazione credo semplicemente che siano processi lenti, e se le cose le fai male lentissimi.
In Italia, a me pare, che siamo un po' più bravi dei francesi ad integrare, siamo meno razzisti, creiamo meno barriere.
Come fai guardando nami Campbell a non vedere che è nera, anche se parlasse romanesco.
Per me dire che è negra non è un insulto ma un complimento, non glielo direi direttamente a meno che non capisse che non c’è mal’animo, malanimo costruito dalla sciocchezza.

Io parlavo d’altro: la mafia nigeriana, le comunità cinesi, quelle rumene e albanesi, l’agregazione musulmana nord’africana, ecc.

Ribadisco: dimmi una società multietnica perfettamente integrata.
 
Non ti ho dato del razzista, ho detto che se una persona si pone il problema dell'etnia è razzista, mi pare logico.
Tu hai specificato che non si tratta di un problema di colore della pelle, ottimo.
Sull'integrazione o forse meglio assimilazione credo semplicemente che siano processi lenti, e se le cose le fai male lentissimi.
In Italia, a me pare, che siamo un po' più bravi dei francesi ad integrare, siamo meno razzisti, creiamo meno barriere.
E' tutto qui il problema.
Se crei dei ghetti, se crei discriminazione.
Se dici a dei ragazzi nati in Italia che parlano perfettamente italiano e che hanno fatto tutte le scuole italiane...che NON sono italiani...stai creando divisioni stupide che invece di risolvere il problema, lo ingigantiscono.
Ma molti politici non hanno alcun interesse a risolvere il problema, dato che li votano proprio perché il problema esiste...se lo li risolvessero poi perché dovrebbero votarli?
 
E' tutto qui il problema.
Se crei dei ghetti, se crei discriminazione.
Se dici a dei ragazzi nati in Italia che parlano perfettamente italiano e che hanno fatto tutte le scuole italiane...che NON sono italiani...stai creando divisioni stupide che invece di risolvere il prnon basta oblema, lo ingigantiscono.
Ma molti politici non hanno alcun interesse a risolvere il problema, dato che li votano proprio perché il problema esiste...se lo li risolvessero poi perché dovrebbero votarli?
Oggi come oggi il problema principale e' l'immigrazione di prima generazione non quelli di seconda che fa il tirocinio nelle nostre scuole
Tutti si trovano in una comunita' nazionale che non riesce assolutamente ad integrarli.
E non e' vero che dandoli la cittadinanza sono italiani. Hanno un pezzo di carta da spendere in Italia o in Europa per vivere secondo gli usi e costumi di provenienza senza che nessuno li discrimini per niente, mantenendo la propria identita' ben distinta
Non per niente la maggioranza de Paesi ha regole ben piu' stringenti delle nostre in tema di naturalizzazione.
Risolvere in modo così superficiale questo problema portera' al collasso di una Società aperta come la nostra.
'
 
E' tutto qui il problema.
Se crei dei ghetti, se crei discriminazione.
Se dici a dei ragazzi nati in Italia che parlano perfettamente italiano e che hanno fatto tutte le scuole italiane...che NON sono italiani...stai creando divisioni stupide che invece di risolvere il problema, lo ingigantiscono.
Ma molti politici non hanno alcun interesse a risolvere il problema, dato che li votano proprio perché il problema esiste...se lo li risolvessero poi perché dovrebbero votarli?
Stai facendo gioco dello ius soli :D

La cultura passa dalla famiglia e in parte dall’ambiente pre i giovani, poi con la maturità si sceglie quali sono le radici sentite. Non è ghettizzare, ma cogliere chi sceglie di esser italiano, non esser nato o parlarne la lingua, che sono fiunzionali, non di appartenenza.
Se si sentono respinti per questo non sono legati a sufficienza da essere italiani. Non hanno alcun diritto in meno fino a quando avranno doveri in più ;)
 
Stai facendo gioco dello ius soli :D
Esatto. Ma e' indispensabile e necessario
La cultura passa dalla famiglia e in parte dall’ambiente pre i giovani, poi con la maturità si sceglie quali sono le radici sentite. Non è ghettizzare, ma cogliere chi sceglie di esser italiano, non esser nato o parlarne la lingua, che sono fiunzionali, non di appartenenza.
Ti sfugge il fatto che stai parlando di ragazzi che sono nati in Italia, hanno mille amici italiani, sono andati per lustri a giocare ai giardini con bambini italiani.
Di che "radici sentite" parli????
La tua e' retorica.
Quelli sono italiani e basta. Dirgli che invece "non e' vero" può solo creare problemi.
Se si sentono respinti per questo non sono legati a sufficienza da essere italiani. Non hanno alcun diritto in meno fino a quando avranno doveri in più ;)
Sono ragazzi, se si sentono respinti pensano che lo stato sia una ***** (e in questo caso hanno ragione) e si comportano di conseguenza.
Sbagliano, ovviamente, ma e' vero che lo stato non li aiuta ad andare nella direzione giusta.
Il risultato di queste politiche "illuminanti" saranno le banlieu, ovviamente nelle zone dove appunto l'integrazione non funziona.
 
Veramente si lamentano che non ci stiamo integrando a loro. Io sto facendo del mio meglio per bloccare la latinizzazione della lingua araba
 
Questo -ammettendo che sia vero- e' indifferente.
Noi dobbiamo fare la cosa giusta perché e' giusta, non servono altre ragioni.
La cosa giusta è smettere di incentivare la partenze, cioè smettere di regalare welfare anche agli italiani che possono pagarlo
 
La cosa giusta è smettere di incentivare la partenze, cioè smettere di regalare welfare anche agli italiani che possono pagarlo
Io stavo parlando di altro comunque, ovvero di ragazzi nati in Italia e che fanno tutte le scuole in Italia.
Sono persone nate qui, non sono "partiti" da nessuna parte.
Un suggerimento: leggere i post a cui si risponde prima di rispondere aiuta ad avere una discussione più sensata e riduce il rumore.
Detto questo, il tuo discorso lo capisco, ma probabilmente merita un thread separato. Non sono sicuro che chi parte si faccia tutti questi calcoli sul welfare italiano, anche perché avendo viaggiato/lavorato molto all'estero e conoscendo persone in tutta Europa so che per i richiedenti asilo soprattutto, il welfare e' MOLTO più forte in altri paesi, quindi la tua argomentazione secondo me e' una forte semplificazione.
Ma e' un punto di vista interessante: apri un thread apposito che ne parliamo.
 
Esatto. Ma e' indispensabile e necessario

Ti sfugge il fatto che stai parlando di ragazzi che sono nati in Italia, hanno mille amici italiani, sono andati per lustri a giocare ai giardini con bambini italiani.
Di che "radici sentite" parli????
La tua e' retorica.
Quelli sono italiani e basta. Dirgli che invece "non e' vero" può solo creare problemi.

Sono ragazzi, se si sentono respinti pensano che lo stato sia una ***** (e in questo caso hanno ragione) e si comportano di conseguenza.
Sbagliano, ovviamente, ma e' vero che lo stato non li aiuta ad andare nella direzione giusta.
Il risultato di queste politiche "illuminanti" saranno le banlieu, ovviamente nelle zone dove appunto l'integrazione non funziona.
Spiace ma ti sfuggono tante cose che in un post sono difficili da riassumere.

L’immigrazione veloce e forzosa, in un momento di deindustrializzazione e concorrenza produttiva col calo del potere di acquisto è un danno e non fa altro che aumentare o generare il razzismo. Il distanziamento sociale e la sua stratificazione.
Stiamo parlando di sostituzione, non di immigrazione, negli ultimi vent’anni la popolazione originaria italiana è passata da 57milioni agli attuali 38/40, con una proiezione credibile in meno di trent’anni saremo il 15/30%.

Nulla di male… sarà un altra cosa. Per… grazie a decisioni politiche che non mi pare fossero in campagna elettorale e se ne avessi parlato sarebbe arrivato il warlok di turno a dar del complottista :D
È una battuta ma è successo non con te ovviamente :D

Lo ius soli è un arma contro il popolo, dissociando la tradizionalista data dalla familiarità creando un mondo di singoli si perde la forza del gruppo, il senso della tradizione e l’educazione familiare/sociale. Porta all’imbarbarimento, nomini le banlieu… a proposito, la Francia ha lo ius soli e non sa come disfarsene avendo territori sparsi nel mondo. Ora ne paga il prezzo che noi paghiamo e pagheremo.
È stato introdotto lo ius soli nella legislazione italiana in modo vigliacco e secondo me illegale, facendolo passare in parallelo col voto degli stranieri.

Gli italiani sono 58milioni più altri 100/120 nel mondo, non ci stiamo estinguendo, stanno estinguendo una cultura che sarà più forte all’estero che da noi potenzialmente.
 
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