Beati voi che avete tutta questa grana in cripto e che quindi "sentite" l'esigenza di spenderli attraverso una carta di credito
Quello che non capisco è che convenienza ci sia, visto che tra fee, storni, creste e commissioni alla fine per comprare a 100 spendi 120, boh!
A meno che non mi sia sfuggito un punto, e che ciò abbiate questa esigenza per evitare di bonificare dall'estero sui vostri conti o sulle vostre carte tradizionali e mi chiedo che senso abbia: se un domani sarà prevista una tassazione puntuale sulle cripto cosa cambia averle su un exchange, un conto italiano, su una carta di credito o su un conto estero?
Parlo ovviamente da un punto di vista che prevede un atteggiamento onesto e leale verso il fisco. Se tra di voi c'è invece chi maneggia cifre importanti che già oggi andrebbero tassate e sta cercando uno stratagemma per fare il furbo beh allora il discorso cambia ed è un modus operandi che condanno e disapprovo. Ciao