Non erano ovvie e forse (alcune) nemmeno probabili...il punto è che però erano possibili e bond con rendimenti vicino allo zero presentano più rischi che opportunità...è un dato di fatto, c'è poco da aggiungere.
Personalmente il dubbio sui bond, e sulla correlazione su bond e equity* ce lo avevo da almeno fine 2020 (l'ho scritto allora anche su questo forum) dovendo allocare, in quel periodo, una porzione importante del mio patrimonio... non si può certo dire che molti non ponevano, e direi giustamente, la questione.
Non è per fare i fenomeni ex-post (cosa che troviamo tutti ridicola immagino)...solo che per me personalmente (e so di scontrarmi con molti di voi) avere una constant mix allocation a tutti i costi e in ogni condizione (per poi magari tenere, a parte, quello che viene indicato come portafoglio ludico come sfogo
) è,
in alcuni contesti (e quello degli ultimi 2 anni per me lo era), una visione un po' miope.
Un piccolo aneddoto per stemperare i punti di vista: Cliff Asness nella introduzione dell'ultimo libro di Anti Ilmanen racconta che persino John Bogle gli abbia raccontato di aver fatto market timing vendendo azioni poco prima dello scoppio della bolla dot-com
.
Sul rebalancing premium o volatility pumping il discorso è molto lungo e non mi sento di affrontarlo qui: la mia posizione è che comunque non è così scontato come si pensi e che conti anche una buona dose di fortuna (come al solito del resto, in qualunque aspetto della vita).
Ciao
* ricordo benissimo che la correlazione negativa tra bond e equity era stata messa in discussione da più parti in quella fase di ZIRP.