mi sembra un po' difficile ascrivere la felicità o una vita pienamente vissuta ad un unico modo di vivere.. non nascondo che io sono uno di quelli che mira, un giorno, a vivere di rendita ma per ora è più un timido sogno che altro
però credo che la felicità sia nel fare le cose che desideriamo fare e non c'è una ricetta specifica..
anche lavorare per chi ha un lavoro gratificante e appassionante può essere felicità.. certo non si tratta di una condizione di normalità, soprattutto in Italia, ma è comunque una condizione che molte persone fortunate hanno..
il concetto di ruota del criceto lo attribuisco non al lavoro in generale ma a quelle attività alienanti, parcellizzate e impersonali in cui un individuo diventa immediatamente sostituibile come fosse un chiodo o un macchinario vecchio e da cui non trae alcuna soddisfazione: attività meccaniche e impersonali in cui l'essere umano non trova uno slancio creativo o una prospettiva di miglioramento: proprio come il criceto che corre stancandosi su una ruota per non arrivare mai da nessuna parte
ma chi ha una carriera che lo appassiona non sta nella ruota del criceto a mio avviso..fa quello che gli piace fare ... si tratta di una condizione di particolare fortuna ma non possiamo escluderla a priori