Se fossimo in un regime di hard money (tipo quando l'oro era moneta e non si poteva stampare a piacimento) allora i 1500 ci starebbero tutti.
Purtroppo non e' cosi', e quindi lo scoppio della bolla verra' probabilmente gestito solo in parte con il fallimento di alcuni player pesanti ed in gran parte con l'inflazione monetaria a manetta.
Lo dici anche tu che nel 2009 se non fosse intervenuta la fed gli indici sarebbero scesi ulteriormente (e similmente nel marzo 2020 il mondo intero era in margin call).
Cosa ti fa pensare che a questo giro la fed si trattenga dal premere il magico pulsante della stampante risolvi-problemi?
L'importante e' avere un'emergenza a cui attribuire tutte le colpe.
Tipo il covid. E' colpa del covid se abbiamo stampato 5 trilioni di dollari.
E sara' colpa dell'invasione cinese su Taiwan se stamperemo 20 trilioni di dollari.
Secondo me si vive in un mondo di illusioni. Quando poi ci si accorge della realtà, è di solito tardi.
A parte il fatto che coloro che si immolano come salvatori dei disastri sono esattamente gli stessi che li hanno causati e - quindi - un minimo di sospetto verso il doppiogiochismo di queste entità quasi trascendentali a cui si demanda ogni potere taumaturgico, detto in breve - banche centrali - dovrebbe indurre l'uomo medio a riporre poca o nulla fiducia verso le stesse.
Ma poi mi chiedo: se fosse così semplice risolvere un problema finanziario stampando denaro, per quale motivo non viene anticipato, ed anzi, adottato come modus operandi sistematico e prodromico, stampando sempre e sempre di più, per arricchire il mondo, gettando fogli da 500 dall'elicottero, come nelle figurine che tanto andavo di moda - ironicamente - fino a qualche tempo fa ? Non sarebbe meglio arricchirsi a priori e poi vedersi alleggeriti dalle crisi, invece che essere impoveriti dalle crisi e poi sperare di tornare a galla ?
Le banche centrali intervengono quando il disastro (da loro stesse indotto) è avvenuto. Così facendo, salvano la faccia ed anzi, acquisiscono sempre maggiore importanza. Con i tassi al 5% adesso sono tutti a leccare il deretano alle banche centrali per indurle a rivedere il loro approccio: bello il giochetto, prima ti strozzo e poi ti costringo a pregarmi di mollare la presa. Peccato che nessuno le critichi prima, sapendo che la finanza non è un gioco a somma zero e quello che dà se lo prende con conseguenze pesanti: nessuno vedeva come l'imprinting autorizzato dalla FED (a gestione Greenspan) per lustri e lustri gonfiasse i valori immobiliari e autorizzasse il circolo vizioso dei mutui fantasiosi ? Poi ogni tanto, per pulirsi la coscienza, Greenspan se ne usciva con "l'esuberanza irrazionale", come se lui fosse uno spettatore e non il protagonista della tradicommedia.
Carlo Azeglio Ciampi, prima svacca 40.000 miliardi di lire a difendere la moneta dalla speculazione, dichiara che "non svaluteremo mai" il venerdì, poi la domenica sera, sereno ed audace proclama "abbiamo svalutato, è stato un successo".
E lo fanno presidente della Repubblica.
Gli Stati, tutti, dal nostro stivale ormai colmo di sterco nei bilanci pubblici, fino agli immacolati ed inattaccabili USA, sono sommersi da debiti. Debiti accumulati con l'accondiscendenza proprio delle banche centrali, che così facendo, sanno di aver acquisito un potere immenso. Poi qualcuno si sveglia e inizia a speculare contro certi paesi, e le banche centrali si immolano a salvare...whatever it takes...ma tu, Draghi, dov'eri quando la bomba aveva iniziato a girare la clessidra ?
Beati quelli che credono nelle banche centrali.