STELLANTIS-CNHI-RACE-IVECO notizie, dati, bilanci (e commenti relativi) - 8th

Stato
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Here are the EVs that qualify for Inflation Reduction Act's tax credits

potranno godere degli incentivi americani molti modelli stellantis (dalla pacifica alle varie jeep...si gli incentivi riguardano anche le ibride plugin) che quindi la beneamata potrà vendere a prezzo pieno senza fare sconti di suo

fortemente penalizzate invece tutte le tedesche(niente incentivi, percui se vogliono vendere , devono scontare di propria iniziativa):rotfl:
 

Usa: nuove restrizioni per accesso a sgravi fiscali veicoli elettrici​


18-04-2023 | 12:02
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MILANO (MF-DJ)--Negli Stati Uniti gli acquirenti di auto che cercano di ottenere agevolazioni fiscali per un nuovo veicolo elettrico ora dovranno affrontare una serie ancora più ristretta di opzioni e dovranno scegliere un marchio statunitense.
Il dipartimento del Tesoro ha pubblicato il suo ultimo elenco, specificando quali modelli plug-in si qualificano per l'ottenimento del credito d'imposta federale in base ai nuovi e molto più severi requisiti previsti dall'Inflation Reduction Act (Ira). Le ultime modifiche, che stabiliscono nuovi criteri per i componenti delle batterie e hanno lo scopo di convincere i produttori di automobili ad aumentare la produzione a livello nazionale, si applicano ai veicoli consegnati ai clienti a partire da oggi.
Solo 16 modelli possono ora beneficiare di un credito d'imposta totale o parziale, sulla base di nuove soglie che richiedono che una certa percentuale delle parti della batteria e dei minerali utilizzati provenga da un Paese idoneo. Si tratta du un numero inferiore rispetto ai 25 modelli elettrici e plug-in precedenti e limita la selezione ai veicoli costruiti da quattro case automobilistiche: Tesla, Ford Motor, General Motors e Stellantis, che possiede Jeep e Chrysler. Nessun modello elettrico di un marchio straniero potrà ora beneficiare del sussidio. Anche i veicoli elettrici di startup, come Rivian Automotive e Lucid Group, non hanno ottenuto l'agevolazione, soprattutto perché i loro veicoli sono
troppo costosi.


Le nuove norme sul credito d'imposta sono state messe in atto nell'ambito dell'Inflation Reduction Act, l'ampia legge sull'energia pulita, il fisco e la sanità approvata alla fine dello scorso anno dal Congresso Usa. Con questi cambiamenti, l'amministrazione Biden cerca di stimolare una maggiore produzione statunitense di veicoli elettrici e di batterie. La maggior parte delle batterie per tali veicoli oggi viene infatti acquistata all'estero, con molti materiali e componenti provenienti dalla Cina. Affinché gli acquirenti possano richiedere l'intero credito d'imposta di 7.500 dollari, una determinata porzione di componenti della batteria deve essere prodotta in Nord America e una percentuale di minerali critici deve provenire dagli Stati Uniti o da alcuni Paesi amici. E' disponibile un credito parziale di 3.750 dollari nel caso in cui venga soddisfatto uno di questi due requisiti.

Anche se un particolare modello soddisfa i criteri per la batteria, deve comunque essere venduto a un prezzo inferiore a una certa soglia, il che significa che quelli con funzionalità più costose e batterie più grandi potrebbero essere troppo costosi per rientrare nel sussidio. Molti esponenti nel settore automobilistico sono preoccupati che l'elenco ridotto possa intaccare la domanda di veicoli elettrici, che continuano a vendere a migliaia di dollari in più rispetto ai veicoli con motori a combustione interna. "Quello che abbiamo visto è che il prezzo è importante. Esiste una correlazione diretta", ha affermato Elizabeth Krear, vicepresidente per i veicoli elettrici presso Jd Power, sottolineando che "gli incentivi governativi influenzano assolutamente le decisioni dei consumatori".

Le revisioni dei sussidi, introdotte per alimentare l'interesse degli acquirenti per i veicoli elettrici, arrivano mentre l'amministrazione Biden sta spingendo per aumentare il numero di veicoli più ecologici sulle strade statunitensi. La scorsa settimana l'Environmental Protection Agency (Epa) ha proposto le restrizioni più severe di sempre sulle emissioni degli scarichi, con l'obiettivo di spingere le case automobilistiche a vendere più veicoli elettrici. I nuovi standard mirano a far sì che i due terzi delle vendite di auto negli Stati Uniti siano elettriche entro il 2032.

Negli ultimi anni, lo slancio intorno ai veicoli elettrici si è rafforzato con le case automobilistiche e i governi che si sono impegnati a porre fine alla produzione dei veicoli a benzina. La quota di veicoli elettrici venduti negli Stati Uniti è più che raddoppiata negli ultimi due anni, raggiungendo l'8,5% a febbraio, secondo la società di ricerche di settore Jd Power. La transizione è stata fondamentale non solo per l'industria automobilistica, ma anche per altri settori, come l'estrazione mineraria e l'energia, che forniscono l'elettricità e i materiali per le auto a batteria.
I rivenditori affermano che gli ultimi cambiamenti potrebbero rendere i veicoli elettrici più difficili da vendere per il consumatore medio, soprattutto dato che ci sono altri ostacoli da superare, come le limitate infrastrutture di ricarica pubbliche. Il Tesoro ha introdotto gradualmente nuovi requisiti per i crediti d'imposta dall'approvazione dell'Inflation Reduction Act lo scorso anno. Innanzitutto, ad agosto, ha limitato il credito ai soli veicoli elettrici costruiti in Nord America. Poi, a gennaio, sono state imposte nuove restrizioni sul reddito familiare e sul prezzo di vendita del veicolo. I criteri di approvvigionamento delle batterie sono stati l'ultimo elemento e la loro attuazione è stata posticipata ad aprile dopo le critiche degli alleati stranieri.

I cambiamenti hanno già portato a un flusso di nuovi investimenti nelle fabbriche automobilistiche negli Stati Uniti, con molte case automobilistiche straniere e produttori di batterie che si affrettano a costruire impianti nel Paese per soddisfare i nuovi requisiti. Le revisioni sono state una vittoria per Gm, Tesla e altri, che in base alle regole precedenti avevano raggiunto un limite al numero di veicoli elettrici che un produttore poteva vendere prima che i suoi modelli non fossero più idonei. Tale limite è stato rimosso dall'Inflation Reduction Act.
cos


(END) Dow Jones Newswires

April 18, 2023 06:01 ET (10:01 GMT)
 

STELLANTIS: JP Morgan ancora positivo​


17-04-2023 | 13:52
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Jose Asumendi di JP Morgan conferma il giudizio positivo sul titolo con un rating Buy. Il prezzo obiettivo si mantiene a 21 EUR.


© MarketScreener con dpa-AFX Analyser 2023​
 

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Gli Stati Uniti aboliscono il premio fiscale per le auto elettriche di VW e di altri produttori​


18-04-2023 | 05:28
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WASHINGTON (dpa-AFX) - Il Governo degli Stati Uniti sta promuovendo l'acquisto di auto elettriche con crediti d'imposta fino a 7.500 dollari - ma solo relativamente pochi modelli si qualificheranno in futuro. Per i veicoli elettrici di BMW, Volkswagen, Nissan, Rivian, Hyundai e Volvo, i sussidi saranno inizialmente interrotti, come è emerso lunedì (ora locale) da un elenco del Dipartimento del Tesoro e dell'autorità fiscale statunitense IRS.
Il motivo sono le nuove condizioni per la produzione di batterie, che entreranno in vigore martedì. Esse fanno dipendere le agevolazioni fiscali dalla percentuale di veicoli prodotti in Nord America e dalla misura in cui i componenti delle batterie e le materie prime importanti provengono dagli Stati Uniti o da determinati partner commerciali. Tra le altre cose, questo ha lo scopo di ridurre la dipendenza delle batterie dalla Cina.
Un portavoce di Volkswagen negli Stati Uniti ha dichiarato che l'azienda è "abbastanza fiduciosa" di ricevere gli incentivi fiscali con il suo modello ID.4 elettrico. Sta ancora aspettando documenti importanti da un fornitore. I sussidi fanno parte del multimiliardario "Inflation Reduction Act", con cui il governo del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden vuole rafforzare l'industria nazionale.

Attualmente, solo dieci modelli si qualificano per il premio completo del valore di 7500 dollari (circa 6800 euro). Si tratta delle maggiori case automobilistiche statunitensi, General Motors e Ford, nonché di Tesla e Stellantis. Ma ci sono state anche cattive notizie per Tesla: Il Ministero delle Finanze ha dimezzato il premio per la versione standard del modello 3 più venduto, portandolo a 3750 dollari./hbr/DP/zb
 
Nel frattempo tutti quelli che non avrebbero fatto sconti ora ci pensano, anzi li faranno eccome!
Alcuni listini sono pura follia, così come alcuni accessori messi a pagamento ( ad esempio la pompa di calore o il carichino da casa!).
Dovranno diventare più attenti ai costi e abbassare i prezzi.
In BMW ad esempio ora ci sono gli sconti! Pochi mesi fa ti facevano un piacere a gestire l'ordine!

Renault come Tesla? Perché potrebbe tagliare i prezzi delle auto elettriche
 
Nel frattempo tutti quelli che non avrebbero fatto sconti ora ci pensano, anzi li faranno eccome!
Alcuni listini sono pura follia, così come alcuni accessori messi a pagamento ( ad esempio la pompa di calore o il carichino da casa!).
Dovranno diventare più attenti ai costi e abbassare i prezzi.
In BMW ad esempio ora ci sono gli sconti! Pochi mesi fa ti facevano un piacere a gestire l'ordine!

Renault come Tesla? Perché potrebbe tagliare i prezzi delle auto elettriche
Anche le auto elettriche, soprattutto quelle destinate alla massa, entrano nel mondo reale e si devono confrontare con la concorrenza.
Mi pare arrivato il momento di togliere tutti gli incentivi e tanti tanti tanti auguri al mercato.
 
Anche le auto elettriche, soprattutto quelle destinate alla massa, entrano nel mondo reale e si devono confrontare con la concorrenza.
Mi pare arrivato il momento di togliere tutti gli incentivi e tanti tanti tanti auguri al mercato.
Beh, per ora gli incentivi stanno migliorando la competizione. Avrebbe senso diminuirli e abbassare il prezzo massimo per la fruizione. Sta facendo un gran bene credo.
Del resto chi compra macchine da 50.000 può giocarsela anche con il solo sconto.
 
se renault abbassa i prezzi ,dove vanno a finire i suoi margini?:rotfl:
 

STELLANTIS: RBC ottimista sul caso​


18-04-2023 | 23:32
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L'analista Tom Narayan dell'ufficio di ricerca di RBC raccomanda il titolo e consiglia Buy. In precedenza fissato a 19 EUR, il prezzo obiettivo viene portato a 20 EUR.
 
se renault abbassa i prezzi ,dove vanno a finire i suoi margini?:rotfl:
Tanto c'è lo stato francese. Chissà se in caso di perdite si vedranno le manifestazioni visto che i soldi dello stato sarebbero dei contribuenti e non di "nessuno".....
 
Beh, per ora gli incentivi stanno migliorando la competizione. Avrebbe senso diminuirli e abbassare il prezzo massimo per la fruizione. Sta facendo un gran bene credo.
Del resto chi compra macchine da 50.000 può giocarsela anche con il solo sconto.
Sono dubbioso sul fatto che gli incentivi possano migliorare la competizione. Teoricamente gli incentivi vengono dati per "migliorare la qualità dell'aria", io preferirei che lo stato investisse in altre cose, tanto i beni mobili, per loro stessa natura, sono effimeri...e pure con ritardo, prima o poi ti tocca cambiarli. Bisogna sedersi in riva al fiume....:asd:
 
ma che succede a renault oggi?!:rotfl:
 
EU marzo...alfa e maserati:cool:
 

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Tanto c'è lo stato francese. Chissà se in caso di perdite si vedranno le manifestazioni visto che i soldi dello stato sarebbero dei contribuenti e non di "nessuno".....
se renault andrà di mer-da, Stato o non Stato, andrà di mer-da...un'azienda di Stato anche se non fallisce per vent'anni , ma va di mer-da è un bel problema...chissene frega (noi) se lo Stato dovesse tenerla in vita...vorrà dire che diventerà una barzelletta vivente, un esempio da antonomasia negativo...non mi sembra faccia bene alla grandeur e, soprattutto agli azionisti :rotfl:
 
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