Supports/Surfaces

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La ricerca di Jaccard si muove sostanzialmente in tre direzioni, che vengono poi combinate tra loro in vario modo.

In primo luogo, sulla base delle esperienze in tipografia, ma forse anche per la sua passione per i fossili, l’artista si interessa all’impronta che vari oggetti lasciano su un supporto.

Le opere presenti a Montpellier mi ricordano ricerche analoghe di quegli anni compiute da Mambor (i “Rulli”):

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o, addirittura, da Arman quando le impronte si accumulano:

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La seconda linea di ricerca riguarda la combustione a miccia lenta, in un primo momento impiegata per bruciare un “attrezzo”, che lascia la propria impronta e decolora una tela sottostante, in seguito per carbonizzare direttamente il supporto.

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Il terzo ambito di ricerca, che si sviluppa sul finire degli anni Ottanta, riguarda i “nodi”. L’artista è influenzato dalla lettura di un libro, tradotto anche in italiano, del matematico francese di origine russa Alexeï Sossinski. Un argomento di topologia discusso da un ristretto gruppo di specialisti diventa popolare e Jaccard, già appassionato fin da giovane alle tecniche dei marinai, incomincia ad introdurre nodi nelle proprie opere.

Ecco che i nodi proliferano, rendendoli inutilizzabili, sugli attrezzi del giardinaggio:

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o sugli strumenti del pittore (i pennelli):

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Tra il 1979 e il 1981, Jaccard realizza delle opere applicando i suoi sistemi di combustione a dei dipinti anonimi acquistati al mercatino delle pulci:

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A partire dagli anni Novanta, Jaccard realizza una serie di polittici:

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Inoltre, un viaggio in Italia, sul Vesuvio, gli ispira quest’opera:

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Un’ampia sezione della mostra di Montpellier è dedicata alle carte:

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Nel magnifico Musée Fabre di Montpellier, sono esposte nell’attuale allestimento della collezione permanente tre opere di artisti del gruppo Supports/Surfaces.

Un’ importantissima opera senza titolo di Viallat del 1966, l’anno fatidico:

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Una delle più belle opere di Pierre Buraglio degli anni Settanta, uno straordinario Châssis del 1974, 180 x 200 cm:

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Un’altra opera di Buraglio, del 1987, intitolata Padova:

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Quest’opera fa parte di una serie di lavori realizzati a partire dal 1985 e presentati nel 1987 alla Pascal de Sarthe Gallery di San Francisco nella mostra Metro Della Robbia. L’artista utilizza placche smaltate di segnali del Métro parigino, decapate e montate su legno.
 
In un catalogo dedicato prevalentemente al design proposto da Maurice Auction per l’asta parigina del 25 marzo, un’opera di Claude Viallat si guadagna la copertina:

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Nel catalogo Piasa per l’asta di Parigi del 13 marzo, segnalo ben quattro opere di Marc Devade (Lotto 78, Lotto 79, Lotto 80, Lotto 81) e una di Noël Dolla (Lotto 82).
Delle quattro opere di Devade, tutte stimate € 30k – 40k, solo una è stata venduta: il lotto 79, per il quale il martello si è fermato a € 29.000, appena sotto la stima minima, per una spesa complessiva incluse commissioni di € 37.700.

L’opera di Dolla, stimata € 10k – 15k, ha fatto € 14.500 al martello, per € 18.850 complessivi a carico dell’acquirente.
 
In un catalogo dedicato prevalentemente al design proposto da Maurice Auction per l’asta parigina del 25 marzo, un’opera di Claude Viallat si guadagna la copertina:

Lotto 155
Siamo alla seconda ottima aggiudicazione nel giro di un mese. Anche questa volta, un po’ fuori contesto rispetto al catalogo e in una casa d’aste che non è una major. L’opera, stimata € 12k – 18k, è stata acquistata per € 29.900, commissioni incluse.

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Apre oggi e proseguirà fino al 23 giugno la prima edizione di una nuova Triennale d’arte a Nîmes.

Qui il sito ufficiale:

Contemporaine de Nîmes

Qui sotto, un articolo pubblicato sul sito di Art Basel, dove ci si chiede, più in generale, se Nîmes possa diventare uno di quei luoghi da segnare sulla mappa dell’arte contemporanea; di sicuro, è la conferma della rinnovata vivacità della scena francese.

Nîmes: a new scene for contemporary art?
Riporto anche qui la notizia dell’apertura della Triennale di Nîmes. Infatti, anche se non mi sembra che ci siano iniziative che coinvolgano direttamente artisti di Supports/Surfaces, Nîmes è la città di Viallat e può essere considerata un po’ come il luogo di riferimento del gruppo.
Ricordo che stanno anche costruendo un nuovo grande centro congressi e, di fronte, la sede della Fondation Viallat. A febbraio ho visto il grande cantiere di queste due opere (foto sotto); ho qualche dubbio che riescano a inaugurare tutto entro la fine dell’anno prossimo, ma cambia poco. C’è molta voglia di fare.

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Nell’asta di Seoul Auction del 23 aprile passa un’opera di Viallat con una curiosa distanza tra stima minima e massima: USD 9.100 ~ 37.600.

Lotto 60
 
Nell’asta online di Sotheby’s Paris che chiude il 24 aprile, segnalo un’opera di Jean-Pierre Pincemin (Lotto 248).
 
Nell’asta che Aguttes tiene a Neuilly-sur-Seine il prossimo 11 aprile, da segnalare:
Risultati dell’asta Aguttes dell' 11 aprile, incluse commissioni:
  • Pierre Buraglio (stima 10k – 15k e 15k – 20k): € 13.000 e € 20.800
  • Claude Viallat (stima 2k – 3k e 20k – 30k): € 4.420 e € 33.800
  • Jean-Pierre Pincemin (stima 30k – 50k): invenduto
 
Nell’asta online parigina di Christie’s che chiude il 30 aprile segnalo un’opera di Claude Viallat (Lotto 9).
 
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