Stefano Perrini
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Buongiorno a tutti.
I televenditori più raffinati nominano questo gruppo di artisti come i corrispettivi francesi della Pittura Analitica. Ma chi li conosce davvero?
Ho pensato che, in un forum di investimenti in arte, potesse essere utile allargare un po’ lo sguardo: sono artisti che passano molto nelle aste francesi, ma qualcosa transita anche in Italia. Chi ama la Pittura Analitica potrebbe trovare qualcosa di interessante.
Così come nel caso italiano, anche questo gruppo francese non ha dietro un critico o un mercante, ma solo affinità teoriche. Anche la numerosità non è ben definita: nella grande mostra celebrativa tenutasi a Saint-Étienne nel 1991 sono stati inclusi 12 artisti, ma anche alcuni altri sono assimilabili.
Convenzionalmente, l’inizio di questa esperienza si fa risalire al 1966, quando alcuni di questi artisti hanno cominciato a frequentarsi e a sviluppare teorie comuni e quando è stata organizzata la mostra Impact a Céret, nei Pirenei francesi. Solo due artisti di Supports/Surfaces erano presenti: Bioulès e Viallat. Nel 1969 si ha la prima mostra parigina, con una più consistente presenza di artisti del gruppo. Dopodiché, nel giro di un anno si svolgono parecchie mostre a partecipazione collettiva in tutta la Francia e una perfino a Stoccolma. Uno dei punti di maggiore convergenza era l’opposizione all’arte americana, che nel 1968 aveva avuto una grande mostra al Grand Palais, seguita da un’altra alla fondazione Maeght.
L’etichetta “Support-Surface”, senza le esse del plurale, è stata coniata da Bioulès e impiegata per la prima volta nel settembre del 1970 per l’omonima mostra all’ARC (Animation, Recherche, Confrontation), la nuova sezione del Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris. Negli anni successivi sono seguite molte altre importanti mostre.
Un importante punto di riferimento per il dibattito teorico è stata la rivista Peinture-Cahiers théoriques, fondata nel 1971 e andata avanti fino al 1985. Il primo comitato di redazione era formato da Bioulés, Cane, Devade e Dezeuze.
Con l’aiuto di artprice e delle immagini tratte dal libro di Ceysson e sperando che sia utile a qualcuno, farò delle brevi schede per i vari artisti, in ordine alfabetico.
Indice dei post
Approfondimenti: #70 - #92, #94 - #99
Mostre: #158 - #159, #163
I televenditori più raffinati nominano questo gruppo di artisti come i corrispettivi francesi della Pittura Analitica. Ma chi li conosce davvero?
Ho pensato che, in un forum di investimenti in arte, potesse essere utile allargare un po’ lo sguardo: sono artisti che passano molto nelle aste francesi, ma qualcosa transita anche in Italia. Chi ama la Pittura Analitica potrebbe trovare qualcosa di interessante.
Così come nel caso italiano, anche questo gruppo francese non ha dietro un critico o un mercante, ma solo affinità teoriche. Anche la numerosità non è ben definita: nella grande mostra celebrativa tenutasi a Saint-Étienne nel 1991 sono stati inclusi 12 artisti, ma anche alcuni altri sono assimilabili.
Convenzionalmente, l’inizio di questa esperienza si fa risalire al 1966, quando alcuni di questi artisti hanno cominciato a frequentarsi e a sviluppare teorie comuni e quando è stata organizzata la mostra Impact a Céret, nei Pirenei francesi. Solo due artisti di Supports/Surfaces erano presenti: Bioulès e Viallat. Nel 1969 si ha la prima mostra parigina, con una più consistente presenza di artisti del gruppo. Dopodiché, nel giro di un anno si svolgono parecchie mostre a partecipazione collettiva in tutta la Francia e una perfino a Stoccolma. Uno dei punti di maggiore convergenza era l’opposizione all’arte americana, che nel 1968 aveva avuto una grande mostra al Grand Palais, seguita da un’altra alla fondazione Maeght.
L’etichetta “Support-Surface”, senza le esse del plurale, è stata coniata da Bioulès e impiegata per la prima volta nel settembre del 1970 per l’omonima mostra all’ARC (Animation, Recherche, Confrontation), la nuova sezione del Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris. Negli anni successivi sono seguite molte altre importanti mostre.
Un importante punto di riferimento per il dibattito teorico è stata la rivista Peinture-Cahiers théoriques, fondata nel 1971 e andata avanti fino al 1985. Il primo comitato di redazione era formato da Bioulés, Cane, Devade e Dezeuze.
Con l’aiuto di artprice e delle immagini tratte dal libro di Ceysson e sperando che sia utile a qualcuno, farò delle brevi schede per i vari artisti, in ordine alfabetico.
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