Supports/Surfaces

  • Ecco la 65° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Nell’ultima settimana ha prevalso il sentiment positivo sui principali listini internazionali, in un clima di rinnovata propensione al rischio con l’attenuarsi dei rischi geopolitici, mentre l’attenzione torna a focalizzarsi sui dati macro e sugli utili societari. Gli operatori hanno seguito da vicino le trimestrali delle big tech americane (5 titoli dei Magnifici 7). I conti di Tesla hanno deluso le aspettative ma il titolo è balzato in scia alla promessa di nuovi veicoli elettrici più economici. I risultati solidi di Microsoft e Alphabet hanno poi spinto l’indice S&P 500 a registrare la sua settimana migliore da novembre 2023. Per continuare a leggere visita il link

Al link qui sotto il comunicato stampa con il quale la Ministra della Cultura francese Rima Abdul Malak ha ricordato Patrick Saytour. Sarebbe bello che anche il nostro Ministero della Cultura ricordasse gli artisti visivi che ci lasciano, così come diffonde comunicati stampa per altre degnissime personalità della cultura (e.g. Francesco Alberoni o Piero Angela).

Hommage de Rima Abdul Malak à Patrick Saytour
 
Il Centre Pompidou presenta presso la sede di Metz fino al 27 gennaio del 2025 una parte della propria collezione permanente, con una selezione di opere scelte dal curatore Éric de Chassey per declinare il tema della “ripetizione”. Un’intera sala che intende indagare la ripetizione come “esplorazione” è, in pratica, dedicata in larga misura al gruppo Supports/Surfaces. Ho constatato con piacere che nelle spiegazioni alle pareti, scritte in francese, in tedesco e in inglese, l’elemento politico non è stato tenuto nascosto al pubblico. Si leggeva infatti qualcosa del tipo:

“Caratterizzati da convinzioni Maoiste, gli artisti del gruppo interpretavano il proprio metodo, deliberatamente impoverito e ordinario, come un atto derivato dal materialismo dialettico, con connotazioni rurali nel caso di Viallat e operaiste nei casi di Noël Dolla e Jean-Pierre Pincemin”.

Insomma, in Francia non è un tabù fornire queste spiegazioni al pubblico. In Italia mi sembra che anche le istituzioni museali preferiscano non disturbare il mercato di certi artisti nostrani, anche a costo di rendere le loro opere difficilmente comprensibili. Ad ogni modo, sono presenti in mostra:

Claude Viallat, Répétition, 1968
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Noël Dolla, serie Torchon et traces, 1971 (a sinistra e al centro) e 1972 (a destra)
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Jean-Pierre Pincemin, Senza titolo, 1968-69
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Importanti novità su Claude Viallat.
  • Il 7 settembre viene inaugurata una personale alla galleria Templon di Bruxelles, con gli ultimissimi lavori (qui il link)
  • A Nîmes aprirà il 27 ottobre una grande retrospettiva, la prima nella sua città natale, presso il Carré d’Art – Musée d’Art Contemporain, che resterà aperta fino all’11 febbraio dell’anno prossimo (qui il link)
  • È stato avviato il progetto per la Fondazione Claude Viallat, sempre a Nîmes, affidato all’architetto Jean-Michel Wilmotte. Verrà inaugurata alla fine del 2025 (qui un articolo con i dettagli).
 
Nel catalogo della collezione di Gérard Depardieu che viene messa all’asta da Ader il 27 settembre a Parigi, segnalo:
 
Ho dato un’occhiata alle richieste della galleria Templon per le opere di Viallat attualmente in mostra. Mi pare che per le due opere più importanti le richieste siano di EUR 49k e 44k, rispettivamente. Circa un terzo delle opere presentate hanno un prezzo inferiore a EUR 15k e un altro quinto circa delle opere è nella fascia tra i 15k e i 20k euro. Non mi pare che ci sia un parametro fisso per il calcolo del prezzo.

Naturalmente, sono tutte informazioni da verificare eventualmente con la galleria e mi scuso se ho fornito dati inesatti.
 
Ultima modifica:
Nel catalogo per l’asta Phillips del 12 ottobre a Londra, segnalo la bella opera di Viallat del 2002 (per questo artista verificare sempre prima lo stato di conservazione):

Lotto 163
 
Nel catalogo della collezione di Gérard Depardieu che viene messa all’asta da Ader il 27 settembre a Parigi, segnalo:
Ottimi risultati della collezione di Gérard Depardieu da Ader (commissioni incluse):
  • Viallat (stima 12k – 15k): € 32.000
  • Pincemin (stime: 3k – 4k e 2,5k – 3k, rispettivamente): € 7.040 e € 6.400
 
Da Drouot il 17 ottobre a Parigi passa un’opera di Viallat del 1980. Con tutto il rispetto e per quel che vale, io la trovo poco riuscita, ma de gustibus

Lotto 112

Intanto, Templon ha annunciato una retrospettiva su Viallat nella galleria di Parigi, dal 4 novembre al 23 dicembre:

Hommage à la couleur — Toiles 1966-2023
 
Da Drouot il 17 ottobre a Parigi passa un’opera di Viallat del 1980. Con tutto il rispetto e per quel che vale, io la trovo poco riuscita, ma de gustibus

Lotto 112

sembrano quasi torte e caramelle di Wayne Thiebaud :D

su Arte di questo mese c'è anche quest'altra segnalazione su Viallat:
 

Allegati

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Ho riportato nella discussione sulla fiera Paris+ par Art Basel alcune foto delle singole opere presentate da Ceysson & Bénétière. Spendo due parole qui per dire che la galleria ha portato esclusivamente gli artisti del gruppo Supports/Surfaces. Non solo: il booth era particolarmente affollato, con molte richieste e nuove opere tirate fuori e stese per terra per mostrarle ai clienti. Non volendo rinunciare a fare foto proprio di questo gruppo che seguo da vicino sono dovuto ritornare un paio di volte. Aggiungo qui altre foto più panoramiche:

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Con varie opere di Supports/Surfaces esposte nella sede di Metz, come ho avuto anche modo di documentare, il vessillifero del gruppo al Centre Pompidou di Parigi è Viallat. Presumo che il Pompidou abbia fatto anche dei prestiti per la grande retrospettiva che apre domani a Nîmes. Ad ogni modo, a Parigi è esposta quest’opera molto grande, fatta con le corde, del 1970:

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