Tassazione, monitoraggio fiscale e IVAFE: cosa fare per il peer-to-peer lending?

E allora perchè le piattaforme italiane non sono soggette all'imposta di bollo (di cui l'ivafe è il corrispettivo)?
Se hai l'occasione... chiediglielo!
Grazie, ciao!

Le piattaforme italiane che fanno da sostituto d'imposta e trattengono il 26% sui rendimenti in automatico non trattengono anche il 2‰ di Monti del valore della foto al 31/12??
 
E allora perchè le piattaforme italiane non sono soggette all'imposta di bollo (di cui l'ivafe è il corrispettivo)?
Se hai l'occasione... chiediglielo!
Grazie, ciao!

Perché le piattaforme monitorate da banca d'italia (e quindi quelle operanti in italia) sono esplicitamente incluse nella legge di bilancio del 2018 che tra le altre cose prevede una tassazione del 26% in luogo di quella marginale. Quelle estere no.

Questo si riguardo ai rendimenti.
Ma mi pare di capire che @ghibli_70 si riferisse al 2‰ dell'IVAFE sulla parte investita.
 
A
mmm... e quindi le piattaforme estere non sono soggette a tassazione del 26%? Fonte?

Altroché se sono soggette, solo che percepisci gli interessi lordi e poi devi tu pagare il 26% dichiarandoli nel modello REDDITI PF.
 
Vorrei contribuire alla discussione, sperando di essere d'aiuto.

Infatti ho appena ricevuto risposta all'interpello che avevo fatto a maggio alla AdE per la mia posizione su Mintos.

Premetto che, come da regola per la presentazione del quesito, avevo proposto e argomentato la mia proposta, ovvero tassazione al 26% in analogia con quanto previsto per i P2P Lending italiani.

Purtroppo devo dare una brutta notizia, ovvero che questa interpretazione non è passata.
Questo è il passaggio saliente:
Con riferimento agli investimenti effettuati su piattaforme di P2P Lending gestite da società estere non rientranti tra i soggetti di cui alla citata lettera d-bis), si ritengono applicabili le disposizioni contenute nell’articolo 44, comma 1, lettera a), del Tuir, secondo cui sono redditi di capitale “gli interessi e altri proventi derivanti da mutui, depositi e conti correnti” dal momento che l’esercizio dell’attività di finanziamento attraverso le piattaforme di P2P Lending risulta riconducibile, in generale, al contratto di mutuo così come definito dall’articolo 1813 del codice civile.
Ne consegue, pertanto, che l’istante è tenuto ad indicare nella dichiarazione annuale dei redditi i proventi derivanti dagli investimenti di P2P Lending effettuati sulla Piattaforma indicata al fine di farli concorrere alla formazione del reddito complessivo da assoggettare all’Imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF).
In particolare, tali redditi devono essere indicati nella Sezione I-A del Quadro RL del Modello REDDITI 2019 nel rigo RL2, indicando nella colonna 1, il codice “1”.


Per quanto riguarda il monitoraggio, invece, questo è quanto ritenuto dalla AdE:
Nel caso di specie, pertanto, l’investimento detenuto dall’istante sulla Piattaforma estera di P2P Lending deve essere indicato nel quadro RW del modello Redditi Persone Fisiche utilizzando il codice “14” relativo ad “altre attività estere di natura finanziaria”.
Sulla base di quanto chiarito dall’istante in sede di riscontro alla richiesta di documentazione integrativa, l’investimento sulla Piattaforma estera non può essere estinto anticipatamente dall’investitore fatta salva la facoltà dell’utente “di offrire la propria quota di partecipazione ad altri utenti della piattaforma (mercato secondario), per tentare di rientrare anticipatamente nella disponibilità del capitale investito”.
Tale ultima circostanza, che attribuisce di fatto all’investimento in esame il requisito della “negoziabilità” nel mercato dei capitali, consente di configurare l’investimento in oggetto quale “prodotto finanziario” sulla base di quanto stabilito dal citato articolo 1 del TUF, e conseguentemente – così come rappresentato dall’istante – sullo stesso è dovuta l’IVAFE con l’aliquota prevista nella misura del 2 per mille da applicare al valore rapportato alla quota di possesso ed al periodo di detenzione.

 
grazie per il contributo, ma non è una brutta notizia per tutti, è un'ottima notizia per chi magari vive di rendita, non ha nessun tipo di lavoro e deve solo gestire dei capitali, probabilmente pagherà meno del 26%:)
 
Grazie mille per la condivisione!
Mi lascia pensare il secondo punto: dunque c'è differenza tra piattaforme con mercato secondario e piattaforme senza... :confused:
 
Grazie mille per la condivisione!
Mi lascia pensare il secondo punto: dunque c'è differenza tra piattaforme con mercato secondario e piattaforme senza... :confused:

a quanto pare se non hanno mercato secondario non è dovuta l'Ivafe
 
Vorrei contribuire alla discussione, sperando di essere d'aiuto.

Più che utile sei stato risolutivo. Grazie.

Sarebbe possibile condividere il testo della lettera d'interpello ? Ovviamente rimossi i dati sensibili.
 
OK, quindi per le piattaforme con il mercato secondario bisogna pagare l'IVAFE, per le altre no.
Gli interessi invece si sommano al reddito, quindi nel mio caso 38% anziché 26% di tasse :'(

Però anche qui dico siamo proprio in "italia", per i conti correnti ed i conti deposito stesso trattamento fiscale italiani o esteri che siano.
Per il p2p no!
Ma perché? :rolleyes::mmmm::nono:
 
Allora quello che scrissero gli "esperti fiscali" di Easy Tax Assistant sul blog di Housers non era proprio sbagliato. Avevo dei dubbi...

Housers & EasyTaxAssistant: gli esperti rispondono alle vostre domande sulle fiscalita - Blog Housers Italia

Anch'io avevo avuto delle forti perplessità già a suo tempo, ma da quando Housers ha dato chiara e manifesta esibizione dell'incapacità e dell'inadeguatezza relativa a tutto il suo operato (sotto praticamente ogni aspetto), mi ero ormai convinto che quel "parere dell'esperto" fosse carta da c... :ncomment:
 
Volentieri, ma non posso inserire allegati (solo link).
Qualcuno sa il perchè?
Se non c'è soluzione mi organizzo e lo linko su GDrive.

Cmq, vuoi la risposta della AdE oppure la richiesta alla AdE?

Meriteresti un premio e non scherzo. grazie del contributo!
Se riesci a postare per intero la risposta dell'ade sarebbe utile.
Nel campo 8 dell'RW (valore finale) hai avuto indicazioni su come adattarlo alle attività p2p? tu come fai?
 
grazie per il contributo, ma non è una brutta notizia per tutti, è un'ottima notizia per chi magari vive di rendita, non ha nessun tipo di lavoro e deve solo gestire dei capitali, probabilmente pagherà meno del 26%:)

esatto! con i prodotti italiani utilizza il sostituto d'imposta al 26% che non fa cumulo e con le piattaforme estere il 23% fino a 15.000€ di entrate + 0,2% annuo sul capitale estero
 
mmm nel caso in cui il mio CAF sbagliasse a fare la dichiarazione, che succede? Devo pagare solo la differenza o ci sono delle more/interessi a mio carico?

Comunque direi che è una pessima notizia. Non credo ci siano molte persone che vivono di rendita

Sto seriamente pensando di abbandonare il p2p lending. Visto il calo di tassi di interesse, e visto che dovrò pagare il 40%
 
Meriteresti un premio e non scherzo. grazie del contributo!
Se riesci a postare per intero la risposta dell'ade sarebbe utile.
Nel campo 8 dell'RW (valore finale) hai avuto indicazioni su come adattarlo alle attività p2p? tu come fai?

Devo ancora preparare il RW, ma per il valore della colonna 8 credo che sia il valore nominale (outstanding) a fine anno (e non la giacenza media).
Per l'interpello, ho caricato (quasi) tutto qui: Update your browser to use Google Drive - Google Drive Help

Per chi volesse tentare nuovamente la strada tenete conto che:
1. l'interpello deve riguardare un caso concreto e personale, pena l'essere rigettato. D'altronde anche la risposta (o assenza tale) ha valore solo per il richiedente e non fa "giurisprudenza";
2. deve contenere la proposta di soluzione al problema formulata dal richiedente;
3. nel mio caso (ma sembra che sia una regola) aspettano lo scadere dei 90gg per mandare una richiesta di integrazioni, più o meno sensata. L'idea è che lo facciano per poter prendere tempo. In pratica servono circa 5 mesi per avere una risposta. Comunque ho allegato anche la richiesta di integrazioni e le integrazioni fornite (senza allegati). Magari così chi ci tenterà potrà sperare di stringere i tempi (non credo).

Io avevo ipotizzato che per i P2P esteri potesse valere la stessa regola dei P2P italiani (ergo 26%), ma effettivamente per qualcuno potrebbe essere più vantaggioso il regime ordinario, almeno per i primi 15k€ e se non si perdono altri benefici (es. coniuge a carico). Nel mio caso, sarebbe stato vantaggioso pagare il 26% e non il 38% (in realtà sto facendo le simulazioni e tra maggiore aliquota e e riduzione di altri benefici legati al maggiore redditto, andrò a pagare quasi il 47%, ma spero di aver sbagliato).

Non essendo così dovrò regolarmi diversamente!
 
Anche per me (dipendente) che compilo il 730 è svantaggioso. Mi abbassa anche le detrazioni da lavoro dipendente perchè si alza il reddito. Non ho mai fatto i conti precisi perchè la differenza era risibile sul 730 scorso comunque è una scocciatura e così facendo altro che il 26%...
 
in pratica le categorie svantaggiate sono (poiché fa cumulo):
- lavoratori dipendenti
- lavoratori autonomi in regime ordinario

le categorie avvantaggiate sono (poiché la loro tassazione non fa cumulo):
- lavoratori autonomi in regime forfettario
- lavoratori in ritenuta d’acconto
- proprietari di immobili in cedolare secca

in parole povere è avvantaggiato chi percepisce attraverso sostituto d’imposta e svantaggiati tutti gli altri
 
Io avevo ipotizzato che per i P2P esteri potesse valere la stessa regola dei P2P italiani (ergo 26%), ma effettivamente per qualcuno potrebbe essere più vantaggioso il regime ordinario, almeno per i primi 15k€ e se non si perdono altri benefici (es. coniuge a carico). Nel mio caso, sarebbe stato vantaggioso pagare il 26% e non il 38% (in realtà sto facendo le simulazioni e tra maggiore aliquota e e riduzione di altri benefici legati al maggiore redditto, andrò a pagare quasi il 47%, ma spero di aver sbagliato).

Non essendo così dovrò regolarmi diversamente!

Ciao,
innanzi tutto grazie per la tua condivisione!
Sono anch'io più o meno nella tua stessa situazione.
Sembrerebbe, come ho scritto sopra, che vi sia differenza, cioè se pagare o meno l'IVAFE, se la piattaforma ha o no il mercato secondario.
Al di là dell'interpretazione ( con l'AdE è sempre così e sarà sempre così (!) ) del significato di "mercato regolamentato" alla fine bisognerà pagare l'IVAFE per tutte le piattaforme perché comunque anche quelle che non hanno per ora il mercato secondario è probabile che lo implementeranno, tipo, per esempio, CROWDESTOR ed altre.....
Per come la vedo io un mercato regolamentato per gli scambi è Borsa Italiana, il NASDAQ, il NYSE, ma non un mercato "privato" all'interno della piattaforma stessa, ma solo per il fatto che comunque puoi scambiare le tue quote va, secondo l'AdE, interpretato così.
Quindi alla fine della storia, per non sbagliare, finché la normativa per le piattaforme estere non cambierà ( chissà se e quando ) bisogna pagare gli interessi sommandoli al tuo reddito in base alla tua aliquota IRPEF e poi IVAFE sul valore investito fotografato al 31/12 ( se ancora in essere ) o a fine periodo se liquidato prima, ovviamente in questo caso in base ai giorni di possesso che saranno inferiori a 365.
Direi che salvo nuove news possiamo per ora posare una pietra tombale sul dilemma "tasse p2p piattaforme estere".

P.S.: Ma poi le varie OCTOBER, SMARTIKA, SOISY che trattengono il 26% sugli interessi direttamente, fanno pagare anche l'IVAFE ??
 
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