tassazione rendite dal 20% al 26%

Ma tanto il normale investitore di sicav ed etf a fine anno perde soldi quindi cosa gl'importa di quante tasse pagherà? Tanto e' sempre in credito ;-)
 
Aiutatemi a capire. Mettiamo da parte la questione delle compensazioni e delle minus. Concentriamoci solo sulle plusvalenze.

Se ho un titolo in gain, alla vendita (poniamo il 30 luglio) mi tassano tutta la plusvalenza al 26%, o solo la parte maturata dopo il primo maggio, lasciando al 20% la parte plusvalente maturata fino al primo maggio?

A rigor di logica dovrebbero tassare una parte al 20 e una al 26. Ma non ricordo quello che avvenne nel 2011 al passaggio dal 12,5 a 20, e comincio ad avere dei dubbi.

Grazie a chi mi chiarirà la cosa.
 
Aiutatemi a capire. Mettiamo da parte la questione delle compensazioni e delle minus. Concentriamoci solo sulle plusvalenze.

Se ho un titolo in gain, alla vendita (poniamo il 30 luglio) mi tassano tutta la plusvalenza al 26%, o solo la parte maturata dopo il primo maggio, lasciando al 20% la parte plusvalente maturata fino al primo maggio?

A rigor di logica dovrebbero tassare una parte al 20 e una al 26. Ma non ricordo quello che avvenne nel 2011 al passaggio dal 12,5 a 20, e comincio ad avere dei dubbi.

Grazie a chi mi chiarirà la cosa.

Quello che dici tu era stato applicato quando nel secolo scorso l' aliquota era passata da 0 a 12,5%,
ma nel 2012 c' era un altro meccanismo con una parola che non ricordo , che permetteva di pagare il 12,5% sulla plusvalenza maturata al 31/12/2011 portando al nav di fine 2011 il nuovo prezzo di carico.

C' è anche da notare che anche se qualcuno ha come reddito annuo solo qualche migliaio di euro di proventi da fondi/sicav non è possibile essere considerati incapienti dal fisco: paghi le tasse trattenute da banca corrispondente o sgr che le versano al fisco.
Invece chi percepisce reddito da lavoro al di sotto di un certo reddito annuale ( 8000) non paga l' IRPEF.
 
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ciao a tutti

vorrei informarvi di una iniziativa promossa da APRIMEF (Associazione Piccoli Risparmiatori e Investitori sui Mercati Finanziari) e da Trading Room Roma, una manifestazione a Roma per Giovedì 17 aprile ore 17-19.30, Sala delle Colonne - Palazzo Marino, 8 - Camera dei Deputati, al fine di esporre ai nostri interlocutori politici rimostranze in relazione alla proposta di ieri dell'aumento al 26% della tassazione dei risparmi

cerchiamo di sostenere il loro operato e di provvedere ad effettuare mailing di protesta agli indirizzi di deputati e senatori

devo fare una precisazione sul luogo dell'incontro
sarà a Sala delle Colonne di Palazzo Marino (Camera dei Deputati) in via Poli 19 - Roma
orario invariato
 
C' è anche da notare che anche se qualcuno ha come reddito annuo solo qualche migliaio di euro di proventi da fondi/sicav non è possibile essere considerati incapienti dal fisco: paghi le tasse trattenute da banca corrispondente o sgr che le versano al fisco.

Anche nel caso di regime fiscale dichiarativo?
 
Sul discorso di vendere per usifruire del 20% e poi ricomprare bisogna stare attenti e fare bene i conti.
Puramente a titolo di esempio:
Io ho un certificate aletti su ENEL. Comprato a 113.2 adesso sta a 123.65. Guadagno 4172 € quindi ad oggi pagherei 834,4 €. Con GC al 26% pagherei 1084,7, quindi 250,3 € in più.
Ok, pero devo considerare la commissione di acquisto e lo spread denaro/lettera.
Spesso qui lo spread è 0,4-0,5. Quindi sei io adesso vendo a 123.65 ma riacquisto a 124,1 tra Spread e commissione mi cremo 200 €. Quindi alla fine non so se il gioco vale la candela.
Intendo dire va fatto un calcolo completo del costo di riacuisto considerando commissioni spread, se è una obbligazione nuovo disaggio etc....
 
Anche nel caso di regime fiscale dichiarativo?

Per i fondi e le sicav non mi risulta che si possa scegliere il regime dichiarativo: le banche corrispondenti e le SGR trattengono la tasszione e la girano all' agenzia delle entrate.
A un collocatore avevo chiesto se potevo scegliere e mi era stato risposto di no.

C' è qualcuno che per la tassazione delle plusvalenze su fondi e sicav ha potuto utilizzare il regime dichiarativo?

Si può scegliere per le plusvalenze su azioni e titoli.
 
Aiutatemi a capire. Mettiamo da parte la questione delle compensazioni e delle minus. Concentriamoci solo sulle plusvalenze.

Se ho un titolo in gain, alla vendita (poniamo il 30 luglio) mi tassano tutta la plusvalenza al 26%, o solo la parte maturata dopo il primo maggio, lasciando al 20% la parte plusvalente maturata fino al primo maggio?

A rigor di logica dovrebbero tassare una parte al 20 e una al 26. Ma non ricordo quello che avvenne nel 2011 al passaggio dal 12,5 a 20, e comincio ad avere dei dubbi.

Grazie a chi mi chiarirà la cosa.


MI RICORDO BENE che in caso di obbligazioni (non so se vale lo stesso per le azioni) alla data del 31.12.11 mi è stato accreditato (1 mese dopo) le tasse al 12,5% sulle eventuali plusvalenze.
quando poi nel corso del 2012 ho venduto /portato a scadenza i titoli mi hanno addebitato il 20%,.
questo fatto da bmps. il resto non ti so dire.
 
vorrei capire anche io perchè diversi titoli in gain non vorrei poi pagarci il 26% invece del 20%.
grazie
 
...
il presidente della Commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia, secondo il quale le coperture sarebbero comunque sbagliate
....
«(…) Molti dubbi nutro, invece, sui numeri relativi alle rendite finanziarie, la cifra data da Chigi di 2,6 mld è errata, sarà stata la fretta della conferenza stampa, succede. Soprattutto se, come pare, si fa riferimento al gettito escludendo i Titoli di Stato. Da un approfondimento della commissione Bilancio infatti emerge che, calcolando le rendite finanziarie non si andrebbe oltre un gettito di 1,4 mld. In ogni caso, se si vogliono aumentare le rendite finanziarie, va cancellata, nello stesso tempo, l’intollerabile patrimoniale esistente oggi sui conti titoli. Certamente, sulla riduzione delle imposte il Parlamento farà la sua parte» (Ansa, 13 marzo 2014)

L’analfabetismo finanziario è di sinistra, in Italia | Phastidio.net

Boccia è dello stesso partito dell' "imbonitore" Renzi.
 
:eek:Certo che questi politici sono incredibili, il bocconiano boccia mente eccelsa della finanza,dalla cui intelligenza è uscita la TT (tobin tax) che doveva generare almeno 1mld , dapo 10 mesi ne hanno in cassati 170 è probabile che non arrivano a 200 , tale situazione ha determinato un calo delle transazioni del 15%, riduzione di personale dei vari broker , uno stato di agonia del ns asfittico mercato finanziario , ecc. Un politico normale , di nuova generazione , che alla sua prima iniziativa politica ha toppato clamorosamente (fortunatamente x noi) si dovrebbe togliere dalle 00 e ritornare sui banchi di scuola, Boccia prendi esempio da tua moglie :D
 
Favoriti i detentori di partecipazioni qualificate rispetto ai piccoli risparmiatori

di Marco Liera - 14/03/2014

1) La differenza di tassazione tra titoli di Stato ed equiparati da una parte (compresi bond sovranazionali e il risparmio postale) e tutti gli altri investimenti tranne depositi bancari che restano al 20% (azioni, bond privati, fondi comuni ed ETF per la parte non investita in titoli di stato ed equiparati etc.) diventa abissale: 12,5 vs 26%. Immaginabili gli effetti distorsivi di lungo periodo sull'allocazione dei risparmi,in assenza di correttivi.

2) Nelle azioni si crea il paradosso che le persone fisiche che hanno partecipazioni qualificate (>5% per le quotate, >20% diritti di voto per tutte le altre) pagano meno tasse sui dividendi di chi le ha non qualificate. Perché pagano IRPEF su 49,72% del dividendo (quindi al massimo il 21,4%) vs 26% non qualificate. Ottimo esempio di redistribuzione!

3) Il 10% di sconto IRAP è veramente poco per indurre gli imprenditori a mettere più soldi nelle loro aziende (se li hanno, ovviamente). Se proprio vogliono correre dei rischi (e risparmiarsi la fatica dell'azienda) comprano titoli di stato greci e sono tassati al 12,5% (vs. 27,5% IRES + 3,5% IRAP + IRPEF su 49,72% del dividendo).

YouInvest -*Scuola per investire* - Renzi, le rendite e le fatiche degli imprenditori - Formazione finanziaria, Come investire i risparmi - Corsi formazione finanziaria on line per imparare a investire i risparmi

Per i piccoli e medi risparmiatori Renzi è anche peggiore di Boccia

L’analfabetismo finanziario è di sinistra, in Italia | Phastidio.net
 
Ho un dubbio vediamo se qualcuno di voi mi aiuta dal momento che su internet non ho trovato nulla:

Se Mario è inoccupato e ha 50 mila euro in fondi e azioni con una rendita annuale diciamo di 5.000 euro, egli può considerarsi a carico dei genitori ai fini IRPEF oppure no?
 
Martedì 18 Marzo 2014 13:56
(AGENPARL) - Roma, 18 mar - “La decisione di aumentare dal 20 al 26% le aliquote sul risparmio, con esclusione dei titoli di Stato, è una zavorra micidiale per lo sviluppo. Forza Italia proporrà al governo misure alternative per reperire le risorse necessarie. Presentando il suo programma, il presidente Renzi ha fatto scorrere in tutta fretta la slide in cui annuncia una misura gravemente punitiva per i risparmiatori. Renzi farebbe bene a chiamare le cose con il loro nome: la tassa al 26% non è sulle rendite, ma sui risparmi perché chi investe in Borsa, acquista titoli o obbligazioni non è necessariamente un rentier. Chi vive di rendita molto più spesso acquista i Btp a 15 o 20 anni per godersi le ricche cedole al 4,5 o 5%. L'Italia è l'unico fra i Paesi dell'Unione europea che ha introdotto la Tobin Tax che preleva lo 0,22% per ogni operazione di Borsa. Sommando questo prelievo all'aumento delle aliquote, Renzi regala all'Italia il poco invidiabile primato delle tasse più alte sui risparmi collocati in Borsa. Il che è una grave sciagura per un Paese il cui interesse è di attirare una parte importante dell'enorme liquidità che circola nel mondo e arriva in occidente dai Paesi emergenti le cui economie sono in frenata. Più tasse sugli investimenti di Borsa significa tenere i grandi fondi di investimento ma soprattutto i piccoli risparmiatori lontani dalle aziende italiane. Una scelta miope contro la quale Forza Italia farà una decisa opposizione in Parlamento”.
Lo dichiara in una nota Mariastella Gelmini, vice capogruppo di Forza Italia alla Camera.

FISCO: GELMINI, AUMENTO ALIQUOTE RISPARMIO ZAVORRA ALLO SVILUPPO - AgenParl - Agenzia Parlamentare per l'informazione politica ed economica

Finalmente una esponente politica che dice qualcosa di intelligente sulla tassazione delle rendite finanziarie ossia sul risparmio delle persone fisiche
 
Ho mandato una mail di incoraggiamento , e di rimprovero , citando il loro slogan "non metteremo mai le mani nelle tasche degli italici" nel 2008 dopo 63 gg di governo hanno portato la tax dei QFI al 20% ,non avendo altri che ci difendono darò ancora fiducia , se saranno deludenti mi dimenticherò cos'è un seggio elettorale.
 
Sono O.T., lo so, ma voglio aggiungere che anche i "tagli" di Cottarelli sono in gran parte mani messe nelle tasche dei cittadini. In sostanza sono tasse con altro nome. Di "tagli" veri, tipo sbaraccare sul serio strutture inutili, enti, consorzi ecc. (salvaguardando il personale) non se ne parla.
 
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Sono O.T., lo so, ma voglio aggiungere che anche i "tagli" di Cottarelli sono in gran parte mani messe nelle tasse dei cittadini. In sostanza sono tasse con altro nome. Di "tagli" veri, tipo sbaraccare sul serio strutture inutili, enti, consorzi ecc. (salvaguardando il personale) non se ne parla.
OK! Concordo , sono salvaguardati (gli enti inutili) perchè sono i parcheggi dei politici trombati se x caso dei politici di grosso calibro non ce la fanno...voilà una bella presidenza , il segretario UIL precedente all'attuale, non ha voluto diventare on. è a capo di un ente che si occupa di occupazione, a vedere i risultati credo sia il più inutile:D
 
Contro le tasse sui risparmi

[size=+2]Siete tutti invitati al gruppo facebook CONTRO LE TASSE SUI RISPARMI

https://www.facebook.com/Controletassesuirisparmi

Iscrivetevi numerosi ed invitate anche i vostri contatti, insieme ci facciamo sentire!!![/size]
 

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Renzi : tassazione del risparmio gestito

Trucco Finanza » Il fisco che penalizza il risparmio gestito: quando la tassazione sulla rendita è iniqua

Oggi la tassazione del risparmio gestito è uno scandalo assoluto.Non tanto per il 20% sul capital gain che cn Renzi dovrebbe diventare il 26 che potrebbe anche essere equa se togliessero la patrimonialina sull'intero risparmio a prescindere dalle performance anche negative...Ma per il meccanismo di non compensazione delle minus e plusvalenze dei vari fondi...

Due esempi:

La domanda legittima a questo punto è: ma allora quanto pago in % sull’effettivo guadagno complessivo se investo in fondi? Purtroppo non esiste una risposta in una singola cifra percentuale, perché d’altronde se così fosse questo smaschererebbe immediatamente la finzione che l’aliquota sui fondi sia il 20%. L’aliquota che si va a pagare dipende da quanti fondi si hanno in guadagno e quanti in perdita all’atto del disinvestimento. Chi ha investito soltanto in un fondo in qualche modo se la cava, se sta guadagnando paga il 20% sul guadagno effettivo, per vedere invece cosa accade a chi investe in un giardinetto di fondi invece occorre ragionare per esempi: provo a farne un paio e vediamo la tassazione che viene fuori.

Esempio 1: cliente che ha 5 fondi e sta guadagnando.

Il Signor Giuseppe K. ha investito su 5 comparti della casa di investimento Trucckelton, poniamo un obbligazionario euro, un obbligazionario globale, un flessibile, un azionario europeo, un azionario Paesi emergenti. Dopo 5 anni sta guadagnando sui primi 2 fondi e sull’azionario Paesi Emergenti, mentre perde sui restanti 2. Per semplicità poniamo che guadagni e perdite sui singoli fondi siano sempre pari a 100€. Dunque guadagna 300€ su 3 fondi e perde 200€ su altri 2 fondi. Utile effettivo pari a 100€. Imposta sul capital gain pari a 60€ (il 20% dei 300€ di plusvalenze). In questo caso la percentuale pagata allo stato è il 60%.

Esempio 2: cliente che ha 5 fondi e sta perdendo.

Il Signor Giuseppe K. (la citazione kafkiana è voluta, perché vedrete che c’è una somiglianza) ha investito su 5 comparti della casa di investimento Trucchan Brothers, poniamo un obbligazionario euro, un obbligazionario globale, un azionario europeo, un azionario Giappone, un azionario America. Dopo 5 anni sta guadagnando sui primi 2 fondi mentre perde sui restanti 3. Per semplicità poniamo che guadagni e perdite sui singoli fondi siano sempre pari a 100€. Dunque guadagna 200€ su 2 fondi e perde 300€ su altri 3 fondi. Perdita effettiva pari a 100€. Imposta sul capital gain pari a 40€ (il 20% dei 200€ di plusvalenze). In questo caso la percentuale pagata allo stato è il 40%, ma non di un guadagno, bensì di una perdita. Insomma oltre al danno la beffa.



Da questo punto di vista credete che Renzi correggierà questo abominio fiscale del risparmio gestito?Di fatto penalizzando i risparmiatori italiani da un punto di vista dell'operatività e della strategia quindi penalizzando in secondo luogo anche lo stato che con investitori da un'operatività castrata in partenza si ottengono alla lunga meno rendite da tassare...
Adesso iò ho creato un portafoglio fondi più lazy(dormiente) possibile in modo da non dover fare spostamenti di alcun tipo ma non è il massimo...
 
Proposta molto semplice.

1) togliere la scadenza delle minusvalenze presenti nello zainetto fiscale

2) consentire l'opzione (facoltativa) dell'affrancamento al 31/12 di ogni anno
 
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