Per l'eternità
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 01 feb - Telecom
Italia sotto i riflettori a Piazza Affari, all'indomani della
notizia che il fondo Elliott ha rafforzato le posizioni nel
capitale. I titoli sono partiti deboli, dopo il balzo in
avanti della vigilia pari quasi al 5%, ma hanno poi invertito
la rotta, salendo dello 0,8% a 0,49 euro.
Gli investitori sono indecisi sulla strategia da sposare
sui titoli della compagnia di tlc, che in vista
dell'assemblea dei soci fissata a fine marzo potrebbero
salire, beneficiando di acquisti del fondo Elliott o di
limature della francese Vivendi che detiene quasi il 24% del
capitale. Del resto gia' si preannuncia un'assise dei soci
complicata, con Elliott che cerchera' di difendere la
composizione dell'attuale cda (con dieci membri indicati dal
fondo) e Vivendi che invece vorrebbe un ribaltone, con la
sostituzione di cinque membri del board, tra i quali lo
stesso presidente, Fulvio Conti. Nel frattempo proprio ieri
e' emerso che il fondo Usa ha incrementato la propria quota
nel capitale della compagnia telefonica al 9,4% dal
precedente 8,8%.
Vivendi, comunque, non battera' in ritirata,
tant'e' che proprio oggi dalle pagine di Le Figaro, il numero
uno di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, ha assicurato che il
gruppo transalpino rimarra' azionista di Telecom 'per
l'eternita''. Il manager, inoltre, e' tornato a criticare la
gestione dell'azienda da parte di un cda nominato a
maggioranza dal fondo Elliott. 'Da quando il fondo Elliott ha
preso il controllo, la situazione non ha fatto che
peggiorare. Non hanno mantenuto nessuna delle promesse
fatte', ha dichiarato, ricordando invece che 'quando Vivendi
aveva la direzione operativa, il gruppo italiano ha
registrato la sua migliore annata da 15 anni'
Ad ogni modo, anche se in vista dell'assemblea i titoli
potrebbero beneficiare degli acquisti degli azionisti, il
futuro del gruppo e' molto incerto. Alcuni analisti hanno
iniziato a ipotizzare anche la necessita' di un rafforzamento
del capitale, dal momento che la compagnia di tlc in futuro
dovra' fare i conti sia con copiosi investimenti, sia con la
concorrenza sfrenata che schiaccera' i margini. Rimane
inoltre da sciogliere anche il nodo della rete, con il
mercato che accarezza l'ipotesi di un'operazione
straordinaria, come la quotazione o un'aggregazione con Open
Fiber. Ieri l'ad del gruppo, Luigi Gubitosi, ha preannunciato
che vorrebbe sedersi al tavolo con Open Fiber 'per un esame
approfondito della situazione esistente e delle opportunita'
che presenta'. La numero uno di Open Fiber, Elisabetta Ripa,
ha pero' precisato che eventuali operazioni straordinarie
verranno decise dagli azionisti, mentre per adessp l'azienda
e' disposta a trattare solamente per eventuali collaborazioni
commerciali. 'Siamo operatori wholesale, ben felici di
collaborare con tutti gli operatori che sul mercato italiano
vogliono offrire servizi di ultrabraodband - ha dichiarato-
siamo ovviamente ben felici di definire accordi commerciali
con tutti e a maggior ragione con un cliente grande come
potenzialmente e' Tim'.