Telecom Italia - Libera di correre

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
intanto le consegne di Tesla nel 1q 2024 sono bruttine


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Tesla ha consegnato circa 386.810 veicoli nei tre mesi fino al 31 marzo, con un calo del 20,2% rispetto al trimestre precedente. Nel periodo in esame ha prodotto 433.371 veicoli.

Secondo 18 analisti interpellati da Visible Alpha, Wall Street si aspettava in media che Tesla consegnasse 454.200 veicoli.

"La discrepanza tra consegne e produzione implica ~46k di scorte incrementali, il che conferma che oltre al noto collo di bottiglia della produzione, potrebbe esserci anche un serio problema di domanda", ha scritto in una nota Emmanuel Rosner, analista di Deutsche Bank.

Le consegne della casa automobilistica elettrica sono scese dell'8,5% rispetto a un anno fa. L'ultima volta che ha registrato un calo delle vendite è stato nel secondo trimestre del 2020, quando la pandemia Covid-19 ha costretto la casa automobilistica a chiudere la produzione.

Dan Ives, analista di Wedbush Securities, ha definito i risultati "un disastro senza attenuanti... difficile da spiegare" e lo ha definito un momento fondamentale per Tesla.

"È stato un trimestre da treno in corsa contro un muro di mattoni per Musk & Co", ha scritto in una nota di ricerca.
 
Infatti , la truffa ai danni delle aziende telecomunicazioni, che hanno dovuto sborsare .
Troppo per frequenze ..
Ora arriva Starlink e pretende di non pagare nulla .
Avere quelle frequenze gratis .. magari anche un tappetino rosso ..
Che lo stato gli faccia pagare 3 miliardi di euro per le frequenze ..poi da destinare ad incentivare il settore ..
Poi ne parliamo ..
Elon Musk contro Tim “Sta ostacolando la nostra rete veloce”
Starlink, società di Internet satellitare ha mandato due esposti a governo e Agcom
DI ALDO FONTANAROSA E DIEGO LONGHIN

ROMA — Telecom Italia metterebbe i bastoni tra le ruote a Starlink, la società che offre il servizio di internet veloce attraverso una rete di satelliti anche in Italia. E il gruppo fondato da Elon Musk la scorsa settimana, secondo quanto riporta l’agenziaBloomberg , ha inviato due esposti, uno diretto all’Agcom l’altro al ministero delle Imprese e del Made in Italy, per denunciare la situazione.
Nei documenti inviati Starlink afferma che Telecom Italia per mesi non ha rispettato le normative che richiedono di condividere i dati dello spettro per evitare interferenze di frequenza. Un portavoce di Tim respinge la «ricostruzione parziale dei fatti» offerta e precisa che ci sono «interlocuzioni tutt’ora in corso ». La società di Musk è da mesi che sta trattando con Telecom per risolvere i problemi e sciogliere i nodi, tanto da aver coinvolto direttamente il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, e il governo Meloni nella questione. L’obiettivo era di arrivare ad un accordo entro metà dicembre.
Secondo quanto riferito da Starlink, gli ostacoli posti da TelecomItalia potrebbero avere ripercussioni per i servizi della società nel sud dell’Europa e in Nord Africa. Anche per questo l’azienda di Musk chiede al ministero di fare il possibile affinché Tim cooperi sulle frequenze.
Il servizio internet del gruppo di Musk si base su una costellazione di satelliti posizionati a circa 550 chilometri di altezza. Gli apparecchi inviano il loro segnale agli abbonati lungo una banda di frequenze ribattezzata “Ku”. Questo stesso segnale raggiunge anche degli snodi su terra, che si chiamano gateway e sono delle vere porte di accesso. In questo caso Starlink utilizza la frequenza “Ka”. I satelliti di Musk e i suoi gateway dislocati in Italia dialogano costantemente gli uni con gli altri. Questa ragnatela di comunicazioni funziona a patto che non interferisca con le comunicazioni che fanno capo agli operatori internet tradizionali, a partire da Tim.
Starlink ha chiesto dunque a Tim le informazioni necessarie a coordinare il proprio segnale con il suo. Fonti vicine al gruppo fanno però sapere che si tratta di informazioni sensibili che investono anche la sicurezza nazionale. E mettere insieme tutte queste informazioni richiederebbe tempo e denaro. Su questi elementi la trattativa tra Tim e la società di Musk si sarebbe arenata. Il gruppo americano confidava di chiudere entro il 15 dicembre, ma le esitazioni di Tim a sottoscrivere un accordo definitivo hanno portato Starlink a ricorrere ai due arbitri: l’Agcom, che ha competenza in materia di coordinamento delle frequenze, e pure il ministero delle Imprese per le ricadute imprenditoriali e politiche. Il ministro Urso ha tentato una mediazione, ma se non arriverà un accordo nel giro di poco gli investimenti in Italia di Starlink saranno drasticamente ridimensionati e dirottati verso altre nazioni dell’Europa meridionale e del Nord Africa. Peraltro le indiscrezioni sulla lite Tim e Starlink, arrivano alla vigilia dell’incontro tra l’ad del gruppo italiano, Pietro Labriola, e il governo. La riunione, a cui dovrebbe partecipare l’azionista francese Vivendi, che ha però fatto sapere che non ci sarà, sarà oggi. Tema? Scorporo rete e verifiche prescrizioni Golden Power. Sul tavolo potrebbe finire anche Starlink. La presunta melina di Tim tradirebbe una preoccupazione commerciale: Starlink comincia ad offrire abbonamenti a tariffe più basse, da 29 euro al mese. E con 40 propone velocità di connessione quasi competitive con la fibra ottica di Tim.
Se la situazione non sarà risolta Starlink, che ha una costellazione di circa 5.500 satelliti e 2,6 milioni di clienti, potrebbe essere costretta a chiudere i rapporti. La società di Musk è uno dei maggiori contractor del programma spaziale del governo americano e una delle protagoniste nel settore della sicurezza nazionale per gli Usa: starebbe lavorando a una rete di satelliti spia.
LA REPUBBLICA 2.4.2024
 
Tim proprio non ce la fa...
0,23 da superare per ora sembrano un miraggio...
 
*** Tim: concluso incontro di Labriola con Comitato golden power, Vivendi assente

Lettera dal primo socio: nessun controllo nè rappresentanti

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 02 apr - Si è da poco concluso l'incontro di Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim, con i membri del Comitato golden power a Palazzo Chigi. Oggetto del confronto, secondo quanto si apprende, è stata la verifica delle prescrizioni, previste dalla normativa sul golden power (poteri speciali del governo sugli asset strategici), in capo all'azienda. Bocche cucite al termine del confronto durato circa un'ora.
Assente, secondo quanto risulta a Radiocor, il primo socio di Tim, Vivendi, il cui ad, Arnaud de Puyfontaine, era stato convocato dal comitato. Il gruppo francese, sempre a quanto si apprende, ha mandato una lettera al comitato per spiegare che l'assenza è dovuta al fatto che non ha più nessun controllo sull'azienda ne'rappresentanti in cda, e quindi non avrebbe avuto senso la partecipazione a una riunione di un comitato tecnico. Inoltre l'invito sarebbe arrivato in maniera poco tempestiva, a ridosso della pausa per le festività.
Sim

(RADIOCOR) 02-04-24 17:45:15 (0530)NEWS 3 NNNN

Come si può decifrare che vivendi non abbia più nessun controllo sull'azienda?
 
Possiamo fare tutte le ipotesi e congetture del mondo per spiegare gli avvenimenti . L'amara realtà è sempre sintetizzata in quel numeretto che per alcuni sembra essere una variabile indipendente ma che invece segna inesorabilmente la differenza tra il successo ed il disastro. Di successi non ne vedo, mentre sembrano sempre più evidenti i connotati del disastro.
 
Quindi abbiamo 4 liste.

L' attuale AD , sappiamo per certo che vendera' Netco , poi non sappiamo se avra' earn-out , probabilmente vendera' Sparkle , sembra che provi a gestire il problema "risorse umane" .
Ha l' appoggio di CDP e esplicitamente del governo.
Probabilmente la tempistica di vendita netco sara' rispettata (si spera che l' estate chiuda la vendita)

Asati - Lista fatta solo per avere consiglieri , non si capisce bene se appoggia il piano Labriola.
Ma votarla porterebbe via voti alla lista "Labriola"

Blubell - Non propone CEO , non propone piano. Ma perche' dovrei votarla

Merlyn - Propone l' intero CDA , il Brasile e' ininfluente ora come ora genera piu' cash degli interessi che si risparmierebbero , non mi frega se lo si vende. Ma non se lo si SVENDE ad AMICI.
Il problema e' che la vendita Netco non e' chiara. Non hanno preso impegni vincolanti e sembra vogliano rivedere l' accordo di vendita. Si andrebbe alle calende greche , e lamia paura E' CHE VOGLIANO FAR SALTARE LA VENDITA.

Per quanto mi riguarda io daro' la delega al ciclista. E' capace ? Chi lo sa ? In quel mer.daio di telecom dove si intrecciano azionisti folli , golden power , sindacati e dipendenti che pur di difendere i posti palesemente ridondanti , farebbero affondare tutto , forse sperando in diversi anni di mobilita' stile alitalia.
Ritengo che Merlyn oltre a non essere stata chiara con piano impegnativo , punti anche a far deragliare la vendita netco.

Questa e' la mia ipotesi.
Scelta migliore ? No e' la meno peggio , visto come siamo messi.

Leggerei volentieri altre considerazioni , soprattutto su merlyn. Come gia' ho detto io ho forti dubbi sul passo che sotto ho evidenziato

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Telecom Italia - Telecom Italia Risparmio - Presentate altre 3 liste oltre a quella del CdA, da parte di Asati, Bluebell e Merlyn.
Oggi 12:45 - EQ

Venerdì era l’ultimo giorno per la presentazione delle liste per il rinnovo del CdA di TIM. Oltre alla lista proposta dal CdA, che è stata presentata il 6 marzo, sono state depositate altre 3 liste per il rinnovo del Consiglio da parte di Asati, Bluebell e Merlyn.
La lista di Asati raccoglie la rappresentanza dei piccoli azionisti di TIM e si propone come lista di minoranza con 4 nomi (Franco Lombardi, Alberto Brandolese, Maurizio Decina e Francesca Dalla Vecchia).
La lista del fondo attivista Blubell propone 6 nomi (Paola Giannotti de Ponti, Paolo Amato, Laurence Lafont, Monica Biaggiotti, Paolo Venturoni, Eugenio d’Amico) ma non si è ancora espressa in merito agli obiettivi che intende portare avanti. Giannotti de Ponti è indicata come presidente, mentre non è indicato il CEO.
La lista del fondo Merlyn propone 10 nomi (Umberto Paolucci, Stefano Siragusa, Ersilia Vaudo, Niccolò Ragnini, Ida Panetta, Ottavia Orlandoni, Boris Di Nemsic, Robert Hackl, Boulos Dohani, Barbara Oldani) e si propone come lista di maggioranza con Paolucci come Presidente e Siragusa come CEO. La strategia indicata dalla lista Merlyn al momento non ci è chiara in quanto, in base agli articoli di stampa, propone una non meglio specificata revisione dell’accordo di cessione di NetCo a KKR con impatti che sarebbero necessariamente negativi sul timing e sui rischi relativi al closing dell’operazione. Il fondo propone anche la cessione di TIM Brazil (proposta già avanzata in passato, nonostante le opportunità di creazione di valore poi puntualmente emerse da parte di TIM Brazil) e di ConsumerCo (su cui è necessario a nostro avviso il consolidamento del turnaround per poter estrarre del valore).

Vivendi non ha presentato una lista per il rinnovo del CdA, mentre ha presentato una lista per i sindaci, così come fatto da Assogestioni. Ad oggi le intenzioni di voto di Vivendi non sono note. Alcune fonti di stampa ipotizzano un’astensione sulla lista del CdA, ma si tratta di ipotesi che non trovano conferma in dichiarazioni di voto esplicite da parte di Vivendi stessa.

A nostro avviso, è cruciale per la stabilità finanziaria di TIM il completamento della cessione di NetCo e il proseguimento della strategia di stabilizzazione dei risultati domestici e di crescita del Brasile. Per questi motivi pensiamo che la continuità nella governance e nel team di gestione sia la scelta corretta e più razionale per il mercato in modo da ridurre i rischi legati alla rimessa in discussione dell’accordo su NetCo (con i relativi costi addizionali per ogni mese di ritardo) e a un nuovo cambio di strategia. BUY con Target Price 0.35
 
ciao @umby59
mai sostenut che il crollo è partito o pensato da Vivendi sempre scritto che rispetto al 7 di marzo, l'ideatore e il mandante non sia ancora uscito, certamente con quei volumi i titoli qualcuno li ha perlomeno prestati, visto che i primi 10 azionisti sono rimasti a quote invariate .
E se non ci fosse alcun mandante ed ideatore?

...e se semplicemente il "piano fri-tu-ran" fa acqua da tutte le parti?

... in più presentato in modo dilettantesco da AD e CFO che si erano persi un 1 milardo di debiti?

Un piano che prevede perdite sia per il 2024 che 2025 e (forse) 2026 se non ci saranno gli earn out.

È da novembre che ci chiediamo se vendendo la rete a 19 miliardi + 2.5 di earn out abbiamo una plus o una minus-valenza.

...e nessuno lo sa....
 
domani temo una apertura lacrime e sangue
 
Lettera dal primo socio: nessun controllo ne' rappresentanti (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 02 apr - Si e' da poco concluso l'incontro di Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim, con i membri del Comitato golden power a Palazzo Chigi. Oggetto del confronto, secondo quanto si apprende, e' stata la verifica delle prescrizioni, previste dalla normativa sul golden power (poteri speciali del governo sugli asset strategici), in capo all'azienda. Bocche cucite al termine del confronto durato circa un'ora. Assente, secondo quanto risulta a Radiocor, il primo socio di Tim, Vivendi, il cui ad, Arnaud de Puyfontaine, era stato convocato dal comitato. Il gruppo francese, sempre a quanto si apprende, ha mandato una lettera al comitato per spiegare che l'assenza e' dovuta al fatto che non ha piu' nessun controllo sull'azienda ne' rappresentanti in cda, e quindi non avrebbe avuto senso la partecipazione a una riunione di un comitato tecnico. Inoltre l'invito sarebbe arrivato in maniera poco tempestiva, a ridosso della pausa per le festivita'.
 
comunque risposta di Vivendi dà, a mio avviso, la misura della considerazione di cui gode il governo italiano negli ambienti dell'alta finanza. Il senso della risposta è, in radice: "signori, non avevo nessuna voglia di vedervi e comunque stavo andando in ferie".
 
Lettera dal primo socio: nessun controllo ne' rappresentanti (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 02 apr - Si e' da poco concluso l'incontro di Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim, con i membri del Comitato golden power a Palazzo Chigi. Oggetto del confronto, secondo quanto si apprende, e' stata la verifica delle prescrizioni, previste dalla normativa sul golden power (poteri speciali del governo sugli asset strategici), in capo all'azienda. Bocche cucite al termine del confronto durato circa un'ora. Assente, secondo quanto risulta a Radiocor, il primo socio di Tim, Vivendi, il cui ad, Arnaud de Puyfontaine, era stato convocato dal comitato. Il gruppo francese, sempre a quanto si apprende, ha mandato una lettera al comitato per spiegare che l'assenza e' dovuta al fatto che non ha piu' nessun controllo sull'azienda ne' rappresentanti in cda, e quindi non avrebbe avuto senso la partecipazione a una riunione di un comitato tecnico. Inoltre l'invito sarebbe arrivato in maniera poco tempestiva, a ridosso della pausa per le festivita'.
Certo non mi pare che il governo ne esca bene. Praticamente gli han detto che quando li dovevano interpellare sono stati ignorati ed ora han ribadito che se ne sbattono del Governo e dell'Italia. Avete voluto la bicicletta ed ora pedalate,se ne siete capaci. La strada intrapresa ha portato il titolo a 0,2 e comincio pure io a credere che non vi sia stato nessun complotto ma solo un piano fatto male e presentato peggio. Continuo a ritenere che questi votano Merlyn e non saranno i soli.
 
*** Tim: concluso incontro di Labriola con Comitato golden power, Vivendi assente

Lettera dal primo socio: nessun controllo nè rappresentanti

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 02 apr - Si è da poco concluso l'incontro di Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim, con i membri del Comitato golden power a Palazzo Chigi. Oggetto del confronto, secondo quanto si apprende, è stata la verifica delle prescrizioni, previste dalla normativa sul golden power (poteri speciali del governo sugli asset strategici), in capo all'azienda. Bocche cucite al termine del confronto durato circa un'ora.
Assente, secondo quanto risulta a Radiocor, il primo socio di Tim, Vivendi, il cui ad, Arnaud de Puyfontaine, era stato convocato dal comitato. Il gruppo francese, sempre a quanto si apprende, ha mandato una lettera al comitato per spiegare che l'assenza è dovuta al fatto che non ha più nessun controllo sull'azienda ne'rappresentanti in cda, e quindi non avrebbe avuto senso la partecipazione a una riunione di un comitato tecnico. Inoltre l'invito sarebbe arrivato in maniera poco tempestiva, a ridosso della pausa per le festività.
Sim

(RADIOCOR) 02-04-24 17:45:15 (0530)NEWS 3 NNNN


Come si può decifrare che vivendi non abbia più nessun controllo sull'azienda?
che figuraccia hanno fatto labriola ed il rappresentanti del governo....!!

brutto segno o interviene cdp o labriola andrà a casa...!!
 
comunque risposta di Vivendi dà, a mio avviso, la misura della considerazione di cui gode il governo italiano negli ambienti dell'alta finanza. Il senso della risposta è, in radice: "signori, non avevo nessuna voglia di vedervi e comunque stavo andando in ferie".
semplicemente ribadiscono di essere fuori da cda e da decisoni
per avere mani libere in caso maturi qualcosa col ricorso
 
Ma non ci resta che attendere elenco soci...sperando di vedere i voti tutti in mano a Vivendi...se si deve affondare che si affondi tutti senza lo Schettino di turno....
 
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