TELECOM ITALIA SPA

  • Ecco la 72° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    È stata un’ottava ricca di spunti per i mercati, dapprima con l’esito delle elezioni europee, poi con i dati americani incoraggianti sull’inflazione e la riunione della Fed. L’esito delle urne ha mostrato uno spostamento verso destra del Parlamento europeo, con l’avanzata dei partiti nazionalisti più euroscettici a scapito di liberali e verdi. In Francia, il presidente Macron ha indetto il voto anticipato dopo la vittoria di Le Pen e in Germania i socialdemocratici del cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno subito una disfatta record. L’azionario europeo ha scontato molto queste incertezze legate al rischio politico in Francia. Oltreoceano, i principali indici di Wall Street hanno raggiunto nuovi record dopo che mercoledì sera, la Fed ha mantenuto invariati i tassi nel range 5,25-5,50%. I dot plot, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, stimano ora una sola riduzione quest’anno rispetto a tre previste a marzo. Lo stesso giorno è stato diffuso il report sull’inflazione di maggio, che ha mostrato un rallentamento al 3,3% e un dato core al 3,4%, meglio delle attese.
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Stato
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Ma il famoso incontro con antitrust UE ?
 
OT: neanche nella sceneggiatura di Holliwood potevano inventarsi un poeta pensionato di sinistra che spara ad un leader "russofobo, di estrema destra,,etc,,"..perchè magari ritenuto arrogante e violento.........sotto articolo sun..



Rete Tim, con l’ok agli impegni di Kkr traguardo Antitrust a metà giugno




Telecom Italia
L’analisi dell’Antitrust Ue sul passaggio della rete Telecom a Kkr potrebbe concludersi in fase 1 con l’allungamento di dieci giorni lavorativi rispetto alla scadenza del 30 maggio. A patto che vengano accettati gli impegni che Kkr dovrà presentare entro il 23 maggio, la nuova scadenza si collocherebbe dunque intorno al 13 giugno.
Ieri il fondo Kkr è stato convocato a Bruxelles per la “riunione sullo stato di avanzamento” dell’analisi in corso e in quella sede sarebbe emersa appunto l’esigenza di “rimedi” per garantire la concorrenza. L’ok dell’Antitrust Ue è l’ultima condizione sospensiva del contratto di compravendita della rete. A quanto risulta, il fondo Usa avrebbe già preliminarmente assicurato alla Commissione di voler rispettare le decisioni dell’Agcom che, a operazione perfezionata, avvierà una nuova analisi di mercato, dopo quella, di fatto temporanea, appena conclusa sull’accesso alla rete fissa, che oggi è di proprietà di Tim. Ma questo evidentemente non sarebbe bastato a risolvere in tempi ragionevolmente brevi l’iter antitrust.
Martedì la Commissione ha ascoltato Fastweb e oggi, a quanto risulta, sarà la volta di Iliad. Gli incontri sono stati sollecitati dagli operatori alternativi che avevano risposto entro il 30 aprile al questionario inviato da Bruxelles. Questionario che si componeva di due parti: una prima parte con le domande, e una seconda con un sunto degli accordi sull’utilizzo della rete, stipulati tra il venditore Tim e l’acquirente Kkr. Buona parte delle domande era concentrata sui cosiddetti “servizi passivi”, sui quali si sarebbe appuntata l’attenzione degli Olo che hanno accordi di coinvestimento in essere, basati sulla possibilità di utilizzare “fibra spenta” che non vogliono perdere. Nelle osservazioni che la Ue ha fatto all’Agcom sull’ultima analisi di mercato c’è già l’indicazione di garantire ”certezza e trasparenza sull’accesso ai servizi passivi” da parte degli Olo.
L’importante per gli operatori che hanno sottoposto osservazioni alla Ue è che nel nuovo assetto, in cui la rete sarà staccata da Tim, ci siano le condizioni per competere sia sui prezzi che sulla qualità dei servizi. Il master service agreement, il contratto di utilizzo della rete stipulato tra Tim e Kkr, riguarda l’acquisto da parte dell’ex monopolista di servizi attivi dalla società infrastrutturale, per un periodo esteso fino a trent’anni, sulla base di condizioni di prezzo dipendenti dai volumi e di un rapporto di esclusiva da parte del venditore. Tim manterrà comunque le componenti “intelligenti” della rete.
Chiudere entro l’estate il deal da 18,8 miliardi - più earnout fino ad arrivare a 22 miliardi - permetterà a Tim non solo di abbattere il debito, ma anche di evitare ulteriori costi legati al trascinamento dell’assetto attuale e, al management, di potersi concentrare sul piano per rimettere in carreggiata la società dei servizi, nelle aspettative senza più i vincoli regolamentari che oggi gravano sull’incumbent. Spettatori attenti sono anche il Tesoro, che ha prenotato il 20% della Netco stanziando 2,2 miliardi, e Cdp, che è azionista sia di Tim (con poco meno del 10%), sia di Open Fiber (di cui detiene la maggioranza del 60%) e che punta alla realizzazione del progetto di rete unica, un’opzione che non potrà nemmeno iniziare a essere discussa fino a quando la rete non sarà scorporata.
Spinto dalle aspettative di una rapida conclusione, il titolo Telecom ha chiuso la seduta di Borsa in rialzo del 2,23% a 24,28 centesimi, dopo aver toccato un massimo di 24,79 centesimi.
 

Buongiorno
da un lato il fatto che KKR si dica "pronta" è sicuramente una cosa positiva che aiuta a non far dilatare i tempi che sono abbastanza stringenti, dall'altra parte il fatto che vado corretto qualcosa mi fa pensare che o KKR sapeva già che c'era qualcosa da correggere oppure la commissione ha già fatto sapere cosa c'è da correggere, e anche questa cosa la vedo positiva perchè mi fa pensare che in fondo ci sia una intesa tra KKR e la commissione.
 
Buongiorno
da un lato il fatto che KKR si dica "pronta" è sicuramente una cosa positiva che aiuta a non far dilatare i tempi che sono abbastanza stringenti, dall'altra parte il fatto che vado corretto qualcosa mi fa pensare che o KKR sapeva già che c'era qualcosa da correggere oppure la commissione ha già fatto sapere cosa c'è da correggere, e anche questa cosa la vedo positiva perchè mi fa pensare che in fondo ci sia una intesa tra KKR e la commissione.
Ha corretto dai 50 farlocchi a neanche 25 cent. Poca roba, spiccioletti :P :D
 
e' moscia

speravo di vedere un po di volumetti e andamento come ultime sedute
 
Tim-Kkr, stretta sul dossier Netco: per gli Olo accesso wholesale alla fibra spenta - CorCom

Fastweb, Iliad e Vodafone convocate dall’Antitrust Ue. Sul tavolo la questione della fornitura dei servizi: l’affitto dell’intero tratto di rete fra le centrali e le abitazioni comporterebbe un aggravio dei costi, si torna al modello “originario”. Il via libera dall’Europa non dovrebbe comportare ritardi sul closing previsto per l’estate
Pubblicato il 16 mag 2024
 
Tim-Kkr, stretta sul dossier Netco: per gli Olo accesso wholesale alla fibra spenta - CorCom

Fastweb, Iliad e Vodafone convocate dall’Antitrust Ue. Sul tavolo la questione della fornitura dei servizi: l’affitto dell’intero tratto di rete fra le centrali e le abitazioni comporterebbe un aggravio dei costi, si torna al modello “originario”. Il via libera dall’Europa non dovrebbe comportare ritardi sul closing previsto per l’estate
Pubblicato il 16 mag 2024
Se non saliamo con questa notizia...
 

Fair share, prima sentenza in Europa: Meta deve decine di milioni a Deutsche Telekom​



Secondo il tribunale di Colonia il traffico dati generato sulla rete Tlc va adeguatamente pagato per consentire la sostenibilità del business. Respinto il ricorso della società di Zuckerberg. La decisione rappresenta una pietra miliare nell’ambito del dibattito europeo su ruolo e peso degli over the top nella partita delle reti ultrabroadband
Pubblicato il 15 mag 2024
 

Fair share, prima sentenza in Europa: Meta deve decine di milioni a Deutsche Telekom​



Secondo il tribunale di Colonia il traffico dati generato sulla rete Tlc va adeguatamente pagato per consentire la sostenibilità del business. Respinto il ricorso della società di Zuckerberg. La decisione rappresenta una pietra miliare nell’ambito del dibattito europeo su ruolo e peso degli over the top nella partita delle reti ultrabroadband
Pubblicato il 15 mag 2024

Patrizia Licata
giornalista

Il tribunale, che è specializzato in questioni di concorrenza, ha respinto le argomentazioni di Meta secondo cui Deutsche Telekom avrebbe abusato del suo potere di mercato imponendo tariffe eccessive. Il giudice non ha specificato se il costo del servizio della telco fosse giusto e ragionevole, ma ha stabilito che Meta deve pagare le fatture degli ultimi tre anni, secondo quanto riporta MLex.
“La sentenza conferma che Deutsche Telekom può in linea di principio esigere il pagamento per un servizio di valore come il trasporto dati in quanto è la base del modello di business delle grandi società di Internet“, ha dichiarato la telco.
La decisione del tribunale di Colonia si inserisce nel più ampio dibattito europeo sul cosiddetto fair share, l’equa condivisione dei costi delle reti in banda ultralarga necessarie per trasportare velocemente grandi quantità di dati, in buona parte generati – puntualizzano le telco – dagli utenti delle aziende over the top. Ma fino a che punto è giusto far pagare il servizio di transito?
 

Fair share, prima sentenza in Europa: Meta deve decine di milioni a Deutsche Telekom​



Secondo il tribunale di Colonia il traffico dati generato sulla rete Tlc va adeguatamente pagato per consentire la sostenibilità del business. Respinto il ricorso della società di Zuckerberg. La decisione rappresenta una pietra miliare nell’ambito del dibattito europeo su ruolo e peso degli over the top nella partita delle reti ultrabroadband
Pubblicato il 15 mag 2024

Patrizia Licata
giornalista

Il tribunale, che è specializzato in questioni di concorrenza, ha respinto le argomentazioni di Meta secondo cui Deutsche Telekom avrebbe abusato del suo potere di mercato imponendo tariffe eccessive. Il giudice non ha specificato se il costo del servizio della telco fosse giusto e ragionevole, ma ha stabilito che Meta deve pagare le fatture degli ultimi tre anni, secondo quanto riporta MLex.
“La sentenza conferma che Deutsche Telekom può in linea di principio esigere il pagamento per un servizio di valore come il trasporto dati in quanto è la base del modello di business delle grandi società di Internet“, ha dichiarato la telco.
La decisione del tribunale di Colonia si inserisce nel più ampio dibattito europeo sul cosiddetto fair share, l’equa condivisione dei costi delle reti in banda ultralarganecessarie per trasportare velocemente grandi quantità di dati, in buona parte generati – puntualizzano le telco – dagli utenti delle aziende over the top. Ma fino a che punto è giusto far pagare il servizio di transito?
questa notizia ha implicazioni rilevantissime per il futuro modello di accesso ed utilizzo da parte degli OTT...
 

Fair share, prima sentenza in Europa: Meta deve decine di milioni a Deutsche Telekom​



Secondo il tribunale di Colonia il traffico dati generato sulla rete Tlc va adeguatamente pagato per consentire la sostenibilità del business. Respinto il ricorso della società di Zuckerberg. La decisione rappresenta una pietra miliare nell’ambito del dibattito europeo su ruolo e peso degli over the top nella partita delle reti ultrabroadband
Pubblicato il 15 mag 2024

Patrizia Licata
giornalista

Il tribunale, che è specializzato in questioni di concorrenza, ha respinto le argomentazioni di Meta secondo cui Deutsche Telekom avrebbe abusato del suo potere di mercato imponendo tariffe eccessive. Il giudice non ha specificato se il costo del servizio della telco fosse giusto e ragionevole, ma ha stabilito che Meta deve pagare le fatture degli ultimi tre anni, secondo quanto riporta MLex.
“La sentenza conferma che Deutsche Telekom può in linea di principio esigere il pagamento per un servizio di valore come il trasporto dati in quanto è la base del modello di business delle grandi società di Internet“, ha dichiarato la telco.
La decisione del tribunale di Colonia si inserisce nel più ampio dibattito europeo sul cosiddetto fair share, l’equa condivisione dei costi delle reti in banda ultralarganecessarie per trasportare velocemente grandi quantità di dati, in buona parte generati – puntualizzano le telco – dagli utenti delle aziende over the top. Ma fino a che punto è giusto far pagare il servizio di transito?
dopo 10 anni e passa si svegliano---
 
questa notizia ha implicazioni rilevantissime per il futuro modello di accesso ed utilizzo da parte degli OTT...
sì ma i soldi dovranni darli a NETCO o alla società con cui l'utente ha ilcontratto??? perchè altrimenti si capisce perchè KKR compri la rete..
 
Vodafone continua a salire.....sperem .
dopo 10 anni e passa si svegliano---
ma....immagino che andrà in corte europea e con tot mazzette bocceranno tutto...figurarsi se quelli di Meta sganciano cosi'.....col rischio di moltiplicazione di cause in tutti i paesi....
 
sì ma i soldi dovranni darli a NETCO o alla società con cui l'utente ha ilcontratto??? perchè altrimenti si capisce perchè KKR compri la rete..
alla societa' che deve sostenere gli investimenti nell'infrastruttura di trasporto al servizio degli OTT.... NETCO per la Fibra, TIM per il 5G, ...
 
Telecom Italia - Telecom Italia Risparmio - KKR pronta a offrire remedies alla DG Comp per chiudere l’operazione NetCo in fase 1
Oggi 14:27 - EQ
KKR ha avuto ieri un incontro di aggiornamento in merito al deal NetCo con l’autorità europea, che in questi giorni sta incontrando anche gli operatori alternativi (Fastweb martedì, Iliad oggi).
KKR ha già espresso l’impegno di accettare le indicazioni che emergeranno dall’analisi di AGCOM sul mercato, che sarà aggiornata post chiusura dell’operazione. Il fondo avrebbe però ricevuto alcune richieste ulteriori da parte dell’autorità per rafforzare le garanzie offerte agli operatori alternativi sulla certezza e trasparenza di accesso ai servizi passivi (fibra spenta) e avrebbe espresso la disponibilità a offrire queste garanzie in un pacchetto di remedies che dovrebbe essere definito e presentato entro il 23 maggio. L’analisi di questi remedies dovrebbe portare a spostare la deadline per la decisione dell’autorità dal 30 maggio al 13 giugno secondo il sole24ore. Le interlocuzioni costruttive tra KKR e DG Comp ci sembrano supportare le indicazioni di TIM di poter chiudere l’operazione entro giugno, visto che l’autorizzazione antitrust è l’ultima condizione per il closing.
Oltre al fondamentale closing di NetCo, ci aspettiamo novità in questi mesi in merito alla possibile cessione di Sparkle (inserita per € 750mn nella nostra SOTP e con contributo trascurabile sulla generazione di cassa del gruppo) e sul tema del rimborso del canone di concessione (incorporato al 50% nella nostra SOTP), oltre all’avvio (post cessione di NetCo) di discussioni per la combinazione di NetCo e OF, tema a cui è legato un earn-out fino a € 2.5bn per TIM (scontato al 20% nella nostra SOTP).
Ai prezzi di oggi, con le ipotesi indicate in precedenza e con la stake in TIM Brazil a valore di mercato, il titolo riflette un multiplo di 3.2x EV/EBITDA per le attività domestiche, un valore che a nostro avviso riflette le incertezze che ancora esistono sul completamento di NetCo e sulle altre opzionalità sopra indicate BUY con Target Price 0.37
 
Telecom Italia - Telecom Italia Risparmio - KKR pronta a offrire remedies alla DG Comp per chiudere l’operazione NetCo in fase 1
Oggi 14:27 - EQ
KKR ha avuto ieri un incontro di aggiornamento in merito al deal NetCo con l’autorità europea, che in questi giorni sta incontrando anche gli operatori alternativi (Fastweb martedì, Iliad oggi).
KKR ha già espresso l’impegno di accettare le indicazioni che emergeranno dall’analisi di AGCOM sul mercato, che sarà aggiornata post chiusura dell’operazione. Il fondo avrebbe però ricevuto alcune richieste ulteriori da parte dell’autorità per rafforzare le garanzie offerte agli operatori alternativi sulla certezza e trasparenza di accesso ai servizi passivi (fibra spenta) e avrebbe espresso la disponibilità a offrire queste garanzie in un pacchetto di remedies che dovrebbe essere definito e presentato entro il 23 maggio. L’analisi di questi remedies dovrebbe portare a spostare la deadline per la decisione dell’autorità dal 30 maggio al 13 giugno secondo il sole24ore. Le interlocuzioni costruttive tra KKR e DG Comp ci sembrano supportare le indicazioni di TIM di poter chiudere l’operazione entro giugno, visto che l’autorizzazione antitrust è l’ultima condizione per il closing.
Oltre al fondamentale closing di NetCo, ci aspettiamo novità in questi mesi in merito alla possibile cessione di Sparkle (inserita per € 750mn nella nostra SOTP e con contributo trascurabile sulla generazione di cassa del gruppo) e sul tema del rimborso del canone di concessione (incorporato al 50% nella nostra SOTP), oltre all’avvio (post cessione di NetCo) di discussioni per la combinazione di NetCo e OF, tema a cui è legato un earn-out fino a € 2.5bn per TIM (scontato al 20% nella nostra SOTP).
Ai prezzi di oggi, con le ipotesi indicate in precedenza e con la stake in TIM Brazil a valore di mercato, il titolo riflette un multiplo di 3.2x EV/EBITDA per le attività domestiche, un valore che a nostro avviso riflette le incertezze che ancora esistono sul completamento di NetCo e sulle altre opzionalità sopra indicate BUY con Target Price 0.37
Perfetto, come sospettavo sopra si parlano e questo mi fa essere ancora piu positivo.
 
Stato
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