Telecom: la Storia ancora Indefinita!!!

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
......troppi tempi declinati al futuro per un azienda che dovrebbe viaggiare veloce......il credito di imposta agli energivori tra poco lo tolgono a tutti....che senso avrebbe estenderlo ora che la crisi energetica è in buona parte rientrata ..?...
 

29-05-2023​

Equita valuta buy:​

Telecom Italia con prezzo obiettivo di 0,40 euro (nei prossimi giorni sono attesi due passaggi importanti: la definizione di un decreto legge del Governo che definisca alcuni interventi a favore del settore e la decisione definitiva di Agcom sulle tariffe wholesale).
si si però il titolo nonostante i consigli per gli acquisti che continuano a dare ha inequivocabilmente una connotazione negativa
 

29-05-2023​

Equita valuta buy:​

Telecom Italia con prezzo obiettivo di 0,40 euro (nei prossimi giorni sono attesi due passaggi importanti: la definizione di un decreto legge del Governo che definisca alcuni interventi a favore del settore e la decisione definitiva di Agcom sulle tariffe wholesale).
a beh allora siamo tranquilli.
tra loro e Websim....
:rolleyes:
 
Telecom Italia -0,6% si conferma debole. Reuters scrive che oggi è in programma una riunione del cda: secondo indiscrezioni della scorsa settimana domani CDP-Macquarie invierà i chiarimenti richiesti in merito all'offerta per NetCo: a quanto pare sono parzialmente accolte le istanze del gruppo telefonico sui temi antitrust. Il 9 giugno scade il termine per la presentazione delle offerte definitive.
 
Ciao Riccardo, io l'ho contattato, mi ha risposto che mi avrebbe ricontattato, ma poi nulla. se si organizza qual'cosa prima e far sentire la voce dei piccoli forse qual'cosa (dico forse) si potrebbe ottenere, ma in sede auc o fallimento sicuramente nulla o quasi nulla. Con Parmalat in sede civile e penale ho recuperato solo il 6.5%.
Il 6,5 al lordo o al netto delle spese? Grazie
 
ENTRO 9 GIUGNO pertanto ENTRO 9 sedute che rimangono a disposizione, ci sarà offerta di KKR, pertanto da oggi in poi mi aspetto COMUNICATO :pop: :pop: :pop: :pop: :pop: :pop:
Nn e' detto che se l'aumento sia irrisisorio/ modesto nn si crolli ulteriormente
 
Mamma mia che debolezza 😡😡😡
 
Nn e' detto che se l'aumento sia irrisisorio/ modesto nn si crolli ulteriormente
Il problema non è l'aumento dell'offerta ma se si procederà alla vendita ed alle modalità ovvero quanto debito verrà abbattuto e quanto personale seguirà la rete, che a sua volta determinerà la sostenibilità di ciò che resta (compreso il debito residuo).
 

Tim, tutte le date chiave per NetCo e mosse Governo​


di Daniela La Cava
29 Maggio 2023 13:33
Si preannuncia una calda estate per Tim. Con una agenda fitta di appuntamenti. Già oggi è previsto il consiglio di amministrazione dell’ex monopolista che si riunisce per pronunciarsi sulla nomina di un nuovo consigliere. Da cerchiare in rosso anche la data del 9 giugno: termine entro il quale è possibile presentare le offerte non vincolanti migliorative definitive sulla rete fissa, la cosiddetta NetCo. Ma allargando lo sguardo all’intero settore delle tlc italiano, si attendono le mosse del Governo che potrebbe presto presentare un pacchetto d’interventi a favore del comparto.

Tim e la sua agenda: un ‘caldo giugno’ in vista​

Tra gli appuntamenti di Tim c’è la riunione del board di oggi. Il cda si riunisce con l’obiettivo di cooptare un consigliere al posto di Arnaud de Puyfontaine. Vivendi, primo azionista del gruppo, ha proposto come candidato Luciano Carta, già presidente di Leonardo, per occupare questa poltrona. Una settimana fa, sul tema il comitato nomine di Tim ha dato il via all’istruttoria e presenterà al board una rosa di nomi, tra cui quello di Carta.
Tra una decina di giorni si attende l’offerta finale per la rete fissa. Lo scorso 4 maggio, l’azienda guidata da Pietro Labriola ha, infatti, comunicato al mercato di avere “analizzato in profondità le offerte non vincolanti ricevute per Netco dal consorzio formato da CdP Equity e Macquarie Infrastructure and Real Assets (Europe) Limited e da Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P. (“KKR”) e le ha ritenute non ancora adeguate”.
“Considerata la disponibilità espressa da almeno uno degli offerenti a migliorarla, il Consiglio ha ritenuto di sondare tale disponibilità, al fine di ottenere un’offerta finale entro il 9 giugno prossimo venturo”, si legge ancora nella nota.
Il 22 giugno dovrebbe nuovamente riunirsi il cda di Tim che vaglierà e discuterà delle “nuove possibili offerte”. Non è da escludere la possibilità che gli attori in campo possano presentare una offerta congiunta.
Da annotarsi, infine, la data del prossimo 2 agosto quando verranno approvati i risultati dei primi sei mesi dell’anno.

Equita dice ancora buy e guarda ai prossimi passaggi importanti per Tim e le tlc​

Equita Sim, che conferma la raccomandazione buy su Telecom Italia, si sofferma sui “prossimi passaggi importanti per Tim e il settore“. In particolare, gli analisti della sim si soffermano su due temi chiave: il primo è “la definizione di un decreto-legge del Governo che definisca alcuni interventi a favore del settore (dall’inserimento tra gli energivori, ai sussidi al passaggio alla fibra, ai nuovi limiti elettromagnetici)”; il secondo riguarda invece “la decisione definitiva di Agcom sulle tariffe wholesale, che dovrebbe chiarire anche la data di applicazione (probabilmente da gennaio, ma sono emersi articoli di stampa che ipotizzavano un avvio da giugno)”.
 
La ragione mi induce a fare questa riflessione: MI pare sinceramente surreal che Telecom abbia fissato una dead line precisa, proprio per il 9 giugno, avente ad oggetto una offerta, addirittura vincolante, senza che siano stati fatti prima tutti quei passaggi informali volti ad accertarsi, in definitiva, che questa offerta arrivi. Sarebbe al limite della truffa per tutto il mercato. Dall'altro lato comincio a temere che la ragione conti poco.
 
Il problema era ed è vivendi. Però adesso ha nominato un suo uomo nel cda.
Secondo me l'importante è che venda la rete, anche a 20 + 2mld, con un qualche mgl di dipendenti. Il titolo arriverebbe di corso a 0.37/0,38.
Ma non capisco se la rete la vogliono vendere o no.
 
Io non mi stupirei se il governo, una volta stabilito da Tim che la rete si vende e a chi, imponesse prima un voto del Parlamento se si può fare o no.
E non escluderei che la richiesta possa venire anche dalle opposizioni
 
Il 6,5 al lordo o al netto delle spese? Grazie
Col senno del poi, non né avrei fatto nulla, ovvio. Spese a parte
Il 6,5 al lordo o al netto delle spese? Grazie
Col senno del poi non avrei fatto nulla. Spese a parte, che hanno raggiunto il 25% di quel 6,5% per pagare una decina di procedimenti. Si corre dietro gli avvocati ma trovano sempre scappatoie, o forse l'avvocato non era quello giusto.
 
Il problema era ed è vivendi. Però adesso ha nominato un suo uomo nel cda.
Secondo me l'importante è che venda la rete, anche a 20 + 2mld, con un qualche mgl di dipendenti. Il titolo arriverebbe di corso a 0.37/0,38.
Ma non capisco se la rete la vogliono vendere o no.
Io non capisco se la vogliono comprare o no ..
 
Io non mi stupirei se il governo, una volta stabilito da Tim che la rete si vende e a chi, imponesse prima un voto del Parlamento se si può fare o no.
E non escluderei che la richiesta possa venire anche dalle opposizioni
ciao @alberto71
in base a cosa dovrebbe pronunciarsi il parlamento?
 
ECONOMIA

Perché la Carta di Vivendi per Tim non è amata a Palazzo Chigi​

  • 29 Maggio 2023 07:56
di Michelangelo Colombo

Come è stata accolta nel governo Meloni la mossa Carta di Vivendi per Tim? Fatti, nomi, rumors e approfondimenti

La prima mossa del nuovo consulente di Vivendi, l’analista Daniele Ruvinetti, su Tim non sta avendo i successi sperati.
Vivendi, per il posto lasciato vuoto nel cda di Tim dall’amministratore delegato del colosso francese Arnaud de Puyfontaine lo scorso 16 gennaio, ha indicato negli scorsi giorni “Luciano Carta – ex presidente di Leonardo, uomo delle istituzioni in precedenza a capo dell’Aise, l’Agenzia informazioni e sicurezza esterna, i servizi segreti che hanno preso il posto del Sismi nel 2007 – che avrebbe i requisiti di indipendenza”, ha flautato il quotidiano Repubblica elogiando de facto la carta del gruppo francese con Carta per raffreddare gli animi sul controverso dossier rete Tim e trovare una soluzione sistemica (qui e qui gli approfondimenti più recenti di Start Magazine).
Dal punto di vista mediatico e politico (almeno a livello ufficiale), ha sortito grande apprezzamento da parte di due personalità politiche minori ma che hanno un certo peso nella maggioranza che sostiene il governo Meloni: da una parte il ciellino Maurizio Lupi di Noi Moderati (d’altronde i consulenti di Vivendi in Italia, prima Andrea Pezzi e ora Ruvinetti, sono stati spesso habitué del Meeting di Comunione e liberazione a Rimini), dall’altro il leghista Claudio Durigon; anche se non sono chiari motivi e competenze dei due in materia di tlc per scapicollarsi a plaudire al nome di un azionista straniero per il cda di un gruppo italiano peraltro partecipato da una componente pubblica rilevante come la Cassa depositi e prestiti.

L’eccitazione di Lupi e Durigon per il “francese” Carta è subito stata raffreddata da una voce che si è rapidamente diffusa nei ministeri interessati: Carta non è amato a Palazzo Chigi. Sarà vero?
Alla presidenza del Consiglio, peraltro, c’è un sottosegretario, Alessio Butti di Fratelli d’Italia, che i francesi osservano con attenzione visto che segue la partita della rete di Tim. La galassia italiana composta da consulenti, comunicatori e lobbisti che gravitano attorno a Vivendi ha notato positivamente come Butti non si sia mai lasciato andare a giudizi troppo negativi verso il gruppo francese, né direttamente né indirettamente considerati sia il suo Piano Minerva (Opa di Cdp su Tim che non è stata mai criticata da Vivendi) sia dichiarazioni di giorni fa del sottosegretario.
Il dossier sulla rete Tim “è una questione che riguarda aziende private” e “non ci preoccupa nulla: è opportuno che i privati si chiariscano. Noi possiamo solo auspicare che lo facciano velocemente”, ha sottolineato il sottosegretario all’Innovazione, Alessio Butti, in maniera equidistante rispetto ad azionisti italiani e stranieri: “Intendiamo ribadire che il governo gradirebbe avere un controllo pubblico sulla rete. Vogliamo anche essere coerenti con tutto ciò che sono le norme Antitrust a livello europeo”, emerge da un testo e da un video di Butti pubblicati sul sito Key4biz, diretto da Raffaele Barberio, neo consulente di Butti.
Ma sulla carta di Vivendi con Carta gli umori prevalenti alla presidenza del Consiglio sono di diversa impostazione. Ha scritto (non smentito) Dagospia: “I due uomini ombra di Giorgia Meloni, Fazzolari e Mantovano, ancora non ci possono credere che l’ex capo dei servizi segreti ed ex presidente di un’azienda strategica come Leonardo, Luciano Carta, abbia accettato di arruolarsi con i francesi di Vivendi per sostituire, all’interno del Cda di Tim, il dimissionario Arnaud de Puyfontaine per poi issarlo sulla poltrona presidenziale di Salvatore Rossi”.
Non è eccentrico lo scarso afflato di Palazzo Chigi per Carta, che fu voluto dal Movimento 5 Stelle alla presidenza di Leonardo e che non è stato confermato al pari di Alessandro Profumo alla testa del gruppo ex Finmeccanica. Al posto di Carta, il governo Meloni ha scelto l’ambasciatore Stefano Pontecorvo che non ha una connotazione politico-partitica a differenza di Carta e che ha ricevuto deleghe più pesanti di quelle che aveva Carta. Il quale, in Leonardo, non viene ricordato in maniera particolarmente apprezzabile.
Evidentemente l’analista Ruvinetti, nuovo superconsulente italiano di Vivendi, seguito (pare) dal lobbista-comunicatore Gianluca Comin, deve ancora lavorare molto sulla carta Carta.
 
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