il fallimento è intrinseco in questo modo di ragionare
assistenzialista statalista....
piangere su un punto di forza (non avere contributi)invece di individuare i propri punti di debolezza (il conformismo)....
Non deve essere la norma avere soldi dallo stato , ma vendere copie accattivando il pubblico di consumatori...come fa qualsiasi azienda sul mercato nel mondo democratico ....Il lettore ha sempre ragione e se non ti compra è colpa tua...

....e quanto sta accadendo pure nel mondo televisivo pay a mediaset premium rispetto all'ottima sky..
LA MATEMATICA - Secondo gli editori di
Pubblico, a determinare la chiusura è la matematica. «Il punto di pareggio era a 9.600 copie - spiega Telese, nella delicata posizione di direttore/editore -. Poi siamo scesi, con alcuni risparmi, a 8.200. Ma i nostri lettori, seppur affezionati, si fermano a 4.00o. Non ce l'abbiamo fatta ad andare avanti con le nostre forze».
Pubblico, infatti, sin dall'inizio si è vantato di non ricevere alcun finanziamento dallo Stato.
«Non abbiamo dietro né un grande partito né un grande costruttore - aggiunge -. E così,quando i soldi sono finiti (il capitale sociale iniziale era di 748 mila euro, ndr) i soci hanno dimostrato difficoltà a ricapitalizzare».
La vita breve di «Pubblico» Chiude dopo 100 giorni il giornale di Telese - Corriere Roma