Televendite - II

figurati, io adoro la franchezza.
Faccenda mi è pure simpatico umanamente, ma se ha studiato arte per anni per poi finire a spacciare Miniati, Costantini, Scuffi e compagnia come grandi artisti, beh allora o ha capito poco o non sta facendo un gran servizio al suo titolo di "professore"

Infatti Scuffi non è un artista è solo un pover uomo che pittura parecchio ma parecchio bene:D
La sua pittura a qualcuno piace e la gente (a cui piace quella pittura) è ben disposta a comprare i suoi dipinti e goderseli felicemente (come il sottoscritto).
Scuffi non è un artista e su questo siamo in perfetta sintonia :yes:
Certo se per essere artisti bisogna proporre quello che vedo oggi in circolazione meglio non esserlo.:no::censored:
Godetevi i vostri Artisti OK!
 
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Infatti Scuffi non è un artista è solo un pover uomo che pittura parecchio ma parecchio bene:D
La sua pittura a qualcuno piace e la gente (a cui piace quella pittura) è ben disposta a comprare i suoi dipinti e goderseli felicemente (come il sottoscritto).
Scuffi non è un artista e su questo siamo in perfetta sintonia :yes:
Certo se per essere artisti bisogna proporre quello che vedo oggi in circolazione meglio non esserlo.:no::censored:
Godetevi i vostri Artisti OK!

non siamo in "perfetta sintonia" , hai scritto un intero post partendo da un punto che io non ho mai scritto - il bello è che citi pure il mio post -ossia che Scuffi per fare un nome non sarebbe un artista. Invece ho solo scritto che viene decantato come un "grande artista" quando è un onesto pittore e nulla più.
Quindi sarcasmo apprezzabile ma fuori bersaglio.
 
No ma ....questa nuova che mi e' spuntata ?? Pompei arte? Ma ...:confused::wall:, ma ha ricevuto un container di Festa :D
 
No ma ....questa nuova che mi e' spuntata ?? Pompei arte? Ma ...:confused::wall:, ma ha ricevuto un container di Festa :D

Si, ma sarebbe il caso che ricevessero anche un container di dizionari/grammatiche della lingua italiana...:rolleyes:
 
non siamo in "perfetta sintonia" , hai scritto un intero post partendo da un punto che io non ho mai scritto - il bello è che citi pure il mio post -ossia che Scuffi per fare un nome non sarebbe un artista. Invece ho solo scritto che viene decantato come un "grande artista" quando è un onesto pittore e nulla più.
Quindi sarcasmo apprezzabile ma fuori bersaglio.

Ma infatti ti avevo dato ragione
Ma come si permette il Faccenda di usare quel "nomignolo" su Scuffi, siamo nel 2017 che lo dia ad altri!!Bannato
 
Ma poi cosa volete da Faccenda

Quando una persona vive e cresce in un simile ambiente e cultura (Firenze) ci si aspetta che possa avere una visione super partes nei riguardi dell'arte contemporanea?


Giovanni Faccenda è nato a Firenze nel 1967.
Critico e storico dell’arte, collabora con La Nazione e con vari periodici a carattere nazionale.
Fra le numerose esposizioni che ha curato, accompagnate più volte dall’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, si ricordano le antologiche di de Chirico, Morandi, Utrillo, Ligabue, Rosai, nonché le grandi rassegne «Da Picasso a Botero» e «Giorgio de Chirico e un Novecento prima e dopo la Transavanguardia».
È anche autore del saggio «Da Böcklin a de Chirico, la lunga alba della pittura metafisica».

Dai sveglia sveglia sveglia!!!
 
Buongiorno ragazzi!

Sono passato da queste parti dopo tanto tanto tempo per salutare i vecchi - e nuovi - amici di FolArt e mi sono ritrovato in questa discussione sempre attuale dato che il mezzo televisivo, come dimostrano le statistiche, assume sempre più importanza, pur dimensionalmente non ancora fondamentale, nel mercato dell'arte.

Il mio parere è che risulta sempre antipatico fare graduatorie o confronti tra artisti, oppure darne un giudizio tranchant, quando tutti hanno il diritto di esprimersi con i mezzi naturali, culturali, relazionali che possiedono e - sempre - una loro dignità cui prestare il dovuto rispetto.

Di una cosa, riguardo al tema, sono certo: la netta linea di demarcazione tra critici e studiosi d'arte da una parte e venditori di prodotti artistici dall'altra.
Da non confondere mai e poi mai.

I venditori vendono, lapalissiano, e quando si autoergono a professori fanno sorridere. A Milano si dice: cioccolataio fai il tuo mestiere.
Quindi, con tutto il rispetto di cui sopra per chiunque e comunque, e con tutta la simpatia per i nomi citati e alcuni altri, penso occorra sempre tener presente i ruoli di ciascuno e non confonderli.

micromario
 
Si, ma sarebbe il caso che ricevessero anche un container di dizionari/grammatiche della lingua italiana...:rolleyes:

Esatto.... inguardabile, io da uno che parla così non ci comprerei neanche un mestolo, se non per picchiarlo...:D
 
Buongiorno ragazzi!

Sono passato da queste parti dopo tanto tanto tempo per salutare i vecchi - e nuovi - amici di FolArt e mi sono ritrovato in questa discussione sempre attuale dato che il mezzo televisivo, come dimostrano le statistiche, assume sempre più importanza, pur dimensionalmente non ancora fondamentale, nel mercato dell'arte.

Il mio parere è che risulta sempre antipatico fare graduatorie o confronti tra artisti, oppure darne un giudizio tranchant, quando tutti hanno il diritto di esprimersi con i mezzi naturali, culturali, relazionali che possiedono e - sempre - una loro dignità cui prestare il dovuto rispetto.

Di una cosa, riguardo al tema, sono certo: la netta linea di demarcazione tra critici e studiosi d'arte da una parte e venditori di prodotti artistici dall'altra.
Da non confondere mai e poi mai.

I venditori vendono, lapalissiano, e quando si autoergono a professori fanno sorridere. A Milano si dice: cioccolataio fai il tuo mestiere.
Quindi, con tutto il rispetto di cui sopra per chiunque e comunque, e con tutta la simpatia per i nomi citati e alcuni altri, penso occorra sempre tener presente i ruoli di ciascuno e non confonderli.

micromario


un grande piacere rileggerti qui.:bow::bow::bow:
 
Buongiorno ragazzi!

Sono passato da queste parti dopo tanto tanto tempo per salutare i vecchi - e nuovi - amici di FolArt e mi sono ritrovato in questa discussione sempre attuale dato che il mezzo televisivo, come dimostrano le statistiche, assume sempre più importanza, pur dimensionalmente non ancora fondamentale, nel mercato dell'arte.

Il mio parere è che risulta sempre antipatico fare graduatorie o confronti tra artisti, oppure darne un giudizio tranchant, quando tutti hanno il diritto di esprimersi con i mezzi naturali, culturali, relazionali che possiedono e - sempre - una loro dignità cui prestare il dovuto rispetto.

Di una cosa, riguardo al tema, sono certo: la netta linea di demarcazione tra critici e studiosi d'arte da una parte e venditori di prodotti artistici dall'altra.
Da non confondere mai e poi mai.

I venditori vendono, lapalissiano, e quando si autoergono a professori fanno sorridere. A Milano si dice: cioccolataio fai il tuo mestiere.
Quindi, con tutto il rispetto di cui sopra per chiunque e comunque, e con tutta la simpatia per i nomi citati e alcuni altri, penso occorra sempre tener presente i ruoli di ciascuno e non confonderli.

micromario

Una ventata di buonsenso puro! OK!

Un saluto
 
Buongiorno ragazzi!

Sono passato da queste parti dopo tanto tanto tempo per salutare i vecchi - e nuovi - amici di FolArt ...

micromario

Carissimo microalfa/micromario,

Che emozione rileggerti!

Bentornato tra gli "Amici dell'Arte" del FOL!!!

investart
 
Questa è solo una foto apparsa in settimana su instagram, ma ognuno ci vede quel che si merita :cool:

IMG_1242.jpg
 
Per chi ama la pittura di Xavier bel dipinto su Orler
20170603_193936.jpg
 

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Migneco e Bueno invenduti su Orler nonostante siano dei bei dipinti ciò vuol dire che li prezzano troppo cari o l'interesse per questo tipo di pittura sta pian piano scivolando nell'oblio.
Gli estimatori pian piano scremano (per l'età)le nuove leve si spostano su altro tipo di artisti e la naturale conseguenza è il tracollo sia dell''interesse che delle quotazioni...
Sono sempre più convinto che o si ha la forza per entrare nella storia dell'arte e rimanerci (PER SEMPRE) o si viene abbandonati e dimenticati nel tempo da tutto e tutti.:rolleyes:
 
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Beh abbandonare i due nomi citati mi sembra cosa buona e giusta. Soprattutto Migneco c'è da chiedersi come possa essere mai piaciuto a qualcuno :wall:
 
Migneco e Bueno invenduti su Orler nonostante siano dei bei dipinti ciò vuol dire che li prezzano troppo cari o l'interesse per questo tipo di pittura sta pian piano scivolando nell'oblio.
Gli estimatori pian piano scremano (per l'età)le nuove leve si spostano su altro tipo di artisti e la naturale conseguenza è il tracollo sia dell''interesse che delle quotazioni...
Sono sempre più convinto che o si ha la forza per entrare nella storia dell'arte e rimanerci (PER SEMPRE) o si viene abbandonati e dimenticati nel tempo da tutto e tutti.:rolleyes:

Beh, io direi per tutti e due i moti. Notoriamente i prezzi Orler sono cari da ustione, e quasi tutte le opere di rilievo che presentano sono in contovendita. Tra i fratelli Bueno e Migneco però c'è una bella differenza: non a caso, i capolavori di Antonio venduti da Farsetti sono saliti e hanno fatto delle ottime aggiudicazioni.
 
Migneco e Bueno invenduti su Orler nonostante siano dei bei dipinti ciò vuol dire che li prezzano troppo cari o l'interesse per questo tipo di pittura sta pian piano scivolando nell'oblio.
Gli estimatori pian piano scremano (per l'età)le nuove leve si spostano su altro tipo di artisti e la naturale conseguenza è il tracollo sia dell''interesse che delle quotazioni...
Sono sempre più convinto che o si ha la forza per entrare nella storia dell'arte e rimanerci (PER SEMPRE) o si viene abbandonati e dimenticati nel tempo da tutto e tutti.:rolleyes:

Ciò varrà, inevitabilmente, per tanti autori oggi di moda: crolleranno per sempre...l'importante è tenerlo sempre a mente...:cool:
 
Vinetti ha lasciato anche lui telemarket
 
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