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Membro cancellato 100749
Guest
Il punto sollevato da @Alessandro Celli e' sicuramente valido, ma stiamo comunque parlando di autori che hanno quotazioni molto significative anche se non passano sul mercato secondario. A questo punto si individua anche una fascia di collezionisti che hanno canali "preferenziali" nel caso vogliano vendere qualche opera, come mercanti e Private Sale mediate dalle case d'asta (oppure contatto diretto fra collezionisti).
Io pero' preferisco (da un punto di vista economico) autori che hanno sia questo mercato che un risconoscimento in asta, almeno in linea di principio.
Altrimenti, e qui chiedo un suggerimento, come faccio a capire se p.e. volessi comprare un lavoro di Penone, se lo sto strapagando (solo per entrare a far parte della cerchia che li possiede), oppure se la richiesta e' corretta? Si, insomma, qui si entra nel tema del rapporto di fiducia che si deve creare fra collezionista-gallerista, intermediario-collezionista, ma vorrei ricordarvi che anche ad altissimi livelli (e chi ha letto l'ultimo libro sul mondo dell'arte -The dark side of the boom - ma anche altri - lo ha trovato scritto sostanzialmente ad ogni pagina) il rischio c'e', eccome.
Io pero' preferisco (da un punto di vista economico) autori che hanno sia questo mercato che un risconoscimento in asta, almeno in linea di principio.
Altrimenti, e qui chiedo un suggerimento, come faccio a capire se p.e. volessi comprare un lavoro di Penone, se lo sto strapagando (solo per entrare a far parte della cerchia che li possiede), oppure se la richiesta e' corretta? Si, insomma, qui si entra nel tema del rapporto di fiducia che si deve creare fra collezionista-gallerista, intermediario-collezionista, ma vorrei ricordarvi che anche ad altissimi livelli (e chi ha letto l'ultimo libro sul mondo dell'arte -The dark side of the boom - ma anche altri - lo ha trovato scritto sostanzialmente ad ogni pagina) il rischio c'e', eccome.