il Resoconto Intermedio di Gestione Consolidato al 30 settembre 2022, che registra un’accelerazione nella crescita dei ricavi, trascinata dalla performance del settore Ferroviario, dal recupero del settore Trencher, grazie alla performance del mercato americano e da un miglior mix del settore Energy.
La marginalità del periodo è aumentata in termini assoluti rispetto ai primi nove mesi del 2021 pur scontando le variazioni dei prezzi collegate alla volatilità dei costi delle materie prime e dell’energia, nonché i costi di promozione delle attività commerciali necessarie a supportare la crescita dei ricavi nei prossimi mesi e gli oneri legati alla società Tesmec Saudi, il cui controllo è salito al 65% nel corso del terzo trimestre.
Si segnala, peraltro, che Tesmec, con l’obiettivo di eliminare gli impatti di tali elementi nel medio termine e incrementare ulteriormente la redditività aziendale, ha già avviato una serie di azioni e progetti volti alla generazione di efficienze e basati sull’innovazione di prodotti e tecnologie (i cui investimenti sono già stati avviati e in corso), sull’adeguamento dei prezzi di listino di vendita (anche tramite contrattazioni di revisione prezzi con le stazioni appaltanti nel caso di contratti di fornitura di medio-lungo periodo), nonché su investimenti per la sostanziale indipendenza energetica degli stabilimenti italiani.
L’Indebitamento finanziario netto, infine, è risultato in calo rispetto al 30 giugno 2022, ma superiore rispetto a quello al 31 dicembre 2021, esclusivamente in ragione dell’incremento del capitale circolante netto sia per l’aumento dei crediti commerciali (quale effetto diretto dell’aumento delle vendite) sia per la decisione di costituire uno stock strategico di magazzino (per far fronte alle criticità presentatesi sul mercato degli approvvigionamenti e nell’ambito dei flussi logistici e dei noli).