Purtroppo ho un tempo limitato da dedicare al forum e
per non continuare a scrivere messaggi sulla battigia l'anno scorso decisi di iniziare a pubblicare i primi quaderni con l'idea di poter rendere comprensibili i mattoncini basilari della materia ad una platea più ampia possibile di fruitori.
Se stai seguendo questo percorso ora dovresti essere decisamente ferrato sulle tecnicalità legate alla valutazione dell'inflazione, sul funzionamento di dettaglio del TFR e sulla sua capacità di proteggerti fino ad un certo livello inflattivo.
Ora dovresti altresì essere in grado di valutare la miglior scelta strategica di previdenza integrativa per la tua peculiare situazione lavorativa, integrando le indicazioni presenti nel secondo quaderno con le regole specifiche del tuo FPN, che ora dovresti essere in grado di interpretare autonomamente.
Come vedi negli ultimi sei mesi è stata già messa tanta carne al fuoco e la scorsa settimana con la pubblicazione del
terzo quaderno si è passati ad un livello di difficoltà superiore, dotando il lettore di una "
cassetta per gli attrezzi" che costituisce la dotazione essenziale per qualunque risparmiatore che abbia velleità di investire in autonomia i propri risparmi compiendo scelte finanziarie con discernimento.
Il quadro generale da cogliere ("
the big picture" nell'accezione anglosassone) consiste nella priorità per l'investitore di assimilare prima di tutto le tecnicalità di funzionamento degli strumenti finanziari più interessanti (TFR, FPN, FPA, BTP, BTP Italia, BTP€i, ETF, ETC, CD, etc.) con lo scopo di massimizzare l'efficienza della quota parte "
deterministica" degli strumenti finanziari scelti.
Una volta acquisita padronanza delle tecnicalità degli strumenti finanziari si può passare a costruire la conoscenza di base che permetta di massimizzare l'efficienza della quota parte "
stocastica" degli strumenti finanziari (in molti casi preponderante).
Quando avrai raggiunto adeguata padronanza nel trattare sia l'aspetto "certo" sia quello "incerto" dei tuoi investimenti sarai finalmente in grado di prendere decisioni autonome ritagliate su misura per profilo di rischio e orizzonte temporale.
Quel giorno per te diverrà lampante che è assolutamente irrilevante quale sia la taglia dell'abito, il numero di scarpe o il gusto del gelato preferito di rrupoli perché, fuor di metafora, avrai finalmente acquisito consapevolezza del fatto che tu hai esigenze ed obiettivi peculiari, che valgono unicamente per il tuo personale profilo di investitore (esigenze che non sono nemmeno statiche ed immutabili ma cambiano pure nel tempo).
Anche conoscere l'ultimo titolo azionario acquistato da Warren Buffett risulterà per te di fatto irrilevante e riconducibile a mero voyeurismo, non conoscendo i suoi obiettivi specifici di investimento che potrebbero essere squisitamente ludici...
Quello descritto (molto sinteticamente) è un possibile sentiero da percorrere per il risparmiatore che intenda occuparsi personalmente delle proprie finanze ma ovviamente non è l'unica via praticabile: chi non ha il tempo o non ha l'interesse per la finanza personale può scegliere di delegare a terzi la gestione dei propri risparmi (consulenti finanziari indipendenti detti CFI, ex promotori finanziari ora detti CFAOS, gestioni patrimoniali, private banking, etc) con tutti i costi e i rischi annessi a tali scelte.