TFR o fondo pensione?

ragazzi il tfr conviene in azienda oppure conviene versarlo in qualche fondo di accantonamento?
operaio da 1400 euro al mese in busta.
io c'è l' ho in azienda, ma per cambiarlo e versarlo in un fondo come dovrei fare?
grazie
 
ragazzi il tfr conviene in azienda oppure conviene versarlo in qualche fondo di accantonamento?
operaio da 1400 euro al mese in busta.
io c'è l' ho in azienda, ma per cambiarlo e versarlo in un fondo come dovrei fare?
grazie
Il mio consiglio è versarlo su fondo di categoria ed integrare con contributi volontari (a seconda delle condizioni il datore di lavoro è tenuto ad effettuare a sua volta un ulteriore versamento a suo carico) che saranno deducibili dal reddito.
 
Come faccio a sapere quale è il fondo della mia categoria?
 
Lavoro + o - da 25 anni stessa azienda e ho lasciato tutto nel TFR, con la "Fornero" mi mancherebbero circa 20 anni.
Ho una certa disponibilità che potrei investire per poter ambire ad una rendita fissa rivalutata al costo della vita.

La domanda è: da dove si comincia?
?? Lavori da 25 e te ne mancano ancora 20 ?? Si lavora per 45 anni?!!???:eek::eek:
Ma dico...dopo 45 anni di lavoro uno dovrebbe avere gia una pensione pubblica dignitosa..!!! :mmmm::mmmm: altro che fp o complementare...boohh?
 
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La vera convenienza del FP di categoria sta nel contributo aggiuntivo a carico dell'azienda e nella deducibilita' fiscale.
In caso di aliquota IRPEF elevata le deduzioni battono qualsiasi rivalutazione TFR anche con inflazione attuale
Bisognerebbe dimostrarlo
 
Bisognerebbe dimostrarlo

Dipende da quanto tempo intendi investire nell'analisi di questo strumento finanziario previdenziale.

Lo scorso anno è stato pubblicato una sorta di percorso accelerato per chi intende acquisire tutti gli aspetti finanziari e fiscali di rilievo ai fini della valutazione di convenienza.

Già dopo questa prima formazione intensiva comincia ad esserti più chiara la casistica ed anche se tu ricadi o meno in una dei casi che più si avvantaggerebbero dall'adesione ad un FP.

Dopo aver compreso tutti i meccanismi fiscali, se non fossi ancora persuaso, il passo successivo consiste nel simulare il tuo caso personale con il tool FPvsETF che trovi linkato in questo post:

OK boomer, Draghi ha detto di rivolgerti a R.i.t.a., comincia a farci un pensiero

Come vedi c'è tanta carne al fuoco per chi intende essere iniziato a questi strumenti... ;)


EDIT: agli strumenti già segnalati aggiungo la pubblicazione di un quaderno espressamente dedicato alla risoluzione del problema matematico oggetto di questo thread, sperando possa essere d'aiuto a chi non ha ancora preso una decisione definitiva in merito:

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Dipende da quanto tempo intendi investire nell'analisi di questo strumento finanziario previdenziale.

Lo scorso anno è stato pubblicato una sorta di percorso accelerato per chi intende acquisire tutti gli aspetti finanziari e fiscali di rilievo ai fini della valutazione di convenienza.

Già dopo questa prima formazione intensiva comincia ad esserti più chiara la casistica ed anche se tu ricadi o meno in una dei casi che più si avvantaggerebbero dall'adesione ad un FP.

Dopo aver compreso tutti i meccanismi fiscali, se non fossi ancora persuaso, il passo successivo consiste nel simulare il tuo caso personale con il tool FPvsETF che trovi linkato in questo post:

OK boomer, Draghi ha detto di rivolgerti a R.i.t.a., comincia a farci un pensiero

Come vedi c'è tanta carne al fuoco per chi intende essere iniziato a questi strumenti... ;)
Comunque rruppoli tu che sei un professionista-matematico nonchè divulgatore perchè non consigli anche sulle forme di investimento oltre che su Fondi Pensione? Sarebbe interessante seguirti anche per quanto riguarda Buoni, BTP, azioni, obbligazionario etc. Su che strumenti ti dirigi?
 
Non é stato colto il senso del messaggio...pazienza
 
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Comunque rrupoli tu che sei un professionista-matematico nonchè divulgatore perchè non consigli anche sulle forme di investimento oltre che su Fondi Pensione? ....

Purtroppo ho un tempo limitato da dedicare al forum e per non continuare a scrivere messaggi sulla battigia l'anno scorso decisi di iniziare a pubblicare i primi quaderni con l'idea di poter rendere comprensibili i mattoncini basilari della materia ad una platea più ampia possibile di fruitori.

Se stai seguendo questo percorso ora dovresti essere decisamente ferrato sulle tecnicalità legate alla valutazione dell'inflazione, sul funzionamento di dettaglio del TFR e sulla sua capacità di proteggerti fino ad un certo livello inflattivo.

Ora dovresti altresì essere in grado di valutare la miglior scelta strategica di previdenza integrativa per la tua peculiare situazione lavorativa, integrando le indicazioni presenti nel secondo quaderno con le regole specifiche del tuo FPN, che ora dovresti essere in grado di interpretare autonomamente.

Come vedi negli ultimi sei mesi è stata già messa tanta carne al fuoco e la scorsa settimana con la pubblicazione del terzo quaderno si è passati ad un livello di difficoltà superiore, dotando il lettore di una "cassetta per gli attrezzi" che costituisce la dotazione essenziale per qualunque risparmiatore che abbia velleità di investire in autonomia i propri risparmi compiendo scelte finanziarie con discernimento.

Il quadro generale da cogliere ("the big picture" nell'accezione anglosassone) consiste nella priorità per l'investitore di assimilare prima di tutto le tecnicalità di funzionamento degli strumenti finanziari più interessanti (TFR, FPN, FPA, BTP, BTP Italia, BTP€i, ETF, ETC, CD, etc.) con lo scopo di massimizzare l'efficienza della quota parte "deterministica" degli strumenti finanziari scelti.

Una volta acquisita padronanza delle tecnicalità degli strumenti finanziari si può passare a costruire la conoscenza di base che permetta di massimizzare l'efficienza della quota parte "stocastica" degli strumenti finanziari (in molti casi preponderante).

Quando avrai raggiunto adeguata padronanza nel trattare sia l'aspetto "certo" sia quello "incerto" dei tuoi investimenti sarai finalmente in grado di prendere decisioni autonome ritagliate su misura per profilo di rischio e orizzonte temporale.

Quel giorno per te diverrà lampante che è assolutamente irrilevante quale sia la taglia dell'abito, il numero di scarpe o il gusto del gelato preferito di rrupoli perché, fuor di metafora, avrai finalmente acquisito consapevolezza del fatto che tu hai esigenze ed obiettivi peculiari, che valgono unicamente per il tuo personale profilo di investitore (esigenze che non sono nemmeno statiche ed immutabili ma cambiano pure nel tempo).

Anche conoscere l'ultimo titolo azionario acquistato da Warren Buffett risulterà per te di fatto irrilevante e riconducibile a mero voyeurismo, non conoscendo i suoi obiettivi specifici di investimento che potrebbero essere squisitamente ludici... ;)

Quello descritto (molto sinteticamente) è un possibile sentiero da percorrere per il risparmiatore che intenda occuparsi personalmente delle proprie finanze ma ovviamente non è l'unica via praticabile: chi non ha il tempo o non ha l'interesse per la finanza personale può scegliere di delegare a terzi la gestione dei propri risparmi (consulenti finanziari indipendenti detti CFI, ex promotori finanziari ora detti CFAOS, gestioni patrimoniali, private banking, etc) con tutti i costi e i rischi annessi a tali scelte.
 
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Purtroppo ho un tempo limitato da dedicare al forum e per non continuare a scrivere messaggi sulla battigia l'anno scorso decisi di iniziare a pubblicare i primi quaderni con l'idea di poter rendere comprensibili i mattoncini basilari della materia ad una platea più ampia possibile di fruitori.

Se stai seguendo questo percorso ora dovresti essere decisamente ferrato sulle tecnicalità legate alla valutazione dell'inflazione, sul funzionamento di dettaglio del TFR e sulla sua capacità di proteggerti fino ad un certo livello inflattivo.

Ora dovresti altresì essere in grado di valutare la miglior scelta strategica di previdenza integrativa per la tua peculiare situazione lavorativa, integrando le indicazioni presenti nel secondo quaderno con le regole specifiche del tuo FPN, che ora dovresti essere in grado di interpretare autonomamente.

Come vedi negli ultimi sei mesi è stata già messa tanta carne al fuoco e la scorsa settimana con la pubblicazione del terzo quaderno si è passati ad un livello di difficoltà superiore, dotando il lettore di una "cassetta per gli attrezzi" che costituisce la dotazione essenziale per qualunque risparmiatore che abbia velleità di investire in autonomia i propri risparmi compiendo scelte finanziarie con discernimento.

Il quadro generale da cogliere ("the big picture" nell'accezione anglosassone) consiste nella priorità per l'investitore di assimilare prima di tutto le tecnicalità di funzionamento degli strumenti finanziari più interessanti (TFR, FPN, FPA, BTP, BTP Italia, BTP€i, ETF, ETC, CD, etc.) con lo scopo di massimizzare l'efficienza della quota parte "deterministica" degli strumenti finanziari scelti.

Una volta acquisita padronanza delle tecnicalità degli strumenti finanziari si può passare a costruire la conoscenza di base che permetta di massimizzare l'efficienza della quota parte "stocastica" degli strumenti finanziari (in molti casi preponderante).

Quando avrai raggiunto adeguata padronanza nel trattare sia l'aspetto "certo" sia quello "incerto" dei tuoi investimenti sarai finalmente in grado di prendere decisioni autonome ritagliate su misura per profilo di rischio e orizzonte temporale.

Quel giorno per te diverrà lampante che è assolutamente irrilevante quale sia la taglia dell'abito, il numero di scarpe o il gusto del gelato preferito di rrupoli perché, fuor di metafora, avrai finalmente acquisito consapevolezza del fatto che tu hai esigenze ed obiettivi peculiari, che valgono unicamente per il tuo personale profilo di investitore (esigenze che non sono nemmeno statiche ed immutabili ma cambiano pure nel tempo).

Anche conoscere l'ultimo titolo azionario acquistato da Warren Buffett risulterà per te di fatto irrilevante e riconducibile a mero voyeurismo, non conoscendo i suoi obiettivi specifici di investimento che potrebbero essere squisitamente ludici... ;)

Quello descritto (molto sinteticamente) è un possibile sentiero da percorrere per il risparmiatore che intenda occuparsi personalmente delle proprie finanze ma ovviamente non è l'unica via praticabile: chi non ha il tempo o non ha l'interesse per la finanza personale può scegliere di delegare a terzi la gestione dei propri risparmi (consulenti finanziari indipendenti detti CFI, ex promotori finanziari ora detti CFAOS, gestioni patrimoniali, private banking, etc) con tutti i costi e i rischi annessi a tali scelte.
Perdonami però quello che dici è vero a metà, a mio avviso. Un portafoglio che abbia una percentuale di rendimento annua del 10% è sicuramente un portafoglio di tutto rispetto da cui prendere spunto. Pertanto, se tu hai questa capacità ( o chi altro l'abbia) è sicuramente da prendere ad esempio, a prescindere dal profilo di rischio della persona.

Io, per esempio, sono orientato ad un profilo di rischio molto elevato. Ho sempre visto di molto gradimento i titoli con elevato dividend yield in quanto il fatto di avere un flusso di cassa costante sul conto corrente (a mò di rendita) mi ha sempre integrato in previsione di periodo non prosperi.

Detto questo la tue abilità matematiche e di ragionamento sono fuori dal comune e quindi che ben venga che esperti come te popolano il forum di perle di saggezza!
 
ragazzi il tfr conviene in azienda oppure conviene versarlo in qualche fondo di accantonamento?
operaio da 1400 euro al mese in busta.
io c'è l' ho in azienda, ma per cambiarlo e versarlo in un fondo come dovrei fare?
grazie

Come faccio a sapere quale è il fondo della mia categoria?

Se hai un contratto metalmeccanici, il tuo fondo di riferimento è Cometa
 
ragazzi il tfr conviene in azienda oppure conviene versarlo in qualche fondo di accantonamento?
operaio da 1400 euro al mese in busta.
io c'è l' ho in azienda, ma per cambiarlo e versarlo in un fondo come dovrei fare?
grazie
Consiglio spassionato: lascia il TFR in azienda.
Non accade spesso come nel 2022 che i fondi pensione hanno perso il 10% mentre il TFR è stato rivalutato dell'inflazione.
Il TFR Nel medio-lungo termine potrà anche risultare meno redditizio di altri investimenti ma è di certo il meno rischioso.
Visto il futuro incerto io ti consiglio di puntate sul TFR è lo strumento più efficace contro l'inflazione.
E quando dovessi cambiare idea, dopo aver approfondito puoi sempre passare a un fondo pensione di tua scelta. Il viceversa purtroppo non è possibile.
 
Consiglio spassionato: lascia il TFR in azienda.
Non accade spesso come nel 2022 che i fondi pensione hanno perso il 10% mentre il TFR è stato rivalutato dell'inflazione.
Il TFR Nel medio-lungo termine potrà anche risultare meno redditizio di altri investimenti ma è di certo il meno rischioso.
Visto il futuro incerto io ti consiglio di puntate sul TFR è lo strumento più efficace contro l'inflazione.
E quando dovessi cambiare idea, dopo aver approfondito puoi sempre passare a un fondo pensione di tua scelta. Il viceversa purtroppo non è possibile.
Esatto, chi non è consapevole fino in fondo della scelta che sta facendo deve lasciare il tfr in azienda, non deve metterlo sul fondo pensione solo perché qualcuno sul forum glielo ha suggerito. I fondi pensione sono strumenti di investimento, non salvadanai, quindi prima di investire il tfr bisogna studiare a fondo la questione, altrimenti meglio lasciare tutto com'è.
 
il plus del fondo pensione è nella tassazione, alcuni si sentono anche piu tranquilli a pensare il proprio tfr in un fondo invece che in una piccola o media impresa italiana (per aziende sotto i 50 dipendenti)
 
buon giorno ma aderendo al fondo puoi scegliere il comparto che vuoi dal garantito al bilanciato o azionario
 
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