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Il dibattito sulla scelta fra ETF e fondi gestiti resta aperto. Negli USA sono molto più avanti negli argomenti usati, mentre da noi si è ancora fermi alla pubblicistica spiccia.
Quello che ci si chiede è se un qualsiasi gestore possa essere considerato abile, oppure no.
La gestione degli ETF ha come mission quella di replicare passivamente l'indice. Ci riesce? Al 99,5% si. Quindi la gestione degli ETF è affidabile.
La gestione dei fondi attivi ha lo scopo di sovraperformare gli indici di riferimento. Ma il confronto fra gestione attiva e andamento benchmark non è sufficiente a stabilire l'abilità dei gestori: per valutarne le indiscusse capacità è necessario eliminare il dubbio che le performance possano essere frutto del caso. Il confronto va fatto con il miglior X% dell'universo di tutti i possibili portafogli attivi basati sui componenti del benchmark.
Fare meglio del benchmark non è affatto sufficiente a dimostrare le abilità di un gestore. In presenza di trend evidenti, un risultato leggermente inferiore al benchmark potrebbe egualmente essere indice di abilità; mentre in anni senza evidenti trend, un risultato molto superiore al benchmark potrebbe essere frutto del caso.
Outperforming Buy And Hold Does Not Prove Skill | Seeking Alpha
Alpha On Steroids, AKA 'Microwave Alpha' | Seeking Alpha
Mi pare strana una tua affermazione.
In presenza di trend evidenti se mai è l' opposto di ciò che hai scritto.
Se bastava seguire alcuni trend evidenti di settori o titoli, i gestori capaci dovevano sfruttarli per ottenere risultati superiori al benchmark.
Se un gestore ottiene risultati superiori al benchmark utilizzando metodologie ed analisi, è fuori luogo cercare di sminuirlo confrontandolo con il migliore 10% dei portafogli possibili. Fare un confronto del genere significa essere spinti da bias ostile nei confronti della gestione attiva.
Certe metodologie non pretendono di individuare il miglior portafoglio possibile o un portafoglio che rientri nel 10% dei portafogli a più elevata performance conoscibili a posteriori.
Ma cercano di avere probabilità apprezzabili di ottenere performance superiori a quelle di certi benchmark.
Inoltre il confronto più sensato è quello con la performance di strumenti di investimenti reali e alternativi ai fondi a gestione attiva, ossia gli ETF, e non con portafogli teorici conoscibili a posteriori.
Inoltre ci sono presunti fondi a gestione attiva , che in realtà sono praticamente passivi, si differenziano molto poco dal benchmark e avendo magari spese correnti di 1,90% , ovviamente ottengono sistematicamente risultati inferiori a quelli del benchmark, che è un indice senza commissioni di gestione.
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