TIM: a motori spenti NON ci si muove ! Svegliaaaaaaa !!!

Ne sei proprio sicuro ? Avvoltoi è la parola giusta e qui di moribondi ce ne sono parecchi da spolpare...:(
Anche oggi stesso copione...pochi volumi e discesa costante :'(

ma il sandwich non è quello che si mangia...ma quello dove una signorina ne prendo uno innanzi e uno retro...e indovina a che signorina mi riferivo...:D
 
Quand'è che sentiamo sto Singer pronunciare la fatidica:

"e allora la pacchia è finita, mandiamo il collione in minoranza...Olly inzeppali del secchio della spazzatura"
 
Quand'è che sentiamo sto Singer pronunciare la fatidica:

"e allora la pacchia è finita, mandiamo il collione in minoranza...Olly inzeppali del secchio della spazzatura"

nel cesso andrebbe meglio....dopo che ttutti abbiam fatto senza tirare lo sciacquone.....:angry:
 
questo è sempre tra i piedi
e cui deleghe per Sparkle e per la sicurezza aziendale passano a Franco Bernabe'

non lo sopporto, al pari di profumo...scarsi scarsi entrambi

è il primo sostanziale "risultato" dell'ingresso del fondo americano , ossia l'aver riportato in auge il Franco Bernabè, colui che anni fa se ne andò da Telecom sostenendo che era opportuno fare un adc :rolleyes:
(ma si spera abbia cambiato view nel frattempo !?)

il secondo risultato è che torna nel cassetto l'idea di scorporo sostanziale della rete fissa , ma quello io lo vedo come un aspetto positivo per gli azionisti long term e all'uopo posto un art. interessante di ieri :

ROMA (MF-DJ)--Amos Genish, l'a.d. di Telecom che nei giorni scorsi ha
incontrato tutti gli investitori, tra cui anche i rappresentanti di
Elliott, resta convinto che le critiche del fondo siano costruttive.

Lo scrive Repubblica, spiegando che Genish ha detto ai suoi che non si
sente "offeso" dalle dichiarazioni di Elliott ne' si sta "difendendo"
dagli attacchi, perche' come a.d. il suo compito e' realizzare un piano
credibile, mentre quello di Elliott non lo e', o non in tempi brevi. Per
quanto riguarda la rete, scrive il quotidiano, Genish e' determinato a
portare avanti una societarizzazione della rete e appena l'Agcom sara' in
grado di formulare il nuovo quadro regolatorio, cosa che non si
verifichera' prima dell'autunno, valutera' la possibilita' di procedere
per gradi: prima vuole collocare in Borsa una quota di minoranza e poi non
esclude nemmeno un'eventuale funzione della rete Telecom con Open Fiber.
Ma solo dopo l'arrivo in Borsa di quota di minoranza, e' il suo pensiero,
la rete avrebbe valori certi sulla base dei quali negoziare un eventuale
matrimonio con l'altro operatore di rete.

Genish ha spiegato agli investitori che il modo migliore per creare
valore per tutti gli azionisti e' procedere con la rete come fatto con le
torri di Inwit, mentre lo scorporo puro come quello proposto da Elliott
non sarebbe ottimale ne' realizzabile in tempi brevi. Sarebbero dello
stesso avviso anche Goldman Sachs e Credit Suisse, advisor di Telecom per
la valorizzazione della rete, secondo cui quotare l'infrastruttura
perdendone il controllo esporrebbe i soci Telecom al rischio di avere due
azioni che insieme valgono meno di quella di partenza.


Sul tema dei dividendi esulla conversione delle risparmio in ordinarie,
Genish resta convinto che siano entrambe interessanti solo a certe
condizioni, che al momento non si sono ancora verificate. Telecom deve
prima recuperare la pagella delle agenzie di rating e fino a quando cio'
non accadra' il gruppo non potra' pagare la cedola. Per Genish, le
condizioni per una conversione non sarebbero comuunqe mature e la
priorita' del gruppo resta ridurre il debito.

Per tutti questi motivi l'a.d., che pure avrebbe fatto tesoro dei
suggerimenti di Elliott, e' fiducioso che gli investitori incontrati tra
Londra, New York e Boston siano pronti a sostenere il suo piano
industriale.
rov

(fine)

MF-DJ NEWS
 
Adesso o risale sopra .78 o sono ..zzi :censored:
 
sperare che la Borsa non rifletta la situazione politica è impossibile.
TELECOM ITALIA - Il 4 maggio l'assemblea degli azionisti per rinnovare il board .
Ieri, 7 membri del CdA hanno presentato le proprie dimissioni insieme a quelle attese di Giuseppe Recchi: in questo modo, essendosi dimessa la maggioranza del consiglieri (8 su 15) l'intero board decade; l'assemblea straordinaria per il rinnovo è stata fissata il prossimo 4 maggio, il prossimo 9 aprile è il termine per presentare le liste.
Come atteso, Franco Bernabè è stato nominato vice-presidente con deleghe sulla sicurezza e su Sparkle, incarichi prima affidati a Giuseppe Recchi. L'assemblea del 24 aprile a questo punto si limiterà ad approvare il bilancio 2017 e a rinnovare il collegio sindacale.
La decisione di Vivendi di far decadere il board è una contromossa difensiva che era stata preventivata dalla stampa. Vivendi presenterà una sua lista di 10 candidati (con Genish come a.d.) che, se verrà battuta nelle votazioni, consentirà comunque la nomina di 5 consiglieri (eletti in questo caso come lista di minoranza). D'altro canto Elliott dovrà studiare il modo migliore per trovare il pieno appoggio dei fondi, dato che Assogestioni per prassi presenta una lista di soli indipendenti, non destinati ad assumere deleghe operative.
Dal nostro punto di vista, l'attuale incertezza può continuare ad alimentare l'appeal speculativo del titolo, in quanto Elliott potrebbe dover incrementare la sua quota (5,74% secondo ultima comunicazione Consob) per garantirsi la vittoria in assemblea.

Raccomandazione MOLTO INTERESSANTE, target price a 1,15

Per il momento non c'è alcuna intesa sulle presidenze dei due rami del Parlamento. Paolo Romani, candidato da Berlusconi al Senato, per il M5S è non votabile. Il Cavaliere pretende di incontrare Di Maio perché dice di essere lui il capo della coalizione, anche se il premier sarà Salvini.
Il segretario della Lega non ha però la forza per spaccare il centro-destra e abbandonare Forza Italia al suo destino. Se andasse a fare maggioranza da solo con il Movimento 5 stelle, si troverebbe schiacciato dalla forza dei grillini: il loro 32% (36% in termini di parlamentari eletti) contro il suo 17%.
Si è rifatto vivo Beppe Grillo. "Ma come, io mi sono fatto i comizi in giro per l'Italia dicendo che Renzi ha resuscitato Berlusconi e ora lo resuscitiamo noi? Non è possibile, dobbiamo dire no. Mai con la mummia, mai con lo *********".
Intanto il PD ritorna in gioco, magari appoggiando un pentastellato al Senato, in cambio di una presidenza PD alla Camera. Salvini è contrario ad un patto con il PD, ma se questo volesse far fuori Renzi, potrebbe ripensarci…
Il quadro macro è piuttosto tranquillo, contrariamente alla volatilità delle borse.
 
Ultima modifica:
Adesso o risale sopra .78 o sono ..zzi :censored:

questo è l'indice ftmib, day ore 10.

non corre alcun rischio, sta formando la spalla dx, al momento 22038. La sx è a 21907. il punto di non ritorno è la testa a 21460.
C'è un breakaway gap a 21826.
E' una occasione di accumulo.
FTSE MIB Index.jpg
 
in ogni caso, è indiscutibile come nelle ultime settimane il titolo abbia acquistato notevole forza relativa rispetto al mercato: in una seduta come quella odierna solo il mese scorso sarei già stato servito, adesso invece "balliamo" intorno alla parità senza troppa fatica..... ;)

Ci sarà mai qualcuno disposto ad investire soldi in una rete vecchia e piena di debiti??
 
sei distratto.....molto distratto...qui se la stanno contendendo questa vecchia bagascia.....tu continua pure a shortare....tanto la da a tutti :D
 
per adesso respinta da r1 a 0,79
importante non andare sotto 0,755
(anche se Tit si muove in genere scorrelata dall'indice , in questi gg si capirà poco specie se WS continuerà a fare la pazza, ma io spero oltreoceano rinsaviscano)
 
23 MAR 2018 10:30
AD AVVOLTOIO, AVVOLTOIO E MEZZO! - ELLIOTT CONTRO VIVENDI: ‘FAR DIMETTERE I CONSIGLIERI È UNA MOSSA CINICA E AL SERVIZIO DEI SUOI INTERESSI, A DANNO DEGLI ALTRI AZIONISTI CHE NON POTRANNO ESPRIMERE IL LORO VOTO NELL’ASSEMBLEA DEL 24 APRILE’ - GLI AMERICANI SONO INDIGNATI ALLO STESSO TEMPO ‘NON SOPRESI DELLA MOSSA’. E RICORDANO CHE LORO SONO IN TELECOM DAL 1999, ‘BEN PRIMA DI VIVENDI’

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paul singer
PAUL SINGER

(ANSA) - La mossa di Vivendi, che ha fatto dimettere i suoi consiglieri in Tim, viene bollata da Elliott come "cinica e al servizio dei suoi interessi" in quanto "ritarda la possibilità degli azionisti di Telecom Italia di esprimere il loro voto nell'assemblea del 24 aprile". "Questo è un altro esempio di come i diritti delle minoranze in Telecom Italia siano cancellati e della continua indifferenza alla migliori prassi di governo societario”, si legge in una nota del fondo Usa.



DE PUYFONTAINE BOLLORE
DE PUYFONTAINE BOLLORE

"Considerata la forza dietro la campagna di Elliott in Tim per migliorare sia le performance che la corporate governance di Telecom Italia, Elliott non è sorpreso di aver visto ieri le dimissioni di sette membri del board affiliati con Vivendi”, si legge ancora nella nota. Elliott ricorda anche a Vivendi il suo “track-record di 40 anni di consistente creazione di valore e il suo impegno duraturo e di lungo termine nel mettere in luce le carenze nella corporate governance e catalizzare cambiamenti positivi”. Al riguardo il fondo di Paul Singer sottolinea che “la storia del suo investimento in Telecom Italia risale al 1999, ben prima che Vivendi diventasse azionista della società”.
 
per adesso respinta da r1 a 0,79
importante non andare sotto 0,755
(anche se Tit si muove in genere scorrelata dall'indice , in questi gg si capirà poco specie se WS continuerà a fare la pazza, ma io spero oltreoceano rinsaviscano)

i futures americani sn incoraggianti:D
 
MARKET TALK: Telecom puo' decollare con Cda indipendente, Bernstein alza Tp
23/03/2018 10:43 MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Telecom I. segna un -0,67% a 0,7752 euro, resistendo bene ai cali diffusi sul mercato (Ftse Mib -1,69%) dopo che Bernstein ha alzato il prezzo obiettivo del titolo a 0,95 da 0,9 euro, confermando la raccomandazione outperform. Per gli analisti "la solida storia operativa e il piano strategico credibile" del gruppo meritano maggiori riconoscimenti. Gli esperti pensano infatti che il piano 2018-2020 di Telecom I. seppur impegnativo sia in Italia che in Brasile sia realizzabile senza problemi. Gli esperti pensano inoltre che Telecom I. possa "decollare" dopo aver sistemato la propria governance. In un mondo ideale, infatti, l'attuale battaglia sulla governance "potrebbe portare alla nascita di un Cda piu' indipendente", proseguono gli analisti, aggiungendo che anche in assenza di un Cda indipendente Telecom I. ha ampi spazi di rialzo. Dal punto di vista della valutazione la casa d'affari evidenzia poi che Telecom I. scambia a sconto rispetto alla media del settore nonostante "la crescita robusta dei flussi di cassa operativi". Bernstein alla luce di tutti questi ragionamenti ha alzato le stime sull'Ebitda e ridotto quelle sul Capex e di conseguenza ha aumentato il target price. sda susanna.scotto@mfdowjones.it
 
in ogni caso, è indiscutibile come nelle ultime settimane il titolo abbia acquistato notevole forza relativa rispetto al mercato: in una seduta come quella odierna solo il mese scorso sarei già stato servito, adesso invece "balliamo" intorno alla parità senza troppa fatica..... ;)

Questa è una considerazione non è stata ancora detta abbastanza. Passate le notizie il titolo va dove lo porta il mercato, ma si vede che non ha voglia di scendere.

Del resto tutti i principali analisti e banche d'affari danno obiettivi nettamente rialzisti su TIM, e da un pezzo. I grossi ne tengono conto. Da quando l'azione a tenaglia Elliott/Governo è entrata in fase operativa, non ha più senso vendere. Si va verso la valorizzazione della rete e la conseguente rivalutazione del titolo. Solo un accordo tra le varie parti che escluda in qualche modo questa azione, o la allunghi molto nel tempo, giustificherebbe l'abbandono di una strategia rialzista.
 
mi scuso se già a vs.conoscenza....

MARKET TALK: Telecom puo' decollare con Cda indipendente, Bernstein alza Tp 23/03/2018 10:43 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Telecom I. segna un -0,67% a 0,7752 euro, resistendo bene ai cali diffusi sul mercato (Ftse Mib -1,69%) dopo che Bernstein ha alzato il prezzo obiettivo del titolo a 0,95 da 0,9 euro, confermando la raccomandazione outperform. Per gli analisti "la solida storia operativa e il piano strategico credibile" del gruppo meritano maggiori riconoscimenti. Gli esperti pensano infatti che il piano 2018-2020 di Telecom I. seppur impegnativo sia in Italia che in Brasile sia realizzabile senza problemi. Gli esperti pensano inoltre che Telecom I. possa "decollare" dopo aver sistemato la propria governance. In un mondo ideale, infatti, l'attuale battaglia sulla governance "potrebbe portare alla nascita di un Cda piu' indipendente", proseguono gli analisti, aggiungendo che anche in assenza di un Cda indipendente Telecom I. ha ampi spazi di rialzo. Dal punto di vista della valutazione la casa d'affari evidenzia poi che Telecom I. scambia a sconto rispetto alla media del settore nonostante "la crescita robusta dei flussi di cassa operativi". Bernstein alla luce di tutti questi ragionamenti ha alzato le stime sull'Ebitda e ridotto quelle sul Capex e di conseguenza ha aumentato il target price. sda susanna.scotto@mfdowjones.it

se risale altrochè i BANG! SUPERSONICI uditi ieri in tutto il nord-ovest del nord Italia
 
vuoi vedere che vendono le risp per andare sulle ord in vista della conta per l'assemblea???
 
Il Consiglio di Amministrazione di TIM si è riunito oggi per esaminare – tra l’altro – la richiesta di integrazione dell’agenda dei lavori dell’Assemblea già convocata per il 24 aprile 2018 formulata dai soci Elliott International LP, Elliott Associates LP e The Liverpool Limited Partnership.

Nel contesto di detta riunione, il CdA ha preso atto delle dimissioni del Vice Presidente Esecutivo (oltre che Presidente del Comitato Strategico) Giuseppe Recchi, con decorrenza dalla data odierna.

In relazione alle deleghe sulla funzione Security e su attività e cespiti della Società rilevanti per la difesa e la sicurezza nazionale, già attribuite al Vice Presidente Recchi, il Consiglio di Amministrazione ha nominato Franco Bernabè Consigliere Delegato con analoga delega alla sicurezza aziendale. Lo stesso Consigliere Bernabè (già componente del Comitato Strategico) ha assunto, inoltre, la carica di Vice Presidente con le prerogative di legge e Statuto.

Nel corso del CdA, ciascuno dei seguenti membri del Consiglio ha rassegnato le proprie dimissioni con decorrenza dal giorno 24 aprile 2018, prima dello svolgimento dell’Assemblea Ordinaria della Società convocata per quella data:

il Presidente Esecutivo (componente di diritto del Comitato Strategico) Arnaud de Puyfontaine, i Consiglieri Camilla Antonini (componente del Comitato per il controllo e i rischi, indipendente), Frédéric Crépin (componente del Comitato Strategico e del Comitato per le nomine e la remunerazione), Felicité Herzog (componente del Comitato per il controllo e i rischi, indipendente), Marella Moretti (componente del Comitato per il controllo e i rischi, indipendente) ed Hervé Philippe (componente del Comitato per le nomine e la remunerazione). Analoga comunicazione è stata fatta pervenire in data odierna alla Società da parte del Consigliere Anna Jones (Presidente del Comitato per le nomine e la remunerazione, indipendente).

Nel rassegnare le proprie dimissioni i predetti consiglieri hanno espresso l’auspicio che tale gesto possa contribuire a fare chiarezza e a dare certezza alla governance della società, rimettendo all’Assemblea degli Azionisti la responsabilità di nominare ex novo l’organo consiliare in base alle ordinarie regole di legge e di Statuto.

Preso atto che dal 24 aprile 2018 (data di efficacia delle dimissioni) si integreranno le condizioni di cui all’art. 9.10 dello Statuto di TIM (secondo cui “ogni qualvolta la maggioranza dei componenti il Consiglio di Amministrazione venga meno per qualsiasi causa o ragione, i restanti Consiglieri si intendono dimissionari e la loro cessazione ha effetto dal momento in cui il Consiglio di Amministrazione è stato ricostituito per nomina assembleare”), il Consiglio di Amministrazione ha deciso a maggioranza di convocare per il giorno 4 maggio 2018 (presso l’auditorium di Rozzano, viale Toscana 3, in unica convocazione) un’Assemblea degli azionisti ordinari per procedere all’integrale rinnovo dell’organo consiliare. La nomina avverrà, come per legge e Statuto, sulla base di liste presentate dagli azionisti titolari almeno dello 0,5% del capitale con diritto di voto, nei termini di legge e dello Statuto societario.



In relazione a quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione non ha proceduto all’integrazione dell’ordine del giorno dell’Assemblea del 24 aprile 2018 (relativa alla revoca e alla sostituzione dei Consiglieri de Puyfontaine, Crépin, Herzog, Jones, Philippe e Recchi, che alla data saranno tutti dimissionari e cessati).



Il Collegio Sindacale si è riservato di procedere autonomamente all’integrazione dell’ordine del giorno dell’Assemblea del 24 Aprile 2018 ai sensi dell’art. 126-bis, quarto comma del TUF.

I curricula vitae dei Consiglieri citati sono pubblicati sul sito internet della Società.

Sulla scorta degli elementi a disposizione della Società, alla data dispongono di azioni TIM: Giuseppe Recchi n. 1.200.000 azioni di risparmio; Dario Frigerio n. 600.000 azioni ordinarie; Hérvé Philippe n. 12.500 azioni ordinarie.







Roma, 22 marzo 2018
 
sei distratto.....molto distratto...qui se la stanno contendendo questa vecchia bagascia.....tu continua pure a shortare....tanto la da a tutti :D

Ma che Short😊 Ai tempi ho avuto soddisfazioni da Tim, tifo Tim ma quando vedo che sono disposti a smembrarla per fare i loro giochetti non posso far altro che prenderne le distanze. Vogliono scorporare la rete che è punto di forza e dove servono investimenti, ma pensano veramente che ci sia qualcuno disposto a comprarla per pagare la brutta gestione francese?? Per creare valore avrebbero dovuto abbattere i 25 miliardi di debito!!
 
si intravede il color verde all' orizzonte........
 
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