Tim: Labriola, avanti con piano per separare rete e servizi (Sole)
Oggi 09:15 - MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--"Avanti con il piano di delayering" perche'' la strada per la creazione di valore passa attraverso la separazione di infrastruttura e servizi. E l''indicazione diventa quasi un imperativo in un mercato delle tlc che si trova "nel pieno di una tempesta perfetta", in cui servono "nuove regole e partnership per uscirne". Concetti sui quali l''ad Tim, Pietro Labriola, battera'' oggi dal palco di un Mobile World Congress di Barcellona partito ieri e in cui il numero uno dell''ex monopolista, a quanto risulta al Sole 24 Ore, cerchera'' di portare all''attenzione le istanze del settore in un momento nel quale, per il mercato italiano, finiscono inevitabilmente per intrecciarsi con un dossier sulla vendita di Netco (rete e Sparkle) di Tim che sta catalizzando l''attenzione. Nel corso delle ultime settimane ai ceo di Fastweb e Iliad Alberto Calcagno e Benedetto Levi che si sono detti pronti a entrare eventualmente in partita, si sono uniti i co-ceo di Wind Tre, Gianluca Corti e Benoit Hanssen, che hanno invitato a fare attenzione alla valorizzazione della rete, con l''idea che una cifra troppo alta potrebbe far disporre la ServiceCo di risorse in grado di creare distorsioni competitive. Intanto la proposta di Kkr e'' sul tavolo. E l''attesa e'' di capire se e come Cdp possa entrare nel match con un''offerta propria insieme con Macquarie o in alleanza con una Kkr che pero'' al momento non sembra intenzionata. In questo quadro il punto su cui Labriola intende insistere a Barcellona e'' che la separazione fra infrastruttura e servizi rappresenta una conditio sine qua non, con un modello verticalmente integrato da superare. Per Labriola, infatti, in scia con quanto affermato nel Capital Markets Day dello scorso luglio, reti e servizi sono due mondi che possono fare meglio se gestiti separatamente, con una maggiore concentrazione sui rispettivi punti di forza e sulla crescita potenziale, permettendo anche una migliore allocazione del capitale: da un lato le reti sono un business ad alto assorbimento di capitale, ma con meno rischi e con un orizzonte piu'' lungo, mentre dall''altro i nuovi servizi digitali offrono marginalita'' minori ma richiedono anche investimenti minori. Certo, questa indicazione strategica si rafforza considerando la tempesta perfetta che si e'' scatenata in Italia. In Europa i prezzi continuano a scendere (-16% in 10 anni, -32% in Italia), mentre il consumo dei dati cresce e il contesto regolatorio e'' messo all''indice dalle telco (non solo Tim). A tutto cio'' si aggiunge la necessita'' di andare avanti con gli investimenti (26% l''incidenza sui ricavi 2022 degli operatori) sempre piu'' ingenti per creare le reti di nuova generazione e le infrastrutture necessarie, fra cui i data center. Per questo Labriola invitera'' a un veloce cambio di passo per il mondo delle telco. Cosa che sara'' possibile solo pero'' se l''ecosistema lo permettera'' visto che - altro dei punti sottolineati - l''ad Tim portera'' all''attenzione del Mwc la necessita'' che legislatori nazionali e Authorities accompagnino, anziche'' sbarrargli la porta, un cambio del contesto regolatorio. Il risultato, secondo Labriola, deve essere la luce verde al consolidamento e l''introduzione di meccanismi per una redistribuzione piu'' equa dei costi legati alla crescita del traffico, attraverso il "fair share", vale a dire il contributo delle tech alla realizzazione delle reti. "Vincere la battaglia per il fair share, ma senza il via libera ai consolidamenti, non risolverebbe il problema fondamentale" ha dichiarato al Financial Times un ad Tim che ieri ha incontrato il commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton. In questo ragionamento il rinnovo della cornice politica e regolatoria per le Tlc e'' un pezzo fondamentale del puzzle da comporre per arrivare a un ecosistema digitale piu'' bilanciato. In cui sara'' piu'' facile per le telco far valere i propri plus, in primis la capillarita'', per promuovere nuove partnership (con servizi bancari e quant''altro) per creare valore.