Mi sembra un anno fà circa, qualcuno non mi ricordo chi, dovrei andare a cercare ma sono pigro, sosteneva, con pienissima ragione, l'idea del valore nascosto. Risposi che abbiamo in Piazza Affari, la società regina del valore nascosto: Generali. La quale ha a bilancio parecchi palazzi a costo storico (si, a costo storico!!), per cui mi aspetto già la risposta del dott. Pontolillo (grande estimatore del Leone di Trieste): "guardate Generali che è sottovalutata del 60-70% del valore immobiliare medio (a mercato) dell'ultimo decennio, cosa volete da Bonifiche Ferraresi?"
Ma noi non siamo Generali. Anzi, siamo l'opposto di una pubblic company, per cui le logiche di presenza su mercato e le conseguenti politiche di gestione di bilancio, ci pongono di fronte, e questo è l'aspetto da rimarcare dal vivo, a scelte diverse, di trasparenza verso il mercato. In virtù delle prerogative della controllante. Primo. Ma anche per la destinazione d'uso (brutto termine, ma rende) della quotazione.
Che ci stà a fare nel 2012, un'azienda di una Banca Centrale, a tutela del fondo pensioni dei dipendenti, in Borsa? Ruota tutto lì intorno.
Poi, Aceto scusa, ma la quotazione e il relativo scoramento, dà fastidio, è vero, ma non inficia più di tanto chi ha un ottica di lungo, tipico dell'agricolo-immobiliare. Per cui, ti ripeto, fosse anche a 32-34 sarei ugualmente scontento.
Se prendiamo le quotazioni 1987-1994 e le parametriamo ad ora, con il riferimento alle quotazioni dei terreni agricoli relativi, dovremmo stare tra 45-55!! Vedi un pò te...
un saluto
ladiga