trevi...i trevisani e la brasiliana ******

Ma quali grossi..... l'unico grosso è CDP attraverso il fondo sovrano loro investono Non speculano , e sul lungo sono vincenti
 
Ma quali grossi..... l'unico grosso è CDP attraverso il fondo sovrano loro investono Non speculano , e sul lungo sono vincenti
POLARIS lo consideri piccolo ? ... gli stessi Trevisani sono piccoli ?
 
In riferimento al P W DEL 2015 si auto alimento' lo short colpa un fondo che da aprile fino ad agosto uscì del tutto dell'investimento deteneva il 20%
 
Polaris non ha battuto ciglio quando è scesa da 3,6 a 1,02...è deve uscire ora? Ma va
 
Trevi Group, si riduce la perdita nei primi nove mesi del 2016
di Edoardo Fagnani 14 nov 2016 ore 20:52 Le news sul tuo Smartphone

trevi2Nei primi nove mesi del 2016 Trevi Group ha realizzato ricavi per 766,01 milioni di euro, in flessione del 19,9% rispetto ai 956,34 milioni registrati nello stesso periodo dello scorso anno. In forte migioramento, invece, il margine operativo lordo, che è tornato positivo per 63,13 milioni di euro, dal rosso di 15,92 milioni dei primi nove mesi del 2015. Il risultato finale finale è stato negativo per 59,55 milioni di euro, rispetto al rosso di 131,43 milioni contabilizzato nel periodo gennaio-settembre dello scorso anno.
Nel solo terzo trimestre i ricavi di Trevi Group sono saliti del 29,5% a 355,23 milioni di euro, mentre il risultato finale è stato negativo per 3,34 milioni.
A fine settembre l’indebitamento netto era pari a 488,8 milioni di euro, rispetto ai 419,8 milioni di inizio anno. Sempre a fine settembre il portafoglio ordini era pari a 968,1 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 949 milioni di inizio anno.

Il management di Trevi Group ha segnalato nel trimestre si sono registrate performance non in linea con le aspettative in progetti in Sud America, Medio Oriente e in Italia, soprattutto dovuti a minore produzione eseguita e a rallentamenti delle fasi iniziali di nuovi progetti acquisiti. I vertici hanno precisato che questi rinvii saranno recuperati nel corso del quarto trimestre.


qualcuno trova qualcosa qua positivo?io sempre dentro....sempre big loss...grazie...robo:).

hanno assunto (sembra con effetto immediato, così dovrebbe essere inteso dalla data odierna) tale dott. marco andreasi...con la carica di direttore centrale alla capo gruppo (sostanzialmente credo ricoprirà le funzioni da CFO, visto che l'attuale CFO si è rivelato inadeguato...forse in conference call diranno qualcosa di più in merito).. documentandomi un po' sullo stesso, sembra si tratta di uno di quelli chiamati a risanare la situazione finanziaria delle società in crisi...ha trascorsi in Edison, maire t. e recentemente in prelios, in tutte come CFO...mi sembra che in tutte tre sia stato chiamato quando le aziende si trovavano in forte crisi finanziaria, chiamato all'occorenza appunto per risanare, rimasto in carica un paio di anni e cioè (o comunque) il tempo necessario x risanare e poi uscito fuori dopo l'opera di risanamento, che in tutti e tre i relativi casi e cioè in tutte e tre le passate aziende è ricorso ad un adc...
 
haha ormai la finanza è ridotta a una barzelletta.. Banca akros riduce TP da 2 a 1,85.
Ma leggono quello che scrivono? :D
 
da questi valori ultimamente è sempre ripartita. Forse ancora una piccola scrollatina, ma su Trevi un po' di speculazione nei prossimi giorni non mi dispiacerebbe.
E d'altra parte se non ne approfitti in questi casi, quando lo fai ??!!
 
haha ormai la finanza è ridotta a una barzelletta.. Banca akros riduce TP da 2 a 1,85.
Ma leggono quello che scrivono? :D

devono uscire con calma e prima che il titolo crolli sotto l'euro...avevano scommesso sul titolo e sulla sua ripresa...

http://www.****************.com/oil-services-business-in-ripresa-lanalisi-di-saipem-tenaris-e-trevi/

......Risultati semestrali promettenti nel settore delle fondazioni – dopo un elevato numero di ordini, il portafoglio ordini della divisione Trevi è aumentato fino a 829 milioni di euro, partendo da 585 milioni di euro a giugno 2016. Gli amministratori si attendono buoni margini operativi nel 2016 e notizie positive dal mercato internazionale dell’edilizia. Soilmec ha fatto registrare un aumento dell’8.6% anno su anno nei ricavi e si pensa che una nuova linea di prodotti possa generare vendite e margini più alti nei mesi successivi. Complessivamente il margine EBITDA nelle opere di fondazione è aumentato fino al 15.3%, dal 7.9% del primo semestre 2015. ü Taglio dei costi per compensare la caduta dei prezzi del petrolio – il management punta a ridurre i costi operativi del 40% nel settore Oil & Gas. Questa scelta è vista come un fattore di successo da quando i ricavi hanno iniziato a scendere con la crisi del petrolio. Nello specifico Drillmec ha intrapreso un piano di riorganizzazione e una riduzione dei costi, a partire dal mese di ottobre 2015, miglioramento die conti atteso nel secondo semestre 2016; la società sta anche puntando a migliorare la gestione del circolante.
Il focus resta la riduzione della leva finanziaria. L’andamento della divisione Foundation diventa un fattore chiave nell’ottica di stabilizzare i valori di Conto Economico della società e di ridurne la PFN. Crediamo che il prezzo attuale sia un buon punto di ingresso sul titolo per scommettere su una ripresa del sottore Oil & Gas e sulle opportunità derivanti dalle opere di fondazione.

Trevi – Più forte con un prezzo del petrolio in risalita Ospitato il management della società in occasione del roadshow in UK di Banca Akros. L’attenzione è ancora rivolta alla gestione del circolante e al taglio dei costi nella divisione Oil & Gas. Per quanto riguarda lo sforzo che sta sostenendo la società nel ridurre i costi, gli amministratori sono fiduciosi che si possano contenere di circa il 40/50% le spese considerate “generali e amministrative”, riferite al settore Oil & Gas; il risultato finale sarebbe una struttura molto più snella e flessibile. Non crediamo che questo impedisca alla società di approfittare di un rialzo dei prezzi del petrolio. La spesa per investimenti è sotto controllo, ben al di sotto dei livelli storici e dovrebbe rimanere entro i limiti se e quando la ripresa iniziasse. I prezzi del petrolio, pari a circa 50/60 dollari al barile, dovrebbero condurre a una ripresa della domanda nel settore Oil & Gas; Trevi svolge quasi solamente attività di trivellazione on-shore.

Anche 45 dollari al barile potrebbero essere sufficienti; la questione principale è la stabilizzazione dei prezzi su questo livello. Il mercato deve riacquistare fiducia dopo un crollo tragico e inatteso dei prezzi del petrolio; c’è bisogno di tempo e i prezzi devono rimanere stabili per un periodo prolungato. Il settore Fondazioni dovrebbe garantire l’andamento aziendale nei prossimi trimestri; il portafoglio ordini è più alto del normale e ci aspettiamo che i margini rimangano a questo livello (circa il 15% nel primo semestre 2016). Le prospettive di medio-lungo termine si mantengono solide, in particolare negli USA. Una ripresa nel settore Oil è necessaria per riduzione della leva finanziaria nel breve termine.

In conclusione lo stato patrimoniale della società non ha ancora recuperato la solidità attesa (ci aspettiamo un rapporto debito netto/EBITDA di circa 3.9x alla fine del 2016) e finora non c’è stata crescita della domanda nel settore Oil. Tuttavia l’attuale prezzo del titolo non sta scontando la possibilità di ripresa del settore Oil & Gas e i prezzi attuali del petrolio sono già in liena con un contesto economico migliore, rispetto agli ultimi trimestri. Vediamo ancora al rialzo piuttosto che al ribasso questi prezzi azionari, specialmente se continuerà questa nuova risalita dei prezzi del petrolio.
 
Questa volta se rintuzza x bene mi ricopro.
 
qui che gente che ci ride sopra pensando di approfittare del ribasso mentre questi cani hanno ancora preso per il xulo migliaia di investitori sparlando di risultati negli ultimi trimestri...chi volete che dia ancora fiducia a questo management dopo un adc e un profit warning in due anni?altro adc alle porte come sottolineato da silviax visto che il precedente se lo sono pappati...questa e' la finanza italiana,,se tiene l'euro entro fine novembre porto un cero in chiesa
 
qui che gente che ci ride sopra pensando di approfittare del ribasso mentre questi cani hanno ancora preso per il xulo migliaia di investitori sparlando di risultati negli ultimi trimestri...chi volete che dia ancora fiducia a questo management dopo un adc e un profit warning in due anni?altro adc alle porte come sottolineato da silviax visto che il precedente se lo sono pappati...questa e' la finanza italiana,,se tiene l'euro entro fine novembre porto un cero in chiesa

2 perché questo ne è sostanzialmente un altro...
la notizia buona (se così la vuoi chiamare) è che finalmente l'attuale CFO viene di fatto sostituito, almeno così credo di aver capito con la nomina a direttore centrale alla capogruppo di marco andreasi...
anche se purtroppo un nuovo adc nel 2017 sarà difficilmente evitabile...ed è questo che mi preoccupa di più....
anche ipotizzando una 30ina di mil di ebitda nel 4 trim (sempre se riescono a farli visto il brutto deteriorarsi del settore oil/gas), quindi un ebitda di una 90ina di mil x l'intero 2016, a fronte di un debito sui 440/450 mil (i santoni dicono che nel 4 trim il debito si ridurrà sensibilmente a fronte di incassi...ma dicono sempre e poi arriva tutto il contrario), il rapporto ebitda/debito sarebbe al limite del consentito, a 5 volte c.ca....
chiaro che anche così nel 2017 nn vai da nessuna parte se nn intervieni in modo deciso sulle attività oil/gas, in quanto la riduzione dei costi anche se c'è stata risulta insufficiente ed inadeguata a compensare il forte calo dei ricavi...e di commesse nell'OIL nn le hanno aquisite...ma anche se x fine anno (ma nn ci credo) aquisiscono qualche commessa nell'OIL come dicono, con un mercato del petrolio in grave crisi, riesci solo ad attoppare un po' e temporaneamente i conti...
 
Le cose per quest azienda peggiorano di anno in anno ...:mad:

[FONT=&quot]Seduta da dimenticare per Trevi Finanziaria Industriale che al momento fa segnare la peggiore performance del mercato milanese. L'azienda ha mal digerito i conti del terzo trimestre 2016, diffusi questa mattina, che hanno messo in luce un netto peggioramento dei risultati operativi e netti. [/FONT]

[FONT=&quot]Nel dettaglio, l'Ebitda è stato pari a 1 milione di euro mentre il risultato finale si è sostanziato in una perdita netta di 36 milioni di euro. Secondo gli analisti ha pesato in modo determinante la dinamica della divisione oil&gas. Al momento in Borsa il titolo viene scambiato a 1,145 euro, in ribasso del 16,73% rispetto alla chiusura di ieri. [/FONT]
 
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