Ma senti chi parla di "propagandismo" e di arruolamento d'ufficio...
Il Clan a capo del cremlino comincia a tremare!
ODESSA - "Ho visto la cucina dall'interno, so come funziona". E per cucina, il russo nato in Ucraina Igor Volobuev intende la potente, pervasiva, subdola macchina della propaganda del Cremlino. Volobuev, 50 anni, è a Kiev. È fuggito da Mosca all'inizio di marzo, lasciandosi alle spalle una vita per metà vissuta in Russia e una poltrona comoda. "Negli ultimi sei anni sono stato il vicepresidente di Gazprombank. Nei sedici anni precedenti ho lavorato a Gazprom". Gazprombank e Gazprom, ossia la banca da cui passano le transazioni del gas russo e la multinazionale controllata dal governo. Il cuore del potere finanziario di Mosca.
Perché ha deciso di tornare?
"Sono di Okhtyrka, nella regione di Sumy. Mio padre ha vissuto lì. Il 24 febbraio tutti i miei amici d'infanzia hanno cominciato a scrivermi, a chiamarmi, a mandarmi dei video. Ero terrorizzato: non erano presi da Youtube ma girati personalmente da loro che erano nei rifugi. Okhtyrka è stata una delle prime città a sperimentare gli orrori. Un amico mi ha detto che mi dovevo vergognare per la mia vita agiata in Russia. Ho deciso in quel momento che me ne dovevo andare".
Ma hanno provato a fermarla?
"Non ho detto a nessuno dove stavo andando e perché".
Ha una famiglia in Russia?
"Non voglio rispondere, troppo doloroso. Sono venuto via da solo".
Cosa fa in Ucraina ora?
"La mia intenzione era combattere, ma mi hanno spiegato che non è possibile perché non ho esperienza militare. Sto pensando di aiutare in altro modo: col mio passato da giornalista, posso contrastare la propaganda russa. Dentro Gazprom mi occupavo di insegnare la 'politica dell'informazione'. Conosco la cucina dall'interno...".