La tematica è molto interessante e la sto anche io approfondendo per interessi personali.
Nel campo immobiliare la società semplice viene utilizzata per costituire società di "mero godimento immobiliare": in genere è utile a chi vuole mettere a reddito gli immobili (e ovviamente manutenerli, migliorarli, ecc.) e non utilizzarli in prima persona.
Una delle particolarità sta nel fatto che i beni immobili conferiti nella società semplici vengono sottratti alla disponibilità dei soci: i soci in altri termini non sono più proprietari diretti dell'immobili ma solo detentori di quote della società; non possono quindi vendere gli immobili ma solo le quote della società. In questo senso la società semplice si distingue dalla semplice comproprietà (o contitolarità) degli immobili, in cui teoricamente ciascuna dei comproprietari può disporre come vuole delle quote dei propri immobili.
Lo stesso avviene in caso di successione: la società semplice può pertanto tornare utile per scongiurare le classiche liti ereditarie, in quanto gli immobili di famiglia restano conferiti nella società, mentre gli eredi si divideranno le quote (tra l'altro, nell'atto di costituzione della società si può già prevedere cosa succederà in caso di morte del socio, e il ventaglio delle possibili soluzioni è davvero vastissimo)
Devo ancora studiarmi per bene la disciplina fiscale. Da quello che ho appreso fino ad ora, mi sembra che ci siano diverse agevolazioni che la rendono più appetibile (almeno per i piccoli patrimoni) rispetto ad altre forme di società. Ad esempio, alle ss non si dovrebbero applicare gli studi di settore nè la disciplina sulle comunicazioni obbligatorie all'anagrafe tributaria.