Tutorial: La Costruzione di un Portafoglio d'Investimento

Thread meraviglioso, ho iniziato a vedere i video di @bow, complimenti per la chiarezza dei video, stasera me li finisco e magari ti faccio qualche domanda.

Curiosità, perchè non apri un Patreon così chi vuole supportarti nella creazione di nuovi contenuti di questo tipo è libero di farlo? :)

A presto

Ti ringrazio moltissimo. Vedi per me questa attività ha una funzione principalmente motivazionale, non buttare nella discarica una professionalità facendo un mestiere dequalificante, che non produce assolutamente nulla ma razzia il risparmio, in un contesto di mercato e professionale abbastanza immondo.
Per il resto dei consulenti (o almeno il 99%) è essenzialmente un modo per fare soldi, il più possibile... questa è la differenza del mio approccio.

Ovviamente un'entrata economica tendenzialmente è libertà, ma visto che l'entrata economica è essenzialmente il tumore che ha divorato completamente questo settore snaturandolo (non gestione del risparmio, ma trasformazione del risparmio in commissioni, quindi distruzione/riciclaggio del risparmio) personalmente io tenderei a farmi remunerare l'effettivo lavoro svolto (le ore impiegate, non "provvigioni" o "incentivi" sulle vendite da agente di commercio). Nel mio impiego remunerano quello, grazie al cielo non gli splendidi "risultati commerciali" raggiunti.

Detto ciò, l'idea mi è stata già proposta (insieme a innumerevoli altre), come già in altre fasi della mia vita la chiusura di una porta si è rivelata l'apertura di un portone, forse sono stato in torto io a buttare almeno l'ultimo decennio girando sulla ruota del criceto. Il problema contingente è che c'è bisogno di una partita IVA per avere un guadagno da questo (l'esistenza di un sito per avere un'entrata legata alla propria competenza professionale già determina la 'professionalità' della prestazione) ed una prestazione non occasionale rappresenta un licenziamento dal lavoro che faccio, un pò alla 'ventura' diciamo se sei over-40 con figli piccoli (senza grandi rendite). Quindi o riesco a realizzare un progetto abbastanza serio e sostitutivo o cercherò auto-motivazione dall'occasionale hobbistico.

Quello che mi da grandissima soddisfazione è vedere un gruppo crescente di persone interessate alla mia 'visione' della gestione del risparmio (banalmente vera gestione del risparmio, mettendo da parte i falsi 'professionisti') e vederne qualcuno che addirittura si sta avviando su tali premesse alla consulenza indipendente o ha imparato molto.
 
Resta da vedere quanto spazio ci sarà per la professione di consulente finanziario alla luce dell uscita dei lifestrategy, per esempio
 
Quello che mi da grandissima soddisfazione è vedere un gruppo crescente di persone interessate alla mia 'visione' della gestione del risparmio
Anche io sono una nuova entrata nel gruppo
 
Resta da vedere quanto spazio ci sarà per la professione di consulente finanziario alla luce dell uscita dei lifestrategy, per esempio

Lo spazio secondo me c'è, anche con l'uscita dei lifestrategy, almeno per un certo tipo di consulenza finanziaria.
 
Cosa intendi esattamente?

La consulenza finanziaria che porta valore all'investitore: formazione, risposta alle problematiche, suggerimento delle soluzioni di investimento più efficienti per l'investitore, in cambio di una equa remunerazione. Senza conflitto di interessi (o, se e quando c'è, il cliente dovrebbe essere informato correttamente).

O l'investitore segue un processo di apprendimento per conto proprio per capire bene il funzionamento dei mercati finanziari (ma è lungo e non si improvvisa), o l'investimento nel LifeStrategy lascia il tempo che trova perché non potrà durare nel tempo. Basta andare nel thread specifico sul LifeStrategy... c'è chi guarda il valore delle quote tutti i giorni, chi pensa che un 20/80 sia un investimento "protetto", chi crede che un 60/40 dovrebbe "oscillare poco", chi si chiede "perché nei LifeStrategy la parte obbligazionaria è hedgiata, era meglio il cambio aperto su tutto il portafoglio" e così via.
 
  • Like
Reazioni: bow
Lo spazio secondo me c'è, anche con l'uscita dei lifestrategy, almeno per un certo tipo di consulenza finanziaria.

Una consulenza veramente indipendente continuerà a esistere perché dà valore aggiunto per aiutare a comporre un portafoglio in linea con le aspettative del cliente in base al suo profilo di rischio.

La consulenza invece che vende prodotti ciofeca ( alti costi, non ottimizzati fiscalmente ecc), continuerà finché ci sarà gente che non avrà un minimo di cultura finanziaria.
 
Ti ringrazio moltissimo. Vedi per me questa attività ha una funzione principalmente motivazionale, non buttare nella discarica una professionalità facendo un mestiere dequalificante, che non produce assolutamente nulla ma razzia il risparmio, in un contesto di mercato e professionale abbastanza immondo.
Per il resto dei consulenti (o almeno il 99%) è essenzialmente un modo per fare soldi, il più possibile... questa è la differenza del mio approccio.

Capisco quello che dici ma non lo condivido appieno. Non credo ci sia nulla di male nel voler fare soldi il più possibile, a patto però di rispettare una certa etica professionale. Così come “raziare il risparmio” può essere letto come “valorizzare il risparmio”.

Indipendentemente da tutto é lodevole che la tua passione ti faccia creare contenuti di questo livello accessibili a tutti, ma non

Ovviamente un'entrata economica tendenzialmente è libertà, ma visto che l'entrata economica è essenzialmente il tumore che ha divorato completamente questo settore snaturandolo (non gestione del risparmio, ma trasformazione del risparmio in commissioni, quindi distruzione/riciclaggio del risparmio) personalmente io tenderei a farmi remunerare l'effettivo lavoro svolto (le ore impiegate, non "provvigioni" o "incentivi" sulle vendite da agente di commercio). Nel mio impiego remunerano quello, grazie al cielo non gli splendidi "risultati commerciali" raggiunti.

Non conosco il settore seppur abbia fatto un corso da promotore finanziario subito dopo la laurea in economia e commercio, ma ero “formato” da una banca… quindi.

In linea di massima non vedrei nemmeno male una provvigione, ma mi fido se mi dici che distorce le dinamiche.

Detto ciò, l'idea mi è stata già proposta (insieme a innumerevoli altre), come già in altre fasi della mia vita la chiusura di una porta si è rivelata l'apertura di un portone, forse sono stato in torto io a buttare almeno l'ultimo decennio girando sulla ruota del criceto.

Sai, ognuno fa i propri bilanci; io per esempio ho solo investito nel mattone, lasciato contanti su c/c, mai investito nulla in borsa, e ora alla veneranda età di 45 anni mi sento di aver perso tempo e opportunità. Poi però mi ricordo di essere in salute e che probabilmente ho altri 45 anni per “divertirmi” in borsa. Però alla fine é questione di prospettiva :P

Il problema contingente è che c'è bisogno di una partita IVA per avere un guadagno da questo (l'esistenza di un sito per avere un'entrata legata alla propria competenza professionale già determina la 'professionalità' della prestazione) ed una prestazione non occasionale rappresenta un licenziamento dal lavoro che faccio, un pò alla 'ventura' diciamo se sei over-40 con figli piccoli (senza grandi rendite). Quindi o riesco a realizzare un progetto abbastanza serio e sostitutivo o cercherò auto-motivazione dall'occasionale hobbistico.

Capisco il tema, avrai fatto sicuramente delle valutazioni approfondite se hai già valutato la cosa.

Quello che mi da grandissima soddisfazione è vedere un gruppo crescente di persone interessate alla mia 'visione' della gestione del risparmio (banalmente vera gestione del risparmio, mettendo da parte i falsi 'professionisti') e vederne qualcuno che addirittura si sta avviando su tali premesse alla consulenza indipendente o ha imparato molto.

Capisco benissimo, per questo mi sono permesso di suggerire il Patreon; poter vedere la propria visione condivisa da altri e addirittura implementata in alcuni casi, credo sia di grandissima soddisfazione!

Io sono agli inizi, ho un brizzolerò da investire, e proverò a utilizzare il tuo metodo ;) ti farò sapere :P
 
Capisco quello che dici ma non lo condivido appieno. Non credo ci sia nulla di male nel voler fare soldi il più possibile, a patto però di rispettare una certa etica professionale. Così come “raziare il risparmio” può essere letto come “valorizzare il risparmio”.

Indipendentemente da tutto é lodevole che la tua passione ti faccia creare contenuti di questo livello accessibili a tutti, ma non



Non conosco il settore seppur abbia fatto un corso da promotore finanziario subito dopo la laurea in economia e commercio, ma ero “formato” da una banca… quindi.

In linea di massima non vedrei nemmeno male una provvigione, ma mi fido se mi dici che distorce le dinamiche.



Sai, ognuno fa i propri bilanci; io per esempio ho solo investito nel mattone, lasciato contanti su c/c, mai investito nulla in borsa, e ora alla veneranda età di 45 anni mi sento di aver perso tempo e opportunità. Poi però mi ricordo di essere in salute e che probabilmente ho altri 45 anni per “divertirmi” in borsa. Però alla fine é questione di prospettiva :P



Capisco il tema, avrai fatto sicuramente delle valutazioni approfondite se hai già valutato la cosa.



Capisco benissimo, per questo mi sono permesso di suggerire il Patreon; poter vedere la propria visione condivisa da altri e addirittura implementata in alcuni casi, credo sia di grandissima soddisfazione!

Io sono agli inizi, ho un brizzolerò da investire, e proverò a utilizzare il tuo metodo ;) ti farò sapere :P

Eh, tu sei nuovi, ma devi sapere che Bow è ossessionato da cosa combinano le banche...purtroppo è un settore con molti difetti, ma non è proprio la bolgia infernale che tende a dipingere lui...paradossalmente, a mio avviso, con le riduzioni del personale le cose miglioreranno
 
Capisco quello che dici ma non lo condivido appieno. Non credo ci sia nulla di male nel voler fare soldi il più possibile, a patto però di rispettare una certa etica professionale. Così come “raziare il risparmio” può essere letto come “valorizzare il risparmio”.

Sono d'accordo. Il problema è che negli ultimi anni gli istituti di credito hanno smesso di fare gli istituti di credito ed hanno iniziato a lavorare solo su "commissioni da servizio". Se dessero il servizio lo riterrei inutile per la collettività ma un modo lecito di fare soldi.
Invece non danno un servizio adeguato, neppure le ben peggiori (secondo me, anche se in alcuni casi possono porsi più professionalmente) reti di multilevel marketing piramidale chiamate "reti di consulenza finanziaria / private banking".
Non mi ripeto per la centesima volta, ma sul mio blog trovi un video chiamato "Il Consulente" che credo illustri un pò come funziona tale realtà e per cosa/perché si può avere bisogno di un consulente.
Non conosco il settore seppur abbia fatto un corso da promotore finanziario subito dopo la laurea in economia e commercio, ma ero “formato” da una banca… quindi.
Se lo avessi fatto la 'banca' (in realtà una "rete" anche se iscritta all'albo delle banche non parliamo certo di un istituto di credito che si espone a leva finanziaria per far costruire le autostrade) ti avrebbe probabilmente fatto partire dalla tua famiglia e dai tuoi amici...
In linea di massima non vedrei nemmeno male una provvigione, ma mi fido se mi dici che distorce le dinamiche.
Perché tutte le reti hanno optato per la consulenza dipendente (mi paga Blackrock una provvigione sulle commissioni di gestione o di collocamento che faccio pagare alla signora Mariuccia) e non indipendente? (mi paga la signora Mariuccia un tot fissato per il servizio di consulenza)

Non dico il 95%... dico il 100% tondo. Perché, nella realtà dei fatti, ci sono poi persone come quella che ho incontrato ieri convinta che da Allianz non paga NULLA perché ha il conto gratuito, il bancomat gratuito e gli hanno scontato le commissioni d'entrata sui fondi e non ne ha sulle polizze.

Capisco benissimo, per questo mi sono permesso di suggerire il Patreon; poter vedere la propria visione condivisa da altri e addirittura implementata in alcuni casi, credo sia di grandissima soddisfazione!

Lo farei volentieri, sono aperto a nuovi progetti. Ma come funziona? Se guadagno anche 1 euro poi c'è il problema di aprire partita IVA? Perché non posso farlo... oppure posso farlo gratis, che va bene lo stesso, ma non potendo giustificare 'socialmente' il tempo dedicato diciamo che sono 'autorizzato' in quel caso a dedicarne molto poco (ovvero solo "te ne occupi nel tuo tempo libero" --> poco, e sarebbe bene prendermi una boccata d'aria ogni tanto).

La consulenza finanziaria che porta valore all'investitore: formazione, risposta alle problematiche, suggerimento delle soluzioni di investimento più efficienti per l'investitore, in cambio di una equa remunerazione. Senza conflitto di interessi (o, se e quando c'è, il cliente dovrebbe essere informato correttamente).

Esatto. E non c'è bisogno di essere un consulente iscritto all'albo e a livello professionale per fare formazione (attività libera), analisi (attività libera), finanza comportamentale (coaching).
L'unico vincolo il Testo Unico di Finanza in realtà lo pone sul collocamento: sul piazzare specifici prodotti finanziari al pubblico. Ma se fai formazione non è così difficile trovarseli da soli, oggi come oggi.

Eh, tu sei nuovi, ma devi sapere che Bow è ossessionato da cosa combinano le banche...
Innanzitutto "quello che combinano" ha me tra gli esecutori materiali (anche se ho cercato di frappormi tra risparmiatore e mirino) almeno dal 2007 e quindi qualche argomento ce l'ho. Il punto è che semplicemente si fanno pagare un servizio e poi per farsi pagare il più possibile non danno il servizio, perché il punto è considerare come norma lo spremere tutto lo spremibile e se gli altri lo fanno facendo uscire il sangue e tu ti freni 'lavori male'. Un mio amico, Poldo, aveva 6 mesi fa oltre una settantina di portafogli in forte gain e venne trasferito in una galassia lontana lontana non perché non avesse fatto sviluppo (tantissimo), redditività (un pò sotto la media ma compensata dallo sviluppo), raggiungimento di target di budget (raggiunti quasi tutti i mesi), ma solo perché secondo qualcuno era possibile spremere di più e 'l'azienda ha deciso di mettere mano a quei portafogli' (parole testuali sue risorse umane). Quindi se è successo a Poldo secondo me (anche nella mia esperienza) è la regola. Se è la regola... come diceva il mago davanti al mostro di fuoco sul ponte che crollava?
 
Ultima modifica:
Sono d'accordo. Il problema è che negli ultimi anni gli istituti di credito hanno smesso di fare gli istituti di credito ed hanno iniziato a lavorare solo su "commissioni da servizio". Se dessero il servizio lo riterrei inutile per la collettività ma un modo lecito di fare soldi.
Invece non danno un servizio adeguato, neppure le ben peggiori (secondo me, anche se in alcuni casi possono porsi più professionalmente) reti di multilevel marketing piramidale chiamate "reti di consulenza finanziaria / private banking".
Non mi ripeto per la centesima volta, ma sul mio blog trovi un video chiamato "Il Consulente" che credo illustri un pò come funziona tale realtà e per cosa/perché si può avere bisogno di un consulente.

Ho visto tutti i video suggeriti in questo thread, compreso quello del consulente. Concordo sui servizi bancari, terribili, ma finché erogano mutui credo che le vedremo ancora lì, altrimenti un po’ di pura competizione con altre società di servizi potrebbe fare un po’ di pulizia.

Se lo avessi fatto la 'banca' (in realtà una "rete" anche se iscritta all'albo delle banche non parliamo certo di un istituto di credito che si espone a leva finanziaria per far costruire le autostrade) ti avrebbe probabilmente fatto partire dalla tua famiglia e dai tuoi amici...

Corretto, per fortuna non ho iniziato da loro ed è stata un’esperienza durata pochissimo mesi! Non faceva per me.

Perché tutte le reti hanno optato per la consulenza dipendente (mi paga Blackrock una provvigione sulle commissioni di gestione o di collocamento che faccio pagare alla signora Mariuccia) e non indipendente? (mi paga la signora Mariuccia un tot fissato per il servizio di consulenza)

Bhe qui la risposta è semplice, dove sono i soldi? Come costruisco la catena del valore dei servizi di consulenza? La risposta è semplice, e non mi stupisce.

Lo farei volentieri, sono aperto a nuovi progetti. Ma come funziona? Se guadagno anche 1 euro poi c'è il problema di aprire partita IVA? Perché non posso farlo... oppure posso farlo gratis, che va bene lo stesso, ma non potendo giustificare 'socialmente' il tempo dedicato diciamo che sono 'autorizzato' in quel caso a dedicarne molto poco (ovvero solo "te ne occupi nel tuo tempo libero" --> poco, e sarebbe bene prendermi una boccata d'aria ogni tanto).

Bhe prestazione occasionale, ritenuta racconto fino a 5k euro anno se non ricordo male. È un inizio, e si vede come va.

Esatto. E non c'è bisogno di essere un consulente iscritto all'albo e a livello professionale per fare formazione (attività libera), analisi (attività libera), finanza comportamentale (coaching).
L'unico vincolo il Testo Unico di Finanza in realtà lo pone sul collocamento: sul piazzare specifici prodotti finanziari al pubblico. Ma se fai formazione non è così difficile trovarseli da soli, oggi come oggi.

Esattamente, pensa a Moneyserfers… fanno formazione e vendo o corsi!

Innanzitutto "quello che combinano" ha me tra gli esecutori materiali (anche se ho cercato di frappormi tra risparmiatore e mirino) almeno dal 2007 e quindi qualche argomento ce l'ho. Il punto è che semplicemente si fanno pagare un servizio e poi per farsi pagare il più possibile non danno il servizio, perché il punto è considerare come norma lo spremere tutto lo spremibile e se gli altri lo fanno facendo uscire il sangue e tu ti freni 'lavori male'. Un mio amico, Poldo, aveva 6 mesi fa oltre una settantina di portafogli in forte gain e venne trasferito in una galassia lontana lontana non perché non avesse fatto sviluppo (tantissimo), redditività (un pò sotto la media ma compensata dallo sviluppo), raggiungimento di target di budget (raggiunti quasi tutti i mesi), ma solo perché secondo qualcuno era possibile spremere di più e 'l'azienda ha deciso di mettere mano a quei portafogli' (parole testuali sue risorse umane). Quindi se è successo a Poldo secondo me (anche nella mia esperienza) è la regola. Se è la regola... come diceva il mago davanti al mostro di fuoco sul ponte che crollava?

Si sono scosserà private che inseguono profitti, è così e sempre sarà così, poi è il perché a fare la differenza credo. Non so, magari non esistono realtà “diverse” o “lungimiranti”, forse non in Italia… però abbiamo realtà italiane che si distinguono in molti altri settori, forse non è la finanza l’industria Made in Italy per eccellenza.
 
Ciao @bow, ho provato a seguire, step by step, il tuo tutorial per la costruzione di un portafoglio, visto che in famiglia vogliamo iniziare a investire una parte del budget famigliare.

Orizzonte temporale (per un primo check): medio/lungo 6/8 anni
Rischio dell’investimento (rischio di portafoglio): moderato (es. 30%)
Volatilità dell’investimento (stabilità del portafoglio): su questo punto ho un po' di dubbi; devo 1) ipotizzare una volatilità massima sopportabile nel breve e poi su questo scegliere un'asset allocation che rispetta questo vincolo, o 2) verificare che l'asset allocation scelta ha una volatilità che posso sopportare? Nasce prima l'uovo o la gallina?
Flessibilità nel rischio di portafoglio (flessibilità sul rischio): legno (se a fine periodo le performance non sono soddisfacenti, posso aspettare ancora qualche anno)
Asset allocation: visto l'orizzonte temporale e il rischio del portafoglio, pensavo a un Vanguard LifeStrategy 80 ad accumulazione. Questo perchè volevo un prodotto facile da gestire visto anche l'idea di fare dei PAC (vedi strategia). Fra l'altro tutelerebbe l'investimento dal rischio valuta e non andrebbe nemmeno bilanciato.
Strategia di portafoglio: Vorremmo mettere da parte circa 500€/mese, quindi come strategia pensavamo a un PAC mensile con l'obiettivo di impostare il PAC e dimenticarsene.

Che ne dici? Ho applicato bene l'approccio del tutorial? Accetto critiche!
Grazie
 
2) verificare che l'asset allocation scelta ha una volatilità che posso sopportare? Nasce prima l'uovo o la gallina?

Direi questo. Dopo averla costruita fatti un'idea, storicamente, di che oscillazioni ha avuto. E avvisa il tuo ipotetico "cliente" (se fossi un consulente): attento, che nel 2008 (per dire un momento di grande volatilità negativa) questo portafoglio ha fatto -15%. Se ci mettevi 1 milione ne vedevi, per qualche mese, 850000... te la senti?

Che ne dici? Ho applicato bene l'approccio del tutorial? Accetto critiche!
Grazie

Decisamente!

Con un orizzonte temporale di 8 anni un'allocazione 80/20 avrebbe sofferto ad esempio se iniziata nel 2001 e terminata nel 2009, ma meno del 30%, circa un -25. Il PAC sicuramente annacqua rischio/rendimento.

Se iniziata sui massimi del 2007 anche nel 2013 (6 anni) saresti stato già in gain.
 
Direi questo. Dopo averla costruita fatti un'idea, storicamente, di che oscillazioni ha avuto. E avvisa il tuo ipotetico "cliente" (se fossi un consulente): attento, che nel 2008 (per dire un momento di grande volatilità negativa) questo portafoglio ha fatto -15%. Se ci mettevi 1 milione ne vedevi, per qualche mese, 850000... te la senti?

Chiaro, provo a fare qualche simulazione tenendo questa indicazione a mente

Con un orizzonte temporale di 8 anni un'allocazione 80/20 avrebbe sofferto ad esempio se iniziata nel 2001 e terminata nel 2009, ma meno del 30%, circa un -25. Il PAC sicuramente annacqua rischio/rendimento.

Se iniziata sui massimi del 2007 anche nel 2013 (6 anni) saresti stato già in gain.

L'approccio temporale quindi mi serve a fare un primo check, se sono in gain, valuto se uscire o ridisegnare il portafoglio, se sono in negativo tengo duro e cerco di superare il brutto tempo.
 
Direi questo. Dopo averla costruita fatti un'idea, storicamente, di che oscillazioni ha avuto. E avvisa il tuo ipotetico "cliente" (se fossi un consulente): attento, che nel 2008 (per dire un momento di grande volatilità negativa) questo portafoglio ha fatto -15%. Se ci mettevi 1 milione ne vedevi, per qualche mese, 850000... te la senti?



Decisamente!

Con un orizzonte temporale di 8 anni un'allocazione 80/20 avrebbe sofferto ad esempio se iniziata nel 2001 e terminata nel 2009, ma meno del 30%, circa un -25. Il PAC sicuramente annacqua rischio/rendimento.

Se iniziata sui massimi del 2007 anche nel 2013 (6 anni) saresti stato già in gain.

Ma il rischio moderato descritto(30%) si intender una volatilità del 30% e nel caso è da considerarsi moderata?
Perchè il LS 80/20 con la componente azionaria di 80% non è una volatilità possibile ben più alta che moderata?
 
Ma il rischio moderato descritto(30%) si intender una volatilità del 30% e nel caso è da considerarsi moderata?
Perchè il LS 80/20 con la componente azionaria di 80% non è una volatilità possibile ben più alta che moderata?

Da come l'ho capita io, il rischio moderato significa che l'investitore è disposto a perdere al max un 30% del suo investimento. La volatilità, invece, è da intendersi nel breve periodo, ovvero scostamenti che nel medio/lungo periodo si immagina vengano compensati.

Su backtest ho provato a simulare, al meglio che potevo, il LS 80/20, il grafico lo vedi qui:

Screenshot 2022-03-11 at 15.33.47.jpg

La massima volatilità la hai nel 2020, parliamo di un -14/-15%... che dura per pochi mesi.
 
Ma il rischio moderato descritto(30%) si intender una volatilità del 30% e nel caso è da considerarsi moderata?
Perchè il LS 80/20 con la componente azionaria di 80% non è una volatilità possibile ben più alta che moderata?

Dimenticavo, questo è lo split del portafoglio su curvo (come scrivevo, è il massimo che sono riuscito a fare non essendo presente LS su curvo).

Vedi l'allegato 2818517
 
Ma il rischio moderato descritto(30%) si intender una volatilità del 30% e nel caso è da considerarsi moderata?
Perchè il LS 80/20 con la componente azionaria di 80% non è una volatilità possibile ben più alta che moderata?

Rischio di portafoglio: rischio di rimetterci fino al 30% del capitale iniziale a fine orizzonte temporale. Allungando l'orizzonte temporale e diversificando verso strumenti che bilanciano/hedgiano gli altri rischi (rischio specifico, controparte, valuta, mercato, sistema, credito e compagnia bella) come con ETF internamente diversificati e anche bilanciati, tendenzialmente la possibilità sulla base del corso storico (ovviamente se non volano i missili qua...) di riavere che percentuale del capitale iniziale in caso avverso.
 
Ciao a tutti. Stavo cercando consigli su un portafoglio dal rischio medio e capace di sopravvivere a tutte le stagioni per dirla cone Ray Dalio. Avevo pensato a questa combinazione:
-500h amundi s&p500
-ibts ishares $treasure 1-3 yr
-Ibtm ishares treasury 7-10 yr
-infu lyxor us$ 10y infl expect
-binfu amundi break infla usd 10 y
-us3 amundi us treasury 3-7 dr
-Vngd80 vanguard lifestrategy 80%
-swda ishares core msci world
-Sgld invesco physical gold

Pensavo di mettere un 10 sull oro ed il resto diviso a metà tra azionario e obbligazionario. Che ne pensate?:confused:
Vi ringrazio
 
Indietro