Follow along with the video below to see how to install our site as a web app on your home screen.
Nota: This feature currently requires accessing the site using the built-in Safari browser.
Al via la Newsletter di Borse, con tutte le notizie quotidiane sui mercati finanziari. Iscriviti per rimanere aggiornato con le ultime News di settore, quotazioni e titoli del momento.
Per iscriverti visita questo link.
Quando c'erano solo le fonti di informazione tradizionali, quanti erano quelli di sinistra che leggevano anche giornali di destra, e viceversa?
La disintermediazione dell'informazione non è né la causa della diffusione di notizie false e distorte, che c'erano anche prima, né della propensione dell'essere umano medio verso il bias di conferma. Ci piaceva farci dare ragione prima, e ci piace tuttora.
La diffusione di internet e dei social media ha solo portato a un aumento del rumore e forse a un effetto gregge per cui spesso capita con le fonti online quello che prima capitava solo con le persone dal vivo, ma amplificato dal numero e dalla diffusione. L'intelligenza per confrontare e discernere serviva prima e serve anche ora. In fondo che differenza c'è tra "l'ha detto la televisione", come frase che sanciva la Verità rivelata per i nostri genitori, e "l'ho letto su Facebook"?
Adesso che si possono sentire diverse fonti la cosa dà molto fastidio a chi controllava l'informazione.
L'unica è cercare fonti autorevoli di ogni tipo.
Ottimo ragionamento. Non c'è nessuna differenza. I giornali hanno una proprietà e un editore di riferimento, sempre legato ad un'idea politica. Quindi raccontano le cose da quella prospettiva. Non mentono eh...dicono solo quella parte della verità che pare loro. Non è mentire.
Adesso che si possono sentire diverse fonti la cosa dà molto fastidio a chi controllava l'informazione.
L'unica è cercare fonti autorevoli di ogni tipo. Ce ne sono ad esempio sia pro Euro che contro Euro. Chi è pro Euro non è un traditore assassino o un Cristo in Terra. E chi è contro l'euro non è un pazzo fasciocomunista o la Bibbia.
Ognuno si può fare la propria idea meglio di 30 anni fa e ciò è un bene.
basta discutere mettendo in campo dati oggettivi e sviluppi potenziali logicamente concatenati. Il problema è che ciò non avviene. Nessuno dice: voglio la lira perché tanto sto al paesello, evado e di tutti gli altri me ne frego.
Oppure: io non voglio vaccinarmi perché sono egoista ed ipocondriaco, preferisco rischiare la malattia tanto qualcuno mi cura e chissenefrega dei deboli, tanto non capita a me.
Perché google dovrebbe diffondere fake news?
Perché google dovrebbe diffondere fake news?
Quando c'erano solo le fonti di informazione tradizionali, quanti erano quelli di sinistra che leggevano anche giornali di destra, e viceversa?
La disintermediazione dell'informazione non è né la causa della diffusione di notizie false e distorte, che c'erano anche prima, né della propensione dell'essere umano medio verso il bias di conferma. Ci piaceva farci dare ragione prima, e ci piace tuttora.
La diffusione di internet e dei social media ha solo portato a un aumento del rumore e forse a un effetto gregge per cui spesso capita con le fonti online quello che prima capitava solo con le persone dal vivo, ma amplificato dal numero e dalla diffusione. L'intelligenza per confrontare e discernere serviva prima e serve anche ora. In fondo che differenza c'è tra "l'ha detto la televisione", come frase che sanciva la Verità rivelata per i nostri genitori, e "l'ho letto su Facebook"?
Ottimo ragionamento. Non c'è nessuna differenza. I giornali hanno una proprietà e un editore di riferimento, sempre legato ad un'idea politica. Quindi raccontano le cose da quella prospettiva. Non mentono eh...dicono solo quella parte della verità che pare loro. Non è mentire.
Adesso che si possono sentire diverse fonti la cosa dà molto fastidio a chi controllava l'informazione.
L'unica è cercare fonti autorevoli di ogni tipo. Ce ne sono ad esempio sia pro Euro che contro Euro. Chi è pro Euro non è un traditore assassino o un Cristo in Terra. E chi è contro l'euro non è un pazzo fasciocomunista o la Bibbia.
Ognuno si può fare la propria idea meglio di 30 anni fa e ciò è un bene.
Esattamente.
C'è molta più possibilità di avere informazione corretta ora, proprio non c'è confronto.
Ed anche le discussioni coi "gugolatori" vanno bene, se c'è dialettica per cercare di confrontare le opinioni diverse.
Spesso è molto più efficace ed utile la critica della conferma.
L'autorevolezza dei dati è un problema tutto sommato facilmente gestibile. E' facile anche smentire i dati farlocchi, quasi sempre.
Ok, però un'obiezione mi sia permessa, perché girando per fora e social, mi appare sempre più evidente una distorsione di base.
E cioè che ognuno, in questo tempo di velocità e solitudine, cercando ciò che fa' al caso suo, si intigna a trovare, e poi trova, quel che fa' al caso suo, affievolendo notevolmente la sua capacità di ascolto e di confronto.
Non ricordo se fosse Einstein che criticava quegli scienziati che, elaborata una teoria, cercavano soltanto elementi che la supportassero, impippandosene degli argomenti a contrariis, seppur autorevoli.
Oppure, per stare sull'attuale, i cattivi giudici. Esempio l'art. 358 cpp sull' attività di indagine del pubblico ministero, che dice che
il pubblico ministero compie ogni attività necessaria ai fini indicati nell'articolo 326 e svolge altresì accertamenti su fatti e circostanze a favore della persona sottoposta alle indagini.
Ecco, molto spesso il pm cerca solo elementi che supportano il suo atto d'accusa, e la polizia giudiziaria gli va dietro in tal senso. Ma poco o nulla sugli elementi a favore, temo.
Ecco, temo che la guglata ad usum delphini proponga sempre più novelli cattivi scienziati o pessimi p.m.
In prima pagina di google non sono necessariamente le fonti più autorevoli, ma quelle che si adoperano per starci...
Caro black, fonti autorevoli pro e contro questo o quello ci sono sempre state, ma il giornalismo professionale è un filtro insostituibile per la veridicità delle notizie: c'è un nome ed un cognome ed una testata che mettono la propria faccia su una notizia, tutta questa spazzatura che si trova sul web non ha mai un responsabile, siti che linkano da siti che linkano da siti.
Ok, però un'obiezione mi sia permessa, perché girando per fora e social, mi appare sempre più evidente una distorsione di base.
E cioè che ognuno, in questo tempo di velocità e solitudine, cercando ciò che fa' al caso suo, si intigna a trovare, e poi trova, quel che fa' al caso suo, affievolendo notevolmente la sua capacità di ascolto e di confronto.
Non ricordo se fosse Einstein che criticava quegli scienziati che, elaborata una teoria, cercavano soltanto elementi che la supportassero, impippandosene degli argomenti a contrariis, seppur autorevoli.
Il 60% degli americani che ha votato Trump crede ancora adesso alla bufala che la Clinton è a capo di una tratta di prostituzione minorile
Le stesse fonti fanno credere fregnàcce simili anche da noi
Ecco di cosa parliamo: questa melma indistinta fa comodo a tanti, è molto più facile indirizzare il gregge
Il 60% degli americani che ha votato Trump crede ancora adesso alla bufala che la Clinton è a capo di una tratta di prostituzione minorile
Le stesse fonti fanno credere fregnàcce simili anche da noi
Ecco di cosa parliamo: questa melma indistinta fa comodo a tanti, è molto più facile indirizzare il gregge
Il problema è che tu, leggendo i giornalisti "professionali", credi sia vero che gli americani hanno votato Trump sulla base di questa teoria sulla Clinton.
O perchè manipolati dai russi.
Un giorno capirai meglio dove stanno le balle. Forse.
La maggioranza degli italiani crede ancora che i "salvataggi" dei "profughi" avvengano nel CANALE DI SICILIA, come scritto molteplici volte dai giornaloni autorevoli e professionali.
Dramma migranti nel canale di Sicilia: 34 morti, anche bambini. Oim: 156 dispersi in naufragio fantasma - Repubblica.it
Salvo poi scrivere "Il dramma è avvenuto al largo del porto libico di Zuara", circa 300 miglia a sud est del Canale di Sicilia, ma a 15-20 miglia dalla costa libica.
Migranti, il naufragio nel Canale di Sicilia - Corriere.it