Il mercato si..........
REGGE SU VALORI / MOLTI DEI QUALI.......... FALSI !!!
Traffico petroliere: ci si può fidare dei dati?
Da Ellen R Wald PhDMaterie prime1 ora fa
Ellen R Wald PhD
In un mercato del petrolio colpito dalla speculazione, i dati sulle esportazioni importazioni di greggio possono facilmente determinare un’oscillazione dei prezzi. Circa il 63% del Petrolio mondiale è trasportato via mare; dunque, l’attività di raccolta, aggregazione ed estrapolazione di questi dati è diventata un settore a sé, dominato dalle aziende private che non sono necessariamente attori disinteressati. Ci sono circa 10 compagnie che offrono dati ed analisi sulle petroliere a clienti paganti, di seguito parleremo di alcune di esse.
Con il petrolio, attualmente una delle principali domande è se questi dati dimostrano un’esacerbazione o un miglioramento del problema delle scorte in eccesso. Le moderne tecnologie satellitari permettono di seguire il movimento delle petroliere, più o meno come è possibile seguire la rotta di un aeroplano. Tuttavia, le aziende che si occupano di seguire gli spostamenti delle petroliere prendono in considerazione molto altro quando offrono i loro dati I clienti paganti. Perciò, chi offre questi dati ha un impatto critico sulle informazioni che i clienti ricevono.
Ad esempio, ClipperData, un’azienda americana, utilizza un proprio metodo di analisi che, a detta dell’azienda, offre un punto di vista unico sui cargo e sulle destinazioni di alcune petroliere. Secondo Matt Smith, Direttore della Commodity Research:
“I nostri dati si basano su una serie di input differenti. Utilizziamo la localizzazione satellitare AIS, disponibile gratuitamente, ma abbiamo anche rapporti con un’azienda che raccoglie i report degli agenti portuali … ecco come riusciamo ad identificare di che tipo di cargo si tratta. Utilizziamo inoltre un modello probabilistico Bayesiano, una rete che comprende ed identifica banchine, porti, paesi e regioni, tramite la quale seguiamo le navi dopo la partenza ed assegniamo una probabilità sulla destinazione del cargo”.
Altri servizi di reporting, come Thomson Reuters, offrono ai clienti delle mappe interattive che seguono una determinata nave. Thomson Reuters offre inoltre delle informazioni sullo storico delle navi e sugli attuali cargo, nonché delle “fonti autorevoli” dal suo team “Ricerca & Previsioni”. In altre parole, Thomson Reuters offre ai clienti gli stessi dati ampiamente disponibili uniti ad informazioni elaborate internamente e alle opinioni dei propri esperti. Non è chiaro quanto influiscano gli algoritmi in questo tipo di analisi.
Windward Maritime, un’azienda israeliana, si basa essenzialmente su algoritmi e metodi analitici strettamente riservati. Secondo l’AD Ami Daniel:
“La tecnologia e la Proprietà Intellettuale (IP) della nostra azienda sta nella capacità di esaminare tutti i dati mondiali e rapportarli al nostro sistema, che li elabora e crea delle ‘entità coerenti’, vale a dire le navi”. Daniel ha specificato che questi metodi non sono accessibili. Ha aggiunto che “ la nostra ricetta speciale, la nostra ricetta segreta, è quella di riuscire a tradurre i comportamenti delle navi in intuizioni differenti”.
Questi metodi diversi portano a risultati diversi - talvolta molto diversi. In base a quali informazioni scelgono di investitori, tali differenze possono incidere sulla speculazione che muove il mercato del petrolio. Un esempio negli ultimi mesi di discordanza tra i dati è la discordanza delle analisi riguardanti i dati sulla produzione iraniana.
Per fare un esempio, negli ultimi mesi, Windward ha pubblicato dei dati che mostravano un maggior numero di scorte iraniane rispetto ai dati di altre aziende ed i report di altri analisti. All’inizio di luglio, Reuters aveva riportato 30 milioni di barili di scorte di greggio iraniano imbarcate. Windward ha riportato un numero superiore di oltre il 60%. Questo ha delle implicazioni rilevanti. Se l’Iran effettivamente avesse avuto più scorte offshore di quanto riportato, questo potrebbe significare che i livelli di produzione iraniana sono inferiori a quanto si crede e che le esportazioni degli ultimi mesi siano avvenute grazie alle scorte già presenti.
Se la capacità di produzione iraniana è al di sotto dei livelli comunemente accettati, allora, il problema del livello eccessivo di scorte globali non è così serio come si crede. Di conseguenza, se venisse dimostrato che le scorte di greggio iraniano siano state a livelli superiori di quanto creduto, il prezzo del petrolio potrebbe probabilmente salire. (Nota
![Stick out tongue :p :p](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///yH5BAEAAAAALAAAAAABAAEAAAIBRAA7)
roprio la settimana scorsa Windward ha riportato un calo di 2 milioni di barili nelle scorte offshore dell’Iran, che restano tuttavia molto più elevate rispetto agli altri report, a 46,7 milioni di barili).
Tuttavia, Windward è l’unica compagnia che riporta dei dati così elevati. Omry Hochberg, Manager di Prodotti Finanziari, ha spiegato la discrepanza dei dati sul petrolio iraniano evidenziando i metodi particolari di Windward:
“Alcune delle navi trasmettono dati ad intermittenza, dunque non trasmettono dati costantemente. Ne vediamo alcune trasmettere dati per due settimane e poi sparire per tre settimane, per poi far ritorno. Questo è un altro problema che ci si trova ad affrontare quando si osserva la situazione delle scorte iraniane. Chi osserva i dati dice, ok, vediamo, le navi che trasmettono dati rappresentano le scorte offshore. Ciò che facciamo noi è osservare l’attività in maniera continua per vedere quando una nave smette di trasmettere dati. In questo modo è possibile capire che questa determinata nave rappresenta una scorta off-shore ma che al momento non sta trasmettendo dati”.
D’altra parte, molti traders e appassionati che seguono i dati delle petroliere restano scettici. Samir Madani, (per seguirlo
@Samir_Madani) un trader e collabora nella coordinazione delle informazioni relative ai dati delle petroliere e altri trading insights all’hashtag #OOTT (Organization of Oil-Trading Tweeters) ha dichiarato, “Anche un bambino può stare sulla costa con un cellulare e fotografare le navi petroliere ad Asaluyeh (un porto in Iran). Posso dirti visivamente quanto carico ha una nave osservando la draga”. Osservando la petroliera si può vedere quanto sia carica (o vuota) a seconda del livello di immersione. (per vedere un esempio, cliccare qui). Ovviamente, le aziende che offrono dati cercano di aggiungere valore offrendo ai loro clienti informazioni sul contenuto e sui volumi del cargo e sulla possibile destinazione della petroliera.
Sembra che molti traders abbiano i loro metodi preferiti e non considerino positivi gli “extra” offerti da queste compagnie. Nel corso del tempo probabilmente i traders scieglieranno su quale/i metodo/i fare maggiormente affidamento.
Per provare dei servizi di localizzazione satellitare gratuiti, vi consiglio quelli di seguito. Se avete delle preferenze vi invito a condividete nei commenti .
VesselFinder
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MarineTraffic
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