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...Allo stato attuale il Consiglio di presidenza puo’ affidarsi a quelle milizie di Misurata e della Tripolitania che hanno deciso di sostenere l’accordo di riconciliazione nazionale firmato in Marocco. In Libia sono ormai attive tre compagini governative: due con sede a Tobruk e Tripoli non ufficialmente riconosciute dall’Onu come legittime rappresentati del popolo libico, piu’ il governo guidato da al Serraj che invece gode del sostegno delle Nazioni Unite ma che per il momento si riunisce a Tunisi in attesa di potersi insediare nella capitale libica. Da parte sua, il Consiglio di presidenza libico ha accusato il cosiddetto governo di salvezza nazionale con sede a Tripoli di aver chiuso lo scalo aereo di Mitiga con il preciso intento di impedire ad al Serraj di iniziare i lavori.....

un po' come la Francia occupata e la Francia Libera a Londra ( De Gaulle ) ...
 
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Libia, il premier Serraj col governo sbarcano a Tripoli: arrivati via mare.
I membri del Consiglio presidenziale del governo di concordia nazionale libico sono «giunti a Tripoli via mare». Lo ha riferito la tv Sky News Arabia senza riferire al momento ulteriori dettagli. In precedenza il premier del governo di Tripoli, Khalifa Ghwell, aveva minacciato di arrestare il premier incaricato Fayez al-Serraj se fosse arrivato nella capitale libica per l'insediamento del governo di concordia nazionale.

«Arrivo del consiglio presidenziale del governo di intesa nazionale libico a Tripoli», scrive Al Jazeera in un tweet, rilanciando un'informazione fornita dal suo corrispondente. «Arrivo del presidente e di membri del consiglio presidenziale del governo di accordo nazionale a Tripoli», precisa un tweet di Libyàs Channel, confermando l'arrivo anche di Sarraj.

«La Comunità internazionale sostiene con forza i responsabili» del consiglio presidenziale libico arrivato a Tripoli ed è «pronta ad assicurare il necessario sostegno e assistenza». Lo afferma l'inviato speciale dell'Onu, Martin Kobler, sottolineando il «coraggio, la determinazione e la leadership del consiglio, che sotto la presidenza di Fayez al Sarraj ha fatto un passo in avanti per lo sviluppo dell'accordo nazionale e le aspirazioni della maggioranza del popolo libico.

LE REAZIONI
Abdullah al-Thinni, leader dell'amministrazione libica di Tobruk, ha annunciato che cederà i poteri al governo di concordia nazionale di Fayez al-Serraj, l'unico riconosciuto dalla comunità internazionale, solo se quest'ultimo riceverà l'approvazione della Camera dei Rappresentanti (che risiede a Tobruk). In un intervento a Bengasi, nella Libia orientale, al-Thinni è tornato sulla questione della legittimità del governo nato dalla mediazione delle Nazioni Unite sottolineando che la sua amministrazione «ignorerà qualsiasi governo che non venga legittimato dalla Camera dei Rappresentanti». Al-Thinni, citato dal sito di 'Libya Herald', ha quindi dichiarato che non si farà influenzare dall'inviato Onu per la Libia, Martin Kobler, «né dalle potenze internazionali che cercano di imporre un governo nazionale».
Mercoledì 30 Marzo 2016, 15:04 - Ultimo aggiornamento: 17:42
 
Ultima modifica:
30 marzo 2016

Libia,Sarraj proclama nuovo governo
"Unificare gli sforzi contro l'Isis"

19:09 - "Fayez Al Sarraj ha proclamato l'entrata in carica del governo di accordo nazionale da Tripoli". Lo ha annunciato l'emittente Al Jazeera trasmettendo in diretta una breve dichiarazione del premier designato libico. Il nuovo esecutivo è sostenuto dalla comunità internazionale. "Unificare gli sforzi dei libici per contrastare l'Isis", è stato l'appello lanciato da Al Sarraj.

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Leggo che li hanno accolti bene... :D
 
Leggo che li hanno accolti bene... :D

Beh, normale, questi sono piuttosto in*****si, mica come noi, che accettiamo zittil zitti la dittatura dell'Europa. Questi non ne vogliono sapere di governi messi lì da gb, usa e Italia per i propri interessi
 
Insomma, in Libia si accelera. A Roma si apprezza l’accelerazione (“La presenza lì di un governo di unità nazionale è ciò che abbiamo sempre voluto”, dice Starace) con l’amara consapevolezza che sta per avvicinarsi il momento doloroso di prendere la decisione di inviare i caccia e – fanno notare dalla Difesa – anche qualche centinaio di ‘boots on the ground’, stivali sul terreno, soldati in terraferma libica, per addestrare esercito e polizia locale e monitorare gli obiettivi strategici. A seconda di quelle che saranno le richiesta di al-Sarraj. Sono decisioni non facili da gestire sul piano del consenso elettorale, stando ai sondaggi che dicono di una maggioranza di italiani (81 per cento) contraria all’intervento armato. Ma ormai vengono ritenute necessarie, per via dell’avanzata del Daesh in Libia e di alleati che spingono per l’azione: in primis Obama, che dopodomani nel suo nuovo pressing su Renzi sarà certo aiutato dall’arrivo di al-Sarraj a Tripoli, che spoglia Roma di qualsiasi alibi dettato da ragioni di politica interna.

Libia. Matteo Renzi cauto sull'arrivo di al-Sarraj a Tripoli: "Mi auguro lavori per i libici". Ma si avvicina l'intervento militare
 
E stranamente cercano di compromettere i rapporti Italia Egitto proprio ora che dobbiamo lavorare insieme per disinfestare la Libia
 
Un governo che sbarca con i gommoni avrà sicuramente le competenze e l'esperienza per fermare i migranti :o
 
Un governo che sbarca con i gommoni avrà sicuramente le competenze e l'esperienza per fermare i migranti :o

:rolleyes:
Sul fatto che Scaroni,vicepresidente della banca Rotschild ed ex amministratore delegato di Enel ed Eni, definisce la Libia la "prima emergenza nazionale", spiega: "Perché è casa nostra. Credo che avere uno Stato fallito a 80 chilometri dalle nostre coste sia un rischio enorme. In primo luogo per l'immigrazione di carattere economico, incontrollata e incontrollabile, che a differenza del passato rischia di bloccarsi da noi. Con il blocco delle frontiere da parte di molti Paesi, c'è la concreta prospettiva che l'Italia diventi una grande Calais. Quelli che passano dalla Libia - prosegue - non sono siriani, ma povera gente dai Paesi dell'Africa che cercano un futuro migliore. Già nelle prossime settimane potremmo vedere arrivare sulle nostre coste 2/3 mila disperati al giorno". "Il problema libico - avverte dunque - è colossale, ci riguarda direttamente e deve essere al primo posto dell'agenda di governo".

"Il problema libico - avverte dunque - è colossale, ci riguarda direttamente e deve essere al primo posto dell'agenda di governo".
 
Forse non avete "colto" che da ieri l'unico Governo riconosciuto dall'Onu è questo, non più quello di Tobruck (gli egiziani), men che meno quello di Tripoli (i turchi).
L'unico legittimato a "chiedere" aiuto ...
 
Forse non avete "colto" che da ieri l'unico Governo riconosciuto dall'Onu è questo, non più quello di Tobruck (gli egiziani), men che meno quello di Tripoli (i turchi).
L'unico legittimato a "chiedere" aiuto ...

Forse non hai "colto" che questo governo non lo vuole nessuno in Libia, quindi con un intervento si rischia altro caos.
 
Forse non hai "colto" che questo governo non lo vuole nessuno in Libia, quindi con un intervento si rischia altro caos.

Praticamente un governo fantoccio
avessero fatto un merge tra i due parlamenti e governi
 
Qunidi ci vuole un Governo "fantoccio", ma "riconosciuto"

e si dice che quello di Tripoli in realtà stia trattando un accordo (Alberto neri )
 
Libia: 'premier ribelle lascia Tripoli' - Ultima Ora - ANSA.it

(ANSA) - ROMA, 1 APR - Il premier Khalifa Ghwell, ostile al governo unitario di Fayez Sarraj, "ha lasciato Tripoli": lo afferma Libya Herald, secondo il quale il responsabile libico "è tornato nella sua città natale a Misurata".

:yes::yes:

Il premier di Tripoli, Kahlifa al Gwell, ha lasciato Tripoli nella notte ed è tornato nella sua città natale Misurata. Lo rende noto il Libya Herald. Nei giorni scorsi il premier si era opposto all'ingresso del premier designato dall'Onu, Fayez al Sarraj e al governo di unità nazionale sbarcato nella capitale libica.

Stando al resoconto del sito, l'ufficio del premier "è stato occupato da elementi del comitato temporaneo della presidenza, i file e i computer sono stati confiscati". La decisione di lasciare la capitale è arrivata "dopo che il consiglio degli anziani di Misurata ha minacciato di destituire" lo stesso Ghwell. "Gli hanno detto che era finita e doveva lasciare. Se non se ne fosse andato lo avrebbero rimosso", afferma una fonte al quotidiano.

La delegazione di Misurata si è "poi recata a piazza dei Martiri, dove uno dei leader delle milizie, Salah Badi, aveva organizzato una manifestazione contro Sarraj. Anche a lui hanno detto di andarsene, e Badi lo ha fatto".

Libia, il premier ribelle Kahlifa al Gwell ha lasciato Tripoli
 
gli antitaliani non ammetteranno mai che l'Italia, fino ad ora, si sta muovendo con grande efficacia, a differenza del 2011....
 
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Reazioni: ccc
10 città rompono con Tripoli,sì a Sarraj - Ultima Ora - ANSA.it

(ANSA) - IL CAIRO, 1 APR - Dieci città costiere libiche, tra le quali Zawiya e Sabrata hanno formalmente rotto l'alleanza con il Congresso di Tripoli (Gnc) e deciso di sostenere il governo di unità di Fayez al Sarraj. In un comunicato, pubblicato dalla municipalità di Sabrata, i responsabili salutano l'arrivo a Tripoli del consiglio presidenziale libico e fanno appello al nuovo governo perché metta "fine a ogni conflitto armato nel Paese".
 
Fayez al Sarraj, un altro figliodiqualcuno come la Boschi :D, figlio del ministro della monarchia preGheddafi (monarchia filo USA/GB)
 
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