Una patrimoniale sugli straricchi potrebbe dare 5 miliardi annui.

  • Ecco la 70° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Settimana di risk-off per i principali indici per via dei timori legati all’inflazione persistente e alle prospettive di tassi ancora elevati a lungo. Anche se il report di oggi sull’indice core Pce, la misura molto gradita alla Fed per valutare l’inflazione, ha mostrato un parziale raffreddamento, o quantomeno una stabilità. L’indice ha riportato una crescita su base annua del 2,8%, in linea con le previsioni degli analisti e con la rilevazione del mese precedente. Questo dovrebbe lasciare più margine di manovra alla Fed per abbassare i tassi di interesse nel corso del 2024. Passando al Vecchio Continente, il report sull’inflazione dell’Eurozona ha mostrato un indice al 2,6%, oltre il 2,5% atteso e in accelerazione rispetto al 2,4% precedente.
    Per continuare a leggere visita il link

Dogo, se mi parli di ricchezza, ti parlo di ricchezza. L'italia è un paese feudale che non innova ma come l'Ancient Regime, sta diventando anno dopo anno legato al passato e scivolando nel nulla.
In Italia non si ereditano solo aziende, quelle i figli incapaci le chiudono o le svendono, si è sempre fatto, ma soprattutto case e rendite.
Bisogna avere visione sistemica, non guardare solo al proprio portafoglio, altrimenti si finisce davvero in una rivoluzione.
Guarda che la differenza tra noi e gli USA non è solo materiale (anche se mi fa sorridere vederti scrivere di "moneta forte da 500 anni"), è soprattutto di mentalità. Qui il centro vitale è la Famiglia proprio perchè non abbiamo mai superato la fine del Feudalesimo. Mentre non solo in USA ma anche in Francia o in Svezia ci si rimbocca le maniche e ci si mette in gioco, da soli, va o la spacca (dubito che mr. Facebook o mr. Nokia abbiano contato su risorse naturali per sviluppare le loro aziende).

C'è un bellissimo articolo che ho discusso qualche giorno fa sul perchè in Italia è così improbabile la crescita di startup. Va proprio a fagiolo.
Ciao

Considerazioni sulla scarsità di startup in Italia

The Real Reason Italy Sucks at the Startup Game

Considerazioni sulla scarsità di startup in Italia
7 November 2011 A cura di Antonio Cangiano 26 Comments
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In tempi di caos politico ed economico, l’Italia ha bisogno di molti cambiamenti per poter ripartire. Avrebbe bisogno di una nuova classe dirigente che avesse a cuore i veri problemi del Paese e della gente comune. Servirebbe una riforma del sistema educativo, delle tasse, del lavoro e una riduzione drastica della burocrazia ad ogni livello.
Nel celebre discorso inaugurale del 1961, John F. Kennedy chiese ai cittadini americani di domandarsi, non cosa potesse fare l’America per loro, ma cosa potevano fare loro per l’America. Nello stesso spirito mi domando come sia possibile modernizzare, snellire e riavviare il nostro Paese.
Non esistono soluzioni facili, ma c’è senza dubbio qualcosa che gli italiani possono fare: avviare startup. Negli ultimi 30 anni, le startup americane hanno creato 44 milioni di posti di lavori. La creazione di aziende è forse l’atto più nobile che i giovani italiani possono fare per migliorare il Paese, la propria condizione economica e creare lavoro.
So che non è facile in Italia. Il processo d’avvio di un’azienda è burocratico, ci sono mille leggi, le tasse sono esagerate e il sistema fiscale è molto inefficiente e iniquo. Inoltre non ci sono molti investimenti da parte di angel o venture capitalist, anche se, a dire il vero, stare ancora a casa con mamma e papà può essere visto come una forma di angel investment da parte della famiglia.
L’esistenza di ostacoli non è un buon motivo per non provarci del tutto. Quando non hai nulla da perdere, perché un lavoro comunque non ce l’hai, perché non provarci? È chiaro che senza fondi o disponibilità di credito da parte di banche e istituzioni finanziare, non puoi avviare una fabbrica, un negozio, o un prodotto fisico che richiede un capitale iniziale.
Ma grazie a internet è oggi possibile creare aziende che hanno costi mensili marginali. L’unico vero capitale richiesto è la conoscenza, liberamente acquisibile in rete e la capacità di rimboccarsi le maniche.
Con la disoccupazione rampante che esiste in Italia, particolarmente nel mezzogiorno, ci si aspetterebbe una miriade di startup tecnologiche in Italia che fanno bootstrapping. Gente che studia e lavora fino alle tre di notte per il proprio sogno. Ci si aspetterebbe una generazione di self-employed. E invece tutt’altro.
Il vero limite è la mentalità di molti giovani italiani.
C’è paura di rischiare. Anche se c’è ben poco da perdere. Anche se si ha 20-25 anni e non si ha una famiglia da mantenere. Moltissimi ragazzi con aspirazioni da imprenditori hanno lasciato temporaneamente il loro Paese per andare in Cile a formare una startup, con l’aiuto di $40,000 a fondo perduto. Gli americani, nonostante tutti i fondi disponibili localmente, ci si sono buttati a capofitto. Gli italiani, che ne avrebbero avuto bisogno come il pane, si contano invece sulle dita delle mani.
C’è paura di fallire. La società italiana non ha ancora accettato che il fallimento è un’opportunità per crescere e riprovarci. Se fallisci una volta, in Italia sei un fallito. In Nord America, si sa che statisticamente fallirai un po’ di volte prima di trovare la strada giusta. Nessuno ti affibbierà un’etichetta negativa per averci provato. Anzi, sarai sempre considerato con maggior rispetto degli spiriti timidi che non c’hanno mai provato. I veri esperti sono gente che ha fallito più di tutti e imparato lezioni importanti ad ogni nuovo errore o fallimento. E questo è dimostrato universalmente, non sono nel campo dell’imprenditoria.
C’è l’aspettativa che tutto sia dovuto. C’è ancora gente che essendosi laureata, si aspetta il posto fisso per 40 anni alle poste o al comune. Ho intervistato diversi candidati che si aspettavano li assumessi qui all’estero solo perché italiani come me e laureati recentemente. Molti di questi non avevano scritto una riga di codice al di là del minimo richiesto dagli esami universitari. Eppure erano delusissimi che io avessi tradito un connazionale, assumendo una persona di un altro Paese.
C’è fatalismo. In Italia, c’è la convinzione che il proprio futuro non dipenda dai propri sforzi, ma sia soprattutto influenzato da forze esterne inespugnabili. Quando non sei convinto che puoi prendere in mano le redini del tuo futuro, ti risulta poi molto difficile fare i salti mortali richiesti per avere successo. Perché lavorare come un mulo, se non hai la speranza nel cuore di cambiare la tua vita e vivere il sogno americano italiano? (Mi rifiuto di credere che il sogno italiano sia di diventare calciatori o vallette, o trovare il posto fisso di cui sopra.)
Il seguente grafico mostra il risultato di una ricerca da parte dell’Hoover Institution presso la Stanford University. Gli americani, svedesi e inglesi rispondono per lo più con un no, alla domanda: Il successo dipende da forze esterne al di fuori del nostro controllo? Gli italiani mostrano il loro fatalismo con più del 70% dei rispondenti che dicono di sì.

(Ringrazio per l’immagine e per aver notato questa ricerca, Fabrizio Capobianco.)
Capisco la concezione popolare del se Dio vuole e l’idea che si vada avanti a raccomandazioni, ma deve essere veramente triste vivere una vita in cui non si crede nella propria abilità di cambiare il proprio destino. Il cambiamento deriva dall’ambizione di migliorare la propria condizione.
C’è cinismo. In Italia, se qualcuno prova a farcela di suo, c’è l’abitudine di deriderlo, invidiarlo, o comunque mostrare sfiducia invece che supporto e solidarietà. Una generazione di cinici e sfiduciati non solo fa fatica a produrre qualcosa di valore di suo, ma ha tutto l’interesse a vedere altri fallire per non apparire incapace o pigra a confronto.
Gli italiani sono gente sveglia e, nel campo tecnico, generalmente brava. Forse l’Italia non avrà mai una Silicon Valley, ma ha un potenziale umano enorme che andrebbe sfruttato. Il cambiamento e l’innovazione nel nostro Paese partono dal basso, dall’atteggiamento e attitudine dei suoi giovani. Lottiamo contro queste tendenze negative e smettiamo di trovare scuse.
Basta solo provarci davvero. Non abbiamo molto da perdere.
 
A che livello di patrimonio si intende "straricchi" io leggendo i vostri post ancora non l'ho capito....o mi e' sfuggito. :mmmm:

Nel post iniziale e nel link del post niziale si ipotizza di mettere una tassa patrimoniale alla francese su tutte le ricchezze sopra il milione di euro.
 
Gli straricchi vanno tutelati: se risultano tali è perchè dichiarano, ossia sono una rarità.
In Italia invece vale sempre il populismo e l'invidia: gli straricchi impiegano un secondo per andare altrove.
La patrimoniale colpisce i patrimoni; non colpisce i redditi dichiarati.

Altrimenti staremmo freschi con gli evasori che ci sono in Italia.
 
Tassare chi è già stato tassato con la scusa che lui è "più ricco" è un suicidio sociale ed economico.

Non ha senso.

Il capitale ha sempre trovato remunerazione e non va mai visto fine a se stesso.

Ci stiamo impoverendo materiamente ed intellettualmente: il ricco va tutelato, l'evasore va scovato e punito.

Invece in Italia:
- l'evasore paga il 5% e trova sempre una via di fuga
- il ricco che dichiarasi trova a dover ripagare e ad avere a che fare con un popolino di malpensanti che credono pure che sia giusto

PS: e lo dice uno che ricco non è.
 
Tassare chi è già stato tassato con la scusa che lui è "più ricco" è un suicidio sociale ed economico.

Non ha senso.

Il capitale ha sempre trovato remunerazione e non va mai visto fine a se stesso.

Ci stiamo impoverendo materiamente ed intellettualmente: il ricco va tutelato, l'evasore va scovato e punito.

Invece in Italia:
- l'evasore paga il 5% e trova sempre una via di fuga
- il ricco che dichiarasi trova a dover ripagare e ad avere a che fare con un popolino di malpensanti che credono pure che sia giusto

PS: e lo dice uno che ricco non è.

A mio avviso i pagamenti della patrimoniale per gli straricchi (quelli con patrimoni che superano il milione di euro) andrebbero dedotti dall'imponibile Irpef dichiarato nell'anno successivo.

In questo modo gli evasori se la prendono nel di dietro.
;)
 
Non è un vizio, ma è quello che i Romani chiamavano Nepotismo.
No, un momento.
Nepotismo è il senatur Bossi che cerca di piazzare suo figlio in politica.
Ma definire un imprenditore che lascia la sua azienda (privata) ai figli come nepotista lo trovo assurdo.

Infatti in Italia nessuno vuole DIVENTARE ricco in Italia, nessuno. Eccetto quelli che nascono figli di genitori ricchi (e quindi senza meriti diretti).
........
,

Ma per forza. Chi vorrebbe aver a che fare con un fisco medieval-borbonico e con un'invidia sociale enorme? Meglio diventar ricchi altrove.
 
Ma per forza. Chi vorrebbe aver a che fare con un fisco medieval-borbonico e con un'invidia sociale enorme? Meglio diventar ricchi altrove.

Scusa se te lo dico.
Mi sembra molto puerile asserire che si vuole la patrimoniale per gli straricchi perchè si è invidiosi.
Sarebbe come dire che si vuole alzare l'età di pensionamento perchè si è invidiosi dei baby pensionati; o il taglio dei costi della politica perchè si è invidiosi dei politici; o il taglio degli sprechi nel pubblico impiego perchè si è invidiosi dei pubblici.

La patrimoniale è una necessità. Necessità ammessa ormai dagli stessi straricchi tranne qualche eccezione. Pensi siano invidiosi anche di se stessi?

Sai perchè la vogliono in molti (tutti quelli più lungimiranti)? Perchè preferiscono pagare quello che per loro è un misero obolo, piuttosto che perdere quasi tutto per colpa del default.

Invece qui c'è qualcuno che è accecato dall'ideologia.
 
Ultima modifica:
Scusa se te lo dico.
Mi sembra molto puerile asserire che si vuole la patrimoniale per gli straricchi perchè si è invidiosi.
Sarebbe come dire che si vuole alzare l'età di pensionamento perchè si è invidiosi dei baby pensionati;

Perdonami, ma forse non hai riletto quello che hai scritto.

Un conto è avere il merito di far soldi onestamente, dichiararli, e partecipare alla spesa di uno stato.

Ben altro è aver lavorato 30 anni guadagnando 1.2 milione di lire, e poichè sei stato promosso negli ultimi due anni e guadagnavi 12 milioni di lire... vai in pensione a 50 anni, con 30 anni di vita davanti, a 1.8 milioni di lire!!!!!!

Mi sa che stai confondendo:
- un diritto acquisito, ossia l'essere ricco perchè ci si è fatti il mazzo tanto
- un errore acquistito, ossia l'andare in pensione sulla schiena delle nuove generazioni, che poi sono i figli di questi pensionati.

La differenza è sia formale, sia sostanziale.
 
Scusa se te lo dico.
Mi sembra molto puerile asserire che si vuole la patrimoniale per gli straricchi perchè si è invidiosi.
Sarebbe come dire che si vuole alzare l'età di pensionamento perchè si è invidiosi dei baby pensionati; o il taglio dei costi della politica perchè si è invidiosi dei politici; o il taglio degli sprechi nel pubblico impiego perchè si è invidiosi dei pubblici.

Stai confondendo mele con pere.
SI parlava di imprenditori privati, quindi gente che è diventata ricca ONESTAMENTE.

PS: vedo che Dogo l'ha già spiegata meglio di me.
 
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Nel post iniziale e nel link del post niziale si ipotizza di mettere una tassa patrimoniale alla francese su tutte le ricchezze sopra il milione di euro.

E tu definirestii chi ha un milione di euro, incluso la prima casa, "stra-ricco"? :confused:
 
Perdonami, ma forse non hai riletto quello che hai scritto.

Un conto è avere il merito di far soldi onestamente, dichiararli, e partecipare alla spesa di uno stato.

Ben altro è aver lavorato 30 anni guadagnando 1.2 milione di lire, e poichè sei stato promosso negli ultimi due anni e guadagnavi 12 milioni di lire... vai in pensione a 50 anni, con 30 anni di vita davanti, a 1.8 milioni di lire!!!!!!

Mi sa che stai confondendo:
- un diritto acquisito, ossia l'essere ricco perchè ci si è fatti il mazzo tanto
- un errore acquistito, ossia l'andare in pensione sulla schiena delle nuove generazioni, che poi sono i figli di questi pensionati.

La differenza è sia formale, sia sostanziale.

O rispondi a tutto o non rispondi a nulla.
E poi dicevo anche dell'altro prima: la patrimoniale per gli straricchi potrebbe essere dedotta dall'imponibile Irpef nell'anno successivo. In questo modo chi si è arricchito onestamente ci perde molto meno. Tieni anche presente che queste risorse servirebbero anche a ridurre l'IRAP e le aliquote irpef, per rendere la manovra meno recessiva e per dare una mano alla competitività delle imprese.

Scusa se te lo dico.
Mi sembra molto puerile asserire che si vuole la patrimoniale per gli straricchi perchè si è invidiosi.
Sarebbe come dire che si vuole alzare l'età di pensionamento perchè si è invidiosi dei baby pensionati; o il taglio dei costi della politica perchè si è invidiosi dei politici; o il taglio degli sprechi nel pubblico impiego perchè si è invidiosi dei pubblici.

La patrimoniale è una necessità. Necessità ammessa ormai dagli stessi straricchi tranne qualche eccezione. Pensi siano invidiosi anche di se stessi?

Sai perchè la vogliono in molti (tutti quelli più lungimiranti)? Perchè preferiscono pagare quello che per loro è un misero obolo, piuttosto che perdere quasi tutto per colpa del default.

Invece qui c'è qualcuno che è accecato dall'ideologia.
 
E tu definirestii chi ha un milione di euro, incluso la prima casa, "stra-ricco"? :confused:

Ho detto sopra il milione di euro. Poi c'è la franchigia.

Si tratta dell'1% della popolazione che detiene il 13% della ricchezza nazionale.



"Il 13 per cento della ricchezza italiana (sempre secondo Via Nazionale) è nelle mani di 240 mila famiglie italiane, l'1 per cento del totale. Si tratta di 1.076 miliardi di euro. Una patrimoniale alla francese, con un'aliquota allo 0,5 per cento della ricchezza, darebbe un gettito di oltre 5 miliardi di euro l'anno. Per ognuna delle 240 mila famiglie significherebbe pagare, su un patrimonio che è in media di quasi 4,5 milioni di euro a famiglia, 22.500 euro l'anno".
 
O rispondi a tutto o non rispondi a nulla.
E poi dicevo anche dell'altro prima: la patrimoniale per gli straricchi potrebbe essere dedotta dall'imponibile Irpef nell'anno successivo. In questo modo chi si è arricchito onestamente ci perde molto meno. Tieni anche presente che queste risorse servirebbero anche a ridurre l'IRAP e le aliquote irpef, per rendere la manovra meno recessiva e per dare una mano alla competitività delle imprese.

Scusa se te lo dico.
Mi sembra molto puerile asserire che si vuole la patrimoniale per gli straricchi perchè si è invidiosi.
Sarebbe come dire che si vuole alzare l'età di pensionamento perchè si è invidiosi dei baby pensionati; o il taglio dei costi della politica perchè si è invidiosi dei politici; o il taglio degli sprechi nel pubblico impiego perchè si è invidiosi dei pubblici.

La patrimoniale è una necessità. Necessità ammessa ormai dagli stessi straricchi tranne qualche eccezione. Pensi siano invidiosi anche di se stessi?

Sai perchè la vogliono in molti (tutti quelli più lungimiranti)? Perchè preferiscono pagare quello che per loro è un misero obolo, piuttosto che perdere quasi tutto per colpa del default.

Invece qui c'è qualcuno che è accecato dall'ideologia.

Infatti....:cool: E' impossibile non rendersi conto che scrivevi le stesse cose sulla necessita' di tassare le rendite finanziarie... :D Ora, serve anche la patrimoniale..... ;) E poi, che altra tassa vi inventerete per "promuovere" l' equita' ? :specchio:
 
Buffet paga il 17% di tasse sul suo reddito. Qua siamo oltre al 50% per chi le paga.
Ma di cosa stiamo parlando?
Ma andate a pascolare le pecore.
 
Sai perchè la vogliono in molti (tutti quelli più lungimiranti)? Perchè preferiscono pagare quello che per loro è un misero obolo, piuttosto che perdere quasi tutto per colpa del default.

Invece qui c'è qualcuno che è accecato dall'ideologia.

te lo dico io perchè la Marcegaglia, Montezemolo e compagnia bella la vogliono. Perchè non la pagano, avendo tutti i loro averi in Lussemburgo e Svizzera. Infatti quando hanno fatto il contributo di solidarietà stavano facendo una insurrezione su tutti i giornali. Altro che imprenditori illuminati di sta cippa...

«Il contributo di solidarietà è una follia, bisogna cancellarlo». Parola di Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria che, in una intervista rilasciata a Il Messaggero, torna a ribadire le proprie perplessità sulla manovra varata dal governo e indica un'altra strada: meglio agire su pensioni di anzianità e Iva. Poi la leader degli industriali si dice contraria a tassare i capitali scudati e si mostra preoccupata che l'asse Parigi-Berlino (un vertice «deludente» quello tra Merkel e Sarkozy) sia dominante in Europa.

Imprenditori illuminati :clap:
 
Infatti....:cool: E' impossibile non rendersi conto che scrivevi le stesse cose sulla necessita' di tassare le rendite finanziarie... :D Ora, serve anche la patrimoniale..... ;) E poi, che altra tassa vi inventerete per "promuovere" l' equita' ? :specchio:

Infatti.
Quello che dico poi lo fanno; in ritardo, quando ormai i buoi e gli investitori sono scappati dalla stalla facendo arrivare gli spread a 500, ma lo fanno.
Non ho mai detto che bastava tassare le rendite per risolvere i problemi; tassa che peraltro non è ancora in vigore.
Ho sempre pensato che le cose andavano fatte tutte assieme;oltre a patrimoniale e tassazione delle rendite avrei voluto la riduzione degli sprechi pubblici, la riforma delle pensioni, la lotta all'illegalità , la lotta all'evasione fiscale ed alla corruzione, il taglio dei costi della politica, la riduzione delle tasse sul'irpef e sull'irap, la riduzione delle tasse su ricerca ed innovazioni, investimenti in infrastrutture utili, le liberalizzazioni delle professioni e dei servizi pubblici locali, la riforma della contrattazione dando maggiore spazio alla produttività per l'aumento dei salari.

Vedi che il mio ragionamento non è mai stato banale come vorreste far credere te e Larry col vostro puerile tentativo di mistificare la realtà?
:yes:
 
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te lo dico io perchè la Marcegaglia, Montezemolo e compagnia bella la vogliono. Perchè non la pagano, avendo tutti i loro averi in Lussemburgo e Svizzera. Infatti quando hanno fatto il contributo di solidarietà stavano facendo una insurrezione su tutti i giornali. Altro che imprenditori illuminati di sta cippa...

«Il contributo di solidarietà è una follia, bisogna cancellarlo». Parola di Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria che, in una intervista rilasciata a Il Messaggero, torna a ribadire le proprie perplessità sulla manovra varata dal governo e indica un'altra strada: meglio agire su pensioni di anzianità e Iva. Poi la leader degli industriali si dice contraria a tassare i capitali scudati e si mostra preoccupata che l'asse Parigi-Berlino (un vertice «deludente» quello tra Merkel e Sarkozy) sia dominante in Europa.

Imprenditori illuminati :clap:

Però, vedi, alla fine hanno ragione loro. Perché c'è chi ci crede e li chiama pure "imprenditori illuminati".

La Marcegaglia prima ha definito lo scudo fiscale "un male necessario"
Adesso dice che non si devono tassare ulteriormente i capitali scudati.

E infatti la famiglia Marcegaglia ha scudato :D

Nel 2008 Antonio Marcegaglia patteggia a Milano su una tangente Enipower e risarcisce circa 6 milioni. Ma l’inchiesta per falso in bilancio prosegue: tra il ‘94 e il 2004, negli acquisti di materie prime, avrebbe interposto società off-shore, creando fondi neri su 17 conti esteri, intestati a Steno Marcegaglia e ai figli Antonio ed Emma. A maggio la parte che riguarda l’evasione fiscale viene archiviata perché quei capitali sono stati condonati e scudati.
Report del 06/11/2011- la grande evasione. « Triskel182
 
te lo dico io perchè la Marcegaglia, Montezemolo e compagnia bella la vogliono. Perchè non la pagano, avendo tutti i loro averi in Lussemburgo e Svizzera. Infatti quando hanno fatto il contributo di solidarietà stavano facendo una insurrezione su tutti i giornali. Altro che imprenditori illuminati di sta cippa...

«Il contributo di solidarietà è una follia, bisogna cancellarlo». Parola di Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria che, in una intervista rilasciata a Il Messaggero, torna a ribadire le proprie perplessità sulla manovra varata dal governo e indica un'altra strada: meglio agire su pensioni di anzianità e Iva. Poi la leader degli industriali si dice contraria a tassare i capitali scudati e si mostra preoccupata che l'asse Parigi-Berlino (un vertice «deludente» quello tra Merkel e Sarkozy) sia dominante in Europa.

Imprenditori illuminati :clap:

Secondo te il patrimonio di questi signori è sotto il milione di euro in Italia
(sempre che non riescano a tassare almeno in parte anche le ricchezze all'estero)?
 
Secondo te il patrimonio di questi signori è sotto il milione di euro in Italia
(sempre che non riescano atassare almeno in parte anche queste ricchezze)?

Ma ammettiamo pure che abbiano intestato a sé in Italia patrimonio per 1,5 milioni di euro. Magari all'estero ce ne sono 3-4-500.

Alla fine pagano la stessa patrimoniale di chi ne ha effettivamente 1,5 tutto in Italia.
Per avere 1,5 milioni di euro di patrimonio basta essere un medio dirigente di 45-50 anni.

Molto equo ;)

Suvvia. Almeno non chiamarli "illuminati"! Sono dei grandissimi para_culi :D
 
Infatti.
Quello che dico io poi lo fanno; in ritardo, quando ormai i buoi e gli investitori sono scappati dalla stalla facendo arrivare gli spread a 500, ma lo fanno.
Non ho mai detto che bastava tassare le rendite per risolvere i problemi; tassa che peraltro non è ancora in vigore.
Ho sempre pensato che le cose andavano fatte tutte assieme;oltre a patrimoniale e tassazione delle rendite avrei voluto la riduzione degli sprechi pubblici, la riforma delle pensioni, la lotta all'illegalità , la lotta all'evasione fiscale ed alla corruzione, il taglio dei costi della politica, la riduzione delle tasse sul'irpef e sull'irap, la riduzione delle tasse su ricerca ed innovazioni, investimenti in infrastrutture utili, le liberalizzazioni delle professioni e dei servizi pubblici locali, la riforma della contrattazione dando maggiore spazio alla produttività per l'aumento dei salari.

Vedi che il mio ragionamento non è mai stato banale come vorreste far credere te e Larry col vostro puerile tentativo di mistificare la realtà?
:yes:

Non c'e' nessun tentativo di mistificare la realta'... ;) Le centinaia di treddi che hai aperto sull' argomento "tasse", parlano da soli :yes:

Prendi sempre esempio dalla Francia e dalla sua patrimoniale, ma perche' non estendere l' esempio alle dismissioni che hanno fatto? France 2, il secondo canale nazionale e' stato privatizzato ormai da decenni mentre da noi, i canali RAI sono usati per piazzare i protetti...

La patrimoniale che tanto auspichi, fara' solo "sparire" i patrimoni mobili verso lidi piu' ospitali o peggio, servta' solo ad incrementare gli affari dei consulenti fiscali incrementando la nascita di fondazioni e altri enti "non profit"
 
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