Unikredictos isola VIP per vacanze settembrine: no tax per attracco

Gent. Sig. Mr Fak,

La crisi globale del debito continua a diffondersi e in Europa la situazione ha coinvolto anche l’Italia, determinando una situazione di alta volatilità dei mercati finanziari, che ha impatto anche sul titolo UniCredit, data la sua rilevanza quale una delle più scambiate e rappresentative azioni del mercato italiano.

Le turbolenze finanziarie non vanno, peraltro, confuse con l’economia reale: a questo proposito desideriamo ricordare che UniCredit è stata una delle pochissime banche in Europa e nel mondo a generare profitti in tutti i trimestri, anche durante la fortissima crisi dei mercati iniziata nel 2008. Questa è una prova importante della solidità del modello di business del Gruppo anche in periodi di crisi, che ha trovato conferma nei primi due trimestri del corrente esercizio. Infatti, con un utile netto di 810 milioni di Euro nel primo trimestre 2011 UniCredit ha registrato la sua migliore performance trimestrale dal secondo trimestre 2008, e il risultato relativo a tutto il primo semestre dell’anno in corso è raddoppiato rispetto a quello del 2010.

Questi risultati sono stati conseguiti grazie a un modello basato su gruppi di clientela e su una gamma di prodotti ampiamente diversificata, che beneficia di un network di banca commerciale diffuso in 22 Paesi, molti dei quali in espansione e dove UniCredit riveste una posizione di leadership.

Per queste ragioni riteniamo che l’attuale prezzo di mercato del titolo non rispecchi i fondamentali del Gruppo ma sia l’effetto di fenomeni di speculazione finanziaria che hanno colpito, come detto, il mercato azionario italiano, in generale, e il settore finanziario di tale mercato, in particolare. Peraltro, riguardo alla sua comprensibile preoccupazione concernente il futuro andamento del mercato, è doveroso ricordare che l'investimento azionario è un'attività di per sé rischiosa in quanto ha per oggetto strumenti finanziari il cui prezzo – come si sta verificando - è influenzato da molteplici variabili che soprattutto in periodi di crisi sistemica e forte volatilità risultano estremamente difficili da prefigurare. Non riteniamo dunque possibile formulare indicazioni sull'andamento futuro dei corsi delle azioni della società se pure, come ripetutamente dichiarato, il management del Gruppo è fiducioso nei fondamentali di UniCredit e consapevole del proprio obiettivo di operare al meglio nell’interesse di tutti gli stakeholders.

Cordiali saluti.

:specchio::wall:

chiedili se ti dicono quando e se annunciano adc? Comunque i bancari del nostro paese hanno qualche malattia grave, ogni giorno si adattano a seguire camaleonticamente i peggiori bancari dei peggiori paesi, e quando non ce ne sono siamo noi i peggiori :wall: :wall:
 
...ragazzi... BMPS mi sa che fallisce se scende ancora!
 
Gent. Sig. Mr Fak,

La crisi globale del debito continua a diffondersi e in Europa la situazione ha coinvolto anche l’Italia, determinando una situazione di alta volatilità dei mercati finanziari, che ha impatto anche sul titolo UniCredit, data la sua rilevanza quale una delle più scambiate e rappresentative azioni del mercato italiano.

Le turbolenze finanziarie non vanno, peraltro, confuse con l’economia reale: a questo proposito desideriamo ricordare che UniCredit è stata una delle pochissime banche in Europa e nel mondo a generare profitti in tutti i trimestri, anche durante la fortissima crisi dei mercati iniziata nel 2008. Questa è una prova importante della solidità del modello di business del Gruppo anche in periodi di crisi, che ha trovato conferma nei primi due trimestri del corrente esercizio. Infatti, con un utile netto di 810 milioni di Euro nel primo trimestre 2011 UniCredit ha registrato la sua migliore performance trimestrale dal secondo trimestre 2008, e il risultato relativo a tutto il primo semestre dell’anno in corso è raddoppiato rispetto a quello del 2010.

Questi risultati sono stati conseguiti grazie a un modello basato su gruppi di clientela e su una gamma di prodotti ampiamente diversificata, che beneficia di un network di banca commerciale diffuso in 22 Paesi, molti dei quali in espansione e dove UniCredit riveste una posizione di leadership.

Per queste ragioni riteniamo che l’attuale prezzo di mercato del titolo non rispecchi i fondamentali del Gruppo ma sia l’effetto di fenomeni di speculazione finanziaria che hanno colpito, come detto, il mercato azionario italiano, in generale, e il settore finanziario di tale mercato, in particolare. Peraltro, riguardo alla sua comprensibile preoccupazione concernente il futuro andamento del mercato, è doveroso ricordare che l'investimento azionario è un'attività di per sé rischiosa in quanto ha per oggetto strumenti finanziari il cui prezzo – come si sta verificando - è influenzato da molteplici variabili che soprattutto in periodi di crisi sistemica e forte volatilità risultano estremamente difficili da prefigurare. Non riteniamo dunque possibile formulare indicazioni sull'andamento futuro dei corsi delle azioni della società se pure, come ripetutamente dichiarato, il management del Gruppo è fiducioso nei fondamentali di UniCredit e consapevole del proprio obiettivo di operare al meglio nell’interesse di tutti gli stakeholders.

Cordiali saluti.

:specchio::wall:

copione ;)
 
no, mi pare la sintesi del documento che ho postato ieri.
cmq :clap:

non avevo visto...

ci credi che non ho letto nemmeno quello che ho ricevuto io?
l'ho scansionato e non ho intravisto la parola "rimborso" quindi...archiviato.. :D
 
non capisco cosa stiano facendo...BMPS perde il 2%...io le ho in carico, ma ormai le lascio andare fino a 0,4...
 
non avevo visto...

ci credi che non ho letto nemmeno quello che ho ricevuto io?
l'ho scansionato e non ho intravisto la parola "rimborso" quindi...archiviato.. :D

e io che mi sbatto per darvi delle dritte ....:'(
(si scherza, neh? direbbe cass(on)ettista)
 
arrivata anche a te? ma da BMPS?
a me hanno scritto:

"ma che cz vuole se proprio lei fini ad un mese fa ci shortava come un pazzo!" :clap:

no, mi pare la sintesi del documento che ho postato ieri.
cmq :clap:

scusate la domanda ma tutti questi che perdono tempo a rispondere a voi chi li paga? gli azionisti ucg? :confused:
ecco come crescono i costi, poi adc, addio 6 euro!! :angry::angry:

si scherza eh? (come dice mamma goose) :clap:
 

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scusate la domanda ma tutti questi che perdono tempo a rispondere a voi chi li paga? gli azionisti ucg? :confused:
ecco come crescono i costi, poi adc, addio 6 euro!! :angry::angry:

si scherza eh? (come dice mamma goose) :clap:

E' un risponditore automatico (tipo segreteria telefonica) che spedisce lettere standard
(si scherza, come diciamo noi)
:clap:
 
almeno ucg...per ora....è li....

BMPS è proprio MORTA!!!
 
E' un risponditore automatico (tipo segreteria telefonica) che spedisce lettere standard
(si scherza, come diciamo noi)
:clap:

brava! e il risponditore automatico chi lo paga?
e la corrente elettrica?
e se si rompe? e se si blocca?
e non paghi chi memorizza il messaggio?
e la fattura?
chi paga? gli azionisti ucg!! qui i costi salgono e addio 6 euro...KO!:bye:
 
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