Ciao TozziFan, intanto complimenti per il tuo nick che ricorda una delle più belle battute nella storia del cinema
Veniamo ai PAC. Direi che il momento di uscita è la variabile chiave nella gestione di un PAC. E l'uscita deve avvenire al cambiamento di trend, che può essere indicato come suggerisci tu dal superamento al ribasso di una media mobile. Io ho usato il rialzo sopra certi valori del VIX, ma credo che una tecnica più o meno valga l'altra.
Secondo i miei backtest l'importante è uscire non prima del versamento di almeno il 50% delle rate previste nei PAC più brevi (60 e 72 rate per esempio), e non prima del versamento di almeno il 75-90% delle rate previste nei pac più lunghi (8 anni o più).
Per quanto riguarda l'ingresso invece, non ci ho lavorato sopra molto ma credo che sia una variabile di minor importanza. In un PAC, specie quelli più lunghi, non importa più di tanto se si fa iniziare il PAC su un massimo relativo, specialmente nei mercati più volatili. Poi è ovvio che ci sono le eccezioni: un PAC iniziato nel 1990 sul livello massimo del NIKKEI o, per assurdo, un PAC su Tiscali iniziato quando questa valeva 119 euro difficilmente si rivelerà positivo, anche se non lo si può escludere a priori. Però ripeto, per me il punto d'ingresso riveste un'importanza minore.
I sottostanti più volatili, per quel che ho visto io, se gestiti attivamente permettono guadagni più alti. Se mi suggerisci un mercato che posso verificare con le statistiche sarò ben felice di postarti i risultati. Sempre che abbia un fondo su quel mercato