USA di fatto insolventi

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

    Per continuare a leggere visita questo LINK
nn capisco questa fissazione verso la potenza militare usa.... da sola nn serve a niente, anzi è solo un peso nelle casse dello stato. Ho già spiegato prima gli unici modi redditizi in cui un esercito si rivela "produttivo"... e le difficoltà USA nell'utilizzarlo in quel modo. Certo, se lo scopo del gioco è potersi vantare di avercelo più lungo.... no, pardon, di avere gli aerei stealth allora gli usa possono tenerseli.... assieme alle tendopoli che stanno rinascendo nelle periferie usa, naturalmente. Tanto un'eventuale 3a guerra mondiale, tra grandi potenze, sarebbe nucleare; gli eserciti stile 2a guerra mondiale oggi servono a poco, salvo invasioni come quella irachena (distruttiva sul piano delle pubbliche relazioni, improduttiva dal punto di vista economico, destabilizzante sul piano sociale)

Ti garantisco che l'apparato militare USA ha come primo obbiettvo assoluto, quello di garantire agli USA una conoscenza ed una tecnologia che sia diverse generazioni avanti a quella del più immediato inseguitore. L'aspetto militare è solo il pretesto per raggiungere gli obbiettivi prefissati.
Sostanzialmente si domina il mondo se si ha il predominio sulle seguenti materie:
1) Matematica;
2) Fisica;
3) Chimica;
4) Biologia;
5) Economia;

In merito a queste materie attualmente gli USA hanno il primato assoluto, sia perchè conseguito direttamente sia perchè in grado di attirare le migliori menti dal mondo intero. Vorrei spendere qualche parola su questo aspetto che secondo me è importantissimo, cioè gli USA hanno una capacità indiscussa di attirare le migliori menti che si sono formate in qualsiasi parte del mondo e sfruttarli per i loro scopi. Infatti qualsiasi studente di Fisica, Chimica o Matenatica sa che le migliori Università ed i più grandi contributi a queste scienze sono stati dati dai Tedeschi, tuttavia gli americani riescono sempre ad attirarli nella loro sfera di influenza ed a utilizzarne le indubbie capacità.
Per quanto riguarda i cinesi, beh ragazzi scherziamo, mi dite quali teoremi fondamnetali hanno enunciato, quali sono le loro scoperte considerate come pietra miliare della matematica o della fisica, dal corso di matematica mi ricordo che il loro contributo più bello fù il teorema cinese del resto in aritmetica modulare, bella cosa ma troppo poco. I Cinesi sono bravi nella tecnologia nell'ingegneria ma come scienza di base gli USA e l'Occidente in generale neanche li vedeno. Mi dite un cinese che si può paragonare a Gauss, a Rieman, a Cantor, a Lagrange dai non scherziamo, forse tra 100 anni......

Per quanto riguarda gli Stealth sono per gli americani aerei superati da almeno 2 generazioni, sono stati costruiti i primi esemplari nel 1968, e voi pensiate che nel frattempo si siano fermati. Ragazzi gli USA sono andati sulla luna negli anni 60 dai non scherziamo.
 
rapporto pil/debito da tenere in considerazione, se crei ricchezza con debito é un boomerang che ti ritorna contro

e perche' ???


facciamo un'ipotesi di scuola .

Abbiamo una nazione che chiamiamo Vasuria in cui i cittadini hanno accumulato del risparmio .

Lo stato offre loro una buona remunerazione e costoro comprano i titoli di stato .

Di fatto non è cambiato nulla .

Sommando i debito dello stato con i crediti dei cittadini la somma è ancora eguale a ZERO .

Qual'è la differenza ??

Che TUTTI i CITTADINI hanno un debito nei confronti di una parte dei cittadini (i creditori ) .

Cos'è cambiato nell'economia di quel paese ???

Se i cittadini risparmiosi avessero invece prestato i soldi ad altri cittadini o a banche in termini macroeconomici avremmo avuto una situazione migliore ??

per quale ragione ??

Lo Stato poi puo' spendere piu' o meno bene i soldi ricevuti ma questo è un altro paio di maniche .

qui si parlava solo ed esclusivamente di rapporto deficit/PIL .

Si poterebbe giuistamente obiettare che se i sottoscrittori dei titoli di stato sono stranieri allora vi è effettivamente una situazione di indebitamente VERO e quindi di impoverimento ne' piu' ne' meno che se una famigla chiedesse ad un'altra famigli un prestito.e avesse difficolta' a farvi fronte

Dunque il discorso non è tanto il debito dello stato quanto il risparmio dell'italia o chi per essa.

Se gli italiani hanno una capacita' di risparmio alta e investono il loro risparmio in titoli di stato siano essi italiani o stranieri il debito dello stato ha una relativa impoprtanza perche' coperto dal credito di una parte degli italiani.

se invece una nazione chiede prestiti all'estero (vedi Argentina) e non genera risparmio interno allora la situazione puo' diventare esplosiva perche' alla resa dei conti non sara' piu' in grado di farvi fronte.

Cmq il Giappone ha un debito statale altissimo ben piu' alto di quello italici ma sia per la forza dello yen che dell'industria che della capacita' d'esportare questo debito non suscita il minimo allarme e lo stato giapponese puo' permettersi di finanziarlo a tassi assolutamente irrisori
 
se il potere di acquisto fosse come dici tu allora perché in cina giá ora si supera gli usa come vendita di auto?

perché mi metti sempre il pro/capite per darti una ragione e non il pil globale?
che te frega a te se 900 milioni di cinesi poveri?
e invece se 300milioni sono benestanti e 100milioni sono milionari questo ti importa poco :mmmm:
gli americani sono tutti benestanti e se in america fosse peggio che in cina (nel senso che la ricchezza é ancor peggio distribuita)

ci sono abitanti del congo piú ricchi di molti americani, ma questo non significa nulla
quello che importa é la ricchezza totale prodotta

tutto il resto sono chicchere

ti ho dimostrato che la cina ha giá superato germania e nel 2010 e forse prima il giappone
la ricchezza che produce la cina supera quello della 3 economia e prossimamente la 2' economia mondiale

pil prodotto non quazzate pro capite :cool:

Insomma riassumendo, davanti a una serie di dati che dimostrano come la Cina sia sostanzialmente nel terzo mondo, più povera del Kazakistan, più povera del Botswana, più povera della Libia, più povera della Bosnia, e tante altre popolazioni di serie C, io dovrei andare a vedere il PIL totale anche se va diviso tra un miliardo e mezzo di bocche da sfamare, anche se il cinese medio è sostanzialmente un povero pezz.ente e anche se ci sono un miliardo di persone che coltivano riso o roba simile. In altre parole i cinesi dovrebbero cantare in coro: "Siamo dei barboni, ma siamo tanti. Tanti barboni".


Persino l'Italia può dormire sonni tranquilli, il pil pro-capite italiano sarà a livelli cinesi FORSE tra 50 anni, il che è tutto dire.

E allora come ha detto Gherardino la UE è di gran lunga la prima potenza economica mondiale, il Nafta è la potenza più ricca della galassia, la NATO la potenza più ricca dell'universo. Il tutto, tra l'altro, senza considerare che buona parte del pur misero PIL pro capite cinese in realtà se ne va ad azionisti occidentali.


Va bene, invece di discutere di macroeconomia (anche perchè è evidente che non hai fatto studi economici) abbiamo fatto una bella edizione online de Il Manifesto.

http://www.youtube.com/watch?v=ttVmQn82dEk
 
in effetti si vede che gli usa se la passano così bene, che non sanno più deve metterli... i titoli di debito. Nemmeno la cina li vuole più: http://www.repubblica.it/2009/03/se...-usa/cina-capitali-usa/cina-capitali-usa.html

P.S. chi è il maggior creditore dei debiti usa??? mi sfugge il nome... Mi sembra un paese di sfigati senza uno straccio di reddito procapite, ma proprio mi sfugge il nome :(

Sei arrivato tardi:

E se mai gli USA andassero in default, la Cina seguirebbe a ruota, visto che è il maggior detentore di titoli di stato americani. :rolleyes:

Naturalmente siamo alle solite. Ognuno dei 1,5 miliardi di cinesi avrà mediamente 500 dollari in titoli di stato USA (forse meno), e siamo da capo. :D

Senza contare che a questo punto si può dire con assoluta certezza che la Cina ha la stessa probabilità di default degli USA. Ma proprio uguale, non ci sono dubbi. Com'era la scena nel film Titanic? "Salti tu, salto io!":D
 
La prima soluzione si esemplifico' nel Reaganismo e Thatcherismo nell'emisfero settentrionale e nel Riordino Strutturale in quello meridionale. In sintesi si punto' a rafforzare la capitalizzazione attraverso la rimozione di ostacoli alla crescita, utilizzo e flusso di capitali e ricchezza.Scientificamente si interveni' per ridistribuire il reddito a favore delle classi ricche nella convinzione che solo esse potessero riavviare gli investimenti e riavviare la crescita economica. Di fatto in questo modo si stroncava pero' il mercato dal lato della domanda. Il limite di tale ricetta e' evidente nel fatto che gli anni '80 e '90 videro una crescita globale molto limitata (rispettivamente 1,4% e 1,1% rispetto al 3,5% e 2,4% degli anni '60 e '70). L'inflazione calo' ma la crescita sostanzialmente non riparti'. losstrader.com il sito per chi ha perso in borsa e vuole riscattarsi. vienici a trovare. La seconda via percorsa fu quella della rapida integrazione nel mercato globale di economie ancora in differenti stadi non/pre/semi-capitalisti, fenomeno chiamato globalizzazione. Scopo di questo processo era quello di aumentare i profitti delle economie sviluppate attraverso l'accesso a manodopera, risorse agricole e materie prime a basso costo. Anche, in misura limitata, a nuovi mercati. Tale strategia prese la forma di liberalizzazione degli scambi commerciali attraverso l'eliminazione delle limitazioni alla mobilita' dei capitali ed agli investimenti esteri. Tale strategia ebbe un notevole successo, tanto che nel 2007 il 40-50% dei profitti delle multinazionali statunitensi arrivavano da operazioni e vendite all'estero. Dov'e' il limite di una tale strategia? E' evidentemente lo stesso che porto' al problema originale: uno sviluppo tumultuoso di capacita' produttiva privo di un parallelo sviluppo della capacita' di acquisto (altrimenti addio al basso costo). Per fare l'esempio piu' significativo considerate di quanto e' esplosa la capacita' produttiva della Cina negli ultimi 10 anni! Risultato collaterale: all'inizio del XXI secolo il divario tra capacita' produttiva e potenziale di vendita era il piu' ampio della storia moderna.
 
La prima soluzione si esemplifico' nel Reaganismo e Thatcherismo nell'emisfero settentrionale e nel Riordino Strutturale in quello meridionale. In sintesi si punto' a rafforzare la capitalizzazione attraverso la rimozione di ostacoli alla crescita, utilizzo e flusso di capitali e ricchezza.Scientificamente si interveni' per ridistribuire il reddito a favore delle classi ricche nella convinzione che solo esse potessero riavviare gli investimenti e riavviare la crescita economica. Di fatto in questo modo si stroncava pero' il mercato dal lato della domanda. Il limite di tale ricetta e' evidente nel fatto che gli anni '80 e '90 videro una crescita globale molto limitata (rispettivamente 1,4% e 1,1% rispetto al 3,5% e 2,4% degli anni '60 e '70). L'inflazione calo' ma la crescita sostanzialmente non riparti'.

Ci vuole un discreto coraggio ad invidiare la stagflazione degli anni '70 rispetto agli anni'80. Anzi, più che discreto, oserei dire.
Così come ci vuole coraggio a parlare di redistribuzione a favore delle classi ricche.
Se prima tu guadagni 1000 ed io 100, tu paghi 400 di tasse ed io 20, e dopo tu paghi 35 ed io sempre 20 (od anche, per ipotesi irreale, 25), stai redistribuendo a favore dei ricchi, o stai semplicemente redistribuendo un po' meno a mio favore? Così, giusto per capire che è ora di smetterla di ignorare il punto di partenza. Se ti abbasso la tassazione dal 90% al 50% non sto redistribuendo in tuo favore: ti sto solo rapinando un po' meno, cioè sto togliendo un po' dello svantaggio redistributivo che prima avevo messo sulle tue spalle.
Se il mafioso dimezza il pizzo richiesto, non sta "redistribuendo" a favore della vittima del pizzo. Sta diminuendo l'entità della redistribuzione in favore dei mafiosi; redistribuzione che rimane in un senso.
 
Sei arrivato tardi:



Naturalmente siamo alle solite. Ognuno dei 1,5 miliardi di cinesi avrà mediamente 500 dollari in titoli di stato USA (forse meno), e siamo da capo. :D

Senza contare che a questo punto si può dire con assoluta certezza che la Cina ha la stessa probabilità di default degli USA. Ma proprio uguale, non ci sono dubbi. Com'era la scena nel film Titanic? "Salti tu, salto io!":D

ti accorgerai fra non molto che i paesi europei e gli usa si troveranno spiazzati dalla sola cina (il resto del mondo e sotto il controllo delle multinazionali usa)

USA + europa = 300 milioni + 700 milioni = 1 miliardo

abitanti cina = 1,3 miliardi

Nella Ue attuale (15 Paesi) il numero delle persone in età compresa tra i 20 e i 60 anni calerà dai 208,7 milioni del 2000 a 151 milioni nel 2050. Nello stesso periodo il numero degli ultrasessantenni crescerà dell' 82%, fino a raggiungere quota 125 milioni. Pensioni a parte, si pone un enorme problema di restringimento della forza lavoro: gli esperti prevedono che, in assenza di interventi, il volume della produzione dell' Europa (15 Paesi) rispetto a quello delle altre economie, calerà dall' attuale 18% della produzione mondiale al 10% nel 2050.
http://archiviostorico.corriere.it/2004/gennaio/25/Europa_senza_lavoratori__co_9_040125018.shtml

Nel 2010 in Cina ci saranno 797 milioni di lavoratori: il più grande mercato del lavoro al mondo

in Usa nel 2008 hanno perso il lavoro 2,5 milioni di persone, nel 2009 sará anche peggio :cool:

Ispesl, in Europa 40 milioni di lavoratori con stress psicosociale :eek:

adesso mi raccomando il pil pro capite che ti piace tanto :clap:
 
Ultima modifica:
Sei arrivato tardi:



Naturalmente siamo alle solite. Ognuno dei 1,5 miliardi di cinesi avrà mediamente 500 dollari in titoli di stato USA (forse meno), e siamo da capo. :D

Senza contare che a questo punto si può dire con assoluta certezza che la Cina ha la stessa probabilità di default degli USA. Ma proprio uguale, non ci sono dubbi. Com'era la scena nel film Titanic? "Salti tu, salto io!":D
la Cina vende i bond USA prima di perdere troppo e li investe dentro la Cina o in Germania.Se 700 miliardi di dollari della Cina verranno persi il regime cinese rischierebbe di cadere per la rivoluzione del popolo
 
L’Eurasia sta attualmente incontrando seri problemi derivanti dalle difficoltà finanziarie ed economiche come la disoccupazione, la crescita negativa del PIL, la svalutazione monetaria, il rallentamento generale dell’economia e così via. Svariati membri sia dell’Unione Europea che della NATO (vengono in mente la Polonia, l’Ungheria, l’Islanda) sono già alle prese con un considerevole livello di malcoltento nazionale. Alcuni stati dell’ex Unione Sovietica (in particolare l’Ukraina, la Bielorussia e le repubbliche centro-asiatiche) e persino la stessa Russia stanno affrontando problemi simili. Persino i pubblici funzionari cinesi ammettono [il verificarsi di] proteste nella Cina continentale, come indicato dal Professor Michael Klare, il che significa che l’Asia orientale non è affatto un’eccezione. Come vedremo, le condizioni finanziarie ed economiche sono altrettanto o addirittura più gravi, nell’emisfero americano.

Zbigniew Brzezinski, ex consigliere per la sicurezza nazionale nonché uno dei primi sostenitori della campagna presidenziale di Barack Obama, ha avvisato che il malcontento civile sul suolo americano è una possibilità che non dovrebbe essere sottovalutata. Brzezinski spiega che “[gli Stati Uniti stanno] per avere milioni e milioni di disoccupati, persone con problemi davvero terribili da affrontare. E questo perdurerà per un certo lasso di tempo prima che le cose, si spera, migliorino. E allo stesso tempo c’è la consapevolezza da parte della gente di questa straordinaria ricchezza che è stata trasferita ad alcuni individui a livelli senza precedenti storici in America…” Brzezinski conclude con un commento degno di nota “…maledizione, potrebbero esserci persino dei disordini”.

Quanto detto sopra significa che ai gradini più alti dell’elite politica americana hanno capito che l’attuale fermento finanziario ed economico è molto peggiore di quanto molti esperti avessero pronosticato, e che se la situazione attuale dovesse peggiorare ulteriormente potrebbe davvero sfuggire di mano. Di certo non si trovano segnali di ottimismo da nessuna parte. Proprio il contrario.


[La repressione del malcontento sociale. Fonte: BPK: Prussia Picture Archive]

La vera entità dello tsunami finanziario si riflette chiaramente in un articolo di Barry Ritholtz, che scrive che il piano di salvataggio promosso dall’ex Segretario del Tesoro americano Henry “Hank” Paulson ammonta ad una somma di denaro superiore all’acquisto della Louisiana, al New Deal, al Piano Marshall, al Progetto Apollo sulla luna, alla guerra di Corea, alla guerra del Vietnam, all’invasione dell’Iraq ed altre grandi spese del governo – tutte messi insieme (!). Questo illustra che i maggiori fautori della politica americana (sia i democratici che i repubblicani) nutrono serie preoccupazioni per la salute del sistema finanziario americano e per l’economia americana.

La bancarotta della Lehman Brothers (la più grande nella storia dell’America) è stata solo la punta dell’iceberg e le condizioni economiche e finanziarie sono peggiorate drammaticamente da quel momento in poi. Il 22 gennaio 2009 il Christian Science Monitor ha pubblicato che le quattro maggiori banche statunitensi “avevano perso la metà del loro valore dal 2 gennaio”. Per di più, nel periodo tra l’estate del 2008 e il marzo 2009, l’indice industriale di Dow Jones è diminuito più del 50%. Inoltre, solo nel mese di febbraio 2009 sono stati persi oltre 651 000 posti di lavoro negli USA, dove il tasso di disoccupazione ha ora raggiunto l’8.1%, il [picco] più alto degli ultimi 26 anni. E alcuni produttori di automobili (come la Ford, la General Motors e la Chrysler), un tempo il fiore all’occhiello dell’industria americana, sono praticamente moribondi.

Steve Lohr del New York Times, scrive che “Alcune delle grandi banche negli Stati Uniti, secondo gli economisti ed altri esperti di finanza, sono nel braccio della morte”. Certo, c’erano rimaste solo due banche d’investimentimento: la Morgan Stanley e la Goldman Sachs e la loro condizione non è per l’esattezza solida perché sono riuscite a sopravvivere diventando ordinarie banche commerciali. Il Guardian ripropone una valutazione di Bill Isaac, rinomato esperto di finanza; sostiene che la trasformazione sia della Morgan Stanley che della Goldman Sachs è “una vergogna perché questo paese [gli USA] è stato costruito, in parte, sull’assunzione di rischi da parte della Goldman e della Morgan e di un bel po’ di società prima di loro”. Karl West, del Daily Mail menziona che gli esperti di finanza avvertono che il colosso bancario Citigroup “potrebbe crollare”.

Quanto detto sopra indica che il tanto temuto crollo finanziario non è più una possibilità distante e remota perché in effetti sta già avendo luogo. Tuttavia questo caos potrebbe portare a conseguenze molto serie e preoccupanti. Per comprendere chiaramente tali implicazioni, è essenziale prendere in considerazione alcune relazioni cui non è stata data la necessaria attenzione che meritavano quando sono state pubblicate per la prima volta.

Il Professor Michel Chossudovsky ha osservato che la prima brigata da combattimento della III divisione di fanteria dell’esercito americano è ritornata dall’Iraq qualche mese fa. Questa informazione è estremamente preoccupante perché tale unità militare “potrebbe essere chiamata in aiuto in caso di sommosse civili e per il controllo della folla”, secondo fonti ufficiali. Ma quale eventualità potrebbe possibilmente richiedere il dispiegamento di tali unità sul suolo americano? Il Professor Chossudovsky propone un’ipotesi interessante da tenere presente. Sostiene che “il malcontento civile derivante dal tracollo finanziario è una chiara possibilità, dato il vasto impatto del crollo finanziario sui risparmi di tutta la vita, sui fondi pensionistici, la proprietà degli immobili, ecc.”

Poco dopo il sito internet del Centre for Research on Globalization ha postato un articolo di Wayne Madsen. Madsen sostiene che è circolata una relazione ufficiale strettamente riservata tra membri più anziani del Congresso e tra i loro primi consiglieri. La relazione sarebbe stata soprannominata il “documento C & R”. L’autore sostiene che queste lettere stiano proprio per “conflitto” e “rivoluzione”, poiché tali scenari sarebbero considerati dai fautori della politica americana come conseguenze plausibili innescate da un tracollo finanziario. Secondo Madsen, il contenuto del documento rivela che il grave caos finanziario potrebbe far scoppiare un grosso conflitto se Washington si rifiutasse di onorare il suo debito estero e/oppure enormi disordini nelle città statunitensi se la popolazione americana non accettasse un considerevole aumento fiscale.

Per decenni, la stabilità politica generale negli USA è stata data per scontata. Tuttavia come è stato indicato, persino gli uomini di stato americani più esperti stanno prendendo in considerazione che la volatilità finanziaria potrebbe fomentare un’ondata di malcontento che potrebbe facilmente raggiungere proporzioni allarmanti. Sembra che l’America stessa non sia immune alla “instabilità che minaccia il regime” come viene denominata dal Pentagono e dalla comunità dell’intelligence americana. È probabile che i funzionari di governo americani non abbiano tralasciato lo scenario peggiore. Sembra infatti che vi si siano preparati di conseguenza.

Pertanto, come è stato esaminato qui, quando iniziamo a congiungere i puntini comincia a formarsi un’immagine molto sinistra, a dir poco. La nube di incertezza che tutto copre ci impedisce di formulare una previsione accurata sugli sviluppi che ci saranno e su come questi si evolveranno nei prossimi mesi, per non parlare dei prossimi anni. L’unica cosa che può essere data per certa e di cui si può essere sicuri è che l’impensabile è ora diventato pensabile.

José Miguel Alonso Trabanco vive in Messico ed è uno scrittore indipendente specializzato in affari militari e geopolitici. Ha conseguito la laurea in Relazioni Internazionali dal Monterrey Institute of Technology and Higher Studies di Città del Messico. I suoi principali interessi sono la geopolitica contemporanea e storica, l’equilibrio di potere mondiale, l’architettura del sistema internazionale e i nuovi poteri emergenti.

Titolo originale: "Civil Unrest in America?"

Fonte: http://www.globalresearch.ca/
Link
 
solo alcune pecisazioni, da quanto ne so, sono solo pochi mesi che Cina + HK hanno superato il Giappone come detentori di titoli Usa.
In graduatoria, senza considerare l'off shore con le banche caraibiche gli altri attori rilevanti sono i paesi opec, russia e brasile.
Nelle strategie di investimento orientali, l'area yen-yuan si dovrebbero considerare integrate, da quel che so, prevale sempre il concetto di lungo-lunghissimo periodo, per cui l'attuale asset strategico e la posizione Usa restano privilegiati in termini di investimento.
Anche se l'attuale crisi preoccupa notevolmente ... a meno di una pesante svalutazione del dollaro ( sopra 1,5 vs l'euro ) non penso proprio che l'area asiatica si allontanerà dal dollaro, neppure gradualmente.
In una recente intervista ,fuori onda un responsabile cinese pare sia esploso con la frase : I hate you guys... per esprimere il disappunto per questa crisi che obbliga i cinesi ad operare "con le mani legate".
Non possono farci molto.
Basti pensare che per investire in bond usa hanno mortificato la tradizionale passione cinese per l'oro .
 
..e se il default dei paesi dell'est europa si trascina il sistema bancario europeo--> effetto domino--> non ci sono i soldi per salvare tutti--> fine Euro?
Che succede al dollaro?

Anche su questo forum vorrei postare il link a questo articolo che analizza la situazione preoccupante europea:
Euro on the Rope
This post is a guest contribution by Niels Jensen*, chief executive partner of London-based Absolute Return Partners.

http://greenlightadvisor.com/glablog/2009/03/05/europe-on-the-ropes/
 
ti accorgerai fra non molto che i paesi europei e gli usa si troveranno spiazzati dalla sola cina (il resto del mondo e sotto il controllo delle multinazionali usa)

USA + europa = 300 milioni + 700 milioni = 1 miliardo

abitanti cina = 1,3 miliardi

Poi un bel giorno si scopre che il miliardo di europei e americani (facciamo la NATO, già che ci siamo) ha una barca di soldi in più del miliardo e 300 milioni di cinesi, sia a livello di PIL complessivo, sia pro capite, sia in termini di patrimonio accumulato.
E la Cina magari si accorge che i posti di lavoro e la tecnologia che possiede sono semplicemente gli scarti dell'occidente, a soli fini di risparmio di costi.
E il sogno di una rivincita degli sfigati evaporò all'istante. :rolleyes:
 
E comunque basta con questa storiella sulla Cina, abbiamo visto che Kazakistan, Botswana, Bosnia, Libia e Colombia - e tanti altri paesi del terzo mondo - sono tutti più ricchi della Cina, dati IMF sul PIL pro-capite.

Prima la Cina deve sorpassare loro, poi penserà al primo mondo. :o
 
E comunque basta con questa storiella sulla Cina, abbiamo visto che Kazakistan, Botswana, Bosnia, Libia e Colombia - e tanti altri paesi del terzo mondo - sono tutti più ricchi della Cina, dati IMF sul PIL pro-capite.

Prima la Cina deve sorpassare loro, poi penserà al primo mondo. :o

hai letto questo
Visto che fai tanti km, prova a fare un giro nel polo conciario di Arzignano/Chiampo, zona ad altissima densità di immigrati, e prova a chiedere a quanti riescono ancora a dare lavoro... però bisogna scendere dalla moto per sentire come stanno le cose :D

Polo tessile di Schio/Valdagno ridotto all'osso... dal 2000 è stata una chiusura dietro l'altra... questa crisi non è mica arrivata dopo anni di vacche grasse... soprattutto in Italia visti i dati del nostro PIL degli anni scorsi. E adesso anche la meccanica che invece ha trainato l'economia della zona sta rallentando di colpo... e non è che quando rallenta uno non fa gli straordinari... se gli va bene ha la cassaintegrazione sperando che il tutto riparta a breve. I programmatori cnc avevano la fila di aziende che li corteggiava... adesso alla prima cappella a casa in ferie fin che ne hai e poi te ne stai proprio a casa (successa 2 settimane fa)... al minimo ritardo ordini successivi revocati... tanto chi smista il lavoro ha la fila di aziende ferme.

Chiacchierata di stamattina con un'amica impiegata in un azienda della piccola industria meccanica... una grossa commessa consegnata a settembre ancora da incassare, ordini revocati, ora nessuno, da domani tutti gli operai in cassa integrazione, la settimana scorsa la banca, che aveva già dato l'ok per un finanziamento, davanti al notaio ha bloccato la pratica... nessuno concede più un prestito... diversi imprenditori me lo confermano.
Nel negozio del piccolo paese dove abito la gente si fa fare credito perchè in difficoltà (visto che nei supermercati se non paghi la roba la lasci dov'è) e poi restituisce 10 euro alla volta, ogni altro mese forse...

Alla Caritas il giovedì mattina presto ce la fila per i beni di prima necessità... sempre tanti extracomunitari... sempre di più nostri concittadini. Signore anziane italiane che mi vengono a chiedere la carità mentre vado in ufficio le ho viste solo ora. E tutto sommato dalle mie parti c'è ancora un tessuto sociale che permette di dare una mano a molte persone.

In tutto questo marasma da inizio anno avevo sentito 2 aziende ottimiste per il 2008 andato bene e con buoni ordini per l'anno in corso... anche loro si consideravano mosche bianche e mi dicevano che tutti si stupivano del loro buon andamento... ora la mosca bianca è una sola... l'altra negli ultimi 2 mesi non ha raccolto nessun nuovo ordine :(

E dopo tanta realtà l'idea che comunque si supererà anche questa... sperando che sia di insegnamento ;)


http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=1034301&page=14


magari se esci di casa e vai a farti un giro, ti accorgi di essere al 3' mondo

:specchio:
 
Poi un bel giorno si scopre che il miliardo di europei e americani (facciamo la NATO, già che ci siamo) ha una barca di soldi in più del miliardo e 300 milioni di cinesi, sia a livello di PIL complessivo, sia pro capite, sia in termini di patrimonio accumulato.
E la Cina magari si accorge che i posti di lavoro e la tecnologia che possiede sono semplicemente gli scarti dell'occidente, a soli fini di risparmio di costi.
E il sogno di una rivincita degli sfigati evaporò all'istante. :rolleyes:

ma soprattutto: da quando in qua la popolazione è un indice di ricchezza e/o di futura ricchezza?
più volte sì che no la storia ha dimostrato il contrario.
uno dei tanti errori di Mao è stato proprio quello di non voler applicare nessun controllo alle nascite.
 
hai letto questo





magari se esci di casa e vai a farti un giro, ti accorgi di essere al 3' mondo

:specchio:

Se esco dalla mia casa di Vienna incontro la mia simpaticissima portinaia, che prende quanto 5-7 operai cinesi, lavorando solo 4 ore al giorno, con un mese di ferie. Per meno soldi non si sveglierebbe neanche alla mattina.

Se esco dalla mia casa di Milano la situazione è peggiore, ma continuo a vedere un paese che non ha niente da invidiare alla Cina. Ma proprio niente. E i dati del FMI lo confermano. :o
 
Se esco dalla mia casa di Vienna incontro la mia simpaticissima portinaia, che prende quanto 5-7 operai cinesi, lavorando solo 4 ore al giorno, con un mese di ferie. Per meno soldi non si sveglierebbe neanche alla mattina.

Se esco dalla mia casa di Milano la situazione è peggiore, ma continuo a vedere un paese che non ha niente da invidiare alla Cina. Ma proprio niente. E i dati del FMI lo confermano. :o

AUSTRIA: a rischio povertà 1MLn di persone

giovedì 10 gennaio 2008 (notizia un po vecchiotta sicuramente ora sará meglio :no: )

10 gen. - In Austria, circa una persona su otto vive vicina o sotto la soglia di poverta': in quasi la meta' dei casi si tratta di una condizione a carattere permanente e che percepiscono un reddito inferiore ai 900 euro mensili. questo è quanto risulta dall'indagine periodica dell'ufficio nazionale di statistiche Statistik Austria.
L'esito della ricerca, lascia sorpresi considerando come il paese sia uno dei piu' ricchi del vecchio continente per pil pro-capite.
Le persone classificate "a rischio povertà" sono circa un milione, tra il 12% e il 13% della popolazione, e il 44% si trova da tempo in questa situazione: per la maggior parte si tratta di donne in eta' da pensione.
In Austria e' considerato povero chi porta a casa meno di 900 euro al mese. (AGI)

in asia é considerato povero chi porta a casa meno di 100 euro (al cambio attuale) :cool:
 
..e se il default dei paesi dell'est europa si trascina il sistema bancario europeo--> effetto domino--> non ci sono i soldi per salvare tutti--> fine Euro?
Che succede al dollaro?

Anche su questo forum vorrei postare il link a questo articolo che analizza la situazione preoccupante europea:
Euro on the Rope
This post is a guest contribution by Niels Jensen*, chief executive partner of London-based Absolute Return Partners.

http://greenlightadvisor.com/glablog/2009/03/05/europe-on-the-ropes/


Si stamperà moneta come fanno gli inglesi che scrivono questi articoli
 
AUSTRIA: a rischio povertà 1MLn di persone

giovedì 10 gennaio 2008 (notizia un po vecchiotta sicuramente ora sará meglio :no: )

10 gen. - In Austria, circa una persona su otto vive vicina o sotto la soglia di poverta': in quasi la meta' dei casi si tratta di una condizione a carattere permanente e che percepiscono un reddito inferiore ai 900 euro mensili. questo è quanto risulta dall'indagine periodica dell'ufficio nazionale di statistiche Statistik Austria.
L'esito della ricerca, lascia sorpresi considerando come il paese sia uno dei piu' ricchi del vecchio continente per pil pro-capite.
Le persone classificate "a rischio povertà" sono circa un milione, tra il 12% e il 13% della popolazione, e il 44% si trova da tempo in questa situazione: per la maggior parte si tratta di donne in eta' da pensione.
In Austria e' considerato povero chi porta a casa meno di 900 euro al mese. (AGI)

in asia é considerato povero chi porta a casa meno di 100 euro (al cambio attuale) :cool:

Sì, certo. Nel frattempo con lo stipendio medio di un impiegato a Vienna ci si paga mezza fabbrica in Cina. Ma evapora, per piacere.


http://www.statistik-austria.at/web...tax_statistics/wage_tax_statistics/index.html

Gross pay per capita of full-time employees with full-year earnings

In the year under review, a total of 55.4% of all employees were employed full-time throughout the entire year. Annual per-capita gross pay in this group varied significantly depending on social position and region. The highest average gross income (€54 731) was achieved by male white collar workers.

...

The highest average gross earnings were recorded in Vienna’s first district (the city center) with €70 849 (men: €87 351, women: €50 705), and outside of the federal capital in the Mödling district (€51 530, men: €60 230, women: €38 139).
 
Ultima modifica:
Indietro