Vanessa Beecroft

" Il budget 2020 è stato esautorato ed anche sforato."... :rotfl::rotfl::rotfl:... Ciao, Cris...
 
" Il budget 2020 è stato esautorato ed anche sforato."... :rotfl::rotfl::rotfl:... Ciao, Cris...

Ciao caro, purtroppo accade quasi ogni anno :'( solo che la soluzione non sta nel diminuirlo :no:
Siamo tremendamente malati e per guarire non basta esserne coscienti :wall:
 
sono fortunato perché Cris70 ha già depositato il testamento
e la sua collezione mi sarà donata.

Viva la gioventù, del resto io ho esattamente la metà degli anni del vecio Cris;)


... magari :(:(:(....
 
Il caso Beecroft è davvero esemplare di cosa significa il “rischio” negli investimenti in arte...:'(

grande artista, grande curriculum, grande gallerista (quello citato da @Sattin)
anni fa, i tre requisiti che ho scritto c’erano tutti,
e non c’era motivo perché la situazione non proseguisse nel tempo sulla stessa linea,
e infatti i prezzi erano adeguati alla situazione e a un rischio basso...

purtroppo, poi quel rischio si è concretizzato nella realtà, perché anche le cose improbabili si verificano,
raramente, per definizione, ma si verificano

quindi, si può dire che chi ha comprato anni or sono, a quei prezzi, ha sbagliato ?
certamente no, se ha speso una cifra proporzionata, a priori, al suo patrimonio...

e si può dire che chi comprasse oggi fa bene ?
certamente si, solo però se è consapevole di assumersi un rischio alto,
nel senso che:
1) per vedere grosse rivalutazioni, si dovrebbe realizzare un qualche evento ad oggi alquanto improbabile,
2) ma non solo, c’è anche il problema del tempo,
potrebbero essere solo gli eredi ;) dell’ipotetico acquirente a poter beneficiare di rivalutazioni economiche (proprio perché l’improbabile fa a pugni :D col tempo breve)

...se qualcosa costa “poco” un motivo c’è sempre...;)
 
Il caso Beecroft è davvero esemplare di cosa significa il “rischio” negli investimenti in arte...:'(

grande artista, grande curriculum, grande gallerista (quello citato da @Sattin)
anni fa, i tre requisiti che ho scritto c’erano tutti,
e non c’era motivo perché la situazione non proseguisse nel tempo sulla stessa linea,
e infatti i prezzi erano adeguati alla situazione e a un rischio basso...

purtroppo, poi quel rischio si è concretizzato nella realtà, perché anche le cose improbabili si verificano,
raramente, per definizione, ma si verificano

quindi, si può dire che chi ha comprato anni or sono, a quei prezzi, ha sbagliato ?
certamente no, se ha speso una cifra proporzionata, a priori, al suo patrimonio...

e si può dire che chi comprasse oggi fa bene ?
certamente si, solo però se è consapevole di assumersi un rischio alto,
nel senso che:
1) per vedere grosse rivalutazioni, si dovrebbe realizzare un qualche evento ad oggi alquanto improbabile,
2) ma non solo, c’è anche il problema del tempo,
potrebbero essere solo gli eredi ;) dell’ipotetico acquirente a poter beneficiare di rivalutazioni economiche (proprio perché l’improbabile fa a pugni :D col tempo breve)

...se qualcosa costa “poco” un motivo c’è sempre...;)


Analisi ineccepibile complimenti:clap: Il mio riferimento al crollo dopo Gagosian era ovviamente passato totalmente inosservato, pur avendo una notevole importanza come mi pare concordi anche tu, grazie.
 
Il caso Beecroft è davvero esemplare di cosa significa il “rischio” negli investimenti in arte...:'(

grande artista, grande curriculum, grande gallerista (quello citato da @Sattin)
anni fa, i tre requisiti che ho scritto c’erano tutti,
e non c’era motivo perché la situazione non proseguisse nel tempo sulla stessa linea,
e infatti i prezzi erano adeguati alla situazione e a un rischio basso...

purtroppo, poi quel rischio si è concretizzato nella realtà, perché anche le cose improbabili si verificano,
raramente, per definizione, ma si verificano

quindi, si può dire che chi ha comprato anni or sono, a quei prezzi, ha sbagliato ?
certamente no, se ha speso una cifra proporzionata, a priori, al suo patrimonio...

e si può dire che chi comprasse oggi fa bene ?
certamente si, solo però se è consapevole di assumersi un rischio alto,
nel senso che:
1) per vedere grosse rivalutazioni, si dovrebbe realizzare un qualche evento ad oggi alquanto improbabile,
2) ma non solo, c’è anche il problema del tempo,
potrebbero essere solo gli eredi ;) dell’ipotetico acquirente a poter beneficiare di rivalutazioni economiche (proprio perché l’improbabile fa a pugni :D col tempo breve)

...se qualcosa costa “poco” un motivo c’è sempre...;)

Concordo! ma:
1) valutato che Larry Gagosian è del '45, gli auguro lunga vita ma diciamo che intorno al 2030 (più o meno) la situazione dovrebbe risolversi da sola. Nel mio caso avrò poco più di 60 anni, sempre meno di di Alessando :p, e quindi merita farci un pensierino visto che siamo ai minimi storici.
2) il buon Larry ha provveduto (grazie!) ad inondare di opere della Beecroft tutti i musei del mondo che prima o poi le tireranno fuori dalla polvere :yes:
3) oltre a lei e Cattelan sugli anni 90' italiani c'è poco da riscoprire. Peccato solo che questo avverrà nel 2040 e li in effetti siamo già in fase di valutazione dell'asse ereditario :zzz:
 
La realtà è che i Musei hanno via via perso la loro predominanza e sono di fatto diventati una dependance delle Gallerie potenti economicamente che di fatto allo stato attuale governano un po' tutto, quindi alzano ed abbassano l'asticella secondo i loro interessi economici e chi non accetta questo può essere massacrato.
 
20200924_194834.jpgdal part di Rimini....museo inaugurato qualche giorno fà
 
... così evitiamo il torcicollo di qualcuno :D

Screenshot_20200930-211851__01.jpg
 
La realtà è che i Musei hanno via via perso la loro predominanza e sono di fatto diventati una dependance delle Gallerie potenti economicamente che di fatto allo stato attuale governano un po' tutto, quindi alzano ed abbassano l'asticella secondo i loro interessi economici e chi non accetta questo può essere massacrato.

I musei, vi do la mia visione. (Italia)
Parcheggi per ex politici trombati non più presentabili, che quindi vagano senza meta e senza rigore di studio, cercando di qua e di la denaro.
Il denaro viene loro fornito da soggetti che vogliono affiancare il loro nome a quello del museo.
Più facile che siano cordate di collezionisti, semmai guidati da un gallerista.
In sintesi i galleristi non hanno una lira.
I musei, se continua così, affonderanno insieme ai politici che li guidano.
 
I musei, vi do la mia visione. (Italia)
Parcheggi per ex politici trombati non più presentabili, che quindi vagano senza meta e senza rigore di studio, cercando di qua e di la denaro.
Il denaro viene loro fornito da soggetti che vogliono affiancare il loro nome a quello del museo.
Più facile che siano cordate di collezionisti, semmai guidati da un gallerista.
In sintesi i galleristi non hanno una lira.
I musei, se continua così, affonderanno insieme ai politici che li guidano.

basta vedere il MAXXi di Roma...

una vergogna incredibile
 
Analisi perfetta. Basta ricordarsi i vari direttori che si sono aizzati contro la scelta di ingaggiare manager esteri per i musei italiani. Ovviamente manager esteri capaci che vanno 10 volte piu' veloce di alcuni ex politici o portaborse riciclati piazzati alla direzione di un museo senza capire un fico secco di arte. Questi collezionisti che "donano" le opere al museo raramente hanno intenti filantropici, la maggior parte delle volte lo fanno per avere qualche favore in cambio dal politico locale o semplicemente per egocentrismo. I galleristi forti non ci sono piu' perche' son tutti squattrinati, se cannano due mesi gli pignorano tutto (vedere quante gallerie sono saltate negli ultimi mesi, anche nomi conosciuti). Fa eccezione qualche galleria che ancora compra e fa magazzino, il resto sono diventati mercantucoli che fanno conto vendita e non hanno niente in mano. Detto cio' va davvero rivisto tutto.

Concordo con la tua "cruda" analisi che vale in generale ma ci sono comunque delle eccezioni che sono invece meritevoli di essere elogiate ed una di queste penso sia il GAMEC di Bergamo.
Lo scrivo perchè essendo uno dei collezionisti che insieme all'intero ClubGamec lo sosteniamo, non ho/abbiamo secondi fini, tanto meno di benevolenze di politici locali dei quali non saprei nenche dirti il nome. Anzi visto il livello del collezionismo bergamasco semmai è il contrario.

La differenza come giustamente scrivi tu la fanno i Direttori, e Lorenzo Giusti oltre ad essere una persona squisita e gentile, è italianissimo e soprattutto molto preparato.
Proprio la preparazione, e senza dubbio i vari contatti a livello internazionale, possono spesso sopperire alla cronica mancanza di denaro del sistema museale.
Nel caso di Bergamo, a parte la mostra su Daniel Buren che mi pare sia ancora aperta, circa 1 anno fa organizzammo quella di Jenny Holzer con Hauser&Wirth che di certo non è una galleria con l'acqua alla gola.

Siamo OT ma l'argomento meriterebbe un 3D apposito.
 
Bravo Cris,

La mia visione cattura gran parte dello scenario nazionale, ma per fortuna non tutto!
 
Bravo Cris,

La mia visione cattura gran parte dello scenario nazionale, ma per fortuna non tutto!

Si come scrivi tu la tua visione è quella che governa le grandi istituzioni, mentre le eccellenze sono quasi sempre relegate in provincia.
Un pò come era, qui il passato è d'obbligo, il MART di Rovereto prima che arrivasse la politica e molto, ma molto, in piccolo lo è ancora il Museo di Lissone che non so quanti conoscano.
Una piccola perla con proposte di altissima qualità.
Comune di Lissone - Museo d'Arte Contemporanea

Insomma ci ancora dei musei che fanno il loro mestiere, tra tante difficoltà ma con tanta passione e competenza.
 
Si come scrivi tu la tua visione è quella che governa le grandi istituzioni, mentre le eccellenze sono quasi sempre relegate in provincia.
Un pò come era, qui il passato è d'obbligo, il MART di Rovereto prima che arrivasse la politica e molto, ma molto, in piccolo lo è ancora il Museo di Lissone che non so quanti conoscano.
Una piccola perla con proposte di altissima qualità.
Comune di Lissone - Museo d'Arte Contemporanea

Insomma ci ancora dei musei che fanno il loro mestiere, tra tante difficoltà ma con tanta passione e competenza.

Molto interessante quello di Lissone, con anche una bella architettura e una bella sala di opere permanenti... ma rimane sempre molto piccolo e con un budget ridotto...

Io ritengo che c’è ne siano molti di più di musei interessanti con una bella programmazione anche a Milano.. Penso al Pac esempio la mostra della Maiolino bellissima, la Fondazione Prada, l’Hangar ... a Torino il Castello di Rivoli, la Fondazione Sandretto...

Sono solo alcuni esempi, ma penso che spesso noi Italiani amiamo denigrare quello che abbiamo anche con luoghi comuni come la politica... poi i fatti attuali dimostrano come in Francia, Uk o gli stessi USA non sono messi meglio....
 
Molto interessante quello di Lissone, con anche una bella architettura e una bella sala di opere permanenti... ma rimane sempre molto piccolo e con un budget ridotto...

Io ritengo che c’è ne siano molti di più di musei interessanti con una bella programmazione anche a Milano.. Penso al Pac esempio la mostra della Maiolino bellissima, la Fondazione Prada, l’Hangar ... a Torino il Castello di Rivoli, la Fondazione Sandretto...

Sono solo alcuni esempi, ma penso che spesso noi Italiani amiamo denigrare quello che abbiamo anche con luoghi comuni come la politica... poi i fatti attuali dimostrano come in Francia, Uk o gli stessi USA non sono messi meglio....

:clap:
Il PAC è un'altra perla diretta magistralmente dall'amico Diego Sileo. Anche lì fucina di giovani con un mix di grandi artisti. Peraltro Diego ha anche tanto coraggio. Persona che stimo.
 
Molto interessante quello di Lissone, con anche una bella architettura e una bella sala di opere permanenti... ma rimane sempre molto piccolo e con un budget ridotto...

Io ritengo che c’è ne siano molti di più di musei interessanti con una bella programmazione anche a Milano.. Penso al Pac esempio la mostra della Maiolino bellissima, la Fondazione Prada, l’Hangar ... a Torino il Castello di Rivoli, la Fondazione Sandretto...

Sono solo alcuni esempi, ma penso che spesso noi Italiani amiamo denigrare quello che abbiamo anche con luoghi comuni come la politica... poi i fatti attuali dimostrano come in Francia, Uk o gli stessi USA non sono messi meglio....

Caro flo,

Io commento quello che conosco.
Il Castello di Rivoli mi ha colpito positivamente.
Il museo di Nizza, da me visitato dieci anni fa era molto interessante, a gennaio 2020, orribile.
 
Caro flo,

Io commento quello che conosco.
Il Castello di Rivoli mi ha colpito positivamente.
Il museo di Nizza, da me visitato dieci anni fa era molto interessante, a gennaio 2020, orribile.

Devo ancora vedere la Villa Cerruti connessa al Castello di Rivoli... uno dei più grandi collezionisti Italiani ...nell’anonimato...

Ps:mmt magari in 10 anni anche i tuoi gusti sono mutati, cambiati e quello che magari ti sembrava interessante, ora non ha più lo stesso appeal... ;):)
 
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