Linusale
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Restando nel gioco della provocazione. Sinceramente non trovo pro per uno switch, anche sforzandomi
1. Devi sperare che l’inflazione scenda sotto il livello del rendimento garantito dal BTP
2. Devi sperare che il debito italiano rimanga sostenibile per altri 15 anni
3. Per rientrare dall’investimento corri il rischio di dover aspettare la scadenza del titolo recuperare la liquidità investita (15 anni)
4. Perdi l’effetto dell’interesse composto con un acquisto di un singolo titolo obbligazionario
5. Rischi di perdere, nel lungo periodo, la crescita economica mondiale con tutti i benefici connessi sulle quotazioni (speranza e statistica)
Considerando le prime variabili che mi sono venute in mente, ritieni ancora valido un all in su un titolo di stato italiano?
Diverso il discorso di un acquisto di una parte della liquidità come investimento. Durante la crisi del 2008, acquistai un BTP con rendimento al 5% sotto la pari. Ammetto che non ero tranquillo, ma era della liquidità non eccessiva in termini % rispetto al mio ptf.
Durante la crisi covid del 2020, ho acquistato anche azioni italiane (ENI, Mediobanca, Leonardo, Piaggio, Sanlorenzo) ed è stata per fortuna una grande decisione. Ora tutte vendute con plusvalenza, con Mediobanca acquistata a 5 Euro e venduta a 10 ad esempio.
Ma sono operazioni speculative per un importo totale modesto che ho sempre deciso di utilizzare per scopi “ludici” (mi è andata molto bene e gran merito ripeto è la fortuna). Non rischierei mai i risparmi seri, su un unico Paese (rating instabile) e su un unico prodotto.