Infatti, è una politica incomprensibile.
Le cellule T sono la chiave di tutto. Possono restare attive per anni e in questo modo garantire l'immunità nonostante la conta degli anticorpi resta a 0
Ho visto che stavano sviluppando test per valutare la risposta delle cellule T del singolo individuo. Poi non si è saputo più nulla
Invece degli INUTILI test di conta anticorpi che si sa da tempo che decadono nel tempo.
Avrebbe molto più senso valutare il grado di attivazione delle T e in caso di waning, POI suggerire di vaccinarsi. Se e solo se ovviamente si è un soggetto a rischio.
Ma forse questo approccio e in generale l'immunità naturale non fa guadagnare abbastanza.
Quello che stanno facendo ora è dire "vediamo che ogni 4 mesi gli anticorpi si dimezzano, quindi dovete rifarvi una dose per ripristinare il livello di partenza". Questo è assolutamente insostenibile a lungo termine e potenzialmente pericoloso per il sistema immunitario (rischio di imprinting e rischio di sovrastimolazione).
Ricordo a tutti che il vaccino anti-influenzale è annuale (non 3 dosi all'anno) e soprattutto NON obbligatorio.