il mio punto di vista sulla situazione
il problema dei prezzi iperinflazionati del mercato nero sorge
inizialmente a causa della carenza di dollari ufficiali necessari a soddisfare l'economia.
(controesempio: posso anche avere un unico tasso di cambio fisso a 1 se posso permettermerlo, ovvero se i $ cambiati a 1 con i bolivar sono sufficienti a soddisfare tutta la domanda dell'economia (inclusi sussidi ecc), nel qual caso nessuno si sognerebbe di chiedere $ a prezzi >1 ovvero quindi assenza del mercato nero proprio perché i $ regalati sono sufficienti x tutti i soggetti)
Nel momento ora che i $ non sono sufficienti a soddisfare tutti i regali, i $ in un mercato nero servono, ed i prezzi in tale mercato (nero) riequilibrano quelli del tasso ufficiale (sto ipotizzando come era prima con un unico tasso fisso ufficiale) in base alla carenza di $ nell'offerta che non soddisfa la domanda...
Ovvio che, se la carenza dovuta dall'incontro domanda-offerta è minima, ad esempio nel caso di alte entrate da alti prezzi del petrolio, il sistema inizialmente si tiene in un minimo di equilibrio (come quando il tasso nero era poco più alto del cambio ufficiale)
Il problema è che se le inefficienze e gli sprechi/spese nell'economia aumentano di anno in anno, la carenza di $ aggiuntiva da questo indotta a parita di entrate petrolifere, (sempre a causa del fatto di voler mantenere un cambio ufficiale fisso per cui il prezzo al nero come prima sale) va ad innescare un processo che si autoalimenta: ovvero la carenza di $ per l'economia cresce all'aumentare della convenienza del contrabbando e sovrafatturazione i quali sottraggono $ all'offerta rispetto alla domanda/esigenza dell'economia reale....
per cui alla domanda reale (cioè per prodotti e servizi) si aggiunge la quota per contrabbando ecc ma l'offerta rimane uguale (a parità di entrate): il prezzo del mercato nero per riequilibrare quello ufficiale quindi sale...
parallelamente, e sempre per mantere un cavolo di tasso fisso ufficiale (più precisamente per manter un cap al cambio ufficiale), le spese necessarie di PDVSA sono state strafinanziate da BCV stampando a manetta bolivar a deficit perché quelli ottenuti da PDVSA al cambio ufficiale non erano sufficienti. Di conseguenza sono stati immessi bolivar nell'economia in quantità industriale generando inflazione che poteva trovare libero sfogo solo nel cambio nero (dato quello ufficiale è fisso)... inutile dire che questa inflazione a sua volta va buttare benzina sul fuoco al processo "autoalimentate
" di cui sopra, perché a sua volta genera una maggiore richiesta di $ per proteggersi dalla svalutazione ecc. e quindi un aumento della domanda e quindi maggior carenza per prodotti e servizi ecc come sopra ---> aumento del nero nel circolo vizioso ---> quindi aumento prezzi --> nuova inflazione ecc
se poi anche le entrate dello stato diminuiscono di loro e l'offerta come ora si dimezza, la situazione di cui sopra esplode come una reazione nucleare a catena e succede quello che è successo in questi mesi a Maduro...
il quale nell'ultimo anno ha istituito dei cambi alternativi che alla fine si sono rivelati fissi o quasi e quindi per i motivi di sopra non potevano risolvere il problema
quindi per dirla
forzatamente sembra esserci un doppio canale inflattivo correlato al voler tenere il cambio con cap (cioè 1- carenza intrinseca per diminuzione offerta da minore entrate (e maggiori sprechi/spese) 2- stampa bolivar per finanziare PDVSA)
cosa serve quindi per porre un freno a codesta reazione nucleare a catena? serve frenare le distorsioni che alimentano a catena il processo, quindi, tra le altre cose:
1- aumentare l'offerta di $ statali (e non è possibile se non aumentano i prezzi del petrolio dato che per aumentare sensibilmente la produzione petrolifera ci vorranno anni)
2- diminuire le spese (con Maduro lasciamo perdere ma l'iperinflazione in questo caso aiuta)
3- diminuire la stampa sfrenata a deficit del bolivar per finanziare PDVSA (vedi sopra),
e su questo punto se sarà confermato quanto sembra ovvero che PDVSA potrà cambiare bolivar ai tassi molto più alti del 6,3 (sicad/simadi) e flottanti,
forse ci siamo
4- fare
diminuire la domanda di $ aumentando il prezzo della maggioranza dei $ offerti ufficialmente ma a prezzi inferiori al nero e che siano flottanti (in modo da adeguarsi a domanda-offerta come per il nero), ovvero indirizzare gli scambi verso sicad e simadi a scapito del tasso a 6,3, per scoraggiare la quota di domanda di dollari buttati in sovrafatturazione/contrabbando rendendo meno conveniente il mercato nero (il fatto che i cambi sicad /simadi siano flottanti serve proprio a questo, cioè a "tenere a bada" il nero senza iniziare ad accumulare distanze nero-ufficiali siderali)
5- aumentare l'offerta di $ nell'economia inserendo un offerta
legale di $ privata (con il simadi sembrerebbe finalmente possibile incentivare aziende private e non solo contrabbandieri a nero)
mentre per il punto 3 e 5 forse ci siamo, per il punto 4 la dipendenza dai numeri dei volumi reali del quanto a quale tasso (e sui dettagli del free-floating) è fondamentale e non è dato sapere con certezza
Vien da se, che se ci fosse un unico cambio ufficiale libero, al diminuire dell'entrate petrolifere ci sarebbe stata una contemporanea svalutazione del bolivar quindi inflazione ma con un equilibrio che dipenderebbe solo dal prezzo del petrolio/spese dello stato e non dai fattori distorsivi innescati dal cambio fisso che alla fine degenerano
PS: non ne ho parlato ma non meno importante, i controlli dei prezzi per contenere l'inflazione nel mezzo del caos di su hanno nel tempo distrutto l'incentivo alla produzione industriale interna aumentando l'esigenza all'importazione estera e quindi di altri $ (altra domanda ecc.)